Orticaria acuta e cronica: cause e rimedi

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Introduzione

L’orticaria è una condizione della pelle caratterizzata dall’improvvisa comparsa di un’eruzione cutanea di colore rosso e spesso associata a prurito; si manifesta con segni

  • in rilievo,
  • arrossati
  • e pruriginosi

(simili a piaghe oppure a rigonfiamenti) di dimensioni diverse, che sembrano apparire e scomparire sulla pelle.

La causa più comune è rappresentata da reazioni allergiche a farmaci oppure ad alimenti, che il contatto stimola l’organismo a rilasciare sostanze chimiche in grado di innescare la comparsa di gonfiore e rossore diffuso; può tuttavia essere causata anche da infezioni, stress ed altro.

I soggetti allergici hanno un rischio maggiore di manifestare orticaria.

Possiamo distinguere due casi principali:

  • orticaria acuta, se il fenomeno sparisce nell’arco di sei settimane,
  • orticaria cronica, se persiste più a lungo (talvolta anche per anni).

Si tratta di una condizione piuttosto comune, che tuttavia nella maggior parte dei casi non è pericolosa e non lascia alcun segno permanente.

I casi di reazione più grave, fortunatamente rari, possono invece mettere in pericolo la vita del paziente: il gonfiore può far sì che la gola o la lingua si gonfino e ostruiscano il flusso dell’aria, causando la perdita di conoscenza.

Foto

Orticaria su un braccio

iStock.com/gokhanilgaz

Orticaria sulla schiena (https://en.wikipedia.org/wiki/File:Hives_on_back.jpg)

By DLdoubleEOwn work, Public Domain, Link

Cause

L’orticaria è causata da un rilascio di istamina che fa seguito al contatto/consumo di specifiche sostanze; l’istamina provoca la dilatazione dei vasi sanguigni, che ha come conseguenza la comparsa del tipico rossore e gonfiore.

Possono essere causa di orticaria acuta:

Nel caso di orticaria cronica la causa è in genere da ricercare in una reazione autoimmune, ossia una condizione nella quale il sistema immunitario per errore attacca l’organismo stesso; si stima che circa un caso su tre delle forme croniche abbia causa autoimmune, correlata per esempio a

Un caso particolare è rappresentato dall’orticaria dermografica, che significa letteralmente “scrittura sulla pelle”. Quando si preme sulla pelle oppure la si graffia, nella zona appaiono linee in rilievo causate dall‘angioedema di origine istaminica che provoca il gonfiore sottocutaneo.

Un’orticaria cronica può anche essere causata da:

Purtroppo molto spesso la causa dell’orticaria rimane di fatto sconosciuta.

Orticaria da stress

È possibile manifestare una reazione acuta in relazione ad un particolare evento stressante, oppure notare che una preesistente orticaria cronica peggiori a seguito di stress finanziario, personale o professionale.

La condizione può essere e/o diventare particolarmente debilitante, tanto da impattare pesantemente sulla qualità di vita del paziente.

Fattori di rischio

Sono a maggior rischio si sviluppare reazioni soggetti che:

  • abbiano già avuto manifestazioni allergiche in passato (di qualsiasi genere),
  • soffrano di malattie autoimmuni,
  • abbiano famigliarità per l’orticaria.

Orticaria nei bambini

Nei bambini è molto più comune la manifestazione di un’orticaria acuta piuttosto che cronica, principalmente a causa di:

  • allergie alimentari,
  • infezioni delle vie respiratorie,
  • allergie a farmaci (meno comuni).

Ricordiamo poi una specifica forma papulosa, causata da punture d’insetto, i sui sintomi possono persistere anche per diverse settimane.

Nei rari casi di forma cronica è utile verificare con esami del sangue la funzionalità tiroidea e l’eventuale presenza di celiachia.

Sintomi

Tra i segnali e i sintomi della presenza dell’orticaria troviamo:

  • prurito, che in alcuni casi può essere molto forte,
  • segni sulla pelle (piaghe o rigonfiamenti che prendono il nome di pomfi) in rilievo, rossi o biancastri, di varie dimensioni,
  • una singola macchia o un gruppo di macchie che può coprire zone estese di pelle,
  • scomparsa delle macchie proprio mentre ne appaiono di nuove: sembra che il disturbo si sposti,
  • sensazione di bruciore o di punture come di ortica nella zona colpita.

Può comparire solo su una piccola parte del corpo o estendersi su superfici anche molto ampie.

L’orticaria può essere acuta oppure cronica.

Per definizione, l’orticaria acuta può durare da meno di ventiquattro ore fino a sei settimane, mentre l’orticaria cronica dura più di sei settimane (a volte un singolo episodio si può protrarre per mesi o per anni).

La forma cronica tende ad andare e venire, ma molti soggetti riferiscono che alcune condizioni o sostanze possano favorirne la ricomparsa:

  • stress,
  • alcol,
  • caffeina,
  • temperature calde,
  • pressione prolungata sulla pelle, per esempio indossando indumenti stretti,
  • farmaci (per esempio antinfiammatori),
  • alcuni additivi alimentari,
  • punture di insetti,
  • esposizione a fonti di calore, freddo, pressione o acqua.

Quando chiamare il medico

L’orticaria e l’angioedema lieve di solito non sono né mortali né pericolosi e, nella maggior parte dei casi, è possibile curare gli episodi lievi senza ricovero in ospedale.

Chiamate il medico se l’orticaria o l’angioedema non rispondono alla terapia o se i sintomi continuano per più di due giorni.

Recatevi immediatamente al pronto soccorso in caso di:

Pericoli

L’orticaria può provocare:

  • prurito,
  • disagio e imbarazzo.

È stato dimostrato che convivere quotidianamente con questi sintomi può essere causa di

In circa un quarto dei casi di orticaria acuta e nella metà dei casi di forma cronica è possibile sviluppare angioedema, una reazione che è caratterizzata da un gonfiore più accentuato e profondo dei tessuti.

Nei casi più gravi, come quando si gonfiano la bocca o la gola, si possono verificare complicazioni come:

Lo shock anafilattico (o anafilassi) è una grave reazione allergica che coinvolge il cuore o i polmoni:

  • i bronchi si restringono (broncocostrizione),
  • la respirazione si fa difficile,
  • la pressione diminuisce di colpo, provocando
    • vertigini,
    • perdita di conoscenza
    • e addiritttura il decesso in assenza di soccorso.

Lo shock anafilattico avviene molto rapidamente, è quindi necessario un intervento medico immediato.

Diagnosi

In genere per la formulazione della diagnosi al medico è sufficiente l’osservazione dei sintomi ed un minimo di anamnesi (ricostruzione di quanto successo, famigliarità, …); nei casi più ostici potrebbe essere necessario rivolgersi allo specialista (dermatologo), che potrebbe suggerire di sottoporsi ai test allergici in caso di forme acute.

  • Prick test. In questo test, che è quello eseguito più di frequente, vengono inserite nella pelle, tramite puntura o abrasione, delle minuscole gocce di estratto di allergene purificato. Quest’esame di solito viene eseguito per identificare le allergie al polline, alla forfora degli animali, agli alimenti, al veleno degli insetti e alla penicillina.
  • Test intradermico (intracutaneo). Gli estratti purificati di allergene vengono iniettati nella pelle del braccio. Quest’esame di solito viene eseguito se il medico sospetta un’allergia al veleno degli insetti o alla penicillina.
  • Patch test (epicutaneo). L’allergene viene applicato su un cerotto, che poi viene attaccato sulla pelle. Questo esame può identificare quelle sostanze che scatenano una reazione allergica quando entrano in contatto con la pelle. Tra le sostanze oggetto del test possiamo avere il lattice o determinati farmaci.

Cura e rimedi

Orticaria acuta

Molti casi di orticaria non richiedono alcun trattamento, in quanto i sintomi sono lievi e tendono a risolversi entro pochi giorni.

La terapia di elezione, quando necessaria, è rappresentata dagli antistaminici, farmaci in grado di contrastare efficacemente gli effetti dell’istamina sull’organismo. L’effetto collaterale più comune è rappresentato dalla sonnolenza, che tuttavia è nelle molecole più recenti in genere non è più un problema. Non possono essere usate nelle donne in gravidanza.

Nei casi di sintomi più ostici, come intensità e/o durata, il medico potrebbe decidere di ricorrere al cortisone; si tratta di farmaci in grado di sopprimere la risposta immunitaria alla base dei sintomi, che tendono così a rispondere molto rapidamente alla somministrazione.

Quando possibile è bene limitarne l’uso a pochi giorni, per evitare di incorrere in effetti collaterali quali:

Orticaria cronica

Il trattamento delle forme croniche è teso al controllo dei sintomi e ad evitare i fattori che potrebbero scatenare peggioramenti e recidive.

L’approccio farmacologico è sovrapponibile a quello visto per la forma acuta (antistaminici e cortisone), ma in genere richiede terapie più aggressive e prolungate.

In casi gravi e selezionati è possibile fare uso della ciclosporina, un potente immunosoppressore (farmaco che riduce l’azione del sistema immunitario) che permette di trarre grande beneficio a livello di sintomi, al costo purtroppo di potenziali effetti collaterali anche importanti:

Dieta

Vengono spesso consigliati numerosi accorgimenti alimentari tesi a ridurre il consumo e il rilascio di istamina, escludendo per esempio dalla dieta alimenti ricchi di ammine vasoattive e salicilati:

  • champagne, vino, birra,
  • caffè, cacao, cioccolato
  • parmigiano, camembert, emmental, …
  • salumi di maiale, salsicce e altre carni trasformate,
  • tonno fresco o in scatola, sardine, sgombri, salmone, aringhe, prodotti ittici lavorati,
  • pomodori, crauti, fave, melanzane, spinaci,
  • arachidi, noci,
  • arance, mandarini, banane, ananas, uva, fragole.

Anche se effettivamente in alcuni soggetti evitare questi cibi può dare beneficio a livello di controllo dei sintomi, si raccomanda di fare sempre riferimento a uno specialista medico prima di intraprendere correzioni alla dieta che possano esporre al rischio di carenze.

Situazioni di emergenza

In caso di episodio grave di orticaria o di angioedema potreste aver bisogno di un’iniezione di emergenza di adrenalina (epinefrina) e di recarvi al pronto soccorso. A seguito di questo vi verrà consigliato di acquistare e portare sempre con voi una siringa di adrenalina autoiniettante.

Prevenzione

Per ridurre il rischio di una recidiva, ossia che compaia un nuovo episodio di orticaria, è prima di tutto necessario evitare i fattori scatenanti, tra cui gli alimenti a rischio o farmaci che in passato abbiano dato problemi, oppure le situazioni che sono già state causa di reazioni allergiche in passato (può essere l’esposizione al freddo, al sole, …).

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Quanto dura l'orticaria?
Si distinguono due forme di orticaria:
  • acuta: durata inferiore alle sei settimane, ma tendenzialmente inferiore alle 24 ore (da qualche minuto a qualche ora);
  • cronica: di durata superiore alle sei settimane, fino a diversi anni (spesso con andamento intermittente).
Dopo quanto tempo può comparire uno shock anafilattico?
I sintomi iniziali si sviluppano in genere molto rapidamente, raggiungendo l'apice entro 3-30 minuti; più raramente possono manifestarsi reazioni bifasiche, con la comparsa della reazione grave a 1-8 di distanza dal contatto con l'allergene.

Sono in ogni caso rari i casi fatali in cui la morte sia sopraggiunta a più che pochi minuti di distanza dall'esordio.

Fonte: https://www.worldallergy.org/education-and-programs/education/allergic-disease-resource-center/professionals/anaphylaxis-synopsis
Come si cura l'orticaria acuta?
Il trattamento, quando necessario, è in genere fondato sulla prescrizione di farmaci antistaminici e/o cortisonici.
Come si manifesta? Con quali sintomi?
L'orticaria si presenta con la comparsa di un'eruzione cutanea di colore rosso con pomfi
  • in rilievo,
  • arrossati
  • e pruriginosi.

Hanno dimensioni diverse, sembrano apparire e scomparire sulla pelle, e possono estendersi da un piccolo distretto corporeo (ad esempio il petto) all'intero organismo.

 

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Domande e risposte
  1. Buongiorno sono un ragazzo di 21 anni e da una settimana assumo il tirodium 100 a causa di alcuni valori sballati del TSH .
    Da qualche giorno ho prurito alla pelle in qualsiasi parte del corpo , ‘a dopo qualche minuto scompare tutto per poi ritornare è così via . Credo che sia orticaria … ma la domanda che mi pongo è: questa orticaria è dovuta alla compressa della tiroide ? Oppure alle allergie ?
    Qualche anno fa mi venne di nuovo l’allergia che curai con lantistaminico AERIUS 5 mg.
    Un saluto Cosimo

    1. Dr. Roberto Gindro

      Anche se non è impossibile, ritengo poco probabile che sia l’integratore, ma raccomando in ogni caso di verificare con il medico.

  2. Buona sera. Da circa 1 settimana accuso un forte prurito in tutto il corpo. Inizialmente lo sottovalutai, pensando che insomma può capitare a tutti di aver prurito, no? Ma dopo 1 settimana la cosa mi sta facendo andare fuori di matto. Le zona particolarmente interessate sono le gambe, braccia e piedi e mani. Non vedo particolari rossori, se non quelli che mi causo io grattandomi continuamente. Noto però che ci sono dei puntini sulle mani-braccia e piedi. Non sono rossi però, ma semplicemente puntine di pelle. Come dire il colore è quello della pelle.
    Poi, cosa strana, ho notato di aver dei lividi sull’andamento coscia, il che mi ha maggiormente spaventata. Però mi hanno detto che magari è stato il grattare eccessivo e forse pure violento a farmeli spuntare. Comunque ho letto che un tale prurito potrebbe essere sintomo di qualche male grave, ed ho paura.
    Nel corso di questo ultimo anno e mezzo circa, ho fatto molti esami. Tra cui analisi ed ecografia alla tiroide, la quale funziona bene mi dissero. È solo lievemente piu piccola, ma dissero che non fosse un problema. Ho fatto sia la gastroscopia che la colonscopia ed erano negative. Ho fatto dei rx al torace, i prick test che sono risultati negativi. Ho paura

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Salve, è stata vista del medico? potrebbe anche trattarsi di una parassitosi cutanea. saluti

    2. No no ma in cosa consiste? Anche perché nonostante il prurito, che in questo momento misto a bruciore poiché mi son grattata troppo, eccetto in qualche zona non ho nulla di visibile.
      Poi ho letto che potrebbe essere sintomo di un qualche tumore o di una malattia come HPV ed io ho paura

    3. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Salve, si potrebbe anche pensare a scabbia ma la cosa miglire è di di andare dal medico per fargli vedere le lesioni cutanee e in caso fare i controlli opportuni. saluti

    4. Scusi le posso chiedere una cosa riguardante il respiro? Mi capita sempre da tanto di non riuscire a respirare bene. Ho passato una nottataccia… perché sembra che non posso respirare. Come se si bloccasse sul petto e c’è qualcosa sul petto. Ho fatto la spirometria semplice ma era nella norma

    5. Dr. Roberto Gindro

      Sovrappeso? Reflusso? Ansia?

    6. Sovrappeso non credo. 64kg per 1.66cm o per lo meno forse si, ma 1-2kg non credo faccino la differenza.
      Reflusso non credo. Ho fatto la gastroscopia ma era negativa.
      Ansia non credo. Sarò pure un po’ ansiosa, però a questo punto mi sembra una situazione un po’ esagerata. Stanotte, anzi stamattina mi sono addormentata alle 06:00. Talmente non riuscivo a respirare bene, e avevo questa specie di peso sul petto. Ho la rinofaringite ma non c’entra con questo caso mi hanno detto. C’entra se capita che ho il naso chiuso, o male alla gola (che ho quasi mai) ma non se mi sento il peso sul petto e mi viene male a respirare. Perdipiù è una cosa costante.
      Ho provato a fare come vi ho detto anche la gastroscopia a 22 anni e niente. La spirometria e niente. Rx al torace e niente. Ma cosa altro dovrei fare? UN ecografia al cuore? Qualcosa per vedere la funzionalità polmonare o è bastata la spirometria? Sono disperata.

    7. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Purtroppo se tutte le indagini hanno dato esito negativo è difficile ipotizzare una diagnosi. Se il problema principale è la difficoltà a respirare può sentire uno pneumologo e in caso fare gli accertamenti che eventualmente le proporrà. saluti

    8. Oggi il mio medico mi ha prescritto atarax e poi un emocromo (Hb,GR,GB,HCT,PLT,INF. DERIV., F. L.)
      Ma questi sono i classici valori che si visionano in un emocromo? Cioè fino a GB ci sono ma quegli acronimi di dopo? Cosa significa ad esempio IND. DERIV, F.L, PLT?
      Non ho ben capito il motivo di queste analisi.

    9. Ho letto le varie definizioni degli acronimi a parte di “IND.DERIV”. Comunque PERCHÉ queste analisi?

    10. Dr. Roberto Gindro

      Probabilmente vuole verificare da un punto di vista molto generale se emerge qualche possibile indizio sulla direzione in cui cercare.

      Il dato che le manca è INDici DERIVati.

    11. Ma per cosa sta questo indici derivati? Comunque si, ma a seconda della mia sintomatologia cosa potrebbe significare il volermi far fare queste analisi?

    12. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Buongiorno. Sono le normali sigle presenti quando si richiede un emocromo, non sono richieste specifiche del suo medico .Gli indici derivati che legge sono i soliti mcv , mch , mchc detti derivati o calcolati perchè possono ricavarsi da altri valori emocromocitometrici con formule matematiche. saluti

    13. Grazie. No, intendevo dire in base ai sintomi che ho.. quali prurito ad esempio e puntini cosa serve?
      O con la situazione del respiro, del peso al petto c’entrano?

    14. Spero niente di grave

    15. Dr. Roberto Gindro

      Permette una visione generale, per capire dove eventualmente volgere l’attenzione.

    16. Dottori… vi scrivo perché sono troppo spaventata. Sarà più di un ora che piango. Ho le cosce piene di lividi, e la mia paura è la leucemia.

    17. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Salve, ma le analisi prescritte dal medico le ha fatte? Da quelle si potrebbe già capirne di più. saluti

    18. Non le ho fatte perché nel fine settimana i laboratori di analisi sono chiusi. Credo che le farò lunedì. Comunque è un banale emocromo, come anche voi mi avete detto, se non erro. E forse non ho avuto così paura neanche quando “avevo paura” di fare prima la gastroscopia e poi la colonscopia.

    19. No non le ho fatte perché i laboratori di analisi sono chiusi si sabato. Cmq mi ha detto che se ci fosse stato il sospetto il mio medico mi avrebbe fatto fare altri controlli. Ma gia l emocromo non è il primo passo? Mi ha persino guardato il collo da dietro per vedere se ci fossero linfonodi ingrossati, ma ha detto di no. Mi ha tenuto presente anche di problemi al fegato-milza (mi pare) ricordandomi che ho fatto pure un eco all addome e non avevo nulla (ma è passato più di un anno ormai… e credo che le cose possono comunque cambiare in oltre 1 anno e poi… avevo molta aria e questa cosa mi fa pensare che neanche gli organi si sono potuti vedere allora) dunque… il mio medico mi conosce. Mi ha vista piangere di disperazione più volte e tante volte gli ho chiesto scusa e l ho ringraziato di ascoltarmi, sempre sorridente, direi che è l’unica persona che da quando sto sempre male non mi guarda male. Non mi dice “basta. Hai rotto” non mi manda a quel paese. Anzi, mi motiva ad essere forte psicologicamente. Mi ripete che sono giovane, che sono una bella ragazza e che devo star bene. Che non devo pensare ad ogni stimolo che da il mio corpo, perché se mi ci fisso… ne sentirò sempre di nuovi e mi spaventerò sempre… magari inutilmente. Perché ad esempio un mal di testa, anche se forte non è indice di un tumore al cervello. Un peso allo stomaco non è necessariamente sintomo di ulcera o altro, ed io che ho fatto la gastroscopia ne sono la prova.
      Comunque le dicevo… magari mi ha prescritto le analisi proprio per questo? E non me lo ha neanche voluto dire? Per non farmi stare in pensiero intanto? E comunque io al medico avevo solo accennato dei lividi, ma non glieli ho ne mostrati ne ne abbiamo discusso anche perché non ero come adesso. Ieri mi sono accorta di averne 2 sulla coscia laterale e che sono oltre che grandi, scuri. Gli altri sembrano adesso delle macchie. Se mi guardo sembro una malata con tutte queste “macchie” sulle cosce. Ho fatto le analisi ad aprile in ospedale ed erano nella norma se non per i linfociti ed i neurrofili rispettivamente bassi e alti, ma non significativamente mi dissero e avevo la proteina C reattiva alta, non troppo però. Ho ripetuto a Giugno in laboratorio le analisi dove però erano rientrati nella norma anche quei 2 valori che erano lievemente alterati. Adesso, dico io… da giugno ad oggi son trascorsi 5 mesi e mezzo…. e se avessi avuto la leucemia da quelle analisi non ci sarebbe stata UN anomalia sui globuli bianchi o sulle piastrine? O non è detto?
      Un ultima cosa… grattandomi mi sono procurata una “ferita” sulla caviglia, cioè nella parte posteriore della caviglia (mi sono grattata violentemente) l’altro ieri sera e già da ieri sera, ma oggi ancora di più mi fa male. Credo perché si sta sanando LA ferita e di conseguenza essendo sulla parte del piede che si piega e tira quando cammino… mi fa male. Ora… se si ha la leucemia le ferite non si rimarginano più lentamente?

    20. Dr. Roberto Gindro

      Con i controlli descritti fatti nei mesi passati onestamente non ci aspettiamo che emergano sorprese, vedrà che una volta ancora non sarà nulla di preoccupante.

  3. Buonasera. È da circa 2/3 anni che un paio di volte all’anno il viso mi si riempie di pomfi pruriginosi… hanno tutte le caratteristiche di bolle biancastre sotto pelle, prudono, sono molto concentrate intorno ad occhi e bocca e nel giro di circa 4-5 giorni svaniscono, generalmente dopo trattamento con Zirtec per 3 giorni. Sono presenti solo sul viso e a volte si verificano anche gonfiori importanti agli occhi, generalmente mi ci sveglio la mattina. Ho fatto sia patch che prick test (per sostanze inalanti) entrambi con esiti negativi purtroppo, quindi non so piú che pensare. Mi resterebbe da provare test alimentari, ma mangio piu o meno sempre le stesse cose quindi un’allergia ad un alimento la escluderei. Sono disperata, mi sento impotente… non voglio credere che sia tutto dovuto a stress come spesso mi dicono, mi sembrano reazioni troppo forti e intense. Sapreste consigliarmi qualcosa? Grazie in anticipo,
    Martina

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Salve, sembrano fenomeni allergici, ma data la frequenza così diradata nel tempo è difficile ritrovare una causa, dovrebbe cercare di ricordare almeno quello che ha mangiato prima della manifestazione cutanea o se ha usato qualche prodotto cosmetico particolare. saluti

    2. Salve dottore. Mi è stato prescritto l’esame per il dosaggio delle igE e il 12/12 faró di nuovo il patch test ma per sostanze presenti nei cosmetici, sperando che esca qualcosa stavolta. Vi terró comunque aggiornati, grazie per la disponibilitá. Saluti

  4. Salve dottori.
    Da circa una settimana che sento prurito nella zona inguinale a ridosso dello scroto.
    Inoltre ho notato che vicino all’inguine ho due macchioline che al tanto sono in rilievo di colore rosso acceso..
    È possibile che sia una micosi?
    Grazie

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Salve, è una ipotesi da tenere in considerazione, verifichi con il medico. saluti

  5. Salve,
    Io ho un orticaria sulla mano e penso sia formato da un medicinale Adalimumab che uso per il Crohn. Lo devo sospendere questo medicinale ?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Salve, dovrebbe farsi valutare dal medico che la segue e sarà lui a decidere cosa fare.

  6. Va bene lo Zirtec per l’orticaria? Posso prenderlo anche al mattino? Una o due volte al giorno?

    1. Dr. Roberto Gindro

      1. Sì, se prescritto dal medico è perfetto.
      2. In genere si preferisce alla sera, perchè potrebbe dare un po’ di sonnolenza.
      3. Una.

  7. Zirtec va bene per l’orticaria? Perchè devo aspettare fino a questa sera per prenderlo? Ho un prurito terribile!!!

    1. Dr. Roberto Gindro

      Si aspetta la sera perchè può dare una severa sonnolenza.

  8. Lo stress può causare orticaria?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Possibile, mentre più medici concordano sul fatto che possa peggiorare una condizione che di per sé è causa di prurito.

  9. Per il Fenistil gocce serve la ricetta? Siamo al mare e mia figlia, che soffre tutti gli anni di eritema, sta iniziando a grattarsi…

    1. Dr. Roberto Gindro

      No, non serve ricetta.