Tachipirina (paracetamolo) da 500 e 1000: uso in adulti e bambini

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Introduzione e domande frequenti

Il paracetamolo  è un principio attivo che si trova in vendita come farmaco da banco o meno a seconda del dosaggio; è molto usato come antipiretico (cioè per far diminuire la febbre), ma pochi sanno che è anche un ottimo analgesico (cioè antidolorifico).

In Italia il farmaco più noto a base di paracetamolo è Tachipirina® e per questa ragione nel presente articolo si parlerà talvolta indifferentemente di paracetamolo o Tachipirina, ma si ricorda che esistono in commercio numerosi altri medicinali a base dello stesso principio attivo, seppur con nomi diversi (tra i più conosciuti Efferalgan®, Sanipirina®, Acetamol®, …).

Di solito la Tachipirina viene utilizzata per alleviare

per questo è la sostanza principale di molti farmaci usati contro il raffreddore e l’influenza (Vicks Febbre e Dolore®, Zerinol®, Tachifludec®, …).

Il paracetamolo viene anche usato in associazione con

  • antinfiammatori non steroidei (FANS, ad esempio Tachifene, in associazione all’ibuprofene) ed analgesici oppioidi (ad esempio Tachidol®, associato con codeina) per curare forme di dolore più severe (ad esempio il dolore postoperatorio),
  • caffeina, per il trattamento del mal di testa (ad esempio Tachicaf bustine).

A titolo di curiosità si segnala che solo negli Stati Uniti ed in Canada il paracetamolo è chiamato “acetaminofene”.

Tachipirina

Tachipirina

Che forme esistono?

Tachipirina può essere acquistata in farmacie in diverse forme farmaceutiche:

  • Supposte, in diversi dosaggi per bambini e adulti (62.5 mg, 125 mg, 250 mg, 500 mg, 1000 mg), non serve ricetta medica.
  • Compresse (Tachipirina 500 mg e 1000 mg, rispettivamente farmaco da banco e con ricetta medica)
  • Sciroppo
  • Gocce (esclusivamente per bambini piccoli, poiché la dose prevede 3-4 gtt per chilogrammo di peso)
  • Compresse oro-dispersibili (Tachipirina Flashtab da 250 mg e da 500 mg)
  • Compresse effervescenti (da 500 mg in associazione a vitamina C, o da 1000 mg, questo dosaggio richiede ricetta medica)
  • Bustine di granulato effervescente (da 500 mg e da 1000 mg, la seconda richiede ricetta medica).
  • Granulato orosolubile (250 mg, 500 mg o 1000 mg)

Esiste poi formulazioni endovenoso ad uso ospedaliero.

Da 500 mg o da 1000 mg per un adulto?

È doverosa una fondamentale premessa: in Italia è possibile acquistare senza ricetta la formulazione di Tachipirina 500 e non quella da 1000, che invece richiede ricetta medica.

Il foglietto illustrativo riporta che “la dose raccomandata è di 1 compressa [da 500 mg] alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno. Nel caso di forti dolori o febbre alta, 2 compresse da 500 mg da ripetere se necessario dopo non meno di 4 ore”.

Questo ci permette di intuire, semplificando, che il criterio che guida la scelta di automedicazione o di prescrizione è sempre l’assunzione della cosiddetta dose minima efficace, ossia la più bassa dose possibile ma che permetta un risultato soddisfacente.

In realtà la scelta non è sempre semplice, ma a meno di diverso parere medico si raccomanda di iniziare sempre dalla dose più bassa e fare sempre scrupolosamente riferimento agli intervalli consigliati prima di una nuova somministrazione e, soprattutto non superare i 3000 mg al giorno (inteso come 24 ore).

In alcuni casi possono essere inoltre adottati dosaggi intermedi, preformulati come nel caso di Tachifludec che contiene 600 mg di paracetamolo, oppure assumendo per esempio una compressa e mezza da 500 mg (per un totale di 750 mg).

Se ci si attiene alle dosi consigliate Tachipirina è generalmente sicura sia negli adulti che nei bambini, ma gli episodi di overdose acuta possono provocare danni potenzialmente letali al fegato; in rari casi gli stessi danni possono essere causati anche da una dose normale e comunque il rischio aumenta se si assume alcool. La tossicità del paracetamolo è la causa principale di insufficienza epatica acuta nei paesi occidentali ed è responsabile della maggior parte degli episodi di overdose da farmaco negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia e in Nuova Zelanda, dove viene anche usato a scopo suicida.

Negli adulti

  • dosi singole superiori a 10 grammi o 200 mg/kg peso (la minore delle due)
  • dosi più piccole, ma sommate nelle 24 ore, fino a superare questi livelli

sono associate ad una significativa probabilità di causare tossicità.

L’assunzione di dosi tossiche è causa di gravi danni epatici, che possono essere predetti attraverso la valutazione delle concentrazioni del medicinale nel sangue a partire da 4 ore a seguito della somministrazione.

Si può usare per mal di testa, raffreddore, mal di gola… ?

Il paracetamolo è un buon antidolorifico, che può quindi dare sollievo in tutte le condizioni in cui ci sia una forma di dolore medio-lieve; in particolare ricordiamo che:

  • In caso di mal di testa non è sempre facile prevedere quale farmaco possa garantire una risoluzione completa e/o rapida, ma alcuni pazienti trovano grande beneficio con Tachipirina (da 500 o da 1000 mg, a seconda dei casi); da notare che esiste in commercio una formulazione specifica per questa forma di dolore contenente anche caffeina (Tachicaf®, richiede ricetta medica ripetibile). Per approfondire si segnala l’articolo dedicato a paracetamolo e mal di testa.
  • Il paracetamolo è molto usato nella composizione di farmaci per le malattie da raffreddamento, in associazione ad altri medicinali (spesso decongestionanti); l’utilizzo principale in questi casi è dare sollievo da febbre e dolore diffuso, ma può dare benefici anche al mal di gola (anche se ricordiamo non ha effetto antinfiammatorio).

Si può assumere a stomaco vuoto?

Sì, in genere non causa problemi in quanto a differenza degli antinfiammatori tradizionali (FANS):

  • Non è un acido, quindi non ha azione gastrolesiva diretta quando arriva nello stomaco;
  • il meccanismo di azione è diverso dagli antinfiammatori e non manifesta quindi nemmeno azione gastrolesiva indiretta.

In soggetti a rischio o in caso di effetti collaterali gastrointestinali (nausea, bruciore di stomaco, …) la somministrazione a stomaco pieno potrebbe comunque risultare preferibile.

Tachipirina in gravidanza

In genere può essere usata in gravidanza (ma va sempre consultato prima il ginecologo!) e non influisce sulla chiusura del dotto arterioso fetale come i FANS.

Secondo alcuni lavori recenti potrebbe aumentare il rischio di asma per il feto, ma è ad oggi il farmaco di elezione per febbre e dolore in gravidanza.

Ricordiamo poi che periodicamente emergono dubbi su un possibile legame tra l’utilizzo del paracetamolo in gravidanza e l’aumento del rischio di sviluppo nel bambino della sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD); uno degli ultimi in ordine di tempo è uno studio norvegese condotto su più di 100000 bambini in cui sembra emergere un collegamento tra l’abuso del farmaco in gravidanza e l’aumento della frequenza di comparsa del disturbo. Si noti tuttavia che trattandosi di studi osservazionali è sempre un azzardo ipotizzare una relazione diretta di causa-effetto.

Si può approfondire con l’articolo dedicato.

Tachipirina in allattamento

In genere l’utilizzo durante l’allattamento non comporta particolari controindicazioni o pericoli, anche se si raccomanda sempre il preventivo parere del pediatra.

La molecola infatti passa nel latte materno, ma in quantità inferiori a quelle normalmente usate in medicina pediatrica.

 A cosa serve?

Le principali indicazioni del paracetamolo sono il trattamento della febbre e del dolore.

Tachipirina è un buon sostituto dell’aspirina, soprattutto nei pazienti in cui sussistono problemi di stomaco od in terapia con anticoagulanti; ha proprietà analgesiche e antipiretiche paragonabili a quelle dell’aspirina, mentre gli effetti antinfiammatori sono piuttosto scarsi (praticamente trascurabili da un punto di vista clinico). È ben tollerata, è disponibile anche senza ricetta medica e non provoca effetti collaterali a livello gastrico come l’aspirina: negli ultimi anni è sempre più usato come farmaco da automedicazione.

Dosi di Tachipirina nei bambini

Immagine di una mamma che misura la febbre a un bambinoi

La Tachipirina è uno dei farmaci più usati per la febbre nei bambini. (Photo Credit: iStock.com/Ridofranz)

Il farmaco è considerato sicuro se correttamente utilizzato e il rischio principale è legato a potenziali sovradosaggi, in genere frutto di errori inconsapevoli; per questo motivo è molto importante attenersi alle dosi consigliate dal pediatra o, nel caso di dubbio, rivolgersi sempre a pediatra o farmacista.

 

Si ricordi che l’OMS consiglia di somministrare ai bambini il paracetamolo solo se presentano febbre maggiore di 38-38,5 °C, perché la febbre rimane un meccanismo di difesa dell’organismo che non andrebbe soppresso del tutto..

Supposte

La formulazione in supposte è ormai sempre meno utilizzata, ma indicativamente:

  • Tachipirina supposte 62.5 mg, per i bimbi da 3 a 5 kg
  • T. supposte 125 mg, per i bimbi da 6 a 11 kg
  • T. supposte 250 mg, per i bimbi da 11 a 20 kg
  • T. supposte 500 mg, per i ragazzi dai 21 ai 40 kg
  • T. supposte 1000 mg, solo per gli adulti

Gocce

Nei neonati la forma più usata è sicuramente quella in gocce, che in genere vengono prescritte al dosaggio di 2-3 gocce per chilo, o più semplicemente (fonte Tachipirina gocce, foglietto illustrativo)

Tachipirina gocce NUOVA FORMULAZIONE
Peso Età Dose singola Dose giornaliera
da 3,2 kg 0-30 giorni 8 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 4,3 kg 1 mese 10 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 5,3 kg 2 mesi 13 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 6,1 kg 3 mesi 22 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 6,7 kg 4 mesi 25 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 7,2 kg 5-6 mesi 27 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 8 kg 7-10 mesi 30 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 9 kg 11-14 mesi 33 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 10 kg 15-19 mesi 36 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 11 kg 20-23 mesi 39 gocce Fino a 4 volte (ogni 6 ore)

Si raccomanda di fare riferimento sempre al peso e non all’età, a meno di diverso parere medico.

Sciroppo

Lo sciroppo rappresenta una soluzione molto amata dalle mamme perché viene generalmente assunto senza particolari rimostranze dal bambino e permette un dosaggio abbastanza granulare del farmaco (si consiglia di fare riferimento al peso, più che all’età).

La confezione dello sciroppo di Tachipirina, che contiene una siringa dosatrice all’interno, prevede le seguenti posologie:

Peso Età Dose singola Dose giornaliera
da 7,2 kg 5-6 mesi 4,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 8 kg 7-10 mesi 5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 9 kg 11-14 mesi 5,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 10 kg 15-19 mesi 6 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 11 kg 20-23 mesi 6,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 12 kg 2 anni 7,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 14 kg 3 anni 8,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 16 kg 4 anni 10 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 18 kg 5 anni 11ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 20 kg 6 anni 12,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 22 kg 7 anni 13,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 25 kg 8 anni 15,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 28 kg 9 anni 17,5 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)
da 31 kg fino a 32 kg 10 anni 19 ml Fino a 4 volte (ogni 6 ore)

Nei bambini con più di 10 anni rapporto peso-età è meno preciso, quindi le dosi consigliate diventano:

  • Bambini di peso tra 33 e 40 kg ( di età superiore ai 10 anni ed inferiore ai 12 anni): 20 mL di sciroppo alla volta (corrispondenti a 480 mg), da ripetere se necessario dopo 6 ore, senza superare le 4 somministrazioni al giorno.
  • Adolescenti di peso superiore a 40 kg (di età uguale o superiore a 12 anni) ed adulti: 20 mL di sciroppo alla volta (corrispondenti a 480 mg), da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno.

In ogni caso il pediatra deve valutare la necessità di trattamenti superiori ai 3 giorni consecutivi.

Altre formulazioni

Sono disponibili per l’acquisto anche formulazioni orosolubili, sotto forma di compresse masticabili (Tachipirina Flashtab 250/500) o granulato orosolubile (in diversi dosaggi, con gusti adatti al palato dei bambini).

Il vantaggio di queste forme è la velocità di azione, che aumenta grazie al rapido assorbimento e al salto del metabolismo di primo passaggio, esplicando quindi l’effetto più rapidamente; altri possibili motivazioni che possono orientare la scelta in questo senso sono i gusti gradevoli e la possibilità di assumere il farmaco anche quando ci si trova lontano da casa.

L’efficacia, attenendosi ai dosaggi suggeriti nel foglietto illustrativo, è ovviamente la stessa delle forme di Tachipirina tradizionali.

In caso di vomito

In caso di vomito è invece consigliabile aspettare l’orario previsto per la dose successiva, a meno di diverso parere del pediatra.

Effetti collaterali

Tachipirina, diversamente da altri analgesici comuni come l’aspirina o l’ibuprofene (Moment®, Brufen®, Buscofen®, …), ha proprietà antinfiammatorie relativamente lievi, quindi non è considerato dal punto di vista degli effetti terapeutici un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS).

Il farmaco non deve essere somministrato a soggetti con:

Ai dosaggi consigliati la Tachipirina non irrita le pareti dello stomaco, non influisce sulla coagulazione e non compromette la funzionalità renale, anche se alcuni studi hanno dimostrato che a dosaggi elevati fa aumentare il rischio di complicazioni a carico delle vie gastrointestinali superiori.

Diversamente dall’aspirina, la Tachipirina può essere usato in età pediatrica, perché la sua assunzione non è correlata al rischio di sindrome di Reye nei bambini affetti da malattie virali.

Nonostante un ottimo profilo di sicurezza, un uso massiccio e sconsiderato del paracetamolo può tuttavia danneggiare diversi organi, soprattutto il fegato e i reni. In entrambi questi organi, la tossicità del farmaco non è determinata dalla molecola in sé, ma da uno dei suoi metaboliti. Il sovradosaggio del paracetamolo provoca gravissimi danni cellulari, fino alla morte delle cellule stesse.

L’overdose da paracetamolo è la causa della maggior parte delle chiamate che giungono ai centri antiveleni degli Stati Uniti, più di qualsiasi altra overdose da farmaci. Inizialmente i sintomi dell’intossicazione da paracetamolo possono non comparire o essere piuttosto vaghi. Se non viene curata, il paziente va tuttavia incontro ad insufficienza epatica e decesso entro pochi giorni. Lo scopo della terapia è quello di eliminare il paracetamolo dall’organismo attraverso la somministrazione di carbone attivo e acetilcisteina; può essere  necessario il trapianto di fegato se i danni provocati dal farmaco fossero particolarmente gravi.

Meccanismo d’azione

Il paracetamolo di solito viene classificato come farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), anche se a rigore non fa parte di questa categoria e la sua attività antinfiammatoria è molto debole.

Come tutti i farmaci di questa categoria il meccanismo d’azione principale risiede nell’inibizione della cicloossigenasi (COX), un enzima responsabile della produzione delle prostaglandine, importanti neurotrasmettitori dell’infiammazione, del dolore e della febbre.

Il paracetamolo, e quindi la Tachipirina, ha proprietà analgesiche e antipiretiche paragonabili a quelle dell’aspirina, ma non esercita un’azione antinfiammatoria significativa.

Il metabolismo primario della Tachipirina avviene nel fegato, dove viene scomposta in sostanze non tossiche. Le vie metaboliche rilevanti sono tre e tutte formano prodotti finali inattivi e non tossici che alla fine vengono eliminati dai reni.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Ogni quante ore si può prendere Tachipirina 500?
Negli adulti "la dose raccomandata è di 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno. Nel caso di forti dolori o febbre alta, 2 compresse da 500 mg da ripetere se necessario dopo non meno di 4 ore. Negli adulti, la dose massima per via orale è di 3000 mg di paracetamolo al giorno."

Fonte: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000219_012745_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
Ogni quante ore si può prendere Tachipirina 1000?
La dose raccomandata è 1 compressa o 1 compressa effervescente o 1 bustina, fino a 3 volte al giorno. L’intervallo tra le diverse somministrazioni non deve essere inferiore alle quattro ore.

Fonte: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000219_012745_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
Ogni quante ore si può dare Tachipirina ad un bambino?
Nel caso dei bambini è indispensabile fare riferimento al foglietto illustrativo, tenendo in considerazione la forma farmaceutica usata (supposte, sciroppo, gocce, FlashTab) e il peso del bambino.
A cosa serve Tachipirina?
Può essere usata per il trattamento di:
  • dolore,
  • febbre.
Quando prendere Tachipirina?
Può essere assunta indipendentemente dai pasti, ma nel pieno rispetto delle dosi consigliate in base all'età del paziente (e soprattutto al peso nel caso dei bambini). Quante volte assumerla dipende dal dosaggio utilizzato.

Può essere usata per il trattamento della febbre e/o del dolore.
Dopo quanto fa effetto?
L'effetto compare in genere entro 30-60 minuti (variabile in base anche alla dose), anche se il picco plasmatico in realtà viene raggiunto successivamente; l'assunzione rettale (supposte) e sublinguale potrebbero essere un po' più veloci rispetto alle forme orali (in cui le forme liquide sono a loro volta più rapide di quelle solide).
Per quanti giorni si può assumere?
Il paracetamolo può essere assunto anche per lunghi periodi, ma in questo caso è in genere consigliabile il preventivo parere del medico/pediatra.
Quanto dura l'effetto?
In genere non meno di 3-4 ore (emivita plasmatica).
Quante se ne possono assumere al giorno?
A meno di diverso parere medico, un adulto in salute non dovrebbe superare i 3 g (3000 mg) al giorno.
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Domande e risposte
  1. Va bene come antinfiammatorio?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Tachipirina (e ovviamente equivalenti a base di paracetamolo) non hanno azione antinfiammatoria.

  2. Si può usare in allattamento?

    1. Dr. Roberto Gindro

      È considerata assolutamente sicura, per quanto riguarda le dosi le valuti con il suo ginecologo o con il pediatra.

  3. Due compresse da 500 sono come una da mille?
    E mezza da mille è come una da 500?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Sì, esatto.