Palpitazioni e tachicardia: sintomi, cause, cura e prevenzione

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Introduzione

Quando si hanno le palpitazioni (o, meglio, cardiopalmo) si sente come se il cuore

  • saltasse un battito,
  • oppure battesse troppo rapidamente (tachicardia)
  • o con troppa forza.

Le palpitazioni possono essere avvertite a livello di

  • petto,
  • gola
  • o collo

e si possono verificare durante una qualche attività fisica, oppure a riposo (quando si è seduti o sdraiati tranquilli).

Le cause possono essere diverse e ampiamente variabili:

Oppure essere più banalmente dovute a

Tutti questi fattori scatenanti sono in grado, in soggetti predisposti, di

  • far battere il cuore
    • più veloce (tachicardia),
    • più forte del solito,
  • causare extrasistoli (battito prematuro).

In tutti questi casi il cuore lavora normalmente (il battito è comunque efficace) e le palpitazioni di solito non sono pericolose.

In alcuni pazienti, invece, le palpitazioni sono espressione di un’aritmia, cioè di un problema legato al ritmo o alla frequenza del battito cardiaco. L’aritmia può essere sintomo di disturbi cardiaci, ad esempio di infarto o di insufficienza cardiaca, di problemi a carico delle valvole o del muscolo cardiaco, tuttavia meno della metà dei pazienti che soffrono di palpitazioni è affetta da aritmia.

È possibile diminuire o prevenire le palpitazioni evitando i fattori che le scatenano (ad esempio lo stress o l’assunzione di sostanze stimolanti) e curando i disturbi che le provocano.

Le palpitazioni sono un disturbo piuttosto frequente, di solito non sono né gravi né pericolose, ma possono essere abbastanza fastidiose. Se ne soffrite il medico può decidere se sia necessaria una terapia oppure se siano sufficienti controlli periodici.

Un medico disegna in primo piano un cuore che batte

iStock.com/BrianAJackson

Cause

Le palpitazioni possono avere diverse cause, è possibile avvertirle persino quando il cuore batte normalmente o solo leggermente più veloce del normale.

Nella maggior parte dei casi non sono pericolose e scompaiono senza alcuna terapia, ma in alcuni pazienti possono anche essere sintomo di disturbo cardiaco vero e proprio.

Se iniziate a soffrire di palpitazioni andate dal medico per effettuare una visita di controllo.

Cause non collegate a disturbi cardiaci

  • Emozioni forti: In situazioni di ansia, paura o stress è possibile sentire il cuore che batte più forte o più in fretta del normale. È possibile avvertire sensazioni analoghe anche durante un attacco di panico.
  • Attività fisica intensa: L’attività fisica intensa può dare la sensazione che il cuore batta troppo forte o troppo in fretta anche se in realtà funziona normalmente, oppure può provocare l’extrasistole (battito prematuro).
  • Problemi di salute: Le palpitazioni possono essere provocate anche da patologie che fanno battere il cuore più forte, che provocano tachicardia o che causano l’extrasistole. Tra le patologie in grado di causare le palpitazioni ricordiamo:
  • Cambiamenti ormonali: I cambiamenti ormonali che si verificano durante la gravidanza, il ciclo mestruale e il climaterio (il periodo che precede la menopausa) possono in certi casi causare la comparsa di palpitazioni, che in genere scompariranno o regrediranno quando i livelli ormonali saranno ritornati alla normalità. In alcune donne le palpitazioni durante la gravidanza possono essere dovute all’anemia.
  • Farmaci e sostanze stimolanti: Alcuni farmaci sono in grado di provocare le palpitazioni, perché fanno battere il cuore più in fretta o più forte del normale, oppure perché causano extrasistole. Tra di essi ricordiamo:
    • inalatori per l’asma;
    • farmaci usati nella terapia contro l’ipotiroidismo. Se assunti in quantità elevate possono portare all’ipertiroidismo e provocare palpitazioni;
    • farmaci per la prevenzione delle aritmie (a volte, per curare un’irregolarità del battito, si finisce per provocare altre irregolarità);
    • anche i farmaci stimolanti da banco possono provocare le palpitazioni, tra di essi troviamo i decongestionanti (contenuti ad esempio nei rimedi contro la tosse e il raffreddore) e alcuni integratori alimentari, anche a base di estratti vegetali.
    • La caffeina (contenuta in caffè, bibite alla cola, bevande energetiche, …), la nicotina (contenuta nel tabacco), l’alcol e le droghe (ad esempio cocaina e anfetamine) possono essere causa di palpitazioni.

Cause connesse a patologie cardiache

In alcuni casi le palpitazioni sono un sintomo di aritmia: l’aritmia è un problema relativo alla frequenza cardiaca, tuttavia meno della metà delle persone che soffrono di palpitazioni ne è affetta.

Durante gli episodi di aritmia il cuore batte

L’aritmia è causata dal malfunzionamento di alcune parti del sistema di conduzione elettrica del cuore.

La probabilità che le palpitazioni siano legate a una situazione di aritmia è maggiore se:

  • avete avuto un infarto o ne siete a rischio,
  • soffrite di patologie cardiache o presentate i fattori di rischio per le patologie cardiache,
  • avete problemi cardiaci di altro tipo (ad esempio insufficienza cardiaca, problemi alle valvole cardiache o problemi del muscolo cardiaco),
  • soffrite di anomalie elettrolitiche. Gli elettroliti sono i sali minerali, ad esempio il potassio e il sodio, che si trovano nel sangue e nei fluidi corporei. In giuste quantità, sono fondamentali per mantenersi in buona salute e per il buon funzionamento dell’organismo, ma condizioni di carenza od eccesso possono condurre a complicazioni anche fatali.

Fattori di rischio

Tra i pazienti che corrono un maggior rischio di soffrire di palpitazioni ricordiamo:

  • chi soffre di ansia, attacchi di panico o è molto stressato,
  • chi assume certi farmaci e determinate sostanze stimolanti,
  • chi soffre di problemi di salute non connessi ai disturbi cardiaci, ad esempio di ipertiroidismo,
  • chi soffre di patologie cardiache, ad esempio di aritmia (battito irregolare); chi in passato ha avuto un infarto; chi ha sofferto o soffre di insufficienza cardiaca, disturbi delle valvole cardiache o problemi del muscolo cardiaco.
  • Anche le donne, durante la gravidanza, il ciclo o il climaterio, possono essere maggiormente a rischio perché i cambiamenti ormonali possono scatenare le palpitazioni. In alcuni casi, infine, le palpitazioni che si verificano durante la gravidanza possono essere dovute all’anemia.

Sintomi

Tra i sintomi delle palpitazioni i pazienti possono avvertire e descrivere queste sensazioni:

  • cuore che salta un battito,
  • percezione di cuore in gola,
  • cuore batte troppo intensamente o troppo in fretta (tachicardia).

Queste sensazioni possono essere percepite all’altezza del torace, della gola o del collo e possono presentarsi durante un’attività o persino quando si sta seduti o sdraiati.

Nella maggior parte dei casi le palpitazioni non devono allarmare, perché il cuore funziona comunque bene. Potrebbero però essere sintomo di un problema più grave se accompagnate da:

Se il vostro medico in passato vi ha detto di non preoccuparvi per le palpitazioni, ricontattatelo comunque se:

  • le palpitazioni iniziano a presentarsi con maggior frequenza o diventano più fastidiose,
  • si verificano contemporaneamente ad altri sintomi, ad esempio quelli sopraelencati.

Il medico probabilmente controllerà se le palpitazioni sono sintomo di una patologia cardiaca, ad esempio dell’aritmia (irregolarità nel battito).

Diagnosi

Per prima cosa il medico cercherà di scoprire se le palpitazioni siano legate o meno a un problema cardiaco più serio; per far ciò vi chiederà quali siano i vostri sintomi e procederà a un’anamnesi dettagliata, attraverso un’attenta visita medica ed alcune semplici analisi.

Le informazioni ricavate potrebbero suggerire che le palpitazioni siano provocate da un disturbo cardiaco, in questo caso il medico vi prescriverà ulteriori analisi che lo aiuteranno a diagnosticare il problema e ad elaborare una terapia adatta.

La causa delle palpitazioni può essere difficile da diagnosticare, soprattutto se i sintomi non si presentano con regolarità.

Specialisti coinvolti

Diversi tipi di medici lavoreranno insieme a voi per diagnosticare e curare le palpitazioni. Tra di essi ricordiamo:

  • medico di famiglia,
  • cardiologo (medico specializzato nella diagnosi e nella terapia delle patologie e dei disturbi cardiaci),
  • elettrofisiologo (cardiologo che si occupa del sistema di conduzione elettrica del cuore).

Anamnesi

Il medico potrà rivolgervi diverse domande relative alle palpitazioni, ad esempio:

  • Quando sono iniziate?
  • Per quanto tempo durano?
  • Con quale frequenza si verificano?
  • Iniziano e terminano all’improvviso?
  • Durante le palpitazioni il battito sembra regolare o irregolare?
  • Quali sintomi avvertite durante le palpitazioni?
  • Le palpitazioni si presentano con una qualche regolarità? Ad esempio: iniziano dopo l’esercizio fisico o dopo aver bevuto il caffè? Si presentano in particolari momenti della giornata?

Il medico, inoltre, vi chiederà se fate uso di caffeina, alcol, integratori e droghe.

Visita

Il medico ausculterà il battito cardiaco per scoprire eventuali anomalie, per farlo userà lo stetoscopio.

Il medico, inoltre, cercherà i sintomi degli altri disturbi (come l’ipertiroidismo) che possono causare le palpitazioni.

Esami diagnostici

Nella maggior parte dei casi il primo esame prescritto è l’elettrocardiogramma (ECG), un semplice esame che registra l’attività elettrica del cuore.

L’elettrocardiogramma viene usato per individuare e localizzare la sorgente dei problemi cardiaci. Visualizza la frequenza cardiaca e le eventuali anomalie, registra la forza e la frequenza dei segnali elettrici che attraversano le singole parti del cuore.

Anche se gli esiti dell’elettrocardiogramma sono normali, le palpitazioni possono essere provocate da disturbi di natura non cardiaca. Se il medico pensa che siate in un caso del genere, dovrete eseguire le analisi del sangue per raccogliere ulteriori informazioni sulla struttura, sulla funzione e sul sistema elettrico del vostro cuore.

Elettrocardiogramma dinamico (Holter)

L’elettrocardiogramma standard registra il battito cardiaco per pochi secondi, quindi non è in grado di scoprire eventuali problemi della frequenza cardiaca che non si verificano durante l’esame. Per diagnosticare i problemi temporanei il medico può prescrivervi l’elettrocardiogramma dinamico, che si avvale di un monitor Holter.

Il monitor Holter è uno strumento che registra l’attività elettrica del cuore in un periodo di 24 o 48 ore. I piccoli cerotti (elettrodi) attaccati al torace sono connessi, tramite fili, a un piccolo registratore portatile. Il registratore può essere fissato alla cintura, tenuto in tasca o tenuto al collo a mo’ di collana.

Nelle 24 o 48 ore, si possono svolgere tutte le normali attività, con l’avvertenza di tenere una specie di diario su cui annotare i sintomi e il momento in cui si presentano; infine, sia il registratore sia il diario vanno restituiti al medico che interpreterà i risultati. Il medico può visualizzare come batteva il cuore nel momento in cui avete avvertito i sintomi.

L’event monitor è un dispositivo simile all’Holter, può essere indossato durante le normali attività però registra l’attività elettrica solo in determinati istanti.

In molti monitor di questo tipo è possibile premere un pulsante ogni qualvolta si avvertono i sintomi. Altri dispostivi, invece, entrano in azione automaticamente quando avvertono un’anomalia del ritmo cardiaco.

Gli event monitor possono essere indossati per uno o due mesi consecutivi o per tutto il tempo necessario a registrare l’attività del cuore durante le palpitazioni.

Ecocardiografia

L’ecocardiografia usa le onde sonore per creare un’immagine tridimensionale del cuore. L’immagine mostra la dimensione e la forma del cuore, nonché le valvole cardiache ed eventuali anomalie del loro funzionamento.

Prova da sforzo

Alcuni problemi cardiaci sono più facili da diagnosticare se il cuore lavora a pieno regime e la frequenza cardiaca è molto alta. Durante la prova da sforzo si fanno alcuni semplici esercizi (oppure sono somministrati dei farmaci, se non si possono eseguire gli esercizi) per aumentare l’attività e la frequenza cardiaca e, contestualmente, viene tenuto sotto controllo il battito cardiaco.

Cura e terapia

Nella maggior parte dei casi le palpitazioni non sono pericolose e scompaiono da sole, senza ricorrere ad alcuna terapia.

Il medico probabilmente vi ha già detto di non preoccuparvi, tuttavia se le palpitazioni

  • diventassero molto fastidiose o intense
  • aumentassero di frequenza

sarà necessario approfondire con una seconda visita.

Il medico vi dirà a quali altri sintomi dovrete prestare particolare attenzione e vi indicherà le situazioni in cui è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso.

Le palpitazioni possono essere causate da una patologia o da un disturbo cardiaco, in tal caso il medico vi prescriverà una terapia e vi darà tutti i consigli necessari per guarire.

La terapia dipende dalla causa delle palpitazioni ricordiamo che nella maggior parte dei casi le palpitazioni non sono pericolose e spesso scompaiono senza alcuna cura, ma anche nei soggetti ansiosi si vede talvolta prescrivere un blando beta-bloccante, a basse dosi, per rallentare il battito.

Stimolazione vagale

Se avallate da un medico, è possibile eventualmente provare a ricorrere a manovre in grado di stimolare il nervo vago, utile nei casi di tachicardie parossistiche sopraventricolari:

  • Diving reflex, pratica che consiste nell’immergere il viso in una bacinella d’acqua fredda (o sciacquarsi la faccia con acqua gelata) per 15 secondi circa.
  • Manovra di Valsava, che richiede di chiudere bocca e naso, per poi provare a espirare con forza dal naso (che deve rimanere chiuso).

Evitare i fattori scatenanti

Anche quando le palpitazioni non sono pericolose, possono dare molto fastidio. In questo caso il medico può suggerirvi di evitare i fattori e le situazioni che le provocano, come ad esempio:

  • Diminuire l’ansia e lo stress. L’ansia e lo stress, compresi gli attacchi di panico, sono una delle cause principali di palpitazioni non pericolose. Gli esercizi di rilassamento, lo yoga, il tai chi, il biofeedback, l’immaginazione guidata o l’aromaterapia potranno aiutare a rilassarvi.
  • Eliminare o limitare le sostanze stimolanti, ad esempio la caffeina, la nicotina, l’alcol o le anfetamine.
  • Non fare uso di droghe, ad esempio di cocaina.
  • Evitare i farmaci stimolanti, ad esempio i rimedi contro la tosse e il raffreddore e alcuni integratori alimentari ed erboristici.
  • Curare le patologie che causano le palpitazioni

Il medico cercherà di aiutarvi a tenere sotto controllo le patologie (ad esempio l’ipertiroidismo) che possono causare le palpitazioni. Se state assumendo farmaci che provocano le palpitazioni, il medico proverà a prescrivervi un farmaco migliore.

Se le palpitazioni sono causate da un’aritmia (irregolarità del battito), il medico può optare per una terapia farmacologica o chirurgica.

Prevenzione

È possibile prevenire le palpitazioni seguendo questi consigli:

  1. Cercate di diminuire l’ansia e lo stress.
  2. Evitate o limitate le sostanze stimolanti, ad esempio la caffeina, la nicotina, l’alcol e le droghe.
  3. Curate le patologie che possono causare le palpitazioni o l’aritmia (irregolarità del battito).

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Cosa sono le palpitazioni?
Le palpitazioni sono una percezione accentuata del proprio battito cardiaco, che potrebbe venire avvertito
  • come se il cuore saltasse o perdesse un battito
  • come se il cuore si fermasse per un attimo
  • come un'accelerazione del battito
  • come se fosse più forte del normale.
Possono essere spiacevoli e vissute con comprensibile preoccupazione, ma nella maggior parte dei casi non sono associate a problemi di salute.
Quando preoccuparsi?
Dopo un episodio di palpitazioni è sempre raccomandabile rivolgersi al proprio medico per escludere cause organiche (come ad esempio malattie cardiache o della tiroide), ma in assenza di fattori di rischio cardiovascolari in genere si tratta di fenomeni dovuti a stress, ansia, panico, attività fisica, eccesso di sostanze stimolanti (caffeina, nicotina, sostanze d'abusto, ...).

Secondo gli esperti delle cliniche Mayo le palpitazioni occasionali e di durata limitata sono tipicamente innocue, mentre nel caso di storia o famigliarità per patologie cardiache è importante sottoporsi ai necessari approfondimenti nel caso di episodi che peggiorano e/o che diventano più frequenti.

Si raccomanda di rivolgesi al Pronto Soccorso quando accompagnate da:
  • disagio o dolore al petto
  • svenimento
  • difficoltà a respirare
  • vertigini severe
Come liberarsi dalle palpitazioni?
Le strategie terapeutiche variano in base alla causa; tralasciando le condizioni patologiche, quando la causa è benigna è in genere sufficiente evitare i fattori scatenanti (ridurre lo stress, evitare sostanze stimolanti, ...).

In caso di necessità (stati di ansia grave) è possibile valutare il ricorso a farmaci beta-bloccanti.
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Domande e risposte
  1. salve, da un po di tempo ogni tanto in una giornata tipo avverto un sintomo fastidioso sulla parte sinistra del cuore, che sembra come se si dovesse fermare e poi ripartire, e subito dopo sento la frequenza cardiaca un po’ accelerata per poi ritornare tutto normale,che ne pensate?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Forse extrasistole, ma è sicuramente un sintomo da segnalare al medico.

    2. Salve ho 21 anni da un mesetto piu o meno ho la tachicardia e come se il cuore uscisse da petto e ogni tanto manca il respiro ho fatto l.elettrocardiogramma risulta tutto normale apparte che ho 120 battiti al minuto a riposo e sono troppi mi hanno detto..premetto che mia madre ha avuto 2 infarti a 45 anni. …cosa vuol dire? Mi devo preoccupare?..,cosa.dovrei fare?

    3. Dr. Roberto Gindro

      Il battito è effettivamente un po’ accelerato; il medico cosa ne pensa?

    4. Dice che non è molto normale essendo a riposo ma forse sara emozione ecco cosa dice .. 🙁 cosa dovrei fare?

    5. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Dovrebbe esprimersi un cardiologo in merito, valuterei la frequenza in altri momenti, se era agitato al momento dell’elettrocardiogramma può essere dipeso da quello; non rischia l’infarto comunque, non è legato alla tachicardia.

    6. E cosa puo causare la tachicardia? Oltre ha agitazione e respiro corto? Cosa.posso fare per risolvere? Mi devo preoccupere avendo 120battiti aal, minuto a riposo?

    7. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Le cause possono essere diverse, e come già consigliato serve una visita cardiologica per fare ulteriori esami, dipende anche dal tipo di tachicardia che ha, non ne esiste una forma sola.

  2. Buongiorno, questa mattina prima di entrare a scuola ho iniziato a sentire il cuore battere forte forte. Può essere ansia anche se in quel momento ero tranquillissimo? Devo andare in Pronto Soccorso?

    1. Dr. Roberto Gindro

      L’ansia è sicuramente una spiegazione plausibile se ne soffri, ma ti raccomando di segnalare l’accaduto al medico.

  3. Soffro di palpitazioni da sempre e ieri il mio medico mi ha prescritto En gocce; ho letto il bugiardino, ma io non sono pazza! Le palpitazioni le ho davvero! Perchè mi ha dato un tranquillante?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il suo medico non l’ha presa per pazza, al contrario ha ritenuto che le alterazioni del ritmo cardiaco di cui soffre possano avere base emotiva e (fortunatamente) non cardiaca.
      Segua con fiducia le indicazioni avute, vedrà che andrà meglio.

  4. Soffro da diversi mesi di palpitazioni e tachicardia, ma sono abbastanza sicura che siano dovute all’ansia, devo rivolgermi a uno psicologo? Va bene?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il primo passo è parlarne con il curante, anche se la causa psicologica è sicuramente plausibile vanno escluse con certezza cause cardiache prima di passare al trattamento dell’ansia.

  5. Il cardiologo mi ha prescritto dietro mia insistenza Sequacor 1.25 per una frequente tachicardia, che a suo dire dovrebbe essere legata esclusivamente all’ansia. Adesso mi vergogno a dirlo ma ho paura di prenderlo, ho paura che rallenti troppo il cuore e che vada in arresto cardiaco…

    Ovviamente sto già seguendo un percorso psicoterapico…

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non c’è motivo di vergognarsi, è un timore comune, ma si tratta di un dosaggio davvero basso e sicuramente lo specialista ha verificato con attenzione il caso specifico prima della prescrizione.