Cataratta: intervento e sintomi

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Introduzione

La cataratta è un processo di graduale e progressiva perdita di trasparenza del cristallino, un organo trasparente situato all’interno del bulbo oculare che svolge la funzione di lente, permettendo la messa a fuoco di quanto osserviamo.

Le cataratta è molto comune nelle persone anziane, si stima infatti che all’età di 80 anni più della metà dei soggetti ne soffrano o ne abbiano sofferto in precedenza.

Il disturbo può colpire uno o entrambi gli occhi, ma non può in alcuni modo verificarsi contagio o trasmissione tra i due.

I sintomi caratteristici della cataratta sono:

  • visione sfocata,
  • colori che sembrano sbiaditi,
  • fari, le lampade o la luce del sole possono sembrare troppo luminosi e talvolta si avverte un’alone intorno alle fonti di luce,
  • peggioramento della visione notturna,
  • visione doppia (diplopia),
  • frequenti cambiamenti di prescrizione per gli occhiali.

Le cataratte si sviluppano in modo lento e graduale, tanto che in un primo momento nuovi occhiali, un’illuminazione più curata o l’uso di lenti di ingrandimento possono aiutare a tamponare i sintomi; la chirurgia è tuttavia l’unica alternativa terapeutica che permetta una risoluzione definitiva del problema, attraverso la la sostituzione del cristallino con una lente artificiale.

L’uso di occhiali da sole e cappello a tesa larga può aiutare a ritardare la comparsa del problema.

Esemplificazione grafica della cataratta

iStock.com/normaals

Cause

Il cristallino è un organo trasparente dell’occhio che aiuta a mettere a fuoco la luce o un’immagine sulla retina, retina che è invece il tessuto sensibile alla luce posto sul fondo dell’occhio.

In un occhio normale la luce passa attraverso il cristallino fino a raggiungere la retina, dove viene trasformata in segnali nervosi che vengono inviati al cervello.

Anatomia dell'occhio

iStock.com/andegro4ka

Per costruire un’immagine nitida il cristallino deve essere perfettamente trasparente, diversamente l’immagine risulterebbe sfocata come nel caso di un vetro sporco.

Il cristallino è costituito prevalentemente da acqua e proteine, disposte secondo una struttura precisa e regolare che lo mantiene in grado di lasciar passare la luce; con l’invecchiamento alcune proteine possono andare incontro a fenomeni di degradazione e sovrapposizione, fino a offuscare il passaggio dei raggi luminosi. Questo processo è la cataratta.

Con il tempo la cataratta può ingrandirsi e aumentare di intensità, rendendo via via più disturbata la vista; i ricercatori sospettano che le cause alla base di questa degradazione siano numerose, ma tra le altre ricordiamo:

  • età (soprattutto, ma non solo, quando il paziente soffra di pressione alta e/o diabete),
  • stile di vita (fumo, alcolici, dieta povera di frutta e verdura),
  • fattori ambientali (tossine, radiazioni, luce ultravioletta),
  • famigliarità.

Il processo di degradazione può iniziare a partire già dai 40-50 anni, ma generalmente è solo dopo i 60 che diventa tale da causare difetti significativi di vista.

In alcuni casi anche forti traumi possono concorrere alla formazione o al peggioramento della cataratta.

Sintomi

Nei primi stadi la cataratta può non presentare sintomi evidenti, ma con l’opacizzarsi progressivo del cristallino si inizia a vedere di meno e la vista risulta offuscata.

Fotografia che simula la visione sfuocata tipica della cataratta

Di National Eye Institute, National Institutes of Health – http://www.nei.nih.gov/photo/keyword.asp?narrow=Eye+Disease+Simulation&match=all (TIFF image), Pubblico dominio, Collegamento

Gli effetti sulla vista sono fondamentalmente due:

  1. La formazione di addensamenti di proteine riducono la nitidezza dell’immagine che raggiunge la retina, fino a causare una visione offuscata. La maggior parte delle cataratte correlate all’età si sviluppano a causa di questo processo di degradazione. Quando una cataratta è piccola il danno visivo influenza solo una piccola parte dell’immagine ed è possibile non notare cambiante nella visione, ma con il tempo l’addensamento aumento di superficie e la visione peggiora di conseguenza.
  2. Il cristallino può cambiare lentamente colore, passando dal trasparente a un tono giallastro/marrone che ovviamente si rifletterà sull’immagine percepita a livello del cervello, come se si indossasse un paio di occhiali colorati; anche questo è un difetto che compare a causa dell’età e che peggiora gradualmente nel tempo. Questo difetto può alla lunga essere causa di visione errata dei colori.

I sintomi più comuni di una cataratta sono:

  • visione offuscata o sfocata,
  • colori sbiaditi,
  • comparsa di bagliori (fari, lampade e luce solare possono apparire eccessivamente luminosi),
  • comparsa di aloni attorno alle fonti di luce,
  • peggioramento della visione notturna,
  • visione doppia,
  • frequente necessità di adeguamento degli occhiali.

Questi sintomi possono tuttavia anche essere segno di altri problemi agli occhi, è quindi sempre raccomandabile una visita oculistica in caso di disturbi alla vista.

Diagnosi

Occhio umano colpito da cataratta

Occhio umano colpito da cataratta(Di National Eye Institute, National Institutes of Health – http://www.nei.nih.gov/photo/keyword.asp?narrow=Eye+Disease+Simulation&match=all (TIFF image), Pubblico dominio, Collegamento)

L’oculista indagherà in modo approfondito i problemi di salute presenti e precedenti (anamnesi) ed esaminerà con accuratezza l’occhio per capire quale sia la causa dell’offuscamento della vista.

Si ricorre poi a diversi esami, tra cui:

  • esame biomicroscopico con lampada a fessura,
  • esame della refrazione e della acutezza visiva.

Intervento chirurgico

I sintomi della cataratta precoce possono essere affrontati e migliorati con l’adozione di alcuni accorgimenti, quali per esempio:

  • nuovi occhiali,
  • illuminazione più nitida,
  • occhiali da sole antiriflesso,
  • lenti d’ingrandimento.

Se queste misure non sono sufficienti l’unica alternativa è l’intervento chirurgico, che comporta la rimozione del cristallino naturale e la sua sostituzione con una lente artificiale.

L’intervento di cataratta è una delle operazioni più praticate in assoluto e, anche per questo, è ormai associata a standard di sicurezza e di efficacia elevatissimi (la visione migliora in più del 90% dei casi).

Una cataratta deve essere operata solo quando la perdita della vista interferisce con le attività quotidiane, come la guida, la lettura o la visione della PC. Nella maggior parte dei casi ritardare la chirurgia non è causa di complicazioni ulteriori né di maggior complessità dell’intervento, quindi non c’è alcuna urgenza nel prendere la decisione.

In alcune situazioni può venire consigliato al paziente di procedere anche in assenza di disturbi significativi della vista e questo può succedere quando il cristallino opacizzato rende impossibile il trattamento di altre patologie, come una degenerazione maculare o una retinopatia diabetica.

In genere viene consigliato di non mangiare o bere nelle 12 ore che precedono l’intervento.

Arrivati in ospedale (o in clinica) verranno applicate specifiche gocce nell’occhio da operare per dilatare la pupilla e l’occhio verrà accuratamente pulito e lavato.

L’operazione dura solitamente meno di un’ora ed è quasi indolore. Molte persone scelgono di rimanere svegli durante l’intervento chirurgico, mentre in altri casi potrebbero essere necessario ricorrere a una blanda anestesia totale.

La maggior parte dei soggetti operati possono fare ritorno a casa il giorno stesso, ovviamente accompagnati da un famigliare o altra persona di fiducia.

Quando sussiste la necessità di intervenire su entrambi gli occhi in genere le due operazioni vengono fissate a distanza di circa 4 settimane.

Dopo l’intervento

Prurito e un dolore lieve sono normali dopo aver sostenuto un intervento di cataratta: anche piccole perdite di fluidi sono comuni.

L’occhio sarà inoltre sensibile alla luce e al tatto per qualche giorno, tanto che si esce sempre dall’ospedale con una medicazione a coprire l’area operata.

Per alcune settimane dopo l’intervento chirurgico il medico oculista consiglierà di utilizzare occhiali da sole coprenti per aiutare a guarire e ridurre il rischio di infezione, insieme a numerosi colliri da applicare con scrupolo e attenzione.

Indispensabile evitare di strofinare o di premere sull’occhio.

Per qualche tempo è indispensabile astenersi dal sollevare oggetti pesanti, mentre si può camminare, salire le scale e fare lavori domestici leggeri.

Nella maggior parte dei casi la guarigione sarà completa entro otto settimane, ma il decorso verrà seguito dall’oculista attraverso una o più visite post-operatorie di controllo.

Potrebbe servire qualche mese per abituarsi al nuovo cristallino e talvolta è necessario rifare occhiali e/o lenti a contatto.

Rischi e complicazioni

Come per qualsiasi intervento chirurgico, anche quello per la cataratta è associato ad alcuni possibili rischi di complicazioni, come ad esempio infezione e sanguinamento; è bene notare che l’intervento ha una percentuale di successo molto elevata, ma esiste la possibilità della perdita della vista ed è anche per questo che l’intervento viene posticipato fino alla presenza di una reale esigenza.

Prima dell’intervento il medico valuterà in accordo con il relativo specialista di interrompere eventuali farmaci anticoagulanti e antiaggreganti, mentre dopo l’operazione sarà necessario tenere l’occhio pulito, lavare sempre le mani prima di toccare l’occhio e utilizzare tutti i farmaci prescritti per ridurre al minimo il rischio di infezione. Un’infezione grave può provocare la perdita della vista.

La chirurgia del cataratta aumenta leggermente il rischio di distacco della retina. Altri disturbi dell’occhio, come la miopia, potrebbero ulteriormente aumentare questa il rischio di questa eventualità.

Il sintomo caratteristico di un distacco della retina è l’improvvisa comparsa di

si tratta di un’emergenza medica che richiede quindi una valutazione in Pronto Soccorso.  Il trattamento precoce può fare la differenza e letteralmente salvare la vista.

Sono più comuni e meno gravi eventuali disturbi infiammatori, con dolore, arrossamento, gonfiore, ma in caso di qualunque sintomo anomalo (riduzione della vista, visione doppia, …) si raccomanda di contattare immediatamente l’oculista o di rivolgersi al Pronto Soccorso.

Una complicanza che può occasionalmente verificarsi è l’opacizzazione della capsula posteriore del cristallino operato, fenomeno che prende il nome di cataratta secondaria; la causa è probabilmente una reazione dell’organismo alla presenza del corpo estraneo e viene in genere trattato e risolto con una applicazione di YAG laser.

Prevenzione

Proteggere gli occhi dalla luce del sole è l’abitudine più rilevante ai fini di una corretta prevenzione, attraverso l’uso di occhiali da sole in grado di schermare i raggi UV (è possibile avere anche lenti chiare dotate di specifici filtri UV).

Anche l’adozione di un corretto stile di vita rappresenta un’efficace forma di prevenzione, perché sono numerosi i fattori di rischio dello sviluppo di cataratta legata a questi aspetti; si consiglia in particolare di:

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Cos'è la cataratta?
La cataratta è un disturbo della vista causato da una progressiva opacizzazione di una lente contenuta all'interno dell'occhio (cristallino).
Da quali sintomi si riconosce?
La vista diventa progressivamente opaca e confusa, talvolta con un'alterata percezione dei colori; il paziente può inoltre lamentare
  • colori sbiaditi,
  • comparsa di bagliori e aloni attorno alle fonti di luce,
  • peggioramento della visione notturna,
  • visione doppia,
  • frequente necessità di adeguamento degli occhiali.
Quando è necessario operare?
Poiché ritardare l'intervento chirurgico non espone il paziente a complicazioni e non rende successivamente più difficile l'operazione, in genere non c'è alcuna fretta.

Una cataratta viene quindi generalmente operata quando la perdita della vista interferisce in modo inaccettabile con le attività quotidiane, come la guida, la lettura o la visione della PC.
Quali sono i possibili disturbi dopo l'intervento?
Il rischio di complicazioni gravi è minimo; è invece piuttosto comune avvertire un po' di prurito e fastidio alla luce/contatto per 1-2 giorni dopo l'operazione.

9 pazienti su 10 percepiscono un immediato miglioramento della vista, che tuttavia potrebbe risultare ancora offuscata per qualche settimana.
Quali sono i rischi dell'intervento?
L'operazione di risoluzione della cataratta è considerato tra i più sicuri, ma come tutti gli interventi esistono alcuni rischi:
  • gonfiore, sanguinamento e infezioni
  • visione doppia
  • cambiamenti della pressione oculare
  • distacco della retina
  • cecità (evento raro)
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Domande e risposte
  1. La prossima settimana mia nonna dovrà fare la cataratta all’occhio sinistro (e successivamente dovrà fare anche il dx); dalla clinica le hanno segnato più di 10 farmaci tra colliri e pastiglie, ma sono davvero necessari tutti?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Le confesso che anch’io a volte mi sorprendo di alcuni protocolli, ma è importante attenervisi scrupolosamente per abbattere il rischio di complicazioni e favorire il recupero post-intervento.