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Introduzione

Un test di gravidanza è un dispositivo in grado di determinare se una donna sia o meno incinta attraverso una rapida analisi delle urine; esistono poi diversi tipi di esame eseguibile in laboratorio (su urine o sangue), ma in questo articolo ci concentreremo su quelli domestici.

Il marcatore che permette di rilevare un eventuale stato di gravidanza è un ormone presente sia nel sangue che nelle urine e si tratta della gonadotropina corionica umana (beta-hCG).

Questo ormone è un marker estremamente affidabile, con l’unico inconveniente di venire prodotto solamente a seguito dell’impianto dell’ovulo fecondato, ritardando quindi di qualche giorno le tempistiche necessarie.

Fotografia di un un test di gravidanza positivo

iStock.com/Dizzy

Quando fare il test di gravidanza?

Si considerano ragionevolmente attendibili i test effettuati al primo giorno di ritardo, ma un test di gravidanza fatto sulle urine diventa definitivo solo a 19 giorni dall’ultimo rapporto sessuale non protetto avuto.

I test più recenti potrebbero in effetti diventare positivi anche prima, ma questo non significa che un risultato negativo possa essere considerato definitivo.

Per capire le ragioni della necessità di attendere fino a 19 giorni, facciamo un passo indietro e partiamo dal giorno del concepimento, ovvero quando lo spermatozoo maschile incontra l’ovulo femminile; questo si verifica durante l’ovulazione o al massimo nelle 24 ore successive (periodo di sopravvivenza dell’ovulo se non viene fecondato). Da questo momento possono passare circa 6-10 giorni prima che avvenga l’impianto e inizi la produzione dell’ormone della gravidanza (beta HCG), che tuttavia richiede qualche giorno per accumulare quantità sufficiente ad essere escrete in modo significativo nelle urine.

Quasi tutti i test di gravidanza attuali (quantomeno quelli casalinghi) si basano sulla ricerca di questo ormone, ma affinché ci siano valori di beta-HCG misurabili nelle urine servono almeno 2-3 di giorni di produzione continuativa, quindi siamo a un totale potenziale di 12-13 giorni dal giorno del concepimento. A questo dobbiamo ancora aggiungere 5-6 giorni ulteriori, che rappresentano la possibile sopravvivenza degli spermatozoi nell’organismo femminile, nel caso di rapporti avuti nei giorni prima dell’ovulazione, e arriviamo così ai 19 giorni riportati sulla maggior parte dei foglietti illustrativi dei test in commercio.

Nel caso di cicli sempre perfettamente regolare (non necessariamente di 28 giorni, ma regolari nella loro durata), il primo giorno di ritardo è considerato già molto attendibile, perché per definizione sono a quel punto passati circa 14-15 giorni dal potenziale concepimento.

Negli ultimi anni sono stati messi in commercio diversi test che garantiscono una buona affidabilità a partire da 4 giorni prima della possibile comparsa del flusso mestruale, ma è bene ricordare che

  • in questo intervallo di tempo esiste comunque la possibilità di rilevare falsi negativi, mentre un risultato positivo è molto più probabilmente definitivo,
  • in caso di ritardi del ciclo l’affidabilità di questo calcolo viene meno.

Un test fatto sul sangue permette di anticipare di qualche giorno i tempi, ma non in modo così significativo (1-2 giorni).

Quanti tipi di test esistono?

Distinguiamo principalmente due tipi di test:

  • test di gravidanza sul sangue
    • qualitativo (laboratorio o domestico)
    • quantitativo (solo laboratorio)
  • test di gravidanza sulle urine (laboratorio o domestico)

Il test sul sangue è la tipologia che garantisce maggior sensibilità, soprattutto quando eseguito in laboratorio; può essere di tipo

  • qualitativo (accertare se ci sia gravidanza o meno),
  • oppure quantitativo (che permette di conoscere anche l’esatta quantità di ormone beta HCG in circolo).

Il test sulle urine (ospedaliero o domestico) è di norma qualitativo, anche se negli ultimi anni è stato messo in commercio un test sulle urine che permette di avere un’indicazione generale sulla settimana di gestazione raggiunta in caso di esito positivo (qualcosa di simile al test quantitativo).

Dal punto di vista pratico è possibile rilevare fino a 1 mUI/mL di beta hCG nel sangue e circa 20 mUI/ml nelle urine, anche se non tutti i test garantiscono questa sensibilità.

Esistono anche altri approcci che consentono di diagnosticare una gravidanza, ad esempio ad oggi il più sensibile disponibile si basa sulla ricerca dell’EPF (early pregnancy facto), una proteina prodotta dalla madre a partire da poche ore a seguito della fecondazione; il test, che può trovare la molecola nel sangue già dopo 48 ore dalla fecondazione, è in realtà un’opzione più che altro teorica (o limitata ad alcuni campi di ricerca) per il dispendio economico e di tempo che comporta.

Sì, attraverso un’ecografia è possibile, a patto però che siano trascorse almeno 4 settimane circa dal concepimento; è quindi preferibile affidarsi a un tradizionale test di gravidanza per capire se sia incinte o meno.

Attendibilità e affidabilità

Secondo un ampia revisione degli studi disponibili, effettuata nel 1998, i test di gravidanza da fare a casa raggiungono una precisione comparabile a quella offerta dai laboratori di analisi (97.4%) se effettuati sotto la supervisione di personale sanitario competente, mentre possono dare un risultato errato fino ad 1 volta su 4 (accuratezza del 75%) se condotti autonomamente.

Questo risultato esprime quindi l’idea che, se usati correttamente seguendo scrupolosamente le indicazioni fornite con il test, l’affidabilità del risultato è quasi assoluta; la mancata o errata applicazione delle istruzioni possono invece condurre a falsi positivi o, più probabilmente, falsi negativi.

Test di gravidanza positivo

In genere un risultato positivo è affidabile, quindi significa che la donna è incinta; va sottolineato che se la linea compare dopo molto tempo dall’esecuzione del test, questa non ha significato, conta solo il risultato che compare dopo il tempo indicato sulla confezione (in genere 3-5 minuti).

Falso positivo

Un risultato falso positivo, quindi un esito positivo in assenza di gravidanza, può comparire per diverse ragioni:

  • errori nella procedura,
  • assunzione di farmaci contenenti hCG (come alcuni farmaci per la fertilità, tipo Gonasi, non invece Clomid),
  • cisti ovariche,
  • lettura del risultato oltre i 3-5 minuti consigliati,
  • test scaduto,
  • patologie del fegato,
  • tumori,

Test di gravidanza negativo

Se non fossero ancora passati almeno 19 giorni dall’ultimo rapporto sessuale non protetto avuto, il test potrebbe non essere definitivo e si raccomanda di ripeterlo per escludere un falso negativo (vedere domanda seguente).

Falso negativo

Generalmente quando si ottiene il cosiddetto falso negativo, ossia un test negativo anche in presenza di gravidanza, la causa è un eccessivo anticipo; i test più accurati sulle urine sono in grado di rilevare la presenza di hGC poco tempo dopo la comparsa, che però come spiegato in precedenza non avviene prima di 6-12 giorni dall’ovulazione, mentre i test meno sensibili richiedono fino a 3-4 giorni di produzione continuativa dell’ormone.

Ponendo quindi il giorno dell’ovulazione come giorno del concepimento e, sapendo che in caso di NON gravidanza le mestruazioni compaiono 14 giorni dopo, possiamo porre questo intervallo di tempo come il minimo da attendere prima di avere la certezza di una buona accuratezza (che ancora non significa averlo definitivo).

Negli ultimi anni sono stati messi in commercio diversi test che garantiscono una buona affidabilità a partire da 4 giorni prima della possibile comparsa del flusso mestruale, ma è bene ricordare che in questo intervallo di tempo esiste comunque la possibilità di rilevare falsi negativi, mentre un risultato positivo è molto più probabilmente definitivo.

Resta infine da considerare che solo poche donne hanno la fortuna di avere un ciclo regolare, che permette loro di individuare con buona approssimazione il giorno dell’ovulazione, quindi spesso ci si sottopone al test con inconsapevole anticipo; infine ricordiamo che un ritardo può capitare a ogni donna e questo implica che anche l’ovulazione sia avvenuta più tardi del previsto.

Come si fa un test di gravidanza?

I test di gravidanza da fare a casa sono in genere costituiti da un involucro plastico che contiene all’interno una striscia reattiva in grado di reagire in presenza della gonadotropina corionica.

È importante ricordare che:

  • Il test non deve essere usato dopo la data di scadenza,
  • non deve subire sbalzi termici (da conservare fra i 2° ed i 30°),
  • si deve aprire solo al momento dell’uso.

Anche se possono esserci lievi variazioni fra test di marca diversa, in genere si procede nel seguente modo:

  1. Aprire l’involucro in cui è contenuto il test di gravidanza,
  2. Rimuovere il cappuccio che protegge la striscia reattiva,
  3. Posizionare la striscia reattiva sotto il flusso dell’urina per 10 secondi, evitando di bagnare la porzione restante del dispositivo,
  4. Rimettere il cappuccio ed appoggiare il test di gravidanza su una superficie piana con la finestra di controllo rivolta verso l’alto,
  5. Leggere il risultato dopo il tempo indicato (di norma 3-5 minuti).

Si raccomanda in ogni caso di leggere e seguire attentamente le istruzioni del test acquistato, che possono in parte differire nei modi e nei tempi.

Importante è inoltre usare la prima urina del mattino perché contiene maggiori concentrazioni di beta hCG, diversamente è indispensabile attendere almeno 4 ore dalla minzione precedente (ossia dalla pipì precedente).

Come si legge?

Nella foto seguente si vede in dettaglio un esempio in cui:

  • Se fosse apparsa solo la banda di destra l’esito sarebbe stato negativo,
  • Sono invece apparse 2 bande (test e controllo) quindi l’esito è positivo,
  • Se non fosse apparsa nessuna banda il test sarebbe stato da considerare non andato a buon fine.
Test di gravidanza positivo

Test positivo (iStock.com/napatcha)

In altri casi il metodo di lettura è leggermente diverso e prevede la formazione di una croce in caso di test positivo, di una singola linea in caso di test negativo.

Test di gravidanza positivo

Test positivo (iStock.com/Michael Burrell)

Da qualche anno sono disponibili anche test di gravidanza digitali (i più conosciuti sono sicuramente i ClearBlue), che rendono la lettura del risultato ancora più semplice perché chiaramente espressa su un display a cristalli liquidi.

Clearblue test di gravidanza digitale

ClearBlue test digitale (iStock.com/gbrundin)

Nel caso di esito negativo, ed in assenza di mestruazioni nei 7 giorni successivi, è necessario ripetere il test ed eventualmente rivolgersi al medico in caso di nuovo risultato negativo; in casi di esiti dubbi o qualora non sia certa la datazione della gravidanza viene di solito consigliato l’esame che rileva la concentrazione di β-hCG nel sangue.

Praticamente tutti i test in commercio sono dotati di un meccanismo di controllo che permette di evidenziare alcuni possibili malfunzionamenti; di norma questo si basa sulla colorazione di una striscia che funge da controllo, nel caso questa non si colori il risultato non è attendibile.

Costo e prezzo

  • Un test di gravidanza sulle urine, il più diffuso, costa tra i € 7 e i € 20 a seconda del negozio, della marca, del tipo di confezione (singola o doppia).
  • Il test sul sangue da effettuare autonomamente a casa ha un prezzo consigliato pari a € 19.90 per due test.
  • Il test sul sangue in laboratorio costa mediamente attorno ai € 20, ma possono esserci differenze tra i diversi laboratori/ospedali.

Test di ovulazione come test di gravidanza?

I test di ovulazione classici ricercano nelle urine la presenza dell’ormone LH, chimicamente molto simile alle beta HCG della gravidanza, che possono effettivamente rendere positivo il test.

La risposta quindi è sì, è possibile utilizzarli, anche se il mio consiglio è quello di verificare in seguito con un test di gravidanza tradizionale (il vantaggio è che è possibile trovare test di ovulazione a prezzo inferiore rispetto a quelli di gravidanza, come per esempio quelli canadesi).

Test di gravidanza fai da te

Metodi strani ed esotici con urina e olio, metodi della nonna e osservazione dei sintomi NON hanno alcuna affidabilità nello scoprire un eventuale stato di gravidanza.

Domande e risposte
A quanti giorni dal rapporto si può fare il test di gravidanza?
È possibile iniziare a farlo a distanza di 13-14 giorni dal rapporto per avere una buona affidabilità, ma il test sarà definitivo solamente a 19 giorni di distanza.
Dopo quanti giorni di ritardo fare il test?
Al primo giorno di ritardo è possibile sottoporsi al test con ragionevole fiducia, ma in caso di esito negativo questo potrà essere considerato definitivo solo a 19 giorni dall'ultimo rapporto.
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Domande e risposte
  1. Il primo di giugno ho avuto un rapporto non protetto e ho subito preso la pillola del giorno dopo; ho fatto un test sulle urine a metà giugno, le beta a fine giugno e queste le ho ripetute ieri. Sempre tutto negativo.

    Posso stare tranquilla?

    1. Dr. Roberto Gindro

      A mio avviso assolutamente sì, a 19-20 giorni un test sulle urine (a maggior ragione sul sangue) è in genere considerato definitivo.

  2. Ieri ho avuto un rapporto ma purtroppo si è rotto il preservativo; sono riuscita a trovare ed assumere la pillola del giorno dopo (EllaOne) entro due ore circa.

    Posso stare tranquilla o devo fare un test di gravidanza? Quando?

    1. Dr. Roberto Gindro

      L’efficacia è molto elevata, soprattutto quando assunta così rapidamente, ma purtroppo non è assoluta; farei un test a 19 giorni dal rapporto.

      Le ricordo che le mestruazioni potrebbero anticipare/tardare per effetto della pillola.

  3. Ho fatto un test a 10 giorni, poi uno a 20 e questa mattina a 30 giorni da un rapporto a rischio; se è sempre negativo posso stare tranquilla o è meglio ripeterlo ancora.

    Li ho sempre fatti sul sangue.

    1. Dr. Roberto Gindro

      Ultima parola al medico/ginecologo, ma a mio avviso è assolutamente definitivo.