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Che cos’è l’acido folico

L’acido folico è una sostanza chimica indispensabile alla nostra sopravvivenza; è considerata una molecola essenziale, termine che indica la necessità di assumerlo attraverso l’alimentazione, in quanto il nostro organismo è incapace di sintetizzarlo autonomamente.

I termini “folacina” e “acido folico” possono essere usati come sinonimi e talvolta viene anche indicato come vitamina B9; l’acido folico è infatti la forma sintetica della folacina, che in natura si trova in alimenti come

  • verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga),
  • legumi (fagioli, piselli),
  • frutta (kiwi, fragole e arance),
  • frutta secca (come mandorle e noci),
  • fegato e altre frattaglie,
  • uova.

Oltre alla necessità di assumerlo a dosi elevate durante la gravidanza (che approfondiremo nel paragrafo successivo), la sostanza ricopre altri preziosi ruoli nel nostro organismo, per esempio:

  • L’acido folico, insieme alla vitamina B12, è indispensabile per la produzione dei globuli rossi; una carenza può causare anemia, ossia una riduzione patologica della quantità di emoglobina nel sangue, che si riflette in una diminuzione della capacità di trasporto di ossigeno nei diversi distretti nell’organismo.
  • L’acido folico coadiuva anche il corretto funzionamento dei nervi ed è essenziale per la sintesi di DNA (materiale genetico) all’interno di ogni cellula dell’organismo, garantendo così una perfetta suddivisione cellulare. Questa è peraltro una delle ragioni che spiegano l’importanza durante la gravidanza, quando la suddivisione cellulare mantiene ritmi elevatissimi.

La carenza di questa preziosa molecola può causare diversi sintomi:

La carenza può verificarsi prevalentemente nelle seguenti condizioni:

  • apporto insufficiente con la dieta,
  • aumento del fabbisogno (per esempio durante la gravidanza),
  • ridotto assorbimento (morbo di Crohn).
Alimenti contenenti acido folico e lavagnetta con la scritta "acido folico"

iStock.com/photka

Acido folico in gravidanza

Gli scienziati hanno ipotizzato un collegamento tra le malformazioni prenatali del tubo neurale e la dieta per la prima volta negli anni Cinquanta. L’incidenza di queste malattie è sempre stata più alta nelle classi sociali più basse, in cui le donne potrebbero seguire diete più povere.

I bambini concepiti in inverno o all’inizio della primavera hanno più probabilità di essere affetti da spina bifida, forse perché la dieta della madre è carente di frutta e verdura fresca (che sono buone sorgenti di folacina) durante le prime settimane di gravidanza.

Un’altra ricerca ha esaminato l’assunzione di acido folico nelle donne ungheresi. Le prove sperimentali hanno evidenziato che le madri che non avevano mai avuto un bambino affetto da malformazioni del tubo neurale e che avevano assunto un integratore di vitamine e di sali minerali con acido folico erano meno a rischio nelle gravidanze successive rispetto alle donne a cui era stato somministrato un placebo.

La letteratura medico-scientifico è quindi oggi unanime nell’affermare che l’assunzione di acido folico prima e durante la gravidanza riduce i rischi di malformazioni del tubo neurale (gravi malformazioni embrionali), compresa la spina bifida e l’anencefalia.

  • La spina bifida è una condizione che si verifica quando la colonna vertebrale del feto non si chiude a protezione del midollo spinale; questa chiusura dovrebbe avvenire entro le prime settimane di gravidanza. La spina bifida provoca problemi neurologici e a volte anche vari stadi di ritardo mentale.
  • Nell’anencefalia, invece, il cervello del bambino non si sviluppa correttamente e la maggior parte del tessuto cerebrale (o addirittura tutto il tessuto) è assente. I feti colpiti da anencefalia nascono morti o muoiono poco dopo il parto.

Si stima che fino al 70% dei difetti di sviluppo del tubo neurale potrebbero essere prevenuti assumendo almeno 0,4 mg/giorno di acido folico almeno un mese prima del concepimento e durante il primo trimestre di gravidanza.

Gli scienziati che rappresentano molte organizzazioni ed enti pubblici e privati, compresi il Ministero della Salute, l’AIFA, la Food and Drug Administration, l’ACOG, la Teratology Society e il CDC raccomandano quindi alle donne in età fertile (dai 15 ai 45 anni) di assumere sempre acido folico nella dieta giornaliera, e non solo al momento della gravidanza, quando può essere troppo tardi per prevenire queste malformazioni.

Quando si progetta di cominciare a cercare una gravidanza è fortemente raccomandato iniziare l’assunzione quotidiana di un integratore di acido folico contenente almeno 400 microgrammi della vitamina, possibilmente almeno un mese prima di iniziare la ricerca.

Per donne ad alto rischio, ossia con precedenti famigliari di difetti del tubo neurale o affette da patologie in grado di ridurre l’assorbimento dei nutrienti, si raccomanda l’assunzione di un dosaggio più alto, pari a 4-5 mg al giorno.

In Italia è contenuto in alcune formulazioni registrate come farmaco (Folina, Folidex, Levofolene, …) e come integratori (Elevit, Multicentrum Materna, Multifolico, Folico, …). Il prezzo è di norma molto accessibile ed alcune formulazioni sono anche mutuabili.

 

Richard B. Johnston Jr, direttore sanitario del March of Dimes ha affermato: “Per essere efficace nella prevenzione delle malformazioni neonatali, l’acido folico dovrebbe essere assunto prima del concepimento e durante le prime quattro settimane di gravidanza. Poiché circa metà delle gravidanze nel nostro paese sono indesiderate, tutte le donne in età fertile dovrebbero assumere acido folico quotidianamente.”

Autismo

Negli ultimi anni si sta indagando la possibilità che l’assunzione di questa preziosa sostanza possa avere ulteriori risvolti positivi e importanti conferme arrivano da ricerche recenti e convincenti; un lavoro pubblicato a inizio 2018 da ricercatori israeliani ha esaminato 45300 bambini nell’arco di 5 anni valutando l’impatto dell’assunzione di:

  • acido folico,
  • multivaminici (A, gruppo B, C e D),
  • combinazione dei due.

Benché non sia ancora possibile tirare conclusioni definitive, anche perché sia parla pur sempre di studi osservazionali (cioè i fattori responsabili di quanto verificato potrebbero essere altri, come un miglior stile di vita tipico delle mamme che assumono integratori), dai risultati emerge una netta diminuzione del rischio di comparsa di disturbi dello spetto autistico nei bambini nati da mamme che avevano assunto vitamine e/o acido folico prima e durante la gravidanza.

Alimenti contenenti acido folico

Durante la gravidanza non è consigliabile basarsi unicamente sulla dieta per assumere una quantità di acido folico sufficiente a prevenire gravi malformazioni del feto, in quanto la letteratura scientifica disponibile dimostra inequivocabilmente l’efficacia di ricorrere anche a un’integrazione giornaliera.

Gli alimenti più ricchi di acido folico sono:

Alimento Microgrammi (per 100 grammi di cibo)
Verdure a foglia verde (carciofi, broccoli, asparagi, spinaci, lattuga) 120-160
Altre verdure 40-100
Frutta (arance, fragole e frutta secca) 50-100
Legumi (fagioli, ceci) 50-300
Cereali 60-120

Purtroppo i folati presenti negli alimenti hanno una ridotta biodisponibilità, ossia vengono assorbiti solo in minima parte dal nostro organismo; le verdure fresche conservate a temperatura ambiente, inoltre, perdono gran parte del contenuto di folati in pochi giorni e ulteriori ingenti perdite si verificano attraverso i processi di cottura.

Anche per questi motivi è indispensabile ricorrere a integrazioni, che garantiscono invece altissimi tassi di assorbimento a livello intestinale.

Fotografia che ritrae tutti gli alimenti più ricchi di acido folico (uova, verdura, pasta integrale, ...)

iStock.com/Fertnig

È possibile assumere sufficienti quantità di acido folico con la sola dieta?

Sì, molte persone riescono a soddisfare il fabbisogno attraverso il cibo, ma in gravidanza è comunque consigliabile l’assunzione di un integratore dedicato per garantire che i livelli siano costantemente sufficienti, anche alla luce della virtuale assenza di effetti collaterali in caso di dosi superiori al necessario (esiste solo un possibile mascheramento della carenza di vitamina B12, rara a meno di condizioni particolari).

Anemia, cuore e altri usi

Anemia

I folati sono indispensabili per la produzione di globuli rossi; nonostante questa quotidiana esigenza l’organismo non è in grado di accumulare grandi scorte di acido folico, diventa quindi indispensabile assumere regolarmente attraverso la dieta alimenti che ne siano ricchi, in modo da mantenere livelli sufficienti a disposizione del midollo osseo.

In caso di carenza si può sviluppare l’anemia megaloblastica, condizione caratterizzata dalla presenza di globuli rossi con una dimensione eccessiva e non sono in grado di svolgere adeguatamente il loro compito, che è quello di trasportare ossigeno a tutti i tessuti dell’organismo.

Rischio cardiaco

La ricerca ha dimostrato che un’integrazione di acido folico è in grado di ridurre i livelli elevati di omocisteina, una proteina presente nel sangue in grado di causare un’infiammazione dei vasi sanguigni e che è stata associata ad un aumento del rischio di infarto o ictus.

Da notare tuttavia che non è stato dimostrato che la riduzione dei livelli di omocisteina riduca proporzionalmente anche il rischio; in altre parole è considerata come indicatore, piuttosto che come fattore di rischio vero e proprio.

Effetti collaterali e controindicazioni

L’acido folico non fa ingrassare, come talvolta purtroppo si legge in giro, e non ha particolari effetti collaterali; potrebbe mascherare una carenza di vitamina B12, ma è un’evenienza tutto sommato poco probabile, soprattutto in presenza di una dieta varia ed equilibrata (si ricorda che chi segue una dieta vegana è invece tenuto all’integrazione di B12).

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. A cosa serve l’acido folico?

    1. Dr. Roberto Gindro

      La funzione principale, ma non l’unica, è coadiuvare la sintesi dei globuli rossi; in gravidanza è invece FONDAMENTALE per ridurre il rischio che il feto sviluppi gravi malattie del sistema nervoso.

  2. Quando prenderlo?