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Introduzione

È sicuro assumere farmaci durante la gravidanza?

Non è possibile dare una risposta unica a questa domanda e, prima di iniziare o interrompere l’assunzione di un qualsiasi medicinale, sarebbe sempre meglio parlare con il ginecologo che vi segue durante la gravidanza. Al momento di decidere se usare o meno un farmaco è infatti necessario che voi e il vostro medico consideriate con attenzione i rischi e i benefici del farmaco.

  • Benefici: quali vantaggi può avere il farmaco per me e per il mio bambino (feto)?
  • Rischi: in che modo il farmaco può fare del male a me o al mio bambino (feto)?

Durante la gravidanza ci potrebbero essere dei momenti in cui si può scegliere se seguire o meno una terapia farmacologica, alcuni dei farmaci che voi e il vostro medico scegliete durante la gravidanza potrebbero essere diversi da quelli che scegliereste se non foste incinte; ad esempio, per un banale raffreddore, potreste decidere di convivere con il naso che cola, anziché assumere i farmaci che di solito usavate prima di rimanere incinte.

In altri casi assumere un farmaco non è una scelta, ma una necessità: alcune donne semplicemente devono assumere farmaci durante la gravidanza.

A volte la futura mamma deve assumere medicinali per alcuni giorni o settimane per curare un’infezione delle vie urinarie o delle prime vie respiratorie. Altre donne, invece, devono curarsi ogni giorno per tenere sotto controllo problemi di salute cronici, come

Per esempio:

  • Per le donne incinte affette da HIV le ricerche dimostrano che le donne positive all’HIV che usano l’AZT durante la gravidanza presentano un rischio molto minore di trasmettere l’HIV ai loro figli.
  • Se una donna diabetica non usa alcun farmaco durante la gravidanza, presenta un maggior rischio di
  • Se durante la gravidanza non vengono tenute sotto controllo l’asma e l’ipertensione, sia il feto che la mamma possono sviluppare problemi di salute.

Infine altre donne soffrono di patologie connesse alla gravidanza che devono essere curate, ricordiamo per esempio

  • l’iperemesi gravidica (nausea e vomito molto forti),
  • il rischio di aborto spontaneo nelle prime settimane
  • o il rischio di parto prematuro.

Attualmente i test sui farmaci vengono effettuati raramente sulle donne incinte per timore di far male al bambino: se la situazione non cambierà, ed eticamente non è ad oggi ipotizzabile, l’unico modo che consente ai medici e ai ricercatori di capire l’effetto dei farmaci sulle donne incinte e sui bambini sono i registri di esposizione, ricerche che coinvolgono un gruppo di donne incinte in terapia con un determinato farmaco. Le donne si iscrivono allo studio durante la gravidanza e vengono seguite per un certo periodo dopo il parto. I ricercatori confrontano i figli delle donne che hanno seguito la terapia durante la gravidanza con i figli di donne sane. Questo tipo di ricerca confronta gruppi numerosi di donne incinte e di bambini per scoprire quali sono gli effetti del farmaco. Le donne e i loro medici possono usare i risultati di queste ricerche per compiere scelte informate sull’uso di un farmaco in gravidanza.

Per ulteriori informazioni e prima di affrontare argomenti specifici, segnaliamo il sito di riferimento gestito dall’AIFA su farmaci e gravidanza, oltre a una preziosa banca dati americana incentrata su allattamento al seno, gravidanza e farmaci.

Fotografia di una donna incinta in procinto di assumere una compressa rossa

iStock.com/DragonImages

Farmaci da banco

Anche tutti i farmaci da banco hanno un foglietto informativo ed una sezione è dedicata all’uso del farmaco in gravidanza.

Alcuni farmaci senza obbligo di ricetta provocano notoriamente problemi se vengono assunti durante la gravidanza. Il foglietto di questi farmaci informa le donne sui motivi per cui non dovrebbero usare il farmaco e sulle situazioni in cui l’uso è sconsigliato: per esempio gli antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene (Moment®, Nurofen®, …), il naprossene (Aleve®, Momendol®, …) e l’aspirina (acido acetilsalicilico) possono causare gravi problemi alla circolazione sanguigna del feto, se usati durante il terzo trimestre di gravidanza (dopo la ventottesima settimana). Inoltre l’aspirina può far aumentare le probabilità di emorragia, sia per la madre sia per il bambino, durante la gravidanza o al momento del parto (ma in questo caso fa eccezione l’aspirina a basso dosaggio, come Cardioaspirin, utile nei casi di trombofilia).

I foglietti dei farmaci che aiutano a smettere di fumare, come i cerotti e le compresse a base di nicotina, ricordano alla futura madre che la nicotina può far male al bambino. Si pensa che questi farmaci siano più sicuri rispetto al fumo di sigaretta, però i rischi sono ancora in parte sconosciuti. Alle donne fumatrici che rimangono incinte si consiglia di provare a smettere di fumare senza assumere alcun farmaco.

Durante la ricerca di gravidanza

Se state pianificando una gravidanza potete aumentare la probabilità di dare alla luce un bambino sano prendendo alcuni provvedimenti preventivi: prenotate per prima cosa una visita di controllo dal vostro ginecologo per la prescrizione degli esami preconcezionali e durante la visita comunicategli tutti i farmaci, le vitamine e i prodotti erboristici di cui fate abitualmente uso.

È fondamentale continuare a curare i vostri problemi di salute anche durante la gravidanza e il medico vi potrà dire se dovrete eventualmente cambiare farmaco.

In alcuni casi sarà necessario cambiare farmaco, mentre in altri la terapia potrà essere interrotta prima del concepimento. Ogni donna è un caso a sé, quindi vi consigliamo di parlare con il vostro ginecologo anziché modificare la terapia per conto vostro.

Informatevi sulle vitamine che tutte le donne che pianificano una gravidanza dovrebbero assumere, per esempio l’acido folico (una vitamina del gruppo B) per prevenire le malformazioni cerebrali e spinali del feto. Dovreste iniziare ad assumere queste vitamine prima di rimanere incinte o, al più tardi, quando scoprite di esserlo.

Durante la visita sarebbe anche buona cosa affrontare col medico tre argomenti importanti:

  1. caffeina,
  2. alcool,
  3. fumo.

L’uso dei farmaci durante la gravidanza è una questione delicata che deve essere affrontata insieme al vostro medico. Per alcuni problemi di salute la terapia è necessaria. Non usare un farmaco necessario può nuocere a voi e a vostro figlio: ad esempio, le infezioni delle vie urinarie, se non vengono curate, possono trasformarsi in infezioni renali. Le infezioni renali possono essere causa di parto prematuro e il neonato può presentare un basso peso alla nascita. Per curare le infezioni delle vie urinarie è necessario un antibiotico. Chiedete al vostro medico se i benefici di un determinato farmaco sono superiori ai rischi per voi e per il vostro bambino.

Vitamine e prodotti naturali durante la gravidanza

Gli integratori multivitaminici specifici da assumere durante la gravidanza sono sicuri e possono rivelarsi davvero utili., ma è importante evitare le formulazioni non specificatamente dedicate a questa delicata fase della vita di una donna.

Le donne incinte o che pianificano una gravidanza dovrebbero assumere ogni giorno un integratore multivitaminico o un integratore apposito che contenga almeno 400 microgrammi (µg) di acido folico. Dovreste iniziare ad assumere queste vitamine prima di rimanere incinte o, al più tardi, quando scoprite di esserlo.

L’acido folico diminuisce il rischio di malformazioni fetali del tubo neurale, come la spina bifida: in queste malattie la colonna vertebrale o il cervello del feto non si sviluppano normalmente.

Il ferro può contribuire alla prevenzione dell’anemia (insufficiente concentrazione di globuli rossi ed emoglobina nel sangue).

È importante assumere le vitamine nella dose prescritta dal medico, perché anche troppe vitamine possono far male al bambino; è ad esempio è stata dimostrata una connessione tra l’eccesso di vitamina A e alcune gravi malformazioni fetali.

Gli effetti degli integratori alimentari assunti durante la gravidanza sono invece ancora in gran parte sconosciuti per la maggior parte degli estratti vegetali. I fogli illustrativi di alcuni prodotti erboristici vantano l’utilità del prodotto, se assunto in gravidanza, tuttavia nella maggior parte dei casi non esistono ricerche approfondite in grado di dimostrare che queste affermazioni siano vere o che il prodotto possa far male a voi o a vostro figlio.

Prima di usare un qualsiasi prodotto erboristico o integratore alimentare chiedete consiglio al vostro medico. Questi prodotti possono contenere sostanze potenzialmente pericolose per voi o per vostro figlio.

Diversamente dai farmaci la sicurezza e l’efficacia terapeutica dei rimedi erboristici e dei rimedi naturali non vengono approvate dal Ministero, quindi la maggior parte di questi prodotti non vengono controllati per quanto riguarda il pericolo potenziale per la donna incinta o per il feto, né tantomeno per la sicurezza durante la gravidanza. Anche prodotti che possono sembrare sicuri, come l’echinacea, dovrebbero essere attualmente soppesati alla luce delle reali necessità della gestante, delle evidenze scientifiche di efficacia e di sicurezza (il fatto che non siano documentati pericoli non significa che non esistano, in altre parole l’assenza della prova non equivale alla prova dell’assenza, né tantomeno vale l’assunto naturale significa sicuro).

E i vaccini?

I vaccini proteggono l’organismo da pericolose malattie; alcuni non sono sicuri durante la gravidanza, mentre in altri casi la decisione di somministrarli dipende dalla situazione della donna.

Il ginecologo valuterà diversi aspetti prima di somministrarlo:

  • C’è una grande probabilità di esposizione alla malattia?
  • L’infezione potrebbe costituire un rischio per la madre o il feto?
  • Quando è sicuro il vaccino?

Per esempio si raccomanda di prendere in considerazione la vaccinazione contro l’epatite B quando le donne sono a rischio di contrarla durante la gravidanza, così come deve essere preso in considerazione il vaccino antinfluenzale durante la stagione fredda per le donne che si trovino al secondo o al terzo trimestre; questo permette di proteggere sia la mamma, riducendo il rischio di ricovero almeno del 50%, che il bambino, riducendo significativamente i casi di malattia e di otite nei primi due mesi di vita.

Nel primo trimestre di gravidanza si procede invece a una valutazione ad personam, ossia relativa a ciascuna gestante, soppesando rischi e benefici delle due possibilità.

In altri casi è invece molto importante ricorrere alla vaccinazione per specifiche malattie prima di iniziare la ricerca di gravidanza, si pensi per esempio a varicella e rosolia, due malattie potenzialmente pericolose durante i 9 mesi.

Fonte principale:

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Domande e risposte
  1. Buonasera, sto facendo varie ricerche ed esami per capire la causa dei miei 2 aborti spontanei, tutto sembra essere perfetto e non ho avuto nessuna risposta che mi faccia capire cosa sia successo, però in tutte e due ho avuto nelle prime settimane la cistite e ho dovuto assumere nella prima augumentin e nella seconda il clomid possono essere loro che hanno causato gli aborti?

    Ho sbagliato il secondo antibiotico era il monuril

    1. Dr. Roberto Gindro

      No, sono antibiotici sicuri.
      Capisco che possa essere difficile da accettare, ma purtroppo gli aborti spontanei sono molto più comuni di quanto si pensi e due episodi possono essere solo una tragica coincidenza senza alcuna causa individuabile.

    2. La ringrazio tanto, forse la mia condanna sono i miei 44 anni sebbene ben portati e con esami e fertilità da far invidia ad una ventenne (parole dette dal ginecologico) sempre 44 sono!!!

  2. La ginecologa mi ha consigliato di assumere Polase oltre al Multicentrum, non sarà troppo?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Se prescritti li assuma pure senza paura, Polase contiene esclusivamente magnesio e potassio, due sali persi in abbondanza con il sudore in questa stagione.