Dissenteria: cause e rimedi per adulti e bambini

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Introduzione

Il termine dissenteria è molto spesso usato in modo improprio, è infatti comune da parte dei pazienti parlare di diarrea e dissenteria come sinonimi, quando invece da un punto di vista medico indicano condizioni diverse.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità

  • definisce la diarrea come una condizione caratterizzata da un’aumentata frequenza di evacuazione con feci che si presentano con una diminuzione della loro consistenza o addirittura acquose,
  • mentre la dissenteria è definita come diarrea mista a sangue, ossia un episodio diarroico in cui le feci liquide presentano anche sangue rosso visibile ad occhio nudo.

Da queste poche righe emerge quindi chiaramente che la differenza tra i due termini è sostanziale e basata sulla presenza o meno di sangue nelle feci (nel caso in cui siano necessarie informazioni sulla diarrea fare riferimento alla relativa scheda).

La stessa definizione fornita dall’OMS riporta anche che le cause più frequenti di dissenteria, ossia infezioni da

  • Shigella,
  • Entamoeba histolytica.

Alla luce del fatto che le cause infettive rappresentano la quasi totalità dei casi di dissenteria, alcuni organismi internazionali sono arrivati a definirla direttamente un’infezione intestinale con diarrea contenente sangue (per esempio NHS inglese).

Al di là delle definizioni, tra gli altri sintomi che possono accompagnare la condizione ricordiamo

Si tratta in genere d’infezioni altamente contagiose, che si trasmettono rapidamente in assenza di misure precauzionali adeguate, come lavarsi regolarmente e correttamente le mani.

Cause

Individuiamo essenzialmente due forme di dissenteria:

  • dissenteria bacillare o shigellosi, causata da un batterio della specie Shigella; è il tipo più frequente di dissenteria nei nostri climi,
  • dissenteria amebica o amebiasi, dovuta a un’ameba (parassita unicellulare) nota come Entamoeba histolytica, diffusa prevalentemente nelle zone tropicali. In genere, questo tipo di dissenteria viene contratto durante un viaggio in paesi esotici.

Trasmissione

Le forme di dissenteria bacillare e amebica sono ambedue estremamente contagiose e si trasmettono quando le feci di un soggetto infetto vengono ingerite da una persona sana.

Questa modalità di trasmissione può verificarsi quando un soggetto ammalato non si lava le mani dopo aver usato il gabinetto e tocca alimenti, superfici o altre persone.

Nei Paesi occidentali l’infezione in genere colpisce gruppi di persone a stretto contatto, come famiglie, scuole e asili, ma è possibile contrarla anche durante rapporti sessuali anali o oro-anali.

Nei Paesi in via di sviluppo, dove le condizioni igieniche sono scarse, feci infette possono contaminare le fonti di acqua o di cibo, soprattutto gli alimenti crudi freddi.

Ricostruzione grafica dei batteri Shigella

Ricostruzione grafica dei batteri Shigella
(iStock.com/iLexx)

Ridurre il rischio di trasmissione

Lavarsi accuratamente le mani è la misura più importante per bloccare la diffusione dell’infezione.

Durante la malattia conclamata (quando cioè si manifestano i sintomi), il paziente è contagioso.

Le seguenti misure servono a evitare il contagio di altre persone:

  1. Lavarsi le mani accuratamente con acqua calda e sapone dopo essere stati al gabinetto.
  2. Non andare al lavoro o a scuola fino a 48 ore dopo la completa risoluzione dei sintomi.
  3. Aiutare i bambini piccoli a lavarsi bene le mani.
  4. Evitare di preparare cibo per altri soggetti fino a 48 ore dopo la completa risoluzione dei sintomi.
  5. Evitare di andare in piscina fino a 48 ore dopo la completa risoluzione dei sintomi.
  6. Se possibile, isolarsi dagli altri fino alla cessazione dei sintomi.
  7. Lavare indumenti sporchi, biancheria da letto e da bagno alla massima temperatura erogata dalla lavatrice.
  8. Dopo l’uso, pulire il sedile, la tazza del gabinetto e lo sciacquone, nonché gli altri sanitari del bagno, con acqua calda e detergente, seguiti da un disinfettante.
  9. Evitare i rapporti sessuali fino a 48 ore dopo la completa risoluzione dei sintomi.
  10. Poiché la Shigella è altamente contagiosa, è possibile dover eseguire un esame di controllo delle feci prima di ricevere il via libera per il ritorno al lavoro, a scuola o all’asilo.

La durata dell’isolamento/astensione dipenderà dal tipo di Shigella contratta e dall’eventuale appartenenza a un gruppo considerato a rischio, come ad esempio:

  • alcuni tipi di occupazione (professioni sanitarie, addetti alla preparazione del cibo,…),
  • età (per esempio bambini molto piccoli).

Quando chiamare il medico

Non è sempre necessario ricorrere al medico in caso di dissenteria, perché la malattia tende perlopiù a risolversi spontaneamente nell’arco di circa una settimana.

Sarà tuttavia necessario consultare il curante se i sintomi sono gravi e non accennano a migliorare dopo qualche giorno. È ovviamente necessario riferire eventuali viaggi recenti durante l’anamnesi (la parte della visita durante il quale il medico indaga attraverso una serie di domande mirate l’eventuale presenza di fattori di rischio correlati ai sintomi lamentati dal paziente).

Se i sintomi sono gravi o persistenti, può essere necessario un breve ciclo di antibiotici. A fronte di forme molto gravi, può essere richiesto un breve periodo di ospedalizzazione.

Rimedi e cura

Le forme lievi di dissenteria in genere si risolvono spontaneamente in 3-7 giorni, senza bisogno di trattamento e spesso senza venire diagnosticate; è però importante bere molti liquidi e usare eventualmente soluzioni reidratanti orali per evitare la disidratazione, soprattutto nei bambini.

Analgesici da banco, come il paracetamolo (ad esempio Tachipirina), possono essere utili per alleviare dolore e febbre. Vanno evitati farmaci antidiarroici, come la loperamide, perché possono peggiorare il quadro clinico impedendo l’espulsione degli agenti patogeni responsabili.

Per ridurre il rischio di trasmettere l’infezione si consiglia in genere di rimanere in casa per almeno 48 ore dall’ultimo episodio di diarrea.

Si noti tuttavia che la maggior parte delle linee guida prevede un trattamento antibiotico in caso di diagnosi (anche solo probabile), idealmente a seguito della tipizzazione dell’infezione per offrire un trattamento mirato; per esempio nel caso dell’ameba, oltre al trattamento antibiotico sistemico, è considerato necessario anche un antibiotico intestinale (ad esempio la paromomicina), perché le cisti non verrebbero altrimenti debellate.

Cosa mangiare?

L’aspetto di maggior rilevanza in tema di alimentazione durante gli episodi di dissenteria è la necessità di reidratarsi costantemente, per evitare il rischio di disidratazione; utile ricorrere a specifiche soluzioni reidratanti, anche se negli episodi di durata limitata potrebbe essere sufficiente assumere liquidi chiari come brodo, succhi senza zuccheri aggiunti e acqua.

L’acqua è un buon approccio all’integrazione dei fluidi, ma è priva dei necessari elettroliti persi con le feci (sodio e potassio su tutti), essenziali per il funzionamento dell’organismo; è possibile reintegrare il potassio attraverso la frutta (per esempio con il consumo di banane) e brodi/zuppe per il sodio.

Per consigli più specifici fare riferimento all’articolo dedicato.

Prevenzione

Per ridurre il rischio di dissenteria, occorre:

  1. Lavarsi le mani con sapone e acqua calda dopo essere stati al gabinetto e a intervalli regolari durante il giorno.
  2. Lavarsi le mani prima di manipolare alimenti, mangiare o cucinare.
  3. Evitare di condividere asciugamani.
  4. Lavare gli indumenti di un soggetto infetto alla più alta temperatura possibile.

Se in viaggio in paesi ad alto rischio di dissenteria, possono essere utili le misure seguenti:

  1. Non bere acqua locale a meno di essere certi della sua pulizia (sterilità); bere solo acqua in bottiglia o bevande confezionate (lattine o bottiglie).
  2. Se l’acqua non è sterile, bollirla per diversi minuti o usare un disinfettante chimico oppure un filtro affidabile.
  3. Non lavarsi i denti con l’acqua corrente.
  4. Non aggiungere ghiaccio alle bevande perché potrebbe essere stato fatto da acqua non sterile.
  5. Evitare frutta fresca o verdure che non possono essere sbucciate.
  6. Evitare cibi e bevande venduti da ambulanti, a meno che le bevande non siano contenute in lattine o bottiglie adeguatamente sigillate.

Fonti e bibliografia

Adattamento dall’inglese a cura della Dr.ssa Greppi Barbara, medico chirurgo

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Domande e risposte
  1. Ma quindi diarrea e dissenteria non sono sinonimi? Accidenti, ho sempre pensato che lo fossero.
    Dissenteria solo se c’è sangue, ho capito bene?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Esatto (abbondanti quantità di sangue, in genere la puntina o le tracce dovute per esempio a emorroidi infiammate non necessariamente fanno testo in questo senso).

  2. Questa mattina evacuando ho sentito un forte bruciore e poi ho visto un po’ di sangue sulla carta… cosa potrebbe essere?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Viene da pensare a un problema di emorroidi e/o ragadi, ma raccomando di segnalare l’accaduto al medico per una diagnosi.