Rimedi efficaci per l’allergia primaverile al polline

Ultima modifica

Introduzione

L’allergia è una reazione immunitaria verso una sostanza esterna, per esempio verso il polline di una pianta o i residui della pelle animale (forfora di cani e gatti), che contiene proteine in grado di innescare un’irritazione alle mucose di naso, occhi, gola e seni paranasali (piccole cavità riempite d’aria dietro alle spalle di zigomi e fronte).

Prendendo in considerazione le allergie stagionali si può essere allergici a:

  • polline degli alberi, rilasciato in periodi specifici di fioritura che possono cambiare a seconda dell’albero o della pianta,
  • polline dell’erba, rilasciato soprattutto durante la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

Le allergie stagionali, a graminacee ed altre piante, sono molto comuni e colpiscono fino a una persona su cinque; i sintomi più frequenti della cosiddetta febbre da fieno sono:

In molti casi i sintomi migliorano con il passare degli anni e fino alla metà dei pazienti nota un qualche miglioramento (ma solo nel 10-20% dei soggetti colpiti si assiste a una completa scomparsa dei sintomi).

Ad oggi non esiste una cura efficace nella totalità dei casi per risolvere definitivamente il problema (anche se il vaccino può essere una soluzione da valutare), ma disponiamo di molti modi per gestire efficacemente il disturbo.

Immagine di un prato primaverile con pollini nell'aria

iStock.com/Steve_Hardiman

Evitare o ridurre l’esposizione ai pollini

Evitare l’esposizione alle sostanze che scatenano i sintomi è sicuramente il modo più sicuro per prevenire la comparsa di sintomi e disturbi, anche se purtroppo non è sempre possibile o semplice.

In casa:

  • Se possibile rimanere in casa quando la concentrazione del polline nell’aria è elevata (esistono numerosi siti e app per verificarlo).
  • Tenere le finestre e le porte chiuse in casa per evitare che entrino gli allergeni.
  • Evitare di tenere fiori freschi in casa.
  • Passare regolarmente l’aspirapolvere, preferibilmente utilizzando una macchina dotata di filtri specifici, che vanno periodicamente sostituiti/lavati.
  • Rimuovere regolarmente la polvere dai mobili, spolverando con un panno umido che permetterà di raccogliere la polvere e il polline depositato.
  • Non fumare e non lasciare che altre persone fumino in casa. Il fumo (attivo e passivo) è causa di irritazione del rivestimento mucoso di naso, occhi, gola e vie respiratorie in genere, peggiorando così i sintomi.
  • Usare un umidificatore in casa, soprattutto in caso di utilizzo dell’aria condizionata, per evitare che l’aria sia eccessivamente secca.
  • Valutare il ricorso a purificatori d’aria (esistono dispositivi in grado di fungere sia da purificatore che ad umidificatore).
  • Se possibile evitare di stendere i panni fuori, per ridurre la quantità di polline che verrà trasportato in casa.
  • Sostituite la moquette con un pavimento in laminato o in altro materiale duro che non raccolga gli acari della polvere e altri allergeni, in particolare nella vostra camera da letto.

Fuori casa:

  • Applicare una piccola quantità di vaselina all’entrata delle narici può aiutare a prevenire il passaggio del polline.
  • Evitare di tagliare l’erba, giocare o camminare in zone erbose e boscose, soprattutto la mattina presto, la sera e di notte, quando il rilascio di polline è al suo massimo.
  • Indossare occhiali da sole avvolgenti per impedire che il polline raggiunga gli occhi.
  • Fare la doccia e cambiarsi i vestiti dopo essere all’aperto, per rimuovere gli allergeni dal corpo.
  • Tenere i finestrini chiusi in macchina e accertarsi che il filtro antipolline dell’auto sia sempre in perfetta efficenza.

Tempo atmosferico e allergie

Il periodo dell’anno in cui si manifestano i sintomi dipende dai tipi di polline verso cui si manifesta l’allergia; gli alberi in genere rilasciano polline soprattutto da marzo ai primi di maggio, mentre l’erba da fine maggio ai primi di agosto. Alcune erbacce verso fine estate.

La stagione allergica può quindi durare da marzo a ottobre e, per i soggetti allergici a più tipi di polline, potrebbero rimanere solo 2-3 mesi invernali di sollievo.

In tutto questo la pioggia può influire in modo sensibile sui sintomi, perché in grado di rimuovere dall’aria la quasi totalità dei pollini sospesi; inoltre nei giorni soleggiati le piante rilasciano più polline di quanto non avvenga nelle giornate piovose o anche solo nuvolose.

Gli allergeni vengono rilasciati soprattutto alla mattina presto, ma con l’aumento della temperatura vengono sollevate verso l’alto con l’aria calda, per poi tornare verso il basso nelle ore serali con la diminuzione della temperatura. Questo significa che i sintomi peggiorano soprattutto a mattino e sera.

In ultimo il vento: nelle zone in cui spira in modo più o meno costante una certa brezza (pensiamo per esempio alle città sul mare) in genere le concentrazioni nell’aria sono inferiori.

Stile di vita e altri rimedi

  1. Ridurre lo stress; esistono alcuni studi in letteratura che arrivano alla conclusione che essere stressati significa vedere peggiorare i propri sintomi.
  2. Praticare regolare esercizio fisico può aiutare a ridurre l’entità e l’impatto dei sintomi nel quotidiano; nella stagione allergica è tuttavia consigliabile evitare di praticarlo all’aria aperta, soprattutto al mattino e alla sera. Preferire palestra e piscina.
  3. Mangiare in modo sano, vario ed equilibrato (evitando alimenti a rischio di allergie crociate).
  4. Ridurre il consumo di alcolici, che possono essere causa di peggioramento dei sintomi a causa del loro contenuto in istamina.
  5. Concedersi un sufficiente numero di ore di riposo notturno permette di ridurre l’entità dei sintomi allergici.
  6. Un frequente lavaggio nasale con acqua fisiologica, come per i bambini, può realmente aiutare a ridurre la congestione nasale e lavare via muco e allergeni, responsabili dell’irritazione della mucosa.

Fitoterapia

Purtroppo ad oggi le evidenze a supporto di rimedi fitoterapici per trovare sollievo dai sintomi della rinite allergica sono nella migliore delle ipotesi limitate e controverse; tra i più prescritti figura il ribes nigrum, per la sua azione di stimolo surrenale al rilascio di cortisolo.

Quando rivolgersi al medico

Sebbene in molti casi i rimedi legati allo stile di vita e l’eventuale ricorso a farmaci in automedicazione (con la guida del farmacista) sia spesso sufficiente ad ottenere un adeguato controllo dei sintomi, si raccomanda di rivolgersi al curante o allo specialista (allergologo) in caso di:

  • i disturbi residui non sono compatibili con un soddisfacente stile di vita,
  • si verificano effetti collaterali conseguenti ai farmaci assunti,
  • si manifestano complicazioni severe (come un peggioramento dell’asma, episodi di otite o di sinusite),
  • compaiono disturbi anche al di là della sola stagione delle fioriture, fatto indicativo del possibile sviluppo di allergie differenti (ad esempio acari della polvere o altro).

Fonte principale

  • NHS, licensed under the OGL
Articoli Correlati
Articoli in evidenza

Contenuto sponsorizzato: The Wom presenta prodotti e servizi che si possono acquistare online su Amazon e/o su altri e-commerce. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti in pagina, The Wom potrebbe ricevere una commissione da Amazon o dagli altri e-commerce citati. Vi informiamo che i prezzi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati in tempo reale e potrebbero subire variazioni nel tempo, vi invitiamo quindi a verificare disponibilità e prezzo su Amazon e/o su altri e-commerce citati.

Domande e risposte
  1. Ci sono alternative omeopatiche efficaci agli antistaminici?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Onestamente non credo all’omeopatia, mi dispiace.

  2. Mi ritrovo in casa del Kestine che uso in primavera per l’allergia alle graminacee, posso usarlo se adesso ho preso il raffreddore?

    1. Dr. Roberto Gindro

      In alcuni casi gli antistaminici vengono effettivamente prescritti a questo scopo, anche se in realtà non è chiarissimo quando siano effettivamente efficaci.