Meteorismo intestinale e flatulenza: cause, rimedi e dieta

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Introduzione

È un’esperienza comune a chiunque eliminare gas in eccesso attraverso

  • l’eruttazione (popolarmente ruttando)
  • o attraverso il retto con una flatulenza (volgarmente scorreggiando);

molti pensano di espellere troppo gas quando in realtà rientrano semplicemente nella media:

la maggior parte delle persone produce circa da 0.5 a 2 l al giorno di gas, eliminandolo mediamente 14 volte al giorno tramite l’ano.

Il gas è composto principalmente da vapori inodori di biossido di carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno e, a volte, metano: l’odore sgradevole della flatulenza, il gas che passa attraverso il retto, deriva dai batteri nel grande intestino che rilasciano piccole quantità di gas contenenti zolfo. Sebbene emettere flatulenze sia comune a tutte le persone, può rivelarsi scomodo ed imbarazzante.

Comprendere le cause, i modi per ridurre i sintomi ed il trattamento più idoneo aiuterà le persone a trovare sollievo, ma è bene tenere a mente che si tratta di un processo del tutto fisiologico.

Lo sapevi che?

I batteri residenti nell’intestino sono in gran parte anaerobi, vivono cioè in assenza di ossigeno; la produzione di gas intestinali ha quindi anche lo scopo di saturare l’aria presente con gas diversi dall’ossigeno per favorire una benefica proliferazione del microbiota intestinale.

Cos’è il meteorismo intestinale? Le definizioni

  • Con il termine meteorismo viene indicato un disturbo gastrointestinale caratterizzato da distensione addominale causata da un’eccessiva produzione e/o accumulo di gas nello stomaco o nell’intestino.
  • La flatulenza è l’espulsione di una miscela di gas che viene rilasciata sotto pressione attraverso l’ano, spesso associata a odore sgradevole ed eventualmente un suono caratteristico.
  • L’aerofagia è infine un disturbo dell’apparato digerente caratterizzato dalla tendenza ad ingoiare aria, che raggiunge così lo stomaco anziché i polmoni; se entro certi limiti è un processo fisiologico, mentre si mangia, in alcuni soggetti il comportamento assume contorni patologici causando così meteorismo.
Donna con la borsa dell'acqua calda sulla pancia

Shutterstock/fizkes

Cosa provoca il gonfiore addominale?

Il gas presente nel tratto digerente ha essenzialmente da due origini:

  • ingestione di aria,
  • produzione da parte dei batteri naturalmente presenti nel grande intestino, chiamato anche colon.

Eruttare è il modo più frequente attraverso il quale l’aria, che contiene azoto, ossigeno e anidride carbonica, lascia lo stomaco. Il restante gas si muove nel piccolo intestino, dove viene parzialmente assorbito. Una piccola quantità viaggia all’interno del lume intestinale dell’intestino crasso e viene rilasciata attraverso il retto; anche lo stomaco rilascia biossido di carbonio quando l’acido prodotto si mescola con il bicarbonato nei succhi digestivi, ma la maggior parte viene assorbita nella circolazione e non arriva nel grande intestino.

Poiché il corpo non è in grado di digerire ed assorbire alcuni carboidrati che si trovano in molti alimenti, a causa di una carenza o dell’assenza di alcuni enzimi che aiutano la digestione, quando questo cibo raggiunge il grosso intestino viene aggredito dalla flora batterica intestinale che produce come risultato idrogeno, anidride carbonica, e, in circa un terzo di tutte le persone, metano: alla fine questi gas vengono espulsi attraverso il retto.

Le persone che producono metano non necessariamente producono più gas o avvertono più sintomi: è possibile capire se si fa parte di questa categoria sapendo che chi produce metano avrà feci che galleggiano in acqua. La ricerca non ha ancora chiarito il motivo per cui alcune persone producano metano e altre no.

Gli alimenti che favoriscono la produzione di gas in una persona non necessariamente provocano lo stesso fenomeno in un’altra: alcuni dei più comuni batteri nel grande intestino possono distruggere l’idrogeno prodotto da altri ceppi presenti, quindi la simbiosi dei due tipi di batteri può spiegare perché alcune persone producono più gas rispetto ad altre.

Aerofagia

L’aerofagia (una disfunzione dell’apparato digerente, che consiste nella tendenza ad ingoiare aria che arriva nello stomaco in quantità eccessiva) è una causa comune di gas nello stomaco: tutti ingeriscono piccole quantità di aria quando mangiano e bevono, tuttavia fattori come

  • bere o mangiare troppo rapidamente,
  • consumo di gomme da masticare,
  • fumo,
  • utilizzo di protesi dentali

possono indurre alcune persone a deglutire più aria.

Sintomi

I sintomi più comuni che si accompagnano alla presenza di gas sono

Non sempre si rilevano tutti questi sintomi: tipologia ed entità, probabilmente, dipendono da fattori quali

  • quantità di gas che viene prodotta dal corpo,
  • quanti grassi vengono assorbiti dall’organismo,
  • sensibilità individuale a trattenere il gas nel grande intestino.

Eruttazione

Un’eruttazione occasionale durante o dopo i pasti è normale, così come le emissioni di gas quando lo stomaco è pieno; un’eccessiva deglutizione di aria può invece portare ad un’eruttazione più frequente.

A volte una persona con eruttazione cronica può soffrire di disordini gastrointestinali come ad esempio

A volte si ha la sensazione che inghiottire aria e poi liberarla permetta di alleviare il disagio di questi disturbi, ma si tratta di un’abitudine non consigliabile.

Flatulenza

Molte persone credono che troppo gas provochi gonfiore addominale, tuttavia chi se ne lamenta mostra spesso quantità e distribuzione del tutto normali; probabilmente la realtà è che il fenomeno semplicemente viene vissuto con una consapevolezza diversa.

I medici ritengono che il gonfiore sia di solito il risultato di un disturbo intestinale, come la sindrome da intestino irritabile: la causa non è nota, ma la condizione può causare

  • movimenti intestinali anomali (diarrea e/o stitichezza),
  • contrazioni dei muscoli intestinali
  • e una maggiore sensibilità al dolore nell’intestino.

Questi disturbi possono dare una sensazione di gonfiore a causa della maggiore sensibilità al gas. Qualsiasi malattia che provochi infiammazione od ostruzione intestinale, come il morbo di Crohn o il cancro del colon, può anche causare gonfiore addominale. Infine l’ingurgitare grandi quantità di cibi particolarmente grassi può ritardare lo svuotamento dello stomaco e provocare gonfiore e disagio, ma non necessariamente troppo gas.

Quali alimenti causano la produzione di gas?

La maggior parte dei cibi che contiene carboidrati può provocare formazione di gas mentre, al contrario, i grassi e le proteine sono causa di quantità trascurabili.

Gli zuccheri che provocano gas sono soprattutto il raffinosio, il lattosio, il fruttosio e il sorbitolo (vedere in proposito anche l’articolo dedicato ai FODMAP).

I fagioli contengono grandi quantità di raffinosio, mentre piccole quantità sono presenti in cavoli, cavoli di Bruxelles, broccoli, asparagi, altre verdure e cereali integrali.

Il lattosio è lo zucchero naturale del latte, lo si trova anche in prodotti lattiero-caseari, come il formaggio e il gelato, e prodotti alimentari trasformati, come pane, cereali, insalata e condimenti. Sono numerose le persone che mostrano un basso livello di lattasi (l’enzima necessario per digerire il lattosio) dopo l’infanzia, che con l’avanzare dell’età diminuiscono ulteriormente (intolleranza al lattosio): la conseguenza è che nel corso del tempo queste persone possono rilevare la presenza di notevoli quantità di gas dopo aver mangiato alimenti che contengono lattosio.

Il fruttosio è presente naturalmente in cipolle, carciofi, pere e frumento; è anche utilizzato come dolcificante in alcune bibite e bevande alla frutta.

Il sorbitolo è uno zucchero che si trova naturalmente nella frutta, tra cui mele, pere, pesche e prugne secche. E’ anche utilizzato come dolcificante artificiale in molti alimenti dietetici senza zucchero, caramelle e gomme.

La maggior parte degli amidi, comprese le patate, il grano e la pasta, producono gas, mentre il riso è l’unico alimento contenente amido che non provoca gas.

Molti alimenti contengono fibre solubili ed insolubili:

  • La fibra solubile si scioglie facilmente in acqua ed assume una consistenza gelatinosa nell’intestino, si trova nella crusca di avena, nei fagioli, nei piselli e nella maggior parte della frutta; la fibra solubile non viene intaccata finché non raggiunge l’intestino crasso, dove la digestione causa gas.
  • La fibra insolubile, d’altra parte, passa essenzialmente immutata attraverso l’intestino e produce poco gas. La crusca di frumento e alcune verdure contengono questo tipo di fibra.

Esami diagnostici

Poiché i sintomi possono essere comuni con gravi malattie, i medici di norma iniziano con il rivedere le abitudini alimentari e con il considerare i sintomi per escludere cause più gravi. Il professionista sanitario può chiedere al paziente di tenere un diario degli alimenti e delle bevande consumate per un determinato periodo di tempo,

Se si sospetta che la causa possa essere una carenza di lattasi (intolleranza al lattosio) potrà essere prescritto il breath test per verificarlo con certezza.

Per determinare se la produzione di gas nel colon è eccessiva o se il paziente è solo particolarmente sensibile al passaggio di normali volumi di gas, il medico può chiedere ad un paziente di contare il numero di volte che erutta durante il giorno e includere tale informazione in un diario. Un attento riesame della dieta e della la quantità del cibo possono aiutare a superare sintomi provocati da determinati alimenti e a determinare la gravità del problema.

Rimedi di prevenzione

  1. Cerca di fare pasti più piccoli e frequenti, distribuiti nell’arco della giornata.
  2. Attieniti ad una dieta sana ed equilibrata.
  3. Non bere con la cannuccia (favorisce l’aerofagia).
  4. Smetti di fumare.
  5. Evita di coricarti immediatamente dopo i pasti.
  6. Mastica lentamente, a lungo, e a bocca chiusa.
  7. Evita di parlare durante la masticazione.
  8. Pratica regolare attività fisica (favorisce una corretta motilità intestinale).
  9. Verifica con il tuo odontoiatra l’eventuale protesi dentaria se presente.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Come sgonfiare la pancia?

    1. Dr. Roberto Gindro
      1. Cerca di fare pasti più piccoli e frequenti, distribuiti nell’arco della giornata.
      2. Attieniti ad una dieta sana ed equilibrata.
      3. Non bere con la cannuccia (favorisce l’aerofagia).
      4. Smetti di fumare.
      5. Evita di coricarti immediatamente dopo i pasti.
      6. Mastica lentamente, a lungo, e a bocca chiusa.
      7. Evita di parlare durante la masticazione.
      8. Pratica regolare attività fisica (favorisce una corretta motilità intestinale).
      9. Verifica con il tuo odontoiatra l’eventuale protesi dentaria se presente.
  2. Cosa mangiare contro la pancia gonfia?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Alcuni carboidrati presenti negli alimenti non vengono digeriti dall’intestino e possono quindi causare formazione di gas; premesso che molto spesso si tratta semplicemente di abitudine al consumo, che costruita gradualmente, tra i cibi a rischio troviamo legumi, broccoli, cavolo,
      cavolfiore, carciofi, cipolle, prugne, mele, cavoletti di Bruxelles. Poiché eliminarli in toto dalla dieta può condurre a carenze, si raccomanda di introdurli gradualmente ed in quantità crescenti, per dare molto all’organismo di abituarsi. Per i legumi è importante praticare una corretta e scrupolosa reidratazione.

  3. Cos’è la flatulenza?

    1. Dr. Roberto Gindro

      È l’eliminazione di gas dall’intestino.

  4. Cos’è il meteorismo intestinale?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il meteorismo è un disturbo caratterizzato dalla dilatazione dell’addome dovuto all’eccessiva presenza e produzione di gas nel tubo digerente.

  5. Cos’è l’aerofagia?

    1. Dr. Roberto Gindro

      È un fenomeno che consiste in un’eccessiva deglutizione di aria, soprattutto (ma non solo) mangiando.

  6. Il carbone vegetale funziona per il gonfiore?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Aiuta catturando i gas e favorendone l’espulsione.