Muco e catarro: colore, sangue ed altre caratteristiche

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Introduzione

Il muco (anche detto “catarro” o più propriamente espettorato o flegma) è un secreto più o meno denso, prodotto dalle ghiandole della mucosa respiratoria allo scopo di:

  1. Lubrificare le membrane epiteliali del sistema respiratorio.
  2. Svolgere una funzione di protezione, intrappolando agenti patogeni per evitarne la penetrazione nell’organismo.
  3. Mantenere la giusta umidità all’interno delle cavità nasali.

Questo secreto, di consistenza viscosa, risulta costituito principalmente da:

  • acqua,
  • sali,
  • lipidi,
  • anticorpi,
  • glicoproteine,
  • enzimi antisettici (in grado di fornire una primaria protezione contro le infezioni).

Il quantitativo di muco prodotto da queste ghiandole può aumentare e assumere colorazioni e consistenze differenti in base all’instaurarsi di molteplici condizioni patologiche; può infatti presentarsi:

  • trasparente (in condizioni di normalità),
  • bianco (può essere presente normalmente, ma anche in corso di allergie, infezioni batteriche, asma, BPCO e irritazioni bronchiali di diversa natura),
  • rosso (in caso avvenga una rottura di capillari con conseguente stravaso emorragico o in corso di bronchiti, varici del setto nasale, riniti e rino-sinuti),
  • verde (se sono presenti infezioni batteriche o infezioni protratte nel corso del tempo),
  • giallo (in corso sinusiti fungine o di infezioni in grado di determinare una congestione nasale medio-intensa).

In presenza di un aumento della secrezione si associano spesso ulteriori sintomi:

Il colore del muco nasale, dunque, insieme a variazioni della sua consistenza o in presenza di odori sgradevoli, può risultare un valido indicatore del nostro stato di salute.

Donna che si soffia il naso

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Muco trasparente

In uno stato di normalità il muco presenta un colore trasparente ed una consistenza piuttosto liquida; questa fluidità gli garantisce la possibilità di svolgere le funzioni di difesa nelle prime vie respiratorie.

Muco di colore bianco

In alcune condizioni cliniche il muco può variare la colorazione e diventare biancastro; a questa mutazione di colore si aggiunge generalmente anche un cambiamento nella consistenza della secrezione, che tende a diventare più densa e schiumosa;ciò è attribuibile al fatto che il muco nasale varia la propria composizione chimica e inizia a svolgere principalmente funzioni anti-infiammatorie.

In questi casi l’aumento della produzione di secreto denso, può comportare un’ostruzione delle vie respiratorie con comparsa di:

come accade principalmente in corso di:

Muco di colore rosso

Una rottura dei capillari (i piccoli vasi sanguigni deputati agli scambi metabolici che avvengono tra il sangue e il fluido interstiziale localizzato tra le cellule) può determinare, soprattutto in presenza di secchezza o scarsa lubrificazione delle pareti interne delle cavità nasali, un colore rosso o rosato del muco.

Ciò accade perché soffiando il naso aumenta la pressione esercita su questi capillari, che possono quindi andare incontro a rottura, determinando un piccolo stravaso emorragico.

Altre condizioni cliniche, più preoccupanti, che possono determinare la comparsa di una secrezione di questo colorito, sono:

  • varici del setto nasale;
  • infiammazioni locali (riniti e rino-sinusiti).

Muco di colore verde

Il colore verdognolo del muco nasale, in presenza di una consistenza appiccicosa e di odore sgradevole e pungente, può essere indicativo, in primo luogo, della presenza di:

  • infezioni virali o batteriche,
  • infiammazioni protratte nel corso del tempo,
  • gocciolamento retronasale.

Il colore è legato alla presenza di una sostanza rilasciata dai globuli bianchi in difesa dell’organismo e, a differenza di quanto spesso si è portati a pensare, non sempre una colorazione verde è indicativa di un’infezione batterica.

Il pus prodotto nel corso di queste condizioni cliniche può infatti ristagnare nel tratto bronchiale ed entrare in contatto con il catarro, conferendogli questa colorazione e questo odore fetido.

Questa secrezione muco-purulenta è tipica, per esempio, di:

  • bronchite putrida,
  • ascesso polmonare,
  • gangrena polmonare.

Muco di colore giallo

Il colore giallo del muco nasale può essere attribuibile a diverse patologie che determinano, anche in questo caso, una variazione della sua consistenza (tende infatti a diventare più denso e, in alcuni casi, ad avere un odore sgradevole).

Si configurano, dunque, quadri clinici di differente gravità, che sono in grado di conferire alla secrezione questa colorazione.

Ricordiamo ad esempio:

  • Rino-sinusite, determinata da diversi fattori, ma principalmente da funghi, virus o batteri che sono presenti nell’ambiente e che determinano un aumento del quantitativo di ferro presente nella composizione del muco (e a cui si deve il colore giallognolo del muco).
  • Congestione nasale medio- intensa, dovuta ad un’influenza o raffreddori protratti nel corso del tempo, che determino una sovrapproduzione di muco di questo colore.
  • Costipazione delle vie aeree e delle cavità nasali (in questo caso potrà essere presente anche tosse grassa, con l’obiettivo da parte dell’organismo di rimuovere il catarro in eccedenza).

Rimedi

A prescindere dalla causa, per favorire l’espulsione del muco possono essere adottati alcuni rimedi:

  • Inalazione di vapori: inalare i vapori di acqua bollente (suffumigi), a cui possono essere aggiunti oli essenziali (soprattutto di pino, mugo, eucalipto e timo) può avere un effetto disinfettante e favorire lo scioglimento del catarro.
  • Assumere liquidi e favorire il mantenimento della corretta idratazione; sono consigliate, in particolar modo, bevande calde come:
    • caldo con miele e limone (aiuta a lenire l’infiammazione delle vie aeree e svolge funzioni antisettiche e di rafforzamento delle difese immunitarie, grazie al contributo della vitamina C ricavata dal limone).
    • Acqua calda con zenzero e cannella (anche lo zenzero ha proprietà antibatteriche).
    • Latte e curcuma (bevanda con proprietà antisettiche e di rafforzamento del sistema immunitario).
    • Tisane a base di erbe dalle proprietà espettoranti, come:
      • liquirizia,
      • timo,
      • lavanda
      • e menta.
  • Effettuare gargarismi a base di acqua e sale: il sale disciolto nell’acqua calda può lenire e contribuire all’attività anti-batterica in corso di infezioni alla gola.
  • Effettuare sciacqui/irrigazioni nasali (sempre a base di soluzioni saline).
  • Soffiare il naso regolarmente (per evitare il ristagno delle secrezioni), senza mai applicare eccessiva pressione per evitare la rottura di capillari ed ottenere un effetto rebound di congestione.
  • Evitare di fumare (è noto, infatti, che il fumo favorisca ulteriormente l’irritazione e l’infiammazione delle vie respiratorie).
  • Tenere conto delle variazioni ambientali (il sole forte e il freddo pungente possono infatti contribuire all’irritazione delle vie respiratorie, mentre è consigliabile stare al caldo, in un ambiente non umido, ma asciutto).

Trattamento

Prima di attuare qualunque tipo di trattamento, in presenza di variazioni nel colore, nell’odore o nella consistenza del muco nasale, è sempre opportuno rivoglersi ad un medico, che sarà in grado di stabilire la causa alla base di questa condizione e quindi l’intervento terapeutico più appropriato.

Nella maggior parte dei casi, infatti, colorazioni gialle o verdastre di questa secrezione, sono attribuibili ad un’infezione respiratoria oppure a sinusiti ed è opportuno stabilire se è la causa sia di natura virale o batterica, prima di assumere antibiotici o altri farmaci che potrebbero rivelarsi altrimenti poco efficaci.

Fonti e bibliografia

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