Sterilità e infertilità maschile e femminile: cause e rimedi

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Introduzione

Sterilità (od infertilità) è il termine usato dai medici per indicare la situazione in cui una coppia non è in grado di concepire una gravidanza dopo almeno un anno di tentativi, o dopo almeno 6 mesi nel caso di donne con più di 35 anni.

Si parla di sterilità femminile anche nel caso di donne che, pur riuscendo a rimanere incinte, non sono in grado di portare a termine la gravidanza, a causa di aborto spontaneo o altri problemi, anche se di fatto le cause sono in genere diverse.

Si noti che le donne prossime alla menopausa oppure già in menopausa non vengono definite sterili.

Si stima che nelle coppie con meno di 30 anni per la donna sia possibile rimanere incinta nel 40-60% dei casi durante i primi tre mesi di tentativi, mentre dopo un anno sono circa il 12-15% le coppie per cui non è stato possibile concepire una gravidanza.

In Italia circa una coppia su cinque ha difficoltà a procreare naturalmente e le cause riguardano:

  • l’uomo nel 40% dei casi,
  • la donna nel 40% dei casi,
  • la coppia nel 20% dei casi.

La fertilità diminuisce con l’età sia negli uomini che nelle donne, ma relativamente a questo fattore gli effetti sono molto più significativi nelle donne.

Coppia in attesa di fronte a un test di gravidanza

iStock.com/Milkos

Cause

La sterilità non ha un’unica causa, per portare a termine una gravidanza, infatti, occorre che vada a buon fine una complessa serie di eventi; semplificando, perché la gravidanza abbia successo, sono necessari i seguenti fattori:

  1. Le ovaie femminili devono essere in grado di produrre un ovulo vitale,
  2. che successivamente deve essere in grado di ridiscendere le tube di Falloppio.
  3. L’uomo deve essere in grado di eiaculare,
  4. e il suo sperma deve poter risalire le tube di Falloppio.
  5. Lo spermatozoo e l’ovulo devono unirsi, affinché avvenga la fecondazione.
  6. L’ovulo fecondato deve potersi impiantare all’interno dell’utero
  7. e deve essere nutrito dall’organismo.

Solo in questo modo il feto si sviluppa e cresce, finché il bambino è pronto per nascere.

Se si verificano problemi non occasionali in uno qualsiasi degli aspetti sopra descritti, allora si può parlare di sterilità, che può essere classificata come segue:

  • infertilità primaria, in assenza di precedenti concepimenti,
  • infertilità secondaria, in presenza di gravidanze passate, ma difficoltà a rimanere nuovamente incinta.

La causa di infertilità può essere maschile e/o femminile, anche se ad oggi si tende a parlare genericamente di infertilità di coppia; in alcuni casi può essere provocata da fattori sconosciuti (sterilità sine causa) oppure, ancora, essere il risultato di una combinazione di fattori diversi. Può inoltre essere causata anche da fattori ambientali, mentre in altre coppie la causa principale di infertilità risiede in malattie genetiche o in altri problemi di salute.

Si noti che, a differenza di quanto talvolta si legge, non ci sono prove che suggeriscano che le bevande contenenti caffeina, come e caffè, siano associate a problemi di fertilità (quantomeno nel caso di consumo di quantità ragionevoli).

Sterilità femminile

Le cellule riproduttive femminili (ovuli), a differenza di quelle maschili (spermatozoi), vengono interamente prodotte prima della nascita, quindi ogni bambina nasce già possedendo l’intera riserva ovarica di cui disporrà nel corso della vita; si nasce con circa 1-2 milioni di follicoli, che diminuiscono fino a diventare circa mezzo milione alla pubertà.

Solo 500 di questi ovuli matureranno e saranno effettivamente disponibili ad essere fecondati; nel corso della vita questa “riserva” si riduce progressivamente ogni mese, fino ad esaurirsi del tutto al raggiungimento della menopausa.

Dalla pubertà alla menopausa, circa ogni mese, l’organismo femminile si prepara ad un’eventuale gravidanza, se questa non avviene compare una nuova mestruazione e il ciclo ricomincia.

Affinché una donna sia fertile si devono verificare contemporaneamente diverse condizioni e, se anche solo una di esse viene meno, la gravidanza non può avere inizio o può avere termine prima del parto.

La maggior parte dei problemi di sterilità nelle donne è causata da difficoltà ovulatorie, le cui cause più comuni sono:

  • età, che è strettamente legata al concetto di riserva ovarica (quantità di ovuli ancora a disposizione), ma anche ad altri fattori come qualità dell’ovulo, quantità di muco cervicale presente, facilità di impianto in utero, …
  • menopausa precoce, in cui le ovaie smettono di funzionare prima dell’età normale in cui dovrebbe iniziare la menopausa,
  • sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), in cui le ovaie non rilasciano l’ovulo con regolarità oppure non producono un ovulo sano e vitale. Nelle donne affette dalla PCOS l’utero potrebbe non essere pronto ad accogliere l’ovulo sano e fecondato, causando quindi la sterilità,
  • disturbi endocrini (tiroidei, per esempio, ma non solo).

L’ovulazione può infine venire promossa/ostacolata da numerosi fattori legati allo stile di vita (vedere in seguito).

Tra gli altri disturbi in grado di causare difficoltà di concepimento ricordiamo:

Il rischio di infertilità nelle donne può anche aumentare a causa di determinati fattori legati all’ambiente ed allo stile di vita, come ad esempio:

  • età,
  • stress,
  • dieta inadeguata (ad esempio povera di grassi buoni od eccessivamente ricca di junk food),
  • sedentarietà od eccesso di esercizio fisico,
  • sovrappeso o peso insufficiente,
  • fumo,
  • consumo di droghe o di alcool,
  • terapie farmacologiche,
  • tossine ambientali.

Di particolare importanza è il peso, tanto che sempre più spesso si punta al recupero del peso-forma in presenza di difficoltà di fertilità o di poliabortività; nella donna infatti il sovrappeso (e a maggior ragione l’obesità) è responsabile di:

  • difficoltà di ovulazione,
  • peggioramento della qualità degli ovociti,
  • aumento del rischio di complicazioni dovuto al fenomeno dell’insulinoresistenza.

Sterilità maschile

Affinché un uomo sia fertile il suo liquido seminale (sperma) deve essere pronto per assolvere alla sua funzione: raggiungere l’ovulo e fecondarlo.

A prima vista il processo potrebbe sembrare più semplice rispetto a quello della fertilità femminile, ma anche la fertilità maschile, per esistere, deve soddisfare scrupolosamente specifiche condizioni:

  1. Occorre avere un’erezione e mantenerla,
  2. produrre spermatozoi in quantità sufficiente,
  3. avere una quantità sufficiente di liquido seminale affinché gli spermatozoi possano raggiungere l’ovulo
  4. e produrre spermatozoi funzionanti che si muovano nel modo giusto.

Un problema relativo anche soltanto a una di queste condizioni contribuisce a provocare l’infertilità.

Come per la sterilità femminile, anche quella maschile può essere causata

  • da problemi fisici, come ad esempio testicoli che
    • non producono sperma in quantità sufficiente (oligospermia),
    • non ne producono affatto (azoospermia),
    • non producono spermatozoi con le caratteristiche adeguate a raggiungere e fecondare l’ovulo.
  • da problemi ormonali,
  • oppure da fattori relativi allo stile di vita o all’ambiente:
    • età,
    • stress,
    • esposizione dei testicoli a temperature elevate, che fanno sì che gli spermatozoi risultino meno mobili e abbiano quindi più difficoltà a fecondare l’ovaio. Ad esempio il criptorchidismo è la malattia in cui i testicoli non scendono correttamente nello scroto, sebbene di solito non influisca sulla possibilità di avere e mantenere l’erezione, il criptorchidismo significa che i testicoli si trovano all’interno del corpo, che ha una temperatura più alta rispetto allo scroto. Per alcuni uomini, anche indossare la biancheria troppo stretta può aumentare la temperatura dei testicoli,
    • fumo, consumo di droghe o di alcool,
    • terapie farmacologiche,
    • tossine ambientali,
    • malattie genetiche, come la sindrome di Klinefelter,
    • altri problemi di salute (diabete, infezioni sessualmente trasmesse, varicocele, …).
    • sovrappeso od obesità (che favoriscono il surriscaldamento dei testicoli ed aumentano la quantità di estrogeni circolanti).

Diagnosi di infertilità

Sebbene l’impossibilità di rimanere incinta sia un sintomo importante, la sterilità può essere diagnosticata soltanto da un ginecologo per la donna e un andrologo per l’uomo.

Coloro che temono di essere sterili dovrebbero rivolgersi al proprio medico, compresi:

  • le coppie che hanno tentato di concepire un figlio per un anno, senza alcun risultato (6 mesi se la donna ha più di 35 anni),
  • le donne che soffrono di irregolarità mestruali, o che sono affette da endometriosi o fibromi uterini,
  • le donne che sono rimaste incinte ma hanno avuto più di due aborti spontanei o hanno messo al mondo un bambino morto,
  • gli uomini e le donne con specifiche malattie genetiche.

La valutazione della fertilità è un percorso da seguire sotto la guida dello specialista e, a grandi linee, prevede:

  • Diagnosi di infertilità femminile:
  • Diagnosi di infertilità maschile:
    • anamnesi,
    • esame fisico,
    • esame dello sperma,
    • esami ormonali (testosterone, prolattina, LH, FSH, ormoni tiroidei, …),

Le cure per la sterilità

Gli approcci per risolvere i problemi di fertilità sono numerosi e comprendono ad esempio:

  • terapie farmacologiche,
  • interventi chirurgici,
  • inseminazione intrauterina/artificiale (alla donna viene iniettato liquido seminale appositamente preparato, proveniente dal marito, dal partner o da un donatore),
  • tecniche di riproduzione assistita, come ad esempio la fecondazione in vitro.

Nella maggior parte dei casi i medici curano la sterilità con trattamenti farmacologici o con interventi chirurgici volti a rendere nuovamente funzionanti gli organi riproduttivi.

Anche i cambiamenti nello stile di vita possono essere determinanti nel migliorare la fertilità, ad esempio potrebbe essere utile

  • ridurre lo stress,
  • modificare la dieta,
  • interrompere il consumo di droghe o alcool,
  • ridurre la temperatura dei testicoli (ad esempio se per lavoro è necessario stare in ambienti caldi possono essere utili regolari pause in cui uscire all’esterno, se si passa molto tempo seduti è consigliabile alzarsi regolarmente, …).

Di grande importanza è inoltre una corretta gestione del peso, che se eccessivo può incidere negativamente su entrambi i componenti della coppia.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Masturbarsi troppo causa infertilità?
No, la masturbazione non è correlata con la fertilità attuale e futura, ma nel caso dell'uomo può essere causa di infiammazioni della prostata in caso di frequenza davvero eccessiva (più eiaculazioni al giorno per molti giorni di seguito, come d'altra parte accade anche in caso di rapporti così frequenti).
Quanti mesi di ricerca prima di rivolgersi al ginecologo?
Premesso che la fertilità va sempre valutata nella coppia e non solo nella donna, in genere si consiglia di cercare una gravidanza in modo naturale per almeno un anno nelle donne di età inferiore ai 35 anni, 6 mesi in caso di età superiore.

Nei casi in cui sia presente uno più dei seguenti sintomi
  • ciclo irregolare o assenza di ciclo
  • mestruazione particolarmente dolorosa
  • malattia infiammatoria pelvica
  • precedenti di almeno due aborti consecutivi
  • fattori suggestivi di infertilità maschile (storia di trauma ai testicoli, chirurgia, chemioterapia o infertilità diagnosticata con un partner precedente)
si raccomanda di anticipare i tempi a prescindere dall'età materna.
Come capire se si è sterili? Da quali sintomi?
Al di là dei sintomi elencati nella domanda precedente, che tuttavia rappresentano solo fattori di rischio (o comunque sintomi suggestivi di possibili criticità, e non fattori diagnostici), non è possibile fare ipotesi né basarsi su eventuali segni.
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Domande e risposte
  1. Come capire se si è sterili?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Si parla di sterilità (od infertilità) quando una coppia non è in grado di concepire una gravidanza dopo almeno un anno di tentativi, o dopo almeno 6 mesi nel caso di donne con più di 35 anni; nel caso del singolo (uomo/donna) è possibile procedere ad esami specifici, ma a parte alcune situazioni specifiche (per esempio completa assenza di spermatozoi nell’uomo, o assenza di ovulazione nella donna) è difficile una diagnosi di sterilità che prescinda dalla ricerca di una gravidanza per almeno 6-12 mesi.

  2. Un uomo come può capire se è fertile?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      È possibile procedere ad un esame dello sperma, ma si noti che alcuni uomini con risultati perfettamente nella norma non riescono a diventare padri (per cause sconosciute) ed alcuni padri presentano anomalie più o meno severe nei propri esami.

  3. Come si diventa sterili?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      In termini di contraccezione (volontà di evitare una gravidanza) gli approcci più drastici, nel senso di definitivi, sono di tipo chirurgico:

      • vasectomia nel caso dell’uomo,
      • chiusura delle tube nel caso della donna.