Sangue nelle urine nell’uomo e nella donna

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Definizione e significato

Ematuria è il termine medico che si usa per indicare la presenza di sangue nelle urine, che può presentarsi in due modi diversi:

  • macroematuria, quando il paziente può accorgersi visivamente della presenza di sangue,
  • microematuria, quando la rilevazione è possibile solo attraverso l’uso del microscopio.

È opportuno avvertire il medico ogni volta che si noti sangue nelle urine.

Richiami di anatomia

L’urina è un liquido prodotto ed espulso dall’organismo attraverso l’apparato urinario, la cui funzione è eliminare fluidi in eccesso e le sostanze di rifiuto dissolvendole nell’urina; l’apparato è formato da:

  • 2 reni,
  • 2 ureteri,
  • vescica,
  • uretra.
Ricostruzione grafica dell'apparato urinario

iStock.com/magicmine

I reni sono due organi a forma di fagiolo, ciascuno delle dimensioni di un pugno. Si trovano appena sotto la gabbia toracica, uno su ciascun lato della colonna vertebrale. Ogni giorno i reni filtrano circa 120-150 litri di sangue per la produzione di circa 1-2 litri di urina, composte da rifiuti e liquidi in eccesso. I bambini producono meno urine rispetto agli adulti.

L’urina scorre dai reni alla vescica attraverso tubi chiamati ureteri. La vescica immagazzina l’urina fino a rilasciarla attraverso la minzione; quando la vescica si svuota l’urina fuoriesce dal corpo attraverso un tubo chiamato uretra nella parte inferiore della vescica.

 

Cause

Le cause che possono spiegare la presenza di sangue nelle urine includono:

  • infezioni della vescica, rene, o della prostata nel caso degli uomini,
  • trauma,
  • esercizio fisico particolarmente intenso,
  • malattia virale, come l’epatite, un virus che causa infiammazione del fegato,
  • attività sessuale,
  • mestruazione,
  • endometriosi un problema prettamente femminile che si verifica quando il tipo di tessuto che normalmente riveste l’utero cresce altrove, come per esempio sulla vescica,

Cause più gravi di ematuria comprendono:

  • cancro della vescica o del rene,
  • malattie della coagulazione del sangue, come l’emofilia,
  • anemia falciforme, una malattia genetica in cui il corpo produce globuli rossi di forma anomala,
  • rene policistico, una malattia genetica caratterizzata dalla presenza di numerose cisti sui reni.

È infine importante ricordare che alcuni farmaci e alimenti (tra cui le barbabietole, il rabarbaro e talvolta i frutti di bosco) possono causare un cambio di colore nelle urine non necessariamente dovuto alla presenza di sangue, ma che in genere è facilmente discriminabile.

Fattori di rischio

Si hanno maggiori probabilità di sviluppare ematuria con:

Si noti che in alcuni casi un colore alterato delle urine può essere dovuto alle mestruazioni e non alla presenza di sangue proveniente dalle vie urinarie.

Sangue nelle urine nei runner

Per quanto possa essere piuttosto impressionante, la presenza estemporanea di sangue nelle urine a seguito di sforzi fisici particolarmente intensi è in genere considerato un fenomeno benigno, peraltro noto da tempo. Le cause non sono ancora comprese nei dettagli, ma tra i meccanismi che si sospetta possano spiegare il riscontro spicca il fenomeno di abrasione delle pareti vescicali per sfregamento.

In genere non sono presenti altri sintomi.

Intensità, durata dell’attività e stato di idratazione dell’atleta sono i fattori di rischio più rilevanti, ma anche eventuali traumi o cadute possono favorire l’espulsione di sangue nelle urine.

In alcuni casi non è realmente sangue a colorare le urine, ma sottoprodotti di degradazione da danno muscolare (come nel caso di ripetute sollecitazioni eccentriche del quadricipite in discesa).

 

Sintomi

Le persone con ematuria macroscopica (sangue visibile nelle urine) mostrano un’urina che è rosa, rossa o marrone (spesso definita color cola) e anche una piccola quantità di sangue nelle urine è sufficiente a causare un significativo cambio di colore. Nella maggior parte dei casi le persone con ematuria macroscopica non hanno altri segni o sintomi.

Le persone con ematuria macroscopica che comprende la formazione di coaguli di sangue nelle urine possono avere dolore alla vescica o dolore alla schiena.

La presenza di altri sintomi è strettamente correlata alla patologia sottostante.

  • Infezioni del tratto urinario: Si verificano quando i batteri entrano nel corpo attraverso l’uretra e cominciano a moltiplicarsi nella vescica. I sintomi possono includere
  • Infezioni renali: Si verificano quando i batteri riescono a raggiungere i reni; i segni e i sintomi sono spesso simili alle infezioni della vescica, anche se più spesso sono causa di dolore al fianco e febbre.
  • Calcoli renali: In presenza di cristalli che possono formarsi nei reni e/o nelle vie urinarie, possono manifestarsi dolori lancinanti, tanto da impedire al paziente di distendersi.
  • Ipertrofia prostatica benigna: La prostata, che si trova appena sotto la vescica e che circonda la parte superiore dell’uretra, spesso inizia a crescere fisiologicamente verso i 50-60 anni; l’aumento di volume può comportare la compressione dell’uretra e disturbare così il flusso dell’urina; i segni e sintomi principali comprendono quindi difficoltà ad iniziare ad urinare, pur essendo accompagnato da un bisogno urgente o persistente, necessità di svegliarsi alla notte per urinare. L’infezione della prostata (prostatite) può causare gli stessi segni e sintomi.
  • Tumore: Purtroppo in questi casi spesso non si verificano sintomi precoci e la presenza di sangue può essere segno di patologia già avanzata.

Quando contattare il medico

Si raccomanda di contattare sempre il medico in presenza di sangue nelle urine, anche se:

  • ci sia stato un solo episodio,
  • non ci siano altri sintomi,
  • il sangue sia poco.

Diagnosi

In caso di ematuria il medico prescriverà alcuni approfondimenti per capirne la causa, avvalendosi di:

  • anamnesi,
  • visita medica,
  • analisi delle urine,
  • ulteriori test.

Anamnesi

Attraverso la ricostruzione di una dettaglia storia clinica del paziente il medico raccoglierà i primi indizi per la formulazione di una diagnosi; verrà chiesto al paziente di elencare malattie passate, attuali sintomi e disturbi, uso di farmaci e integratori, …

Visita medica

Durante la visita medica verrà preso in considerazione l’esame fisico, con particolare attenzione ad addome e schiena, per valutare la presenza di dolore e trattabilità nella zona della vescica e dei reni. L’urologo potrà effettuare un’esplorazione rettale nell’uomo per cercare eventuali problemi alla prostata e il ginecologo sottoporrà la paziente donna a una visita ginecologica per eventuali problemi di sua competenza.

Esplorazione rettale

Per eseguire l’esame l’urologo invita il paziente a sdraiarsi sul lettino e raccogliere le ginocchia vicino al petto; con l’uso dei guanti verrà quindi inserito un dito precedentemente lubrificato nel retto per valutare la condizione della prostata (infiammazione, ingrossamento, tumore, …).

Esame pelvico

Un esame pelvico è un esame visivo e fisico degli organi pelvici di una donna. Il ginecologo invita la paziente a sdraiarsi sul lettino, facendole appoggiare i piedi su specifici supporti rialzati agli angoli del lettino; questa posizione permetterà allo specialista di effettuare con ragionevole rapidità e comfort le valutazioni necessarie.

Analisi delle urine

Dato il tipo di disturbo l’esame delle urine è un test chiave per la diagnosi, che permette di raccogliere ulteriori importanti informazioni sulle possibili cause.

Prima di raccogliere un campione di urina l’operatore sanitario può chiedere a una donna la data delle ultime mestruazioni, che possono talvolta essere responsabili di risultati falsamente positivi.

Altri test

  • Esame del sangue. L’esame del sangue comporta un prelievo di sangue presso un laboratorio specializzato che si occuperà dell’analisi. L’esame è per esempio in grado di rilevare elevati livelli di creatinina, un prodotto di scarto proveniente dalla normale disgregazione muscolare, che se in eccesso può indicare malattie renali. Altri esami del sangue possono essere volti alla ricerca di marcatori di malattie autoimmuni, come il lupus,  mentre il PSA è un indicatore di salute prostatica utile nella diagnosi del cancro alla prostata.
  • Tomografia computerizzata (TC). La TC utilizza una combinazione di raggi X e la tecnologia informatica per creare immagini delle vie urinarie, in particolare in questo caso dei reni. Il medico può richiedere al paziente di bere una soluzione con un mezzo di contrasto, che permetterà un aumento della precisione delle valutazioni possibili sul referto. Da un punto di vista pratico verrà poi richiesto al paziente di sdraiarsi su un lettino che scorre attraverso un grosso dispositivo a forma di tunnel che emette i raggi necessari alla raccolta delle immagini. Il paziente non ha bisogno di anestesia. L’esame può aiutare il medico a diagnosticare calcoli nel tratto urinario, ostruzioni, infezioni, cisti, tumori e le lesioni traumatiche.
  • Cistoscopia. La cistoscopia è una procedura che un urologo, un medico specializzato in problemi urinari, effettua per vedere all’interno della vescica e dell’uretra del paziente utilizzando un cistoscopio, uno strumento simile a un piccolo e sottile tubicino. Potrebbero essere prescritti anestetici e antidolorifici. La cistoscopia è in grado di rilevare il cancro della vescica.
  • Biopsia renale. È una procedura che consiste nel prelievo di un piccolo frammento di tessuto dal rene. Il medico somministrerà una leggera sedazione al paziente in aggiunta a un anestetico locale, talvolta si ricorre invece all’anestesia generale. Un patologo, un medico specializzato nella diagnosi delle malattie, esaminerà poi il tessuto in un laboratorio per capire se l’ematuria è dovuta a malattie renali.
  • Risonanza magnetica (MRI). La MRI è un test che fotografa gli organi interni e i tessuti molli paziente senza l’utilizzo di raggi X. Il paziente non ha bisogno di anestesia, anche se i pazienti con la paura degli spazi chiusi possono ricevere leggera sedazione. Una risonanza magnetica può richiedere l’iniezione del mezzo di contrasto. Con la maggior parte delle macchine MRI il paziente si trova su un lettino che scorre in un dispositivo a forma di tunnel che può essere aperto o chiuso ad una estremità. Alcune macchine consentono al paziente di restare in uno spazio più aperto. Durante la risonanza magnetica il paziente deve rimanere perfettamente immobile mentre il tecnico cattura le immagini. Durante la procedura il paziente avverte forti rumori provenienti dalla macchina. La risonanza magnetica può aiutare a diagnosticare i problemi in singoli organi interni, come la vescica o dei reni.

Cura

Il medico tratterà la presenza di sangue nelle urine curando la causa sottostante, quando necessario; in caso di assenza di problemi seri (come nel caso dell’ematuria dovuta all’eccessivo esercizio fisico) potrebbe anche non essere necessario alcun trattamento, ma eventuali episodi vanno SEMPRE segnalati al medico.

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Domande e risposte
  1. Questa mattina ho fatto pipì rossa-rossa e ieri non ho mangiato nulla che potesse giustificarne il colore (come la barbabietola). Mi sono spaventata tantissimo e il dottore per telefono mi ha prescritto Monuril ma senza dirmi di cosa si possa trattare.

    Può essere un tumore?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il medico ha diagnosticato una cistite e le confermo che l’ipotesi è assolutamente plausibile; so che può fare un po’ di impressione se non è mai successo, ma in genere una banale infezione è la causa più comune.

      Se non dovesse risolvere nonostante la cura andrà approfondito (anche se rimarrebbe comunque in piedi l’ipotesi di cistite).

  2. Salve, ho 18 anni e pratico Kickboxing da due.

    Ieri l’allenamento è stato particolarmente duro e questa mattina sento ancora un forte dolore addominale e mi è capitato di fare pipì di colore rosso. È preoccupante? Cosa devo fare? Cosa posso prendere?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Consiglio senza dubbio di sentire urgentemente il medico, eventualmente il PS se il curante non fosse rintracciabile.