Gent.le Dott.
prima di tutto, Le faccio i miei più sentiti complimenti per questo servizio e per la dedizione che ci mette, è davvero da ammirare! E Le faccio anche gli auguri di buon anno.
Le spiego la mia situazione, provando a essere sintetico. Sono sempre stato una persona timida e chiusa, ci sono nato nato, quindi, la genetica ha avuto un suo ruolo, ma anche i fattori ambientali sono stati determinanti. Sino alle elementari, ero un bambino molto felice, allegro, con qualche episodio di malinconia (quindi credo di essere sempre predisposto) ma mi sono ammalato dalle medie in poi, a causa anche di scuole private abbastanza rigide. I miei genitori non mi hanno fatto mancare nulla materialmente, sia chiaro, ma sono stati troppo oppressivi e per ogni minima stupidaggine riguardo a me, si degenerava. Quindi, mi sono ammalato di depressione, attacchi di panico e soprattutto fobia sociale. Pochissimi amici, una o due avvenute con ragazze, niente di più. Mi sono laureato, titolo umanistico, due stage e poi niente. Mi ritrovo a 33 anni senza lavoro e a casa con i miei. I miei mi hanno rinfacciato di aver scelto una facoltà inutile, ma la laurea nel MIO CASO, è l’ultimo dei motivi. La fobia sociale mi ha distrutto nata nell’adolescenza. E un altro fattore che mi ha deteriorato sono stati i soldi. Spiego, avrei desiderato vivere all’estero, ma questo avrebbe comportato chiedere un supporto ai miei e ho avuto paura di chiedere un aiuto per il biglietto aereo. Allora, Le chiedo, anche se non è un psichiatra, come si fa ad andare avanti essendo pieno di RIMPIANTI che pesano come macigni e non ti lasciano respirare? Grazie.
Dr. Roberto Gindro
La soluzione migliore sarebbe trovare la forza di costruire il suo futuro su questi rimpianti, usarli quindi come benzina per voltare pagina; ovviamente potrebbe non essere così semplice ed un supporto psicologico potrebbe essere utile.
Credo che al suo posto cercherei un lavoro, inizialmente uno qualsiasi per poter mettere da parte due soldi e coronare davvero il sogno di andare all’estero; con un minimo di pianificazione non faticherà a costruirsi una vita lontano dall’Italia (sicuramente lo sa meglio di me, ma ci sono Paesi in cui trovare lavoro non comporta alcuna difficoltà e fare carriera è alla portata quando ci sono voglia di fare e dedizione).
Oggi è il primo gennaio, lo viva come l’inizio della sua nuova vita e cominci da oggi (non da domani, da oggi!) a progettare concretamente i prossimi passi: i sogni devono essere l’oggetto a cui aggrapparsi quando arriveranno le difficoltà, ma per il resto viva un giorno alla volta e posi un mattone alla volta.
Domanda
Grazie dottore!
ma secondo Lei ce la posso fare? Ho così tanta rabbia in corpo!
Dr. Roberto Gindro
Sicuramente può farcela, deve solo riuscire a trasformare la rabbia in qualcosa di positivo, in voglia di combattere e di farcela.
Domanda
Grazie mille dottore per il supporto che mi sta dando, davvero. Una domanda: ma nella determinazione del carattere chi hanno un ruolo più importante: i fattori genetici o ambientali? Grazie, sarà molto dura ma proverò a reagire, almeno provarci.
Dr. Roberto Gindro
Probabilmente entrambi, ma è un mio parere e non una verità scientifica.
Domanda
Suicidasi per un ragazzo che mi ha fatto soffrire….è giusto?
Dr. Roberto Gindro
Suicidarsi non è mai giusto a prescindere dalle cause, oltretutto nel suo caso probabilmente sarebbe una punizione migliore dimostrargli che può essere di nuovo e più felice anche senza di lui.
Domanda
Gentile dottore.. Le scrivo a nome di mia madre che non ce la fa più.. Mio padre l’ha violentata psicologicamente per vent’anni e ora lei si è ribellata sentendosi con un altro uomo.. Mio padre non riesce a digerire la cosa nonostante abbia tradito mia madre già un sacco di volte.. Ma non è solo questo: mio padre soffre di un disturbo paranoide di personalità, è convinto che tutti parlino male di lui e che tutti vogliano fargli del male, comprese noi della famiglia, e si comporta da cane rabbioso per poi piangersi addosso due minuti dopo.. Lui soffre di manie di persecuzione, non lascia in pace mia madre neanche un secondo,e oltre a questo c’è da aggiungere che è la persona più egoista del mondo, pensa solo e soltanto al suo benessere e non capisce che ha ucciso mia madre e sta facendo la stessa cosa con me.. Purtroppo mia madre non può lasciarlo, perchè se succede, lui abbandona il lavoro e si rintana in camera da letto a piangere tutto il giorno, come già fa.. Se io, mia madre e mia sorella ce ne andassimo, lui si ucciderebbe di sicuro.. E d’altra parte mia madre non ce la fa più a sopportare queste pressioni psicologiche estenuanti da parte di mio padre e sta pensando anche lei di farla finita.. E io che mi trovo nel mezzo, a doverli gestire entrambi, sto facendo anch’io un pensierino su questo.. La prego, mi aiuti, sono disperata
Dr. Roberto Gindro
Mi dispiace davvero, ma purtroppo non ho modo di aiutarla concretamente; credo che il primo passo sarebbe convincere il suo papà ad accettare una terapia medica, ma mi rendo conto che non sia facile.
Domanda
Salve! Il mio problema e’ che non lavoro e sto sempre male per questo motivo, che cosa ppsso fare? Sono stanca , non c ‘ e la faccio piu’.
Dr. Roberto Gindro
Ne ha già parlato in famiglia? Con il medico?
Domanda
IO NON DICO CHE CHI SI SUICIDA FACCIA BENE, PER CARITA’! MA VOI CHE DIRITTO AVETE DI BOLLARLO PER MALATO MENTALE? IO NON TROVO NULLA DI STRANO CHE UNO CHE TROVI LA SUA VITA PEGGIORE DELLA MORTE POSSA ARRIVARE ANCHE A QUESTO E SE PRENDE TALI DECISIONI E’ LIBERO DI FARLO! LA SUA VITA APPARTIENE SOLO A LUI! SE UNO CHE HA TENTATO VIENE PER GIUNTA DA VOI IMPASTICCATO E STIGMATIZZATO, SE DA SOLO MAGARI UN MESE DOPO A QUEL DISPIACERE NON PENSAVA PIU’, CON QUESTO VOSTRO UMILIANTE INTERVENTO LO RIFA’ DI SICURO! TROVO VERGOGNOSO CHE ALLA VIGILIA DEL “3000” POSSIATE ANCORA ESISTERE! SIETE DEI DIKTAT STILE MODERNO!!! MI FATE SCHIFO!!! UNA VOLTA C’ERANO GLI INQUISITORI, POI I NAZISTI E ADESSO VOI!!!
Dr. Roberto Gindro
Rispetto il suo parere e lo capisco, ma non è così semplice: è pieno il mondo di persone che hanno tentato il suicidio, sono state salvate e dopo un percorso difficile ora sono felici, magari con figli o per altre soddisfazioni personali.
In questi casi non ne vale la pena?
Personalmente sono favorevole all’eutanasia, e quindi comprendo il suo punto di vista, ma nei casi di depressione è molto più complicato perchè il punto è capire se a decidere di dire basta sia la persona o la malattia. Nel primo caso nulla da dire, nel secondo…
Domanda
Ho bisogno di parlare con qualcuno. Medito il suicidio da un pò, mi pento di tante cose che ho fatto, perchè bisognosa di affetto, tuttora sto rifacendo quello che non dovrei fare, ho perso tutta la mia dignità ormai, non mi interessa più niente. Non posso continuare a stare in casa e piangere, non ce la faccio più. Ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto in questo momento, ma il ragazzo con cui sto, mi ha illuso, mi sfrutta solamente per i suoi scopi, non mi dà nessuna attenzione e mi cerca quando vuole solo per soddisfare le sue pretese. Mi è successo sempre così, oltre alla mia bruttissima infanzia passata tra il subire gli atti di bullismo da parte di ragazzi più grandi e conflitti in famiglia, ho perso il mio cane, l’unico che nei miei momenti tristi mi ha sempre aiutato, e mi spingevo ad andare avanti, a trascinarmi e continuare a vivere sorridendo, sapendo che alla risposta sto bene, dietro e dentro di me affondavo nella tristezza più totale. Non so più cosa fare…
Dr. Roberto Gindro
Nel mio piccolo ci sono, ma non ho le competenze per aiutarla davvero; una possibilità è il consultorio, dove troverebbe un supporto psicologico gratuitamente.
Domanda
40 anni Ragioniere programmatore … Nel 2010 Mi sono licenziato dalla fabbrica dove lavoravo come operaio poiché stanco delle non possibilità di fare carriera (nonostante conoscenza di 2 lingue straniere scritte e parlate) …. Stanco della noiosa realtà provinciale di una cittadina del centro Italia e stanco di vivere con i genitori. Affascinato dall’est Europa me ne sono andato la’ a vedere il da farsi ma dopo un periodo di alti e bassi e terza lingua straniera(russo) parlata e scritta … Ultimamente anche la dipendenza dal gioco d’azzardo … Il lavoro saltuario e basta solo per mangiare . Non so cosa fare se e quando finiranno i soldi , tornare a casa dei miei rappresenterebbe il fallimento finale … Inizio a pensare di essere stanco di vivere e non avere futuro nonostante la mia compagna crede in me e nelle mie potenzialità
Dr. Roberto Gindro
Con cosa programma?
Domanda
Intendevo il diploma di scuola-superiore (ragioniere-programmatore) , a quei tempi Pascal , BASIC
Dr. Roberto Gindro
Ok; in questo caso ritengo che il primo passo sia quello di combattere la dipendenza dal gioco; se avesse ancora cittadinanza italiana potrebbe essere aiutato da questo punto di vista in modo gratuito.
Domanda
salve dottore,vengo da un matrimonio e una convivenza andati male,e nei momenti difficili ho pensato spesso al suicidio,anche se non so se riuscirei.poi in quei momenti la mia personalita’ cambia in modo radicale,io sono molto buono e scherzo con tutti,ma mi trasformo in un essere molto pericoloso,credo che potrei arrivare a far male anche a gente che non conosco,mi isolo e divento pieno d’odio per tutto e tutti. ora ho un altra storia un po complicata da tre anni, e cerco sempre in lei cose d’amore o carinerie che lei non ha nel sangue e lei si allontana sempre piu’.io voglio stare con lei, ma come devo fare per essere piu’ tranquillo e rilassato con lei per non perderla? perchè ho bisogno di queste cose?le dico subito che non andro’ mai da uno psicologo..
Dr. Roberto Gindro
Domanda banale, ma necessaria: ha provato a parlarne sinceramente con la partner?
Domanda
certo,lei continua a dirmi che e’ fatta cosi’,quindi se mi va bene e’ cosi’,altrimenti niente..
Dr. Roberto Gindro
Al di là di questo rapporto ritiene che ci siano problemi di rabbia anche con altre persone?
Domanda
no,la rabbia esce nei momenti di crisi profonda con le partner..
Dr. Roberto Gindro
Ha usato il plurale perchè le capitava anche nella precedente convivenza?
Domanda
si,credo di non accettare il fatto che una storia finisca,con la mia ex moglie,e’ stato devastante,dopo 14 anni insieme e’ finita in un attimo,tornare dai miei,con le nostre bimbe lontane da me,solo senza piu’ amici,e nemmeno li cercavo,notti senza dormire,solo a bere in giro.son finito due volte all’ospedale,svenimenti,attacchi di panico..con la seconda un po’ meno perché poi ho conosciuto quella attuale,ma nei momenti difficili sento ancora uscire quella rabbia e ho paura per me a volte,mi ferisco da solo,divento litigioso con niente,aspetto solo una parola o uno sguardo fatto male.ma stranamente vado in chiesa,do magari soldi a povera gente,normalmente non lo faccio..mi divido in due estremi..
Dr. Roberto Gindro
In tutta onestà credo che un supporto psicologico sia davvero l’unica strada per imparare a gestire questi aspetti e superare quando si è trovato a passare, ma ovviamente capisco la ritrosia ad iniziare questo tipo di percorso e la rispetto.
Gent.le Dott.
prima di tutto, Le faccio i miei più sentiti complimenti per questo servizio e per la dedizione che ci mette, è davvero da ammirare! E Le faccio anche gli auguri di buon anno.
Le spiego la mia situazione, provando a essere sintetico. Sono sempre stato una persona timida e chiusa, ci sono nato nato, quindi, la genetica ha avuto un suo ruolo, ma anche i fattori ambientali sono stati determinanti. Sino alle elementari, ero un bambino molto felice, allegro, con qualche episodio di malinconia (quindi credo di essere sempre predisposto) ma mi sono ammalato dalle medie in poi, a causa anche di scuole private abbastanza rigide. I miei genitori non mi hanno fatto mancare nulla materialmente, sia chiaro, ma sono stati troppo oppressivi e per ogni minima stupidaggine riguardo a me, si degenerava. Quindi, mi sono ammalato di depressione, attacchi di panico e soprattutto fobia sociale. Pochissimi amici, una o due avvenute con ragazze, niente di più. Mi sono laureato, titolo umanistico, due stage e poi niente. Mi ritrovo a 33 anni senza lavoro e a casa con i miei. I miei mi hanno rinfacciato di aver scelto una facoltà inutile, ma la laurea nel MIO CASO, è l’ultimo dei motivi. La fobia sociale mi ha distrutto nata nell’adolescenza. E un altro fattore che mi ha deteriorato sono stati i soldi. Spiego, avrei desiderato vivere all’estero, ma questo avrebbe comportato chiedere un supporto ai miei e ho avuto paura di chiedere un aiuto per il biglietto aereo. Allora, Le chiedo, anche se non è un psichiatra, come si fa ad andare avanti essendo pieno di RIMPIANTI che pesano come macigni e non ti lasciano respirare? Grazie.
La soluzione migliore sarebbe trovare la forza di costruire il suo futuro su questi rimpianti, usarli quindi come benzina per voltare pagina; ovviamente potrebbe non essere così semplice ed un supporto psicologico potrebbe essere utile.
Credo che al suo posto cercherei un lavoro, inizialmente uno qualsiasi per poter mettere da parte due soldi e coronare davvero il sogno di andare all’estero; con un minimo di pianificazione non faticherà a costruirsi una vita lontano dall’Italia (sicuramente lo sa meglio di me, ma ci sono Paesi in cui trovare lavoro non comporta alcuna difficoltà e fare carriera è alla portata quando ci sono voglia di fare e dedizione).
Oggi è il primo gennaio, lo viva come l’inizio della sua nuova vita e cominci da oggi (non da domani, da oggi!) a progettare concretamente i prossimi passi: i sogni devono essere l’oggetto a cui aggrapparsi quando arriveranno le difficoltà, ma per il resto viva un giorno alla volta e posi un mattone alla volta.
Grazie dottore!
ma secondo Lei ce la posso fare? Ho così tanta rabbia in corpo!
Sicuramente può farcela, deve solo riuscire a trasformare la rabbia in qualcosa di positivo, in voglia di combattere e di farcela.
Grazie mille dottore per il supporto che mi sta dando, davvero. Una domanda: ma nella determinazione del carattere chi hanno un ruolo più importante: i fattori genetici o ambientali? Grazie, sarà molto dura ma proverò a reagire, almeno provarci.
Probabilmente entrambi, ma è un mio parere e non una verità scientifica.
Suicidasi per un ragazzo che mi ha fatto soffrire….è giusto?
Suicidarsi non è mai giusto a prescindere dalle cause, oltretutto nel suo caso probabilmente sarebbe una punizione migliore dimostrargli che può essere di nuovo e più felice anche senza di lui.
Gentile dottore.. Le scrivo a nome di mia madre che non ce la fa più.. Mio padre l’ha violentata psicologicamente per vent’anni e ora lei si è ribellata sentendosi con un altro uomo.. Mio padre non riesce a digerire la cosa nonostante abbia tradito mia madre già un sacco di volte.. Ma non è solo questo: mio padre soffre di un disturbo paranoide di personalità, è convinto che tutti parlino male di lui e che tutti vogliano fargli del male, comprese noi della famiglia, e si comporta da cane rabbioso per poi piangersi addosso due minuti dopo.. Lui soffre di manie di persecuzione, non lascia in pace mia madre neanche un secondo,e oltre a questo c’è da aggiungere che è la persona più egoista del mondo, pensa solo e soltanto al suo benessere e non capisce che ha ucciso mia madre e sta facendo la stessa cosa con me.. Purtroppo mia madre non può lasciarlo, perchè se succede, lui abbandona il lavoro e si rintana in camera da letto a piangere tutto il giorno, come già fa.. Se io, mia madre e mia sorella ce ne andassimo, lui si ucciderebbe di sicuro.. E d’altra parte mia madre non ce la fa più a sopportare queste pressioni psicologiche estenuanti da parte di mio padre e sta pensando anche lei di farla finita.. E io che mi trovo nel mezzo, a doverli gestire entrambi, sto facendo anch’io un pensierino su questo.. La prego, mi aiuti, sono disperata
Mi dispiace davvero, ma purtroppo non ho modo di aiutarla concretamente; credo che il primo passo sarebbe convincere il suo papà ad accettare una terapia medica, ma mi rendo conto che non sia facile.
Salve! Il mio problema e’ che non lavoro e sto sempre male per questo motivo, che cosa ppsso fare? Sono stanca , non c ‘ e la faccio piu’.
Ne ha già parlato in famiglia? Con il medico?
IO NON DICO CHE CHI SI SUICIDA FACCIA BENE, PER CARITA’! MA VOI CHE DIRITTO AVETE DI BOLLARLO PER MALATO MENTALE? IO NON TROVO NULLA DI STRANO CHE UNO CHE TROVI LA SUA VITA PEGGIORE DELLA MORTE POSSA ARRIVARE ANCHE A QUESTO E SE PRENDE TALI DECISIONI E’ LIBERO DI FARLO! LA SUA VITA APPARTIENE SOLO A LUI! SE UNO CHE HA TENTATO VIENE PER GIUNTA DA VOI IMPASTICCATO E STIGMATIZZATO, SE DA SOLO MAGARI UN MESE DOPO A QUEL DISPIACERE NON PENSAVA PIU’, CON QUESTO VOSTRO UMILIANTE INTERVENTO LO RIFA’ DI SICURO! TROVO VERGOGNOSO CHE ALLA VIGILIA DEL “3000” POSSIATE ANCORA ESISTERE! SIETE DEI DIKTAT STILE MODERNO!!! MI FATE SCHIFO!!! UNA VOLTA C’ERANO GLI INQUISITORI, POI I NAZISTI E ADESSO VOI!!!
Rispetto il suo parere e lo capisco, ma non è così semplice: è pieno il mondo di persone che hanno tentato il suicidio, sono state salvate e dopo un percorso difficile ora sono felici, magari con figli o per altre soddisfazioni personali.
In questi casi non ne vale la pena?
Personalmente sono favorevole all’eutanasia, e quindi comprendo il suo punto di vista, ma nei casi di depressione è molto più complicato perchè il punto è capire se a decidere di dire basta sia la persona o la malattia. Nel primo caso nulla da dire, nel secondo…
Ho bisogno di parlare con qualcuno. Medito il suicidio da un pò, mi pento di tante cose che ho fatto, perchè bisognosa di affetto, tuttora sto rifacendo quello che non dovrei fare, ho perso tutta la mia dignità ormai, non mi interessa più niente. Non posso continuare a stare in casa e piangere, non ce la faccio più. Ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto in questo momento, ma il ragazzo con cui sto, mi ha illuso, mi sfrutta solamente per i suoi scopi, non mi dà nessuna attenzione e mi cerca quando vuole solo per soddisfare le sue pretese. Mi è successo sempre così, oltre alla mia bruttissima infanzia passata tra il subire gli atti di bullismo da parte di ragazzi più grandi e conflitti in famiglia, ho perso il mio cane, l’unico che nei miei momenti tristi mi ha sempre aiutato, e mi spingevo ad andare avanti, a trascinarmi e continuare a vivere sorridendo, sapendo che alla risposta sto bene, dietro e dentro di me affondavo nella tristezza più totale. Non so più cosa fare…
Nel mio piccolo ci sono, ma non ho le competenze per aiutarla davvero; una possibilità è il consultorio, dove troverebbe un supporto psicologico gratuitamente.
40 anni Ragioniere programmatore … Nel 2010 Mi sono licenziato dalla fabbrica dove lavoravo come operaio poiché stanco delle non possibilità di fare carriera (nonostante conoscenza di 2 lingue straniere scritte e parlate) …. Stanco della noiosa realtà provinciale di una cittadina del centro Italia e stanco di vivere con i genitori. Affascinato dall’est Europa me ne sono andato la’ a vedere il da farsi ma dopo un periodo di alti e bassi e terza lingua straniera(russo) parlata e scritta … Ultimamente anche la dipendenza dal gioco d’azzardo … Il lavoro saltuario e basta solo per mangiare . Non so cosa fare se e quando finiranno i soldi , tornare a casa dei miei rappresenterebbe il fallimento finale … Inizio a pensare di essere stanco di vivere e non avere futuro nonostante la mia compagna crede in me e nelle mie potenzialità
Con cosa programma?
Intendevo il diploma di scuola-superiore (ragioniere-programmatore) , a quei tempi Pascal , BASIC
Ok; in questo caso ritengo che il primo passo sia quello di combattere la dipendenza dal gioco; se avesse ancora cittadinanza italiana potrebbe essere aiutato da questo punto di vista in modo gratuito.
salve dottore,vengo da un matrimonio e una convivenza andati male,e nei momenti difficili ho pensato spesso al suicidio,anche se non so se riuscirei.poi in quei momenti la mia personalita’ cambia in modo radicale,io sono molto buono e scherzo con tutti,ma mi trasformo in un essere molto pericoloso,credo che potrei arrivare a far male anche a gente che non conosco,mi isolo e divento pieno d’odio per tutto e tutti. ora ho un altra storia un po complicata da tre anni, e cerco sempre in lei cose d’amore o carinerie che lei non ha nel sangue e lei si allontana sempre piu’.io voglio stare con lei, ma come devo fare per essere piu’ tranquillo e rilassato con lei per non perderla? perchè ho bisogno di queste cose?le dico subito che non andro’ mai da uno psicologo..
Domanda banale, ma necessaria: ha provato a parlarne sinceramente con la partner?
certo,lei continua a dirmi che e’ fatta cosi’,quindi se mi va bene e’ cosi’,altrimenti niente..
Al di là di questo rapporto ritiene che ci siano problemi di rabbia anche con altre persone?
no,la rabbia esce nei momenti di crisi profonda con le partner..
Ha usato il plurale perchè le capitava anche nella precedente convivenza?
si,credo di non accettare il fatto che una storia finisca,con la mia ex moglie,e’ stato devastante,dopo 14 anni insieme e’ finita in un attimo,tornare dai miei,con le nostre bimbe lontane da me,solo senza piu’ amici,e nemmeno li cercavo,notti senza dormire,solo a bere in giro.son finito due volte all’ospedale,svenimenti,attacchi di panico..con la seconda un po’ meno perché poi ho conosciuto quella attuale,ma nei momenti difficili sento ancora uscire quella rabbia e ho paura per me a volte,mi ferisco da solo,divento litigioso con niente,aspetto solo una parola o uno sguardo fatto male.ma stranamente vado in chiesa,do magari soldi a povera gente,normalmente non lo faccio..mi divido in due estremi..
In tutta onestà credo che un supporto psicologico sia davvero l’unica strada per imparare a gestire questi aspetti e superare quando si è trovato a passare, ma ovviamente capisco la ritrosia ad iniziare questo tipo di percorso e la rispetto.