Transaminasi alte (GPT e GOT): cause e quando preoccuparsi

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Introduzione

Il fegato è una ghiandola che, tra le sue funzioni, è in grado di:

  • digerire il cibo,
  • immagazzinare energia,
  • rimuovere ed eliminare le tossine e le sostanze di rifiuto dal sangue (depurazione).

Il fegato è il secondo più grande organo nell’organismo umano (il primo è la pelle), si trova protetto dalla gabbia toracica, sul lato destro dell’addome e pesa circa tre chili.

I cosiddetti test di funzionalità epatica sono esami del sangue che attraverso il controllo di diverse sostanze permettono di verificarne la salute e il buon funzionamento, aumentando in caso di sofferenza dell’organo, come nel caso di epatiti e cirrosi.

Sono spesso prescritti in occasione di controlli di routine, oppure come richiesta più mirata in caso di sintomi suggestivi di patologia epatica, come ad esempio:

I parametri misurati/misurabili sono numerosi e comprendono tra l’altro:

  • albumina, una proteina prodotta dal fegato,
  • transaminasi, ovvero enzimi che si trovano nel fegato, tra cui
    • alanina transaminasi (ALT),
    • aspartato transaminasi (AST),
    • fosfatasi alcalina (ALP)
    • e gammaglutammiltransferasi (GGT),
  • LDH (enzima),
  • bilirubina, una sostanza gialla che fa parte della bile e che si forma quando i globuli rossi vengono distrutti al termine del loro ciclo vitale (un eccesso di bilirubina nel sangue può essere causa di ittero);
  • piastrine, elementi cellulari del sangue coinvolti nel meccanismo di coagulazione,
  • tempo di protrombina, che misura quanto tempo è necessario al sangue per coagulare (la protrombina è prodotta dal fegato).

È da notare che i risultati potrebbero essere alterati anche in seguito a patologie o lesioni di origine non epatica e, al contrario, potrebbero essere del tutto normali anche in presenza di patologie del fegato.

Riproduzione grafica del fegato

iStock.com/magicmine

Perché vengono richiesti

Gli esami della funzionalità epatica possono essere usati per:

  • effettuare un controllo di routine,
  • controllare se c’è un’infezione al fegato, ad esempio un’epatite, in caso di sintomi dubbi o in soggetti a rischio,
  • monitorare la progressione di una malattia, ad esempio dell’epatite virale o alcolica,
  • monitorare l’efficacia di una terapia,
  • rilevare eventuali possibili effetti collaterali dei farmaci.

Transaminasi ed altri esami

Tra gli esami prescritti con maggior frequenza ricordiamo:

  • ALT (alanina amino transferasi). L’ALT (o GPT) è un enzima del fegato che aiuta l’organismo a metabolizzare le proteine. Si tratta di una proteina sintetizzata esclusivamente in quest’organo e in caso di lesioni viene riversata nel sangue aumentando quindi la concentrazione presente oltre i limiti normali. Il valore è è più specifico rispetto al dosaggio dell’AST.
  • AST (aspartato transaminasi). L’AST è un enzima che, come l’ALT, quando non ci sono problemi si trova nel sangue in minime quantità. L’aumento dei livelli può indicare una patologia o una lesione al fegato. È meno specifica in quanto si trova anche in altre parti del corpo (cuore, reni, muscoli e cervello).
  • ALP (fosfatasi alcalina). L’ALP è un enzima del fegato, dei dotti biliari e delle ossa. Se il suo livello è più alto del normale può indicare l’ostruzione dei dotti biliari (per esempio a causa di calcoli alla cistifellea); non è specifica, in quanto può aumentare anche in caso di determinate patologie ossee.
  • Albumina e proteine totali. L’albumina è una delle proteine prodotte dal fegato ed usata, tra l’altro, per mantenere una corretta pressione dei fluidi corporei e funge da trasportatore nel sangue per moltissime molecole diverse (anche farmaci). Se i livelli di albumina e proteine totali sono più bassi del normale possono indicare problemi o lesioni al fegato.
  • Bilirubina. La bilirubina è una sostanza di colore giallo prodotta dalla normale disgregazione dei globuli rossi; passa nel fegato, dove viene incorporata nella bile e successivamente eliminata attraverso le feci. Se il fegato non funziona correttamente la bilirubina non viene più eliminata correttamente e può rimanere nel sangue, che è in grado di trasportarla in tutto l’organismo con la conseguenza di una progressiva comparsa della tipica colorazione giallastra di pelle e occhi (ittero).
  • GGT (gamma glutamil transferasi). La GGT è un enzima contenuto nel sangue. Se il livello è più alto del normale, può indicare una lesione al fegato o ai dotti biliari.
  • LDH (l-lattato deidrogenasi). È un enzima che si trova nel fegato. Se il suo livello è più alto del normale, può indicare una lesione al fegato.
  • Conta delle piastrine. Si tratta di cellule presenti nel sangue, protagoniste della prima parte del processo di emostasi (riparazione di ferite), ma in questo caso l’esame viene usato per monitorare la salute del fegato (il valore può significativamente ridursi in caso di cirrosi e altri problemi gravi).
  • Tempo di protrombina (PT). È il tempo che il sangue impiega per coagularsi e fa riferimento alla protrombina, una proteina prodotta dal fegato e coinvolta nel meccanismo di coagulazione. Se il tempo di protrombina aumenta significa che il fegato può avere qualche problema a produrre la giusta quantità di proteine, a causa per esempio di cirrosi o di altro danno grave..

Rischi

Il campione di sangue viene prelevato da una vena del braccio (sangue venoso).

Il rischio più comune connesso agli esami del sangue è il dolore o la formazione di lividi nella zona del prelievo, ma la maggior parte delle persone non presenta controindicazioni gravi ai prelievi di sangue.

Preparazione

Alcuni alimenti e specifici farmaci possono alterare il risultato degli esami della funzionalità epatica, ma il medico darà se necessario indicazioni in merito (l’eventuale durata del digiuno e dell’astensione dai farmaci dipende dal tipo di esami che il paziente deve svolgere).

Valori normali

I valori normali degli esami della funzionalità epatica sono i seguenti:

  • ALT 7-55 U/l (unità per litro)
  • AST 8-48 U/l
  • ALP 40-129 U/l
  • Albumina 3,5-5 g/dl (grammi per decilitro)
  • Proteine totali 6,3-7,9 g/dl
  • Bilirubina 0,1-1,2 mg/dl
  • GGT 8-61 U/l
  • LDH 122-222 U/l
  • PT 9,4-12,5 secondi

Fonte tabella: Mayo

Questi risultati sono riferiti agli uomini adulti, ma i valori normali possono variare a seconda del laboratorio di analisi ed essere leggermente diversi per le donne e i bambini (e possono cambiare leggermente anche in età avanzata). I risultati, inoltre, possono essere alterati se il paziente assume determinati alimenti o farmaci. Ricordatevi di comunicare al medico i farmaci che assumete e di descrivergli la vostra dieta, in modo da consentirgli di interpretare bene i risultati.

Ovviamente ciascuno di questi valori può essere influenzato da disturbi e situazioni del tutto indipendenti dal fegato e, per quanto possa sorprendere, trovare alterazioni relative a transaminasi e altri valori epatici è molto comune; il medico valuta in questi casi la situazione nel complesso (sintomi, fattori di rischio, stato di salute, entità della fluttuazione, …) per decidere se procedere ad approfondimenti o meno.

Nessuno di questi esami permette una diagnosi esatta se analizzato singolarmente, ma rappresentano uno strumento indispensabile per orientarla nella giusta direzione.

Più i risultati sono lontani dalla normalità, più è probabile che il paziente soffra di disturbi significativi del fegato. Il medico userà i risultati per impostare eventuali terapie. Se sapete già di soffrire di problemi al fegato, gli esami della funzionalità epatica servono se la malattia progredisce o se sta reagendo alle terapie.

Transaminasi alte, cause e quando preoccuparsi

Il riscontro isolato di una transaminasi solo lievemente aumentata può essere una condizione occasionale e temporanea, dovuta magari a qualche farmaco o a una dieta non corretta; in assenza di sintomi rilevanti e fattori di rischio significativi il medico in genere consiglia di ripetere il dosaggio a distanza di qualche settimana.

Anche l’attività fisica intensa, grandi sforzi e disturbi muscolari possono interferire con il dosaggio delle transaminasi nel sangue.

In condizioni normali le transaminasi sono presenti nel sangue in quantità molto basse e spesso simili tra loro (di norma AST è leggermente superiore rispetto ad ALT); la valutazione di questo rapporto è molto utile alla diagnosi, in quanto in caso di aumento isolato di ALT si è portati a pensare a un danno NON relativo al fegato (ma per esempio al cuore).

Quando il fegato non funziona correttamente emergerà invece un innalzamento più significativo di ALT e, in modo meno marcato, di AST.

I disturbi più comuni del fegato che giustificano valori di transaminasi alte sono:

In caso di transaminasi molto alte (dieci volte o più rispetto ai valori normai), si è portati a pensare a un danno acuto e severo, per esempio:

Un aumento più contenuto ma cronico (cioè persistente nel tempo) è suggestivo di

  • fegato grasso,
  • danni da farmaci
  • ed epatiti virali (in fase non acuta).

In caso di tumore al fegato in genere il rialzo delle transaminasi è più contenuto, mentre aumentano soprattutto i livelli di alfafetoproteina (una proteina che viene principalmente prodotta dal fegato del feto durante la gestazione e che tende poi a diminuire gradualmente a seguito della nascita), un utile marcatore tumorale.

Nella maggior parte delle condizioni di malattia legate al fegato la concentrazione di ALT è più alta dell’AST, fanno eccezione:

Approfondimento ALT/GPT

Transaminasi basse

Le transaminasi possono mostrare valori ridotti in caso di:

Transaminasi e gravidanza

La valutazione dei risultati di esami di screening per il fegato in gravidanza non può prescindere dalla consapevolezza dei fisiologici cambiamenti legati a questa particolare condizione; la maggior parte degli esami epatici rimane sostanzialmente immutata, fanno tuttavia eccezione le sostanze prodotte dalla placenta (fosfatasi alcalina, alfafetoproteina) o interessate dalla diluizione cui va incontro il sangue (albumina ed emoglobina).

Dalle analisi delle transaminasi in gravidanza non ci aspettiamo di norma particolari cambiamenti rispetto ai valori normali.

La percentuale di donne cui viene rilevata una qualche alterazione dei valori è indicativamente del 3-5%, nonostante si tratti tendenzialmente di una popolazione ovviamente giovane e generalmente in buona salute; in queste pazienti in alcuni casi gli spostamenti rispetti alla normalità potrebbero essere infatti anche non essere indicativi di problemi, ma in ogni caso richiedere sempre un’attenta diagnosi per evidenziare situazioni patologiche che in gravidanza potrebbero richiedere un intervento più tempestivo ed intenso.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Buonasera dottore le chiedo un’informazione, il mio medico a seguito di continui dolori addominali mi ha prescritto un eco addominale ma nessun esame del sangue che non ha rilevato nulla. ma secondo lei dovrei effettuare anche tali esami? La ringrazio

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Buonasera, se li ha fatti e non è risultato nulla di anomalo non c’è motivo di rifarli, intanto l’ecografia ci dirà se serve approfondire con ulteriori esami specifici, su fegato o rene per esempio.

  2. Salve, cortesemente, quali valori cambiano drasticamente quando vi è presente un tumore al fegato? Grazie

    1. Dr. Roberto Gindro

      Ci sono alcuni marker che in determinate condizioni possono aumentare:

      https://it.wikipedia.org/wiki/Tumore_del_fegato#Diagnosi

      poi l’AIRC (http://www.airc.it/tumori/tumore-al-fegato.asp) ci dice che “ci sono diversi parametri che suggeriscono una malattia del fegato quali, per esempio, i dosaggi delle transaminasi e della bilirubina. Il marcatore tumorale più significativo è l’alfa-fetoproteina, una proteina che si associa alla presenza di neoplasia, anche se è espressa con valori patologici in solo circa la metà dei pazienti affetti da tumore.”

  3. Sn preoccupata,,,,ho fosfatasi alcalina alta…e gamma gt…alta

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Bisogna valutare anche gli altri indici epatici, è probabile un problema di stasi a livello epatico, ne parli col medico, probabilmente servirà un’ecografia.

    2. grazie,,,,faro’ ecografia

  4. Valori Got 36 (1-31) gpt 53 (1-31) gamma gt 63 (1-38) esami epatite negativi ecografia addome negativa .non prendo farmaci . L unica cosa quando ho fatti gli esami non ero a digiuno

    1. Dr. Roberto Gindro

      Esercizio fisico?
      Sintomi?

  5. Buongiorno dott bilirubinemia totale 1.44 – diretta 0.65-indiretta 0.79.ygt29-trigliceridi 44-eosinofili. 6. Mi devo preoccupare

    1. Mi scusi eosinofili 7,6

    2. Dr. Roberto Gindro

      Valori di riferimento?

    3. Bilirubinemia tot 0,2-1,2bilirubinemia diretta 0.1-0,4.bilirubinemia indiretta 0,1-0,8.eosinofili 0,0-1,5

    4. Dr. Roberto Gindro

      Le transaminasi sono nella norma?

    5. Sì 29..riferimento 0,0-38,0

    6. Dr. Roberto Gindro

      Potrebbe essere una fluttuazione momentanea di scarso significato, ma raccomando di verificare con il medico.

  6. È vero che l’attività fisica potrebbe alzare le transaminasi?

  7. Con i valori delle transaminasi nella norma posso escludere un tumore al fegato?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Diciamo che è un ottimo punto di partenza, ma va contestualizzato con l’aiuto del proprio medico (perchè sono stati richiesti gli esami, altri sintomi, fattori di rischio, …).

  8. Sono tanto alte le mie transaminasi? Perchè?

    GOT: 43
    GPT: 92

    1. Dr. Roberto Gindro

      Sembra effettivamente esserci un lieve aumento, ma per una valutazione generale il medico necessiterà anche dei valori di riferimento e di tutti gli altri valori (relativi agli ulteriori esami che immagino le siano stato prescritti). Non è quindi possibile fornire ulteriori spunti di riflessione.