Pitiriasi versicolor: sintomi, immagini, cura e terapia

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Introduzione

La tinea versicolor (o pitiriasi versicolor) è una condizione dermatologica relativamente comune che causa la comparsa di piccole macchie sulla pelle, che possono presentarsi con colore differente dal resto della cute (più chiare o più scure, rosse o rosa); le macchie tendono a comparire gradualmente e poi, nel tempo, si uniscono a formare macchie di dimensioni superiori.

Non è pericolosa, ma può essere fonte di imbarazzo per chi ne soffre.

La causa dev’essere cercata nella presenza di lieviti (funghi microscopici) che vivono normalmente sulla nostra pelle senza causare sintomi; quando per qualche ragione iniziano a proliferare in modo incontrollato possono manifestarsi attraverso la comparsa dei tipici sintomi della malattia. Si tratta quindi di un’infezione superficiale della cute, ma considerata di natura benigna.

Nonostante ci siano dei microrganismi alla base della condizione, la pitiriasi versicolor non è contagiosa, non la si può trasmettere a qualcun altro e nemmeno si può essere contagiati da altre persone.

La pitiriasi è molto diffusa; è uno dei disturbi dermatologici più comuni nelle zone tropicali e subtropicali e chi vive in queste zone può esserne colpito in qualsiasi mese dell’anno. Si verifica soprattutto durante l’adolescenza e nella prima età adulta a causa di una pelle che tende più facilmente ad essere grassa, ma può tendenzialmente è comunque in grado di colpire chiunque.

Molti dei comuni farmaci antifungini si rivelano efficaci, tuttavia è molto comune andare incontro a recidive; non mostra evoluzioni che possano rappresentare un rischio per la vita del paziente, ma può essere fonte d’imbarazzo per chi ne soffre, per questa ragione sono spesso intraprese adeguate misure preventive.

Cause

La pitiriasi versicolor è causata da un lievito del genere Malassezia che vive normalmente sulla superficie dell’organismo del 90% degli adulti, in condizioni di equilibrio e senza causare sintomi o disagi.

Quando si verifica una qualche condizione che ne causa una proliferazione incontrollata si possono manifestare i sintomi tipici della malattia, a causa dell’influenza che questo lievito può avere sulla produzione di melanina (il pigmento che è responsabile del colore della pelle e dell’abbronzatura).

Non è chiara la ragione per cui la malattia si manifesti solo su alcuni soggetti, ma è possibile individuare alcuni fasce di popolazione più a rischio:

  • La tinea versicolor colpisce persone di qualsiasi colore ed etnia,
  • le donne sembrano essere particolarmente colpite, soprattutto nella fascia di età 20-29 anni,
  • gli adolescenti e i giovani sono i più colpiti perché hanno la pelle più grassa,
  • gli anziani e i bambini si ammalano raramente, a meno che non vivano una zona tropicale o subtropicale,
  • nei pazienti che vivono in zone non tropicali spesso la tinea versicolor scompare durante i mesi più freschi e secchi.

La pitiriasi versicolor non è il risultato di una cattiva igiene personale e non è contagiosa.

Fattori di rischio

I dermatologi ritengono che i lieviti inizino a proliferare per i seguenti motivi:

  • presenza di un clima caldo e umido,
  • sudorazione eccessiva (sia per costituzione che per una frequente attività sportiva),
  • uso di oli cosmetici in grado di ostruire i pori della pelle,
  • cambiamenti ormonali (tipici per esempio dell’adolescenza),
  • famigliarità,
  • pelle grassa,
  • debolezza del sistema immunitario.

Sintomi

Tinea versicolor

Tinea versicolor (Photo By Grook Da Oger)

Il sintomo chiave della tinea versicolor consiste nella presenza di macchie della pelle circolari od ovali, in particolare su schiena, petto, collo e/o braccia, anche se l’infezione può colpire qualsiasi parte del corpo. Il colore può apparire più chiaro o più scuro della pelle circostante, oppure può essere anche rosa, salmone, rossastro, marrone chiaro o scuro.

I bambini possono talvolta manifestarle anche in viso.

Tendono a comparire gradualmente e spesso si fondono e si uniscono tra loro a formare macchie più grandi. La pelle in corrispondenza delle macchie può essere secca e desquamarsi.

Quando ci si abbronza le macchie diventano più evidenti, perché il lievito impedisce alla pelle di abbronzarsi.

Anche se l’aspetto fisico può essere fonte di imbarazzo ed eventualmente prurito, la manifestazione cutanea non è né contagiosa né pericolosa.

Le macchie possono scomparire d’inverno quando la temperature cala e ritornare in primavera o estate quando il clima è più caldo e umido.

In alcuni casi le macchie della pitiriasi versicolor sono così poco evidenti che non ci si rende conto di averle e quando compaiono macchie chiare sulla pelle, può essere scambiata per vitiligine. La vitiligine è un disturbo che causa lo scolorimento della pelle in modo permanente.

Pericoli

Attraverso una terapia appropriata la prognosi è ottima e l’eccessiva proliferazione del lievito responsabile viene limitata a livelli fisiologici; possono tuttavia servire settimane o mesi per la completa regressione dei sintomi e, in alcuni casi, potrebbe essere necessario ripetere il trattamento in seguito.

Non sono presenti pericoli o rischi di alcun genere, escluso l’eventuale disagio psicologico causato dalla presenza delle macchie.

Diagnosi

Il dermatologo spesso è in grado di diagnosticare la tinea versicolor con un semplice esame visivo della pelle. In caso di dubbi cercherà di arrivare a una diagnosi attraverso approfondimenti ambulatoriali. Raramente è necessario il ricorso alla biopsia.

Di grande importanza è una corretta diagnosi differenziale con la vitiligine:

  • La vitiligine si sviluppa in genere in modo simmetrico (su entrambi i lati del corpo, allo stesso tempo), mentre questo non succedere per la pitiriasi versicolor.
  • La pelle affetta da vitiligine ha di solito una consistenza normale, mentre le aree colpite da pitiriasi versicolor sono in genere leggermente squamose.
  • La vitiligine è più comune intorno alla bocca, occhi, dita, polsi, ascelle e inguine, mentre la tinea versicolor tende a svilupparsi su petto, pancia, schiena e braccia.

Cura e terapia

La terapia prescritta dal dermatologo dipende da diversi fattori, ad esempio la zona del corpo colpita, l’estensione, lo spessore delle macchie e il clima e può comprendere:

  • Detergenti medicati. Il primo approccio alla cura della pitiriasi versicolor può essere un detergente o uno shampoo da applicare sulle zone colpite dal fungo; vanno lasciati in posa per 5-10 minuti e poi risciacquati, per poi ripetere l’applicazione a distanza di qualche giorno. SI tratta di principi attivi antifungini a base per esempio di ketoconazolo, utili anche in fase di prevenzione, oppure anche solfuro di selenio o solfuro salicilico.
  • Farmaci da applicare sulla pelle. Si tratta della terapia più frequente, soprattutto quando ad essere colpite sono solo piccole zone di pelle creme o unguenti sono efficaci nel risolvere l’infezione, anche se richiedono spesso un’applicazione quotidiana (1-2 volte) da prolungare per diverse settimane. Tra i principi attivi più prescritti troviamo il ketoconazolo, ciclopirox, clotrimazolo, miconazolo, terbinafina, …
  • Antimicotici per uso orale. Il dermatologo può prescrivere questi farmaci se la tinea versicolor copre una zona molto ampia, forma macchie molto spesse o tende a ripresentarsi dopo le cure viste in precedenza. La terapia con questi farmaci è di breve durata, tuttavia può causare effetti collaterali indesiderati e interagire con altri farmaci. I principi attivi più comunemente prescritti a questo scopo sono fluconazolo, ketoconazolo e itraconazolo.

I cambiamenti della pigmentazione (colore della pelle) possono richiedere settimane o mesi per scomparire, anche se il fungo è stato debellato.

Convivere con la tinea versicolor

  1. Evitate i prodotti per la cura della pelle troppo grassi.
  2. Usate prodotti che non ungono o non comedogenici.
  3. Indossate abiti comodi ed evitate quelli più stretti.
  4. Proteggete la pelle dal sole. Se vi abbronzate, la tinea versicolor sarà più evidente.
  5. Non usate il lettino e non fate la lampada. Anche l’abbronzatura artificiale rende più evidente la tinea versicolor.

Nel complesso i rimedi disponibili in commercio si rivelano efficaci nell’uccidere il lievito che causa la pitiriasi versicolor, tuttavia possono essere necessarie diverse settimane o mesi prima che la pelle ritorni al suo normale colore e, nei casi più persistenti, potrebbe essere necessario ripetere il trattamento.

Recidive

È purtroppo molto comune per i soggetti colpiti da questa condizione andare incontro a recidive più o meno frequenti dopo il trattamento, soprattutto durante la stagione estiva o comunque in condizioni di clima caldo e umido.

In questi casi il dermatologo consiglia in genere un uso regolare di detergenti disinfettanti e/o antimicotici per provare a prevenire nuovi episodi; quando questo non fosse sufficiente si può ricorrere a terapie orali più aggressive.

Risultano particolarmente utili in questo senso esposizioni a fumi termali di origine sulfurea, in quanto lo zolfo è in grado di contrastare la proliferazione del microrganismo.

Prevenzione

In caso di precedenti episodi potrebbe essere utile evitare condizioni di calore o sudorazione eccessiva, così come è consigliabile valutare con il proprio dermatologo uno shampoo/detergente da usare a livello di prevenzione.

Un eccesso di igiene personale potrebbe essere controproducente, soprattutto se costituita da frequenti docce calde (l’ambiente caldo-umido è favorevole alla sopravvivenza del lievito responsabile della pitiriasi versicolor).

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Cos'è la pitiriasi versicolor?
Anche chiamata tinea versicolor, è un'infezione della pelle causata da un lievito e responsabile della comparsa di numerose macchie bianche sulla pelle di collor, schiena, spalle, ...
Non è contagiosa, non è legata ad una scarsa igiene e non è associata a complicazioni, salvo il disagio estetico.
Quanto dura?
Il problema tende ad avere un andamento intermittente che può durare anni.Quando trattata con antifungini il decorso può comunque richiedere diversi mesi prima che le macchie regrediscano completamente.
Come si cura?
Esistono numerosi trattamenti efficaci, essenzialmente in forma di creme, lozioni e shampoo che contengono principi attivi antimicotici (sostanze che uccidono il lievito o ne inibiscono la crescita).

Le creme e le lozioni vengono applicate sulle aree della pelle interessate dall'infezione, mentre lo shampoo può essere utile a prevenire la diffusione sul cuoio capelluto.

Nonostante la risoluzione dell'infezione possono essere necessarie diverse settimane o mesi prima che le macchie cutanee scompaiano.

Un trattamento per via orale (compresse) è necessario solo raramente per casi selezionati.
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Domande e risposte
  1. Salve,
    Al mio ragazzo è stata prescritta Micoxolamina soluzione cutanea x una versicolor atipica a quanto ha detto il dermatologo. Egli gli ha consigliato di tenerla più di quanto è riportato nel foglio illustrativo, cioè 10 minuti anzichè 3/5. La domanda che si pone è in che quantità applicarla (il dermatologo ha detto tronco, collo e fino al gomito ma nn ha precisato se fare uno strato leggero o meno). Inoltre dovrebbe notare qualche reazione, tipo bruciore, pelle che tira o è “silente” come farmaco? Grazie!

    1. Dr. Roberto Gindro

      1. Una strato leggero, ma sufficiente trattare tutta la zona.
      2. Non dovrebbe avvertire nulla.

    2. La ringraziamo!

  2. Salve dottore…da circa una settimana mi sono uscite delle macchie rosa chiaro sulla pancia…e praticamente ogni giorno ne ho visto uscirne una nuova. .sono sparse un po su tutto il tronco.. sul braccio destro e 2-3 sulla gamba…quelle che sono piu accentuate e con prurito sono sotto la pancia in basso…puo essere la pitiriasi. .o altro?? e cosa dovrei fare? ..grazie

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il primo passo è la visita medica, per capire se si tratti di allergia, infezione micotica od altro.

    2. Va bene.Grazie mille

  3. Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni e ho vissuto intere “estati a pois” per almeno 6/7 anni alternati a periodi “tranquilli”. 2 anni fa un dermatologo m raccontò cosa consisteva esattamente questo problema (non come il medico di base che si era limitato a un “te lo tieni per sempre”) e… ho risolto!
    Lui mi prescrise un doccia schiuma non aggressivo (se non al portafoglio) ma funzionò subito dopo qualche mese!
    Ora sono 2 anni che non rivelo le noiose macchie, su consiglio di una collega ho provato a sostituire il costoso sapone con lo zolfo e funziona!
    Piano piano sto tentando a alternare sapone allo zolfo/ doccia schiuma costoso e di recente un altro sapone naturale . Siccome in passato sono stata una fan dei docciaschiuma chimici “profumosi” il primo periodo mi sembrava quasi di nn lavarmi perché quel docciaschiuma medicale non profumava di nulla, poi, appunto, come raccontato sopra, man a mano sto trovando alcuni prodotti “più naturali e meno aggressivi e al tempo stesso profumati ^^.
    Che dire, forse la mia è stata una forma lieve, non lo so, non sono esperta ma posso assicurarvi che avevo l intera schiena e il decolté disseminati e la vivevo davvero male.

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Buongiorno, si tratta di una patologia che può avere espressioni differenti su soggetti diversi, e ognuno risponde alla terapia in modo soggettivo. La sua è sicuramente un’esperienza positiva da cui altre persone interessate potrebbero trarre informazioni utili con giovamento. Grazie per la sua testimonianza, saluti.

  4. Buona sera..venerdì mi è stata diagnosticata dal medico curante nonché dermatologo di base la pitiriasi rosea di gibran… mi ha rassicurato che non è contagiosa e che andrà via da sola senza l’assunzione di nessun farmaco,e di nessun tipo di detergente, anzi mi ha raccomandato di nn stressarmi perché è dovuto da questo… ora mi chiedo com’è possibile che lo stress possa scatenare questo… inoltre leggevo che può essere campanello di allarme per il proliferarsi di altre malattie, che molti si curano con antistaminici, altri addirittura con cortisone,che ha una durata di 3 mesi o addirittura 1 anno.. che può ricomparire…. insomma nn riesco più a capirci niente… mi ritrovo a 33 anni sommersa di bolle, nn riesco più a gestire la situazione che nn e assolutamente bella da vedere..per favore mi dia una mano.. grazie

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il dermatologo ha ragione, non si spaventi, cerchi di gestire adeguatamente lo stress, e il disturbo andrà via senza ulteriori strascichi.

    2. Per ridurre lo stress va bene l’attività sportiva? Pensavo di darmi al running.

    3. Dr. Roberto Gindro

      MOLTO bene, ne avrebbe grandi benefici anche dal punto di vista cardiovascolare. Un ottimo punto di partenza per affrontare l’argomento cum grano salis è il sito di Albanesi (www.albanesi.it).

  5. Ne avevo solo due o tre nella schiena nulla di che, finché non si sono manifestate in tutta la scheda e in pancia non mi danno molto fastidio ma ogni volta che faccio la doccia mi danno fastidio diventano secche ho comprato troppi tipi di creme consigliate ma niente da fare, lei Dottore cosa mi consiglia?

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Segua il consiglio del suo dermatologo, se si tratta di una pitiriasi non serve fare nulla solo antistaminico in caso di prurito fastidioso, se poi il fastidio dovesse persistere o diventare invalidante rivaluti con lui la situazione. saluti

  6. Si guarisce?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Di norma sì, ma molti soggetti purtroppo vanno incontro a frequenti recidive.

  7. Se non faccio nulla potrei guarire spontaneamente? Magari anche avendo MOLTA pazienza?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo è fortemente improbabile.