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Introduzione

La scarlattina è una malattia infettiva contagiosa che colpisce soprattutto i bambini (in particolar modo nella fascia di età 2-8 anni); è l’unica malattia esantematica ad essere causata da un batterio, lo streptococco beta-emolitico di gruppo A, e non esiste vaccino.

Di per sé la malattia raramente è pericolosa, ma se non trattata con antibiotici può invece diventare causa di gravissime complicazioni come la febbre reumatica.

I sintomi che può causare la scarlattina sono:

Vediamo ora nel dettaglio come si manifesta e come riconoscerla, ricordando che i sintomi possono tuttavia presentarsi in modo diverso in ogni bambino, sia in termini di entità che di tipologia.

Tempo d’incubazione

A seguito del contagio possono passare 2-5 giorni prima della comparsa dei primi segni e sintomi.

Fase prodromica

La malattia esordisce con la cosiddetta fase prodromica, che è caratterizzata dalla comparsa piuttosto brusca di febbre alta (spesso 39-40°) e brividi che possono coinvolgere tutto il corpo. In questa fase i bambini spesso lamentano anche altri disturbi, come cefalea, nausea e/o vomito (soprattutto i bambini più piccoli). I linfonodi del collo possono ingrandirsi, a testimonianza dell’attività del sistema immunitario verso l’infezione.

L’infezione può manifestarsi anche senza febbre, ma si tratta di eccezioni; nei neonati potrebbe al limite manifestarsi in forma di febbricola non particolarmente alta.

Foto della lingua che inizialmente può diventare inizialmente bianca

La lingua può diventare inizialmente bianca (By Afag AzizovaOwn work, CC BY-SA 3.0, Link)

Più caratteristici sono invece i sintomi che coinvolgono la gola, che si presenta particolarmente rossa e infiammata, oltre a causare forte dolore e grande fastidio alla deglutizione.

La lingua invece può ricoprirsi di una patina bianca, che va in seguito incontro a desquamazione, diventando rosso vivo con le papille particolarmente evidenti (ipertrofiche), situazione che prende il nome di lingua a fragola e che rappresenta un segno tipico di scarlattina.

Foto della lingua a fragola

In seguito la lingua diventa simile a una fragola (By SyntGrishaOwn work, CC BY-SA 4.0, Link)

Fase esantematica

Nell’arco di 12-48 ore dall’esordio il bambino entra nella fase esantematica, caratterizzata ovviamente dalla comparsa del tipico esantema scarlatto che inizia comparendo sul collo per poi estendersi a tronco ed estremità nell’arco di un giorno circa e apparendo particolarmente incisivo nelle pieghe cutanee, come su

  • inguine,
  • ascelle,
  • gomiti,
  • collo

dove i puntini possono quasi comparire come vere e proprie linee rosse di puntini confluenti (linee di Pastia). L’esantema è causato da una reazione dell’organismo alla produzione di tossine da parte dello streptococco; in caso di nuovi contagi è possibile sviluppare il mal di gola streptococcico, ma raramente si ripresenta il rash cutaneo.

Il bimbo colpito da scarlattina si presenta in modo caratteristico, con il viso di colore rosso scarlatto, ad eccezione di naso, bocca e mento che rimangono significativamente pallidi (maschera scarlattinosa).

Foto della maschera scarlattinosa

Maschera scarlattinosa (By Estreya at English Wikipedia|Permission=CC-BY-2.5; CC-BY-SA-2.5.Modified by Grook Da Oger – Originally from en.wikipedia; description page is/was here., GFDL, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10714448)

Solo raramente è presente prurito.

L’esantema sul corpo viene avvertito come ruvido al tatto (come carta vetrata) e si presenta sotto forma di puntini rossi molti fitti, che perdono il loro colore in caso di pressione (diventando di colore bianco, per esempio premendo con il fondo di un bicchiere trasparente); non c’è traccia di vescicole o pustole.

La manifestazione cutanea tende ad attenuarsi in 3-4 giorni, per lasciare il posto a una desquamazione della pelle che inizia sul volto, per poi proseguire verso tronco e infine verso le estremità (mani e piedi).

Foto della desquamazione della mani che compare dopo l'esantema

Desquamazione della mani dopo l’esantema (By YasminFeth – Yasmin Feth, Metzingen, Public Domain, Link)

È necessario curarla?

A meno di terapia antibiotica la febbre raggiunge il picco al secondo giorno e regredisce nei 5-7 giorni successivi, ma si raccomanda di fare sempre riferimento al medico in caso di sospetta scarlattina, in quanto a prescindere dalla gravità della situazione l’infezione va SEMPRE trattata con antibiotici (in genere 10 giorni di amoxicillina/acido clavulanico come Augmentin).

Anche quando la terapia antibiotica viene iniziata tempestivamente, le tonsille e i linfonodi ingrossati possono richiedere fino a qualche settimana per tornare alla normalità, ma con l’inizio della terapia il bambino non è più contagioso dopo 24 ore e può quindi tornare a scuola.

La prognosi è eccellente e, soprattutto grazie all’introduzione degli antibiotici, è ormai raro lo sviluppo di complicazioni severe.

È possibile contrarre e manifestare la scarlattina più di una volta, anche se è raro che succeda; più spesso nel caso di nuovi contagi si manifesta esclusivamente un mal di gola da streptococco, che richiede ogni volta la relativa terapia antibiotica.

Per approfondire la malattia (pericoli, trasmissione, fattori di rischio, …) clicca qui.

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Domande e risposte
  1. Si può ripetere la scarlattina?

    1. Dr. Roberto Gindro

      In teoria sì, ma è molto raro ripetere la manifestazione cutanea; possono invece essere numerosi gli episodi di faringite streptococcica (mal di gola da streptococco).