Alimenti vietati e cibi da evitare in gravidanza

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Introduzione

Cosa mangiare in gravidanza? Sembra una domanda banale, ma alimentarsi in maniera equilibrata e salutare durante gli emozionanti nove mesi di gestazione non è facile né scontato; è più che mai importante seguire una dieta corretta, completa di tutti i macro e micro nutrienti e variata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

Una gestante ha inoltre un aumentato bisogno energetico, perché deve far fronte a

  • il proprio metabolismo basale,
  • il fabbisogno metabolico espressamente legato alla gravidanza e al feto,
  • tutte le necessità derivanti dallo sforzo fisico aggiuntivo richiesto per mantenere una normale attività fisica, nonostante il vistoso cambiamento che il corpo della donna subisce.

Se la futura mamma si alimenta correttamente il bambino riceverà tutte le sostanze nutritive necessarie per crescere e svilupparsi in modo sano, beneficiandone per tutta la sua vita futura (alcuni ricercatori si spingono a definire come permanenti alcuni vantaggi/svantaggi acquisiti nella vita in utero).

Una dieta sana e bilanciata comprende:

  • proteine (carni, pollame, pesce, legumi),
  • carboidrati (cereali, pane, pasta, riso),
  • grassi, preferibilmente da fonti vegetali,
  • latticini magri,
  • frutta,
  • verdura.

La maggior parte di questi alimenti è sicura e dovrebbe entrare regolarmente nella dieta di una donna in gravidanza, tuttavia alcuni cibi (come certi tipi di pesce, alcuni formaggi molli, alcuni tipi di carne pronta ed i germogli crudi) potrebbero presentare dei rischi se consumati mentre si è incinta.

La gestante dovrebbe conoscere i cibi a rischio, in modo da poter scegliere gli alimenti più sicuri per se stessa e per il bambino.

Donna incinta che regge un vassoio di frutta fresca

iStock.com/grinvalds

Quali sono gli alimenti vietati durante la gravidanza?

  • Pesce crudo, in particolare i crostacei.
  • Piatti cucinati con uova crude o poco cotte.
  • Succhi di frutta non pastorizzati.
  • Germogli crudi, in particolare quelli di erba medica.
  • Formaggi molli non pastorizzati, come il brie, la feta, il Camembert, il Roquefort, il gorgonzola, le tome e i tomini freschi.
  • Latte non pastorizzato e alimenti derivati.
  • Fegato (a causa dell’eccessiva quota di vitamina A).
  • Integratori, tisane e tè a base di estratti vegetali (è invece ammesso il tè tradizionale, meglio se decaffeinato).
  • Pesce di grossa taglia, che potrebbe contenere un’eccessiva quantità di mercurio, come lo squalo, il pesce spada e lo sgombro.
  • Pesce, carne e hot dog crudi o non ben cotti.
  • Paté e salse a base di carne o pesce affumicato, in vendita in gastronomia o nel banco frigo del supermercato. Le versioni confezionate di questi prodotti, invece, sono sicure.

Alcuni dei rischi sono riassunti nella seguente tabella.

Rischio Da evitare Da tenere sotto controllo
Salmonella Uova crude e parzialmente cotte e piatti che li contengono ad esempio, la maionese fatta in casa, la mousse e i gelati. Il gelato soft montato con la macchina. Frutti di mare crudi. Carni di pollo crude o cotte. Lavarsi sempre le mani dopo aver toccato carni crude e pollame e separate sempre gli alimenti crudi dai cibi cotti
Listeria Formaggi cremosi stagionati compresi il Brie, Il Camembert e alcuni formaggi di capra Pasti da asporto e piatti già pronti. Salsicce e salami freschi. Pesce crudo o affumicato. Assicurarsi sempre che gli alimenti siano riscaldati completamente e che siano molto caldi. Gli alimenti da frigo dovrebbero essere conservati alla corretta temperatura (inferiore a 5 °C). Non si dovrebbero mai mangiare gli alimenti dopo la data di scadenza segnalata.
Contaminanti ad esempio mercurio e diossina Pesce spada, pesce squalo, pesce marlin Conservate i filetti di tonno fresco al limite per due settimane. Limitate il tonno in scatola a 4 scatole medie a settimana. Mangiate il pesce oleoso ad esempio salmone, sgombri, sardine, non più di due volte a settimana.
Vitamina A Gli integratori multivitaminici tradizionali contengono retinolo in eccesso sotto forma di vitamina A (sono ovviamente ammessi quelli specifici per la gravidanza).
Gli oli di fegato di pesce ne contengono oltre 750 mg al giorno. Fegato e derivati ad esempio il patè e gli involtini.
Caffeina Non consumare più di 200 mg di caffeina al giorno. Fate attenzione in particolare con caffè, , cola, bevande energetiche, e cioccolato. Il limite giornaliero è in genere pari a 2-3 tazzine di caffè (clicca qui per approfondire).

Pesce

Pesce alla griglia con verdure

iStock.com/LauriPatterson

Il pesce è un alimento ricco di proteine e, soprattutto le varietà ricche di acidi grassi omega 3 (come tutte le specie di pesce azzurro), sono preziose per lo sviluppo cerebrale del feto.

Il consumo di pesce in gravidanza è quindi caldamente consigliato, ma serve adottare qualche precauzione per evitare alcuni specifici rischi.

Mercurio

Il mercurio è un metallo normalmente presente nell’ambiente. Può essere rilasciato nell’aria dagli scarichi industriali inquinanti. Quando il mercurio contamina gli animali acquatici, i batteri lo trasformano in una forma più pericolosa di quella normale (metilmercurio) che si accumula nei tessuti grassi del pesce.

Tracce di mercurio sono presenti in quasi tutti i tipi di pesce, tuttavia i pesci predatori più grandi, come il pesce spada e lo squalo, ne accumulano una maggior quantità perché si nutrono di pesci più piccoli e vivono più a lungo rispetto alle loro prede (quindi hanno più tempo per accumulare il mercurio).

Le gestanti non dovrebbero consumare pesce ricco di mercurio, come lo squalo, il pesce spada e lo sgombro, ma si consiglia di limitare anche il consumo di tonno.

Tra i tipi di pesce ricchi di omega 3 e poveri di mercurio (quindi da preferire) ricordiamo

  • salmone,
  • aringa,
  • acciughe,
  • sardine,
  • trota.

Seguendo questi consigli, le gestanti possono assicurarsi tutti i vantaggi per la salute garantiti dal pesce, riducendo l’esposizione del bambino al mercurio. L’eccesso di mercurio può danneggiare il feto o il sistema nervoso del neonato che si sta sviluppando.

Anche se non tutte le società mediche sono d’accordo, si preferisce infine evitare il pesce affumicato, per i rischi connessi alla presenza di sostanze cancerogene legate al processo di affumicatura.

Pesce crudo

Durante la gravidanza è consigliabile non consumare pesce crudo o essiccato (il pesce essiccato di solito non è ben cotto). Il pesce ed i crostacei crudi, come il sushi o il sashimi, o non ben cotti hanno una probabilità maggiore di contenere batteri rispetto a quello cotto.

Il pesce ben cotto si riconosce perché è opaco e si taglia facilmente con una forchetta.

Frutti di mare

Attenzione infine ai frutti di mare (ostriche e vongole) che potrebbero essere contaminati dagli scarichi industriali e potrebbero contenere microbi pericolosi, in grado di provocare gravi patologie gastrointestinali.

La cottura in questi casi è sufficiente a scongiurare il rischio di infezioni, ma è impotente nel caso di presenza di tossine (in genere le confezioni di provenienza industriale sono soggette a controlli più severi).

Latte e latticini

Latte e latticini vari appoggiati su un tavolo

iStock.com/brebca

Il latte e i prodotti derivati (formaggi, yogurt, …) sono alimenti che, se consumati nelle giuste dosi, entrano di diritto in una dieta sana, anche durante i nove mesi di gravidanza; sono ricchi di proteine, grassi e calcio, ma serve qualche piccola attenzione nella scelta per evitare rischi inutili.

In particolare sono da evitare:

  • latte non pastorizzato e prodotti derivati,
  • formaggi molli maturati con le muffe, come il brie e il camembert,
  • formaggi erborinati (per esempio Roquefort e Gorgonzola),
  • in generale i formaggi molli come le tome e i tomini freschi, a meno che sull’etichetta non ci sia scritto che sono prodotti con latte pastorizzato.

Sono in genere considerati sicuri i formaggi a pasta dura e semidura (per approfondire segnalo questo utile articolo pubblicato sul Fatto Alimentare) e i formaggi che vanno incontro a cottura.

Il rischio legato a questi cibi è la listeriosi, un’infezione causata da un batterio (Listeria monocytogenes) che è particolarmente pericolosa durante la gravidanza.

La gestante che contrae la listeriosi può andare incontro a:

La malattia spesso si presenta con una serie di disturbi parainfluenzali che comprende

Può raramente evolvere in una forma potenzialmente letale di meningite (infezione delle membrane che rivestono il cervello, con sintomi come forte mal di testa e torcicollo) e in infezioni ematiche potenzialmente letali (sepsi).

Si raccomanda di consultare il medico in caso di comparsa di sintomi dubbi, per valutare se sottoporsi all’esame del sangue per verificare l’eventuale contagio; in caso di esito positivo vengono di norma prescritti antibiotici, che in alcuni casi sono in grado di prevenire le infezioni letali che potrebbero provocare le gravi conseguenze viste.

Gelato in gravidanza

Ghiaccioli alla fragola

iStock.com/HandmadePictures

Il gelato industriale è in genere considerato sicuro, a patto che sia prodotto con latte e uova pastorizzate, così da eliminare il rischio di intossicazione dovuto alla salmonella. È ovviamente necessario prestare attenzione alle calorie, privilegiando magari i gusti a base di frutta.

Germogli crudi

I germogli crudi (come quelli di erba medica, trifoglio, soia e rapanelli) e i succhi di frutta e di verdura freschi e non pastorizzati sono ricchissimi di vitamine ed altri preziosi micronutrienti, ma sfortunatamente possono essere veicolo di batteri patogeni (come la salmonella e l’E.coli), che li rendono poco sicuri per la gravidanza.

Negli adulti sani le infezioni da Salmonella e da E.coli di solito provocano

che persistono per diversi giorni.

Le gestanti, a volte, possono ammalarsi in modo molto grave. In alcuni casi, inoltre, possono trasmettere l’infezione da salmonella o da E.coli al feto, che a sua volta può soffrire di diarrea, febbre e, più raramente, di meningite dopo la nascita.

Carne

Insalata di pollo e verdura

iStock.com/ALLEKO

La carne è un alimento ricco di proteine, ferro e vitamina B12 e rappresenta quindi una parte importante della dieta sana che ogni futura mamma dovrebbe seguire; è tuttavia importante che le gestanti non consumino carni crude o non sufficientemente cotte, perché potrebbero rischiare diverse intossicazioni alimentari come:

La toxoplasmosi è un’infezione parassitaria che spesso rimane asintomatica, o che si limita a causare lievi sintomi parainfluenzali; tuttavia, se ci si ammala durante la gravidanza, ci si espone ad un grave rischio di contagio del il feto, con il possibile sviluppo di:

  • problemi alla vista o all’udito,
  • disabilità intellettive,
  • convulsioni
  • e altri problemi.

Se la toxoplasmosi è diagnosticata nel corso della gravidanza la terapia antibiotica spesso può essere utile per diminuire la gravità dei sintomi nel neonato.

Le future mamme potrebbero usare un termometro da alimenti per controllare che la carne e il pollame siano ben cotti, le temperature consigliate sono queste:

  • Arrosto o costolette di maiale: cottura ad almeno 63 °C.
  • Arrosto e bistecche di manzo, vitello e agnello: cottura ad almeno 63 °C.
  • Hamburger di manzo, vitello, agnello e maiale: cottura ad almeno 71 °C.
  • Tritata di pollame: cottura ad almeno 74 °C.
  • Petto di pollo: cottura ad almeno 77 °C.
  • Pollo intero: cottura ad almeno 82 °C.

Da ricordare poi il rischio listeria, per cui si consiglia di:

  • Non consumare né hot-dog né i piatti pronti in vendita in gastronomia (compresi gli insaccati come il prosciutto, l’arrosto di tacchino, il salame e la mortadella), a meno che non siano ben cotti.
  • Non consumare i paté o le salse a base di carne in vendita in gastronomia, perché la Listeria sopravvive anche alle basse temperature all’interno dei frigoriferi. I prodotti simili, però conservati e in scatola, sono sicuri.

Fegato

Il fegato è di per sé una buona fonte di proteine, alcune vitamine e minerali, tra cui:

Purtroppo il consumo in gravidanza è legato al possibile sviluppo di rischi per il feto, in conseguenza dell’eccessiva quantità di vitamina A contenuta.

Il fabbisogno di questa preziosa vitamina aumenta in gravidanza, ma a scopo precauzionale è consigliabile evitare il fegato che ne contiene dosi potenzialmente pericolose; alcune ricerche indicano infatti che l’eccesso di vitamina A potrebbe causare malformazioni fetali. Secondo l’Institute of Medicine (IOM), la RDA (dose giornaliera consigliata) di vitamina A per le gestanti è di 2.565 UI (unità internazionali) al giorno. In una ricerca del 1995, le donne che hanno assunto più di 10.000 UI di vitamina A al giorno (circa quattro volte la quantità consigliata dall’IOM) nei primi due mesi di gravidanza presentavano un rischio più che doppio del normale di mettere al mondo un figlio affetto da malformazioni. Altre ricerche hanno suggerito che le dosi inferiori alle 30.000 UI al giorno probabilmente non provocano malformazioni, ma la dose minima che potrebbe provocarle non è tuttora nota.

L’organismo sintetizza la vitamina A, se necessaria, a partire dal betacarotene, che si trova nelle verdure di colore giallo e verde. Questa forma naturale di vitamina A è del tutto sana e sicura durante la gravidanza, tuttavia l’eccesso di vitamina A sintetica (retinolo) può causare malformazioni fetali.

Il fegato è l’unico alimento che fornisce quantità molto alte di vitamina A. Ad esempio:

  • una porzione di 80 g di fegato di manzo può contenerne 27.000 UI,
  • mentre una porzione da 80 g di fegato di pollo può contenerne 12.000 UI.

Se la gestante consuma regolarmente fegato, può assumere una quantità di vitamina A sufficiente a danneggiare il bambino.

Non è dimostrato che il fegato sia la causa delle malformazioni fetali, ma il consiglio più sicuro per le gestanti è quello di ridurne il consumo al minimo indispensabile.

La futura mamma, inoltre, dovrebbe assicurarsi che l’integratore multivitaminico che assume non contenga più di 5.000 UI di retinolo (vitamina A sintetica).

Uova

Le uova potrebbero essere contaminate dalla salmonella e, per questo, dovrebbero essere cotte finché sia il tuorlo che l’albume non siano perfettamente solidi; le gestanti dovrebbero evitare inoltre gli alimenti a base di uova crude o non ben cotte, come

  • zabaione,
  • maionese artigianale,
  • tiramisù.

I rischi legati allo sviluppo di salmonellosi in gravidanza non sono particolarmente gravi, ma l’infezione può comunque causare sintomi fastidiosi come diarrea e vomito.

Altro

Frutta e verdura

In genere una donna in gravidanza può consumare verdura e frutta a volontà (soprattutto la verdura), ma nelle gestanti suscettibili alla toxoplasmosi va evitato il consumo di alimenti crudi in genere, o che non possano essere sbucciati (anche in questo caso serve però grande cautela, per evitare di portare il protozoo sul cibo attraverso il coltello).

Si raccomanda inoltre attenzione con le insalate pronte disponibili nel banco frigo in gastronomia, che potrebbero essere causa di listeriosi.

Arachidi

In passato veniva talvolta consigliato di evitare il consumo di arachidi, noci, … durante la gravidanza, soprattutto in caso di famigliarità per allergie; in realtà ad oggi la letteratura scientifica ha smentito questa connessione, dimostrando che non c’è alcun legame tra l’alimentazione materna e le eventuali future allergie del neonato.

La frutta secca a guscio rientra quindi a pieno diritto in un sano regime alimentare durante la gravidanza, a patto di non esagerare con le dosi a causa dell’elevato contenuto calorico.

Alcool

Non si conosce il livello sicuro di consumo di alcol in gravidanza, per cui è meglio che venga evitato completamente durante tutta la gravidanza e soprattutto durante i primi 3 mesi.

Preparazione degli alimenti in gravidanza

Tutti dovrebbero fare attenzione alla contaminazione quando maneggiano e preparano gli alimenti, ma questo consiglio vale in particolare per le gestanti. La FDA consiglia di:

  1. Lavarsi le mani con acqua calda e sapone prima e dopo aver maneggiato gli alimenti.
  2. Lavare i taglieri, i piatti, gli utensili da cucina e i piani di lavoro con acqua calda e sapone dopo che sono entrati in contatto con la carne cruda, il pollame, il pesce, le uova o gli alimenti freschi non lavati.
  3. Tenere lontani il pesce, la carne e il pollame crudi dagli alimenti pronti o cotti.
  4. Lavare la frutta e la verdura con acqua corrente prima di consumarle. Rimuovere lo sporco in superficie con una spugna ruvida.
  5. Togliere e buttare via le foglie più esterne dell’insalata e del cavolo.
  6. Togliere le parti marce o non integre della frutta e della verdura (possono contenere batteri)
  7. Congelare gli avanzi il prima possibile.
  8. Non consumare alimenti cotti che sono stati fuori frigo per più di due ore.
  9. Controllare che la temperature del frigo sia di 4 °C al massimo e quella del freezer sia al massimo di -17 °C per rallentare la proliferazione dei batteri.

Quindi, cosa mangiare in gravidanza?

Spesso si dice che la donna in gravidanza debba mangiare per due, ma se è vero che deve pensare anche al feto in termini di composizione della dieta, non significa di certo che bisogna mangiare il doppio rispetto a prima.

In gravidanza il fabbisogno aggiuntivo è di

  • 0 (zero) kcal per il primo trimestre,
  • circa 350 kcal al giorno per il secondo trimestre
  • e 460 kcal al giorno per il terzo trimestre.

Il senso è invece la consapevolezza che quello che consuma la mamma diventa il nutrimento primario per la vita in rapida evoluzione del bimbo che porta in grembo e servirà quindi particolare attenzione a ferro, calcio, folati, … e, ancora di più rispetto a prima, è opportuno seguire una dieta equilibrata e varia.

Mangiar bene prima e durante la gravidanza è importante sia

  • per evitare pericolose carenze nutrizionali,
  • sia i rischi derivanti da un’eccessiva assunzione di alcuni micronutrienti (come la vitamina A, che in durante la gestazione può causare problemi se introdotta in quantità eccessive).

Alimenti da preferire

Frutta e verdura forniscono vitamine, minerali e fibre. L’obiettivo ideale sarebbe quello di mangiarne cinque o più porzioni al giorno, privilegiando la verdura per evitare un’eccessiva assunzione di zuccheri. Questi alimenti costituiscono la base imprescindibile di ogni sano piano alimentare.

Gli alimenti quali pane, riso, patate, pasta e altri farinacei devono costituire la frazione energetica più importante di ogni pasto, possibilmente preferendo quando possibile le varietà integrali.

Le proteine vanno assunte per la maggior parte da fonti sane, come pesce e legumi, ma ne sono buone fonti anche le uova (da consumarsi solo sode) e i semi; la carne va consumata senza eccessi, preferendo sempre i tagli più magri e possibilmente quella bianca. Noci, semi e legumi sono inoltre buone fonti di ferro, un minerale particolarmente prezioso in gravidanza.

Latte e latticini invece sono importanti per fornirvi il calcio. In genere si consiglia il consumo di circa 3 porzioni al giorno, scegliendo preferibilmente i prodotti magri, a basso contenuto di grassi, a meno che non siate in sottopeso. Se preferite mangiare soia come alternativa controllate che contenga calcio. Altri alimenti diversi dai prodotti lattiero-caseari che contengono il calcio sono i vegetali a foglia verde, broccoli, tofu, bianchetti, fagioli, mandorle, frutta secca (che tuttavia risulta particolarmente calorica).

Gli alimenti ricchi di grassi animali e/o di zucchero, come torte, biscotti, cioccolato, vanno drasticamente limitati per ridurre il rischio di aumentare eccessivamente di peso e/o sviluppare diabete gestazionale.

Il fabbisogno vitaminico:acido folico e vitamina D

Una donna in età fertile che preveda o non escluda una gravidanza dovrebbe sempre e comunque almeno nei 3 mesi precedenti un possibile concepimento, assumere almeno 400 mcg al giorno di acido folico. Una gestante ha bisogno di una quantità doppia di acido folico rispetto ad una non gestante, perché la vitamina è coinvolta nella fase iniziale della sintesi degli acidi nucleici, molto intensa a causa dell’elevato ritmo di replicazione cellulare e perché è aumentata l’escrezione urinaria della stessa sostanza.

Sono alimenti particolarmente ricchi di acido folico il lievito, il germe di grano, i fagioli bianchi, la scarola, i fiocchi di mais e alcuni formaggi come il brie e il camembert.

In gravidanza aumenta anche il fabbisogno di vitamina D, che svolge un ruolo chiave nel corretto assorbimento del calcio. La vitamina D non è molto comune nei cibi e per raggiungere livelli ematici soddisfacenti di questa vitamina è importante, senza esagerare, anche l’esposizione alla luce solare per permettere l’attivazione nella produzione della vitamina anche a livello cutaneo.

Ferro

In gravidanza risulta fortemente aumentato il fabbisogno di ferro perché, oltre alle necessità materne, il minerale serve al feto per la formazione di emoglobina e mioglobina e per la costituzione di un deposito epatico (nel fegato) di ferro; tale riserva, infatti, sarà utilizzata durante la vita neonatale per compensare la bassa concentrazione di ferro nel latte materno. Per la gestante si raccomanda un introito giornaliero pari a 30 mg di ferro.

Fibre

In gravidanza è frequente la stipsi, per questo bisognerebbe introdurre quotidianamente 30-35 g di fibre: un simile introito è raggiungibile solo attraverso il consumo costante ed equilibrato di cereali integrali, ortaggi, legumi, verdura e frutta fresca.

Come visto in precedenza è di grande importanza lavare molto accuratamente la frutta e la verdura prima del consumo, soprattutto se la gestante non è immunizzata nei confronti della toxoplasmosi.

Acqua

Donna con in mano un bicchiere d'acqua

iStock.com/nensuria

Tutti i sistemi dell’organismo hanno costantemente bisogno di acqua e, durante la gravidanza, il fabbisogno di liquidi aumenta ulteriormente; l’acqua contribuisce inoltre a prevenire la costipazione, le emorroidi, il gonfiore eccessivo e le infezioni delle vie urinarie.

Il corpo ottiene l’acqua necessaria attraverso i liquidi assunti quando si mangia e si beve, ma il fabbisogno esatto dipende da numerosi fattori, come ad esempio:

L’acqua, i succhi di frutta, il tè e le bevande analcoliche contribuiscono tutti ugualmente a soddisfare le necessità in termini di liquidi, ma è raccomandabile evitare le bevande ricche di calorie vuote (zucchero) come le bibite dolci. Con l’acqua, invece, non si sbaglia mai.

Un buon modo per valutare il proprio stato di idratazione è osservare il colore dell’urina, se è giallo pallido o incolore e non si avverte lo stimolo della sete significa che l’organismo è correttamente idratato.

Un colore invece più marcato (giallo intenso) indica la necessità di bere di più.

Domande e problemi frequenti

Quanti chili dovrei prendere durante tutto il periodo gravidanza?

Almeno 10-12 kg se avete un peso normale rispetto alla vostra altezza. Se siete molto in sovrappeso, l’obiettivo sarebbe di ottenere non più di 6-7 kg.

Non si deve invece cercare di perdere peso durante la gravidanza, ma è anche importante fare sì che non aumentiate eccessivamente.

In caso di dubbi fissate un appuntamento con un dietologo.

Le voglie

Molte donne manifestano un forte desiderio di consumare cibi specifici durante la gravidanza, come gelato, fragole o altro; si tratta del risultato dei cambiamenti nelle esigenze nutrizionali durante la gestazione e si possono tranquillamente soddisfare se lo si desidera (a patto di porre sempre attenzione ai requisiti di sicurezza e a non eccedere con le calorie).

Quando invece compare il bisogno di mangiare sostanze non alimentari come l’argilla, il ghiaccio, terra, gesso, … si tratta di pica e potrebbe essere indicativo di specifiche carenze nutrizionali (spesso legate al ferro). Vanno ovviamente segnalate al medico per porvi rimedio.

A proposito, il desiderio di cibo non è causa di comparsa di voglie sul corpo del bambino (come invece racconta la tradizione popolare).

Come posso smettere di sentirmi stanco?

La stanchezza in gravidanza è un problema molto comune, soprattutto nei primi mesi e nelle ultime settimane; dal punto di vista della dieta si consiglia di mangiare poco e spesso durante tutto il giorno, scegliendo prevalentemente alimenti amidacei quali pane e crackers.

Mantenersi idratate è altrettanto importante, bevendo molti liquidi in piccole quantità ma spesso durante il giorno per evitare la disidratazione.

Gli alimenti freschi, insipidi e non grassi spesso sono meglio tollerati.

Consigli finali

Le donne gravide, quindi, dovrebbero:

  • consumare sempre un’adeguata colazione,
  • evitare di consumare pasti troppo abbondanti e preferire invece spuntini leggeri,
  • evitare di mangiucchiare al di fuori dei pasti, che dovrebbero comprendere oltre alla colazione uno spuntino di mezza mattina, pranzo, merenda e cena,
  • consumare presto la cena, per completare la digestione prima di coricarsi.

È necessario infine mantenere e controllare l’aumento ponderale (peso): in una gravidanza normale l’aumento di peso dovrebbe oscillare fra i 10 e i 12,5 kg. Tanti più chili si prendono durante la gravidanza, tanto più difficile sarà il ritorno al peso forma: in particolare se non si allatta, il ritorno al peso ideale sarà alquanto faticoso.

Numerosi studi, infine, hanno relazionato un aumentato rischio di parti prematuri e rischio obesità per il nascituro con un aumento eccessivo del peso durante la gravidanza.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Buongiorno,
    volevo sapere cosa si può assumere un gravidana per il mal di gola.
    Da ciò che so la maggior parte dei rimedi disinfettanti naturali sono da evitare (propoli, malva, melaleuca….).
    Cosa è consigliabile assumere?

    Grazie

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Buongiorno, in gravidanza solitamente è permesso il paracetamolo (Tachipirina), da evitare gli antinfiammatori classici che possono creare problemi al feto; per dosi e modalità di assunzione le consiglio comunque di chiedere al ginecologo.

  2. Salve,
    è possibile bere una tazza di camomilla ogni tanto, in gravidanza?
    In alternativa, cpsa si può usare per rilassarsi nei momenti di tensione?
    So che la valeriana,lavanda e altre erbe sono sconsigliate.

    Grazie.

    1. Dr. Roberto Gindro

      Ultima parola al ginecologo, ma non vedo controindicazioni.

  3. Buongiorno, sono a 14 settimane.
    Per il momento ho mangiato, e vorrei un vostro parere la paella 1 volta, l’emmental lo divoro, a colazione il latte lo faccio bollire fino a far la schiuma, come frutta solo la banana, l’arrosto di tacchino, maionese, e dal giapponese ho eliminato il pesce crudo ma ho mangiato un piatto che conteneva l’alga. Non so come possa essere cucinata quest’ultima, ma ho immaginato che non fosse cruda. Vorrei fare un piatto a base di melanzane, è possibile. Devo lavare solo l’esterno giusto? Spero di non aver fatto dei pasticci.

    1. Dr. Roberto Gindro

      In ordine sparso:

      1. Non esageri con latte e latticini, per un discorso di grassi saturi.
      2. Cerchi di consumare più frutta e non esageri con la banana, troppi zuccheri.
      3. Benissimo le melanzane, come tutta la verdura, con la sola accortezza di lavarla bene.

  4. Sono in gravidanza .
    Posso mangiare pesce e carne nello stesso giorno

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non ci sono controindicazioni, ovviamente cerchi per quanto possibile di mantenere una dieta equilibrata.

  5. Il prosciutto cotto sulla pizza posso mangiarlo?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Eviti magari quello artigianale, per il resto non vedo problemi; come sempre raccomando di verificare con il proprio medico per una valutazione fatta sul proprio caso specifico.

  6. Ho letto che i sapori degli alimenti consumati arrivano fin nel liquido amniotico, mi chiedevo quindi se non sia meglio evitare i cibi piccanti.

    Grazie mille e complimenti per il sito.

    1. Dr. Roberto Gindro

      Assolutamente no, continui pure a mangiare tutto quello che desidera (nel rispetto ovviamente di una dieta sana e sicura dal punto di vista di toxo, listeriosi, …); questo le permetterà di fare altrettanto anche durante l’allattamento.

  7. Il gelato si può mangiare?