Prostata ingrossata e sintomi sessuali

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Cosa significa prostata ingrossata?

Parlando di prostata ingrossata si fa in genere riferimento alla condizione di ipertrofia prostatica benigna, un disturbo caratterizzato da un progressivo ingrossamento della prostata, la ghiandola responsabile della produzione della parte liquida dello sperma.

La prostata si trova poco sotto la vescica, dove circonda l’uretra, il canale che consente l’espulsione dell’urina all’esterno (decorre dalla vescica attraverso il pene, fino a sboccare all’esterno consentendo la minzione).

Dell’ipertrofia prostatica benigna non si conoscono ancora con esattezza le cause, ma uno dei pochi dati certi è il suo legame con l’età (il disturbo tende a comparire indicativamente dopo i 40-50 anni).

I sintomi sessuali

I sintomi più spesso associati all’ipertrofia prostatica sono i disturbi legati proprio alla minzione; la ghiandola avvolge l’uretra e, un aumento della sua dimensione, si traduce di una compressione di questo canale che rappresenta un grave ostacolo al passaggio dell’urina, come se appoggiassimo un piede sopra ad una pompa da giardino.

Vale la pena notare che l’aumento di dimensione della prostata non è necessariamente correlato alla gravità dei sintomi; alcuni uomini con una prostata molto ingrossata manifestano disturbi lievi o del tutto assenti, mentre altri pazienti lamentano sintomi più severi pur mostrando un aumento di volume più limitato.

Benché per i soggetti colpiti sia in effetti possibile avvertire dolore a seguito dell’eiaculazione, in realtà la maggior parte dei sintomi cosiddetti sessuali, sono in genere l’esito di effetti collaterali dei farmaci e dei trattamenti usati per la cura dell’ipertrofia prostatica benigna e non la manifestazione della condizione in sé.

Alcuni autori suggeriscono tuttavia che uomini affetti da sintomi urinari più severi sviluppando con maggior probabilità anche

  • riduzione del desiderio
  • una maggior difficoltà ad ottenere e mantenere l’erezione
  • eiaculazione precoce
  • e più in genere una diminuzione dei livelli di soddisfazione sessuale.

Resta ancora tuttavia da chiarire se la disfunzione sessuale sia un effetto diretto della patologia o piuttosto una conseguenza indiretta, legata ad esempio ai disturbi del sonno (sviluppati a causa della necessità di frequenti risvegli per urinare) o l’ansia maturata per il rischio di episodi di incontinenza a seguito dell’aumento della frequenza di minzione.

Uomo preoccupato sul letto

Getty/Sornranison Prakittrakoon

Cura dell’ipertrofia: soluzione o danno ulteriore?

A complicare il delicato legame subentra poi l’osservazione che numerosi trattamenti tipicamente prescritti per la gestione dei sintomi urinari portano con sé il rischio di effetti collaterali legati proprio alla sfera sessuale:

  • farmaci
    • riduzione del desiderio
    • disfunzione erettile
    • disturbi dell’eiaculazione (ad esempio riduzione della quantità di sperma emessa)
    • riduzione della fertilità (per un peggioramento della qualità dello sperma)
  • chirurgia
    • disfunzione erettile
    • eiaculazione retrograda (al momento dell’orgasmo lo sperma viene immesso in vescica anziché espulso all’esterno); si noti che questo non influisce in alcun modo sull’entità del piacere percepito fisicamente, ma per alcuni uomini può rappresentare un’importante fonte di disagio psicologico (l’orgasmo è di fatto asciutto).

E quindi? Cosa fare?

La strategia migliore è quella di non ritardare la diagnosi, rivolgendosi ai primi sintomi allo specialista (urologo) così da poter beneficiare di una terapia tempestiva che possa rallentare la progressione della malattia; riconoscere fin dai primi stadi l’ipertrofia prostatica benigna significa poter ricorrere a terapie meno invasive (rimedi naturali, dosaggi inferiori dei farmaci, …) con un rischio estremamente ridotto di effetti collaterali, oltre ovviamente a poter beneficiare maggiormente delle modifiche allo stile di vita, tra cui un’alimentazione mirata.

È tuttavia importante sottolineare che

  • Non tutti gli uomini manifestano gli effetti descritti e che anzi, come nel caso dell’impotenza, potrebbero essere la conseguenza di uno stile di vita inappropriato (fumo, sovrappeso, dieta-spazzatura, sedentarietà, …) più che dei farmaci usati. Questo significa che, al contrario, uno stile di vita attivo associato ad una dieta sana ed un efficace contrasto allo stress può avere un impatto enorme anche in termini di qualità della propria vita sessuale.
  • Esistono ad oggi soluzioni in grado di garantire un adeguato controllo dei sintomi della prostata ingrossata senza per questo determinare effetti indesiderati sulla sfera sessuale; alcuni inibitori della fosfodiesterasi (classe cui appartiene anche il Viagra) hanno mostrato di avere effetti positivi sui sintomi urinari dell’ipertrofia prostatica, garantendo al contempo un’adeguata funzionalità sessuale.

Fonti e bibliografia

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