Glaucoma all’occhio: sintomi, cause, cura ed intervento

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Introduzione

Il termine glaucoma indica un insieme di malattie in grado di danneggiare in modo permanente il nervo ottico. È una delle principali cause di cecità nei Paesi industrializzati e si verifica quando la pressione del fluido presente all’interno dell’occhio (umor acqueo) aumenta in modo eccessivo.

In una prima fase non si presenta alcun sintomo, ma in assenza di trattamento il soggetto colpito perde lentamente e progressivamente la visione periferica o laterale, come se si guardasse in un tunnel buio; con il trascorrere del tempo anche la parte centrale del campo visivo può venirne interessato, fino alla perdita completa della vista.

Attraverso una visita oculistica la diagnosi è immediata, quindi per i soggetti a rischio si raccomanda una periodica verifica (indicativamente ogni due anni).

Non esiste ad oggi una cura che permetta di guarire né tanto meno di curare gli eventuali danni subiti, ma abbiamo a disposizione terapie efficaci per arrestare e controllare la progressione. Il trattamento tempestivo può quindi aiutare a proteggere gli occhi dalla perdita della vista, ma per poterlo attuare è necessario che anche la diagnosi sia precoce.

Il glaucoma può svilupparsi in uno o entrambi gli occhi.

Cause

La letteratura scientifica è concorde sul fatto che il danno progressivo al nervo ottico sia causato principalmente dalla pressione oculare, che è direttamente proporzionale alla quantità di fluido presente nell’occhio:

Maggiore è la quantità di fluido oculare,

maggiore sarà la pressione oculare,

maggiore sarà nel tempo il danno procurato dal glaucoma.

Nella parte frontale dell’occhio troviamo uno spazio chiamato camera anteriore. Un fluido trasparente fluisce continuamente dentro e fuori dalla camera, nutrendo i tessuti vicini. Il liquido lascia la camera attraverso una piccola apertura, chiamata angolo irido-corneale, che si trova dove incontrano la cornea e l’iride. Quando il liquido raggiunge l’angolo scorre attraverso una rete spugnosa, come una sorta di scarico, e lascia l’occhio.

Nel cosiddetto glaucoma ad angolo aperto il liquido fluisce troppo lentamente a causa di un progressivo accumulo di depositi microscopici nel corso di mesi/anni e questo causa un progressivo rallentamento del deflusso di liquidi, con un proporzionale aumento della pressione all’interno della camera.

Esemplificazione del glaucoma ad angolo aperto

iStock.com/Tera Vector

L’aumento della quantità di fluido causa l’aumento di pressione oculare, come se continuassimo ad aggiungere acqua dentro un palloncino; a differenza del palloncino tuttavia l’occhio non ha la possibilità di espandersi e la pressione diventa tale da causare danni al nervo ottico, che è l’insieme di più di un milione di fibre nervose che collegano la retina al cervello, trasmettendo gli impulsi nervosi responsabili della visione.

Questa situazione è come detto chiamata glaucoma ad angolo aperto e, se non curato, nel tempo può causare danni irreparabili che possono arrivare fino a una completa cecità.

Da notare che non tutti i soggetti con pressione oculare alta andranno incontro a glaucoma, per motivi ancora incompresi certi pazienti manifestano una maggior tolleranza all’aumento.

Fattori di rischio

Tra i principali fattori di rischio per il glaucoma ricordiamo:

  • famigliarità (avere parenti stretti con lo stesso disturbo),
  • età (il glaucoma ad angolo aperto è più comune nei soggetti con più di 60 anni),
  • alcune malattie cardiovascolari e/o croniche sembrano aumentare il rischio di sviluppo, ricordiamo ad esempio

Altre tipologie di glaucoma

Esistono altre forme di glaucoma, ad esempio:

  • Nella forma ad angolo chiuso si verifica un aumento improvviso della pressione dell’occhio che può essere associata a forte dolore e nausea, rossore dell’occhio e vista sfocata. Si tratta di una condizione di assoluta emergenza, perché espone il paziente a rischio di cecità permanente nell’arco di pochissimi giorni.
  • Nel caso di glaucoma a bassa pressione il nervo ottico va incontro a un progressivo danno nonostante la pressione oculare sia nella norma; purtroppo ne ignoriamo la causa (esistono ipotesi che prendono in considerazione aterosclerosi ed altre condizioni che affliggono la micro-circolazione).
  • Il glaucoma secondario nasce come complicazione di altre patologie, come ad esempio:
    • interventi chirurgici all’occhio,
    • cataratta in stadio avanzato,
    • lesioni traumatiche all’occhio,
    • tumori,
    • uso di cortisone,
    • diabete, …
  • In alcuni casi è possibile che il glaucoma si presenti congenito, cioè alla nascita, o andare incontro al suo sviluppo nei primi anni di vita; se riconosciuto rapidamente la prognosi è ottima.

Sintomi

In un primo momento il glaucoma ad angolo aperto

  • non manifesta sintomi,
  • non provoca dolore,
  • non altera la visione.

Senza trattamento, tuttavia, i soggetti affetti da glaucoma perderanno progressivamente la visione periferica (laterale), ossia la capacità di vedere nella parte più esterna del campo visivo, come se si guardasse attraverso un tunnel.

Immagine che simula la visione di un soggetto affetto da glaucoma.

Visione simulata in caso di glaucoma (By National Eye Institute, National Institutes of Health – http://www.nei.nih.gov/photo/keyword.asp?narrow=Eye+Disease+Simulation&match=all (TIFF image), Public Domain, Link)

Nel tempo viene poi compromessa anche la parte più centrale, fino a causare cecità assoluta in assenza di terapie adeguate. Poiché la malattia causa danni in modo progressivo, ma molto lento, spesso il paziente non si accorge del graduale danno fino a quando non si trova in stadi ormai avanzati.

Le forme di glaucoma acuto da chiusura d’angolo sono invece caratterizzate dall’improvviso aumento della pressione intraoculare, che è di norma accompagnata da altri sintomi come:

Diagnosi

Poiché spesso il paziente non si accorge della diminuzione del campo visivo, la diagnosi avviene in genere in modo casuale o durante visite richieste per altri problemi.

La diagnosi di glaucoma viene in genere formulata dopo una serie di esami:

  • test acutezza visiva,
  • esame biomicroscopico dell’occhio,
  • misurazione della pressione intraoculare,
  • gonioscopia (analisi dell’angolo irido-corneale, ovvero la sede di deflusso del liquido contenuto nell’occhio),
  • valutazione oftalmoscopica della papilla ottica,
  • analisi del campo visivo.

Da notare che una pressione oculare elevata non giustifica da sola la diagnosi del glaucoma, in quanto esistono molti casi di pazienti affetti da ipertensione oculare in assenza di qualunque danno.

Allo stesso tempo una diagnosi precoce è essenziale per prevenire la diminuzione della vista e la cecità. Nella maggior parte dei pazienti i sintomi non compaiono immediatamente, solo un’approfondita visita oculistica di routine può rivelare la presenza della malattia.

Cura e terapia

Purtroppo ad oggi non esiste cura risolutiva per il glaucoma, né è possibile trattare il danno già presente, quindi l’obiettivo è quello di arrestarne la progressione.

Parlando di glaucoma ad angolo aperto il trattamento in fase iniziale può ritardare la progressione della malattia ed è questo il motivo per cui la diagnosi precoce è così importante.

I trattamenti possibili prevedono:

  • farmaci,
  • trabeculoplastica laser,
  • chirurgia.

Spesso si opta per una combinazione fra questi approccio, ma generalmente l’obiettivo è sempre quello di abbassare la pressione oculare.

Farmaci

I farmaci disponibili per il trattamento del glaucoma sono somministrati essenzialmente sotto forma di colliri e solo raramente compresse; se assunti/somministrati correttamente e regolarmente, permettono di abbassare in modo efficace la pressione oculare nei casi meno gravi.

In alcuni casi questi medicinali possono causare effetti collaterali, come ad esempio mal di testa o effetti locali come bruciore e rossore negli occhi; è piuttosto comune dover provare diversi approcci prima di trovare una soluzione ben tollerata, ma con l’attenta guida del medico oculista la quasi totalità dei pazienti riescono presto o tardi a individuare un buon compromesso tra efficacia ed effetti indesiderati.

Poiché il glaucoma spesso non ha sintomi, l’aderenza alla terapia può essere un problema; in altre parole, molto spesso il paziente può essere tentato di saltare dosi o interrompere il trattamento, ma è bene ricordare che solo attraverso un uso regolare è possibile prevenire un danno progressivo che può arrivare fino alla cecità assoluta.

Trabeculoplastica laser

Quando i colliri non sono più sufficienti in genere si procede alla trabeculoplastica, un intervento che fa uso del laser per aprire il foro di scarico del fluido e favorirne così la fuoriuscita dalla camera; in molti casi sarà tuttavia necessario continuare anche con la somministrazione regolare dei colliri.

Come qualsiasi intervento chirurgico anche la chirurgia laser può causare effetti collaterali, come l’infiammazione dei tessuti circostanti.

In caso di glaucoma bilaterale (cioè ad entrambi gli occhi) in genere l’intervento viene eseguito a qualche settimana di distanza l’uno dall’altro.

Dalla letteratura disponibile emerge la conferma dell’efficacia di questa tecnica, che purtroppo deve in alcuni casi essere periodicamente ripetuta per mantenerne i benefici.

Chirurgia convenzionale

Un approccio chirurgico più tradizionale (trabeculectomia) prevede di aprire nuovi passaggi per il fluido e viene in genere presa in considerazione solo nel caso di fallimento del laser.

Per diverse settimane a seguito dell’intervento chirurgico sarà necessario il ricorso a colliri antinfiammatori e antibiotici, per prevenire infezioni e infiammazione.

La chirurgia convenzionale viene eseguita su un occhio alla volta e, quando necessario operare entrambi gli occhi, si procede a 4-6 settimane di distanza.

Si stima che sia efficace nel 60-80% dei casi per abbassare la pressione oculare e, quando la nuova apertura di drenaggio dovesse restringersi, potrebbe essere necessaria una seconda operazione.

Si tratta di un approccio che garantisce i risultati migliori in assenza di precedenti interventi oculari (come la cataratta).

Come tutti gli interventi chirurgici sono possibili effetti collaterali, come

  • peggioramento della vista,
  • cataratta,
  • disturbi della cornea,
  • infiammazioni,
  • infezione,

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Cos'è il glaucoma?
Il glaucoma è una patologia dell'occhio caratterizzata da un progressivo danno del nervo ottico; la causa è quasi sempre rappresentata da un aumento della pressione esercitata dal liquido contenuto nell'occhio.

Se non trattato, può condurre alla cecità permanente.
Quali sono i sintomi?
In una prima fase il paziente non si accorge del problema, mentre in fase più avanzata possono comparire
  • distubi della vista (perdita della visione laterale, comparsa di bagliori, vista offuscata, ...),
  • nausea e vomito,
  • dolore e rossore oculare,
  • mal di testa.
Quali sono le cause?
Il glaucoma è in genere sostenuto da un progressivo aumento della pressione esercitata sul nervo ottico dal liquido presente nell'occhio; purtroppo nella maggior parte dei paziente le ragioni alla base di questo meccanismo rimangono sconosciute, ma ne rappresentano un fattore di rischio:
  • età,
  • famigliarità,
  • infiammazione oculare,
  • diabete ed altri fattori di rischio cardio-metabolici.
Come prevenire il glaucoma?
Poichè in molti casi la ragione della comparsa è sconosciuta, ma essendo il diabete e le cardiopatie spesso associate al glaucoma, uno stile di vita sano ed attivo rappresenta ad oggi la miglior strategia preventiva disponibile.

Risulta poi molto importante sottoporsi a regolari controlli medici, che permettano di evidenziare la presenza della patologia in modo precoce.
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Domande e risposte
  1. ho strofinato l’occhio con il palmo, e l’occhio si è chiuso all’interno con entrambe le palpebre rivolte all’interno. Il tutto è durato 3-4 minuti per poi rilasciarsi e sciogliersi come un fiocco. Mi sono molto spaventata. Dopo mi vedevo gonfia e con dolore molliforme alle tempie. E’ preoccupante?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Non credo ci sia da preoccuparsi, se dovessero presentarsi altri sintomi consiglio una valutazione oculistica.

  2. Salve è da sempre che praticamente da un occhio vedo come se avessi del celofan davanti quello trasparente e quando passo la mano per coprire la mia immagine non cambia di prospettiva neanche di poco quando lo faccio con quello buono sembra che si sposta tutto. La domanda è che da poco comincio ad avere del dolore all’interno come delle fitte e la palpebra stia cedendo. Cosa posso fare?

    1. Ho 30 anni

    2. Dr. Roberto Gindro

      È decisamente ora di una visita oculistica.

  3. Salve, è da ieri sera che nell’occhio destro sento un dolore acuto (nulla di esagerato) quando sbatto la palpebra. Ho notato che guardando verso l’angolo in basso a destra e sbattendo la palpebra, il dolore si amplifica, guardando dritto e sbattendo la palpebra il dolore ritorna normale, mentre guardando in alto a sinistra praticamente non sento nulla… non riesco a capire se il dolore sia sulla palpebra o sull’occhio direttamente, cosa può essere?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Potrebbe essere stato un colpo di freddo, se visivamente non si nota nulla, ma raccomando di fare il punto con il medico.

  4. È da qualche giorno che la palpebra destra ogni tanto trema involontariamente per qualche secondo…
    È vero che sono molto ansioso, ma comincio a preoccuparmi. C’entra con il glaucoma? Potrebbe essere un tumore?

  5. Può verificarsi anche nei bambini?

  6. È un paio di giorni che il mio bimbo di 2 anni si sveglia con gli occhi appiccicosi, tanto che devo aprirglieli io con delicatezza. Cosa potrebbe essere? Preciso che durante il giorno spurgano appena.

    1. Dr. Roberto Gindro

      Potrebbe essere un po’ di congiuntivite:
      1. Contatti la pediatra per valutare con lei se e cosa applicare (non sempre è consigliabile l’utilizzo di antibiotici, spesso è un fenomeno che si risolve spontaneamente).
      2. Gli tenga gli occhietti puliti con garzine sterili e acqua fisiologica, oppure con salviette sterili specifiche per gli occhi.
      2. Si lavi bene le mani dopo qualsiasi manipolazione perché potrebbe essere contagiosa.