Tumore al fegato: sintomi, metastasi e sopravvivenza

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Introduzione

Il fegato è l’organo più grande del corpo umano ed è situato all’interno dell’addome, dietro le costole sul lato destro del corpo; svolge funzioni indispensabili per mantenere il corpo in buona salute:

  • rimuove le sostanze nocive dal sangue,
  • produce gli enzimi e la bile che aiutano a digerire il cibo,
  • converte il cibo in sostanze necessarie per la vita e la crescita.

Riceve il sangue di cui ha bisogno da due vasi, la maggior parte proviene dalla vena porta epatica, mentre la restante  proviene dall’arteria epatica.

La maggior parte dei tumori primari del fegato si forma negli epatociti (cellule del fegato) e questo tipo di cancro è chiamato carcinoma epatocellulare (o epatocarcinoma maligno).

I fattori di rischio principali sono:

  • diagnosi di epatite B o C,
  • alcolismo,
  • cirrosi,
  • emocromatosi (una malattia legata all’accumulo di ferro),
  • obesità,
  • diabete.

I sintomi di un tumore al fegato possono includere

  • la presenza di una massa e/o dolore sul lato destro dell’addome,
  • ingiallimento della pelle (ittero),

ma purtroppo potrebbe non comparire alcun disturbo fino alle fasi più avanzate, e questo lo rende spesso particolarmente ostico da affrontare e curare (attraverso chirurgia, radioterapia, chemioterapia o trapianto di fegato).

Riproduzione grafica del fegato

iStock.com/magicmine

Fattori di rischio

Quando ci viene diagnosticato un cancro è naturale chiedersi cosa possa aver causato questa malattia. I medici non sanno spiegare perché una persona può essere colpita e un’altra no, tuttavia è risaputo che le persone con determinati fattori di rischio possono avere maggiore probabilità di altre di sviluppare il cancro al fegato.

Gli studi hanno rilevato i seguenti fattori di rischio per il cancro al fegato :

  • Età e sesso: Colpisce più gli uomini che le donne (in proporzione di circa il doppio), in particolar modo dopo i 60 anni.
  • Infezione da virus dell’epatite B (HBV) o virus dell’epatite C (HCV): Il cancro al fegato si può sviluppare dopo molti anni di infezione provocata da uno di questi virus, che nel mondo sono la causa principale. Anche se le infezioni da HBV e HCV sono malattie contagiose, il tumore non lo è.
  • Abuso di alcol: Assumere più di due bevande alcoliche al giorno per molti anni aumenta il rischio di sviluppare un cancro al fegato e alcuni altri tumori. Il rischio aumenta con la quantità di alcol che una persona assume.
  • Aflatossine: Il tumore può essere causato dall’aflatossina, una sostanza nociva prodotta da alcuni tipi di muffe. L’aflatossina può formarsi su arachidi, mais e altre noci e cereali. In alcune parti dell’Asia e dell’Africa, i livelli di aflatossine sono elevati.
  • Emocromatosi (malattia da accumulo di ferro): Può svilupparsi il tumore tra le persone con una malattia che induce il corpo a immagazzinare una quantità eccessiva di ferro nel fegato e in altri organi.
  • Steatoepatite non alcolica. Un accumulo di grasso nel fegato aumenta il rischio di sviluppare un cancro (questa è una condizione favorita a sua volta dalla presenza di obesità e alimentazione errata).
  • Cirrosi: La cirrosi è una malattia grave che si sviluppa quando le cellule epatiche sono danneggiate e sostituite da tessuto cicatriziale. Molti fattori causano la cirrosi, tra cui l’infezione da HBV o HCV, l’abuso di alcol, una quantità eccessiva di ferro immagazzinato nel fegato, alcuni farmaci, e alcuni parassiti. Quasi tutti i casi di tumore al fegato negli Stati Uniti si verificano in persone che hanno contratto precedentemente la cirrosi, di solito derivante dall’infezione da epatite B o C, oppure dall’abuso di alcol.
  • Cirrosi biliare primitiva: una malattia autoimmune che a sua volta causa cirrosi del fegato.
  • Obesità e diabete: Gli studi hanno dimostrato che l’obesità e il diabete possono essere importanti fattori di rischio.

Più numerosi sono i fattori di rischio che una persona presenta, maggiore è la probabilità che il cancro si sviluppi, ma molte persone con fattori di rischio noti non svilupperanno mai la malattia.

Sintomi

Il tumore al fegato in fase iniziale spesso non provoca sintomi, ma nel tempo possono comparire:

Questi sintomi possono essere causati da un tumore o da altri problemi di salute, se ne riconosci alcuni è consigliabile informare il medico in modo da individuare una diagnosi e una terapia il più presto possibile.

Alcune forme di tumori del fegato producono ormoni che agiscono su organi diversi, causando tra l’altro:

Diagnosi

Se hai dei sintomi che fanno pensare ad un tumore al fegato il medico cercherà di scoprire le cause del problema.

Ti potrà essere prescritto uno o più dei seguenti esami:

  • Esame obiettivo: il medico tasta l’addome per controllare il fegato, la milza e gli altri organi vicini per verificare la presenza di eventuali noduli o cambiamenti nella forma o nella dimensione dell’organo. Controlla anche la presenza di ascite, un accumulo anomalo di liquido nell’addome. Inoltre, può controllare la pelle e gli occhi per individuare segnali di ittero.
  • Esami del sangue: Molti esami del sangue possono essere utilizzati per verificare eventuali problemi al fegato. Un esame del sangue è in grado di rilevare l’alfa-fetoproteina (AFP). Alti livelli di AFP potrebbero rappresentare un segnale di allarme. Altri esami del sangue possono mostrare il grado di funzionalità dell’organo.
  • Tomografia computerizzata (TAC): Una macchina a raggi X collegata a un computer acquisisce una serie di immagini dettagliate del fegato e di altri organi e vasi sanguigni dell’addome. È possibile che venga iniettato del mezzo di contrasto in modo che il fegato sia visualizzato con chiarezza nelle immagini. Sulla TAC, il medico può rilevare i tumori in varie parti dell’addome.
  • Risonanza magnetica (RM): Una grande macchina con un potente magnete collegato a un computer è utilizzata per rilevare delle immagini dettagliate delle strutture interne al corpo. A volte un mezzo di contrasto consente alle aree anomale di essere visualizzate più chiaramente sull’immagine.
  • Ecografia: Il dispositivo a ultrasuoni utilizza onde sonore che non possono essere udite. Le onde sonore producono una serie di echi che rimbalzano negli organi interni. Gli echi creano un’immagine (ecografia), del fegato e di altri organi dell’addome. I tumori possono produrre echi diversi dagli echi realizzati dai tessuti sani.
  • Biopsia: Una biopsia di solito non è necessaria per diagnosticare questo tumore ma, in alcuni casi, il medico può rimuovere un campione di tessuto. Un patologo utilizza un microscopio per verificare la presenza di cellule tumorali nel tessuto. Il medico può prelevare il tessuto in uno dei seguenti modi:
    • Un ago attraverso la pelle: Il medico inserisce un ago sottile nel fegato per rimuovere una piccola quantità di tessuto. La TAC o l’ecografia possono essere utilizzate per guidare l’ago.
    • Chirurgia laparoscopica: Il chirurgo esegue piccole incisioni nell’addome. Un tubo sottile e illuminato (laparoscopio), viene inserito attraverso l’incisione.
    • Chirurgia invasiva: Il chirurgo può rimuovere il tessuto attraverso una grande incisione.

Esami del sangue

Non esiste un esame specifico per la diagnosi del tumore al fegato, ma quello che più si avvicina a questo scopo è l’analisi dell’alfa-fetoproteina (AFP); in alcuni pazienti affetti da specifiche forme di cancro epatico (carcinoma epatocellulare ed epatoblastoma, una forma pediatrica) si rileva un aumento della concentrazione di questo parametro, che tuttavia può aumentare anche in presenza di altre condizioni (tra cui alcune forme di tumore ai testicoli e alle ovaie, ma soprattutto anche in caso di cirrosi epatica senza cancro o di epatiti). Si noti tuttavia che, anche dove non vi sia alcun segno rilevabile di carcinoma epatico, in presenza di cirrosi e un aumentata AFP il rischio che il carcinoma sia effettivamente presente o in fase di sviluppo è concreto.

Sfortunatamente solo circa la metà di tutti i tumori causa l’aumento delle concentrazioni circolanti di AFP, quindi un valore normale di questo parametro non esclude la presenza di cancro.

In fase di diagnosi sono altrettanto utili, ma meno specifici, le valutazioni volte a definire la funzionalità epatica, come ad esempio l’analisi delle transaminasi.

L’alfa-fetoproteina, quando presente in caso di tumore, riveste un ruolo di grande importanza anche in termini di follow-up, ossia come indicatore dell’efficacia del trattamento scelto.

Diffusione e sopravvivenza

È un tumore abbastanza raro, anche se la diffusione varia molto a seconda delle zone (è per esempio più diffuso in Asia), mentre sono più frequenti i tumori secondari, ovvero le metastasi, che colonizzano il fegato provenendo da altri organi.

In Italia è relativamente raro e rappresenta circa il 3% delle nuove diagnosi di tumore;

In base a statistiche americane (anni 2009-15) la sopravvivenza media a cinque anni è del 18.4%.

Prevenzione

Evitare i fattori di rischio può aiutare a prevenire alcune tipologie di tumore. I seguenti fattori di rischio possono aumentare il rischio di cancro al fegato.

Epatite B e C

Per prevenire il contagio con le epatiti virali si consiglia di:

  • sottoporsi al vaccino per epatite B (obbligatorio dal 1991),
  • praticare rapporti sessuali protetti da preservativo,
  • non fare uso di droghe,
  • affidarsi a centri sicuri per tatuaggi e piercing.

È stato dimostrato che prevenendo l’infezione da epatite B (sottoponendosi alla vaccinazione, peraltro obbligatoria) si riduce il rischio di cancro al fegato nei bambini. Non è ancora noto se ugualmente si riduca il rischio anche negli adulti.

Alcool

Bere alcol con moderazione o, meglio, evitarne del tutto il consumo.

Peso

Se il vostro peso attuale è ottimale è importante mantenerlo con una dieta sana ed esercizio fisico; se avete bisogno di perdere peso riducete il numero di calorie consumate ogni giorno e aumentate la quantità di esercizio fisico.

Metastasi

Le cellule del cancro al fegato possono diffondersi staccandosi dal tumore originario (metastasi). Si diffondono principalmente penetrando nei vasi sanguigni, ma le cellule tumorali si possono trovare anche nei linfonodi.

Semplificazione del meccanismo delle metastasi del tumore al fegato

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Queste cellule possono attaccare altri tessuti e crescere formando nuovi tumori, tipicamente possono essere trovate nei polmoni, nelle ossa e nei linfonodi localizzati vicino al fegato.

  • linfonodi,
  • ossa,
  • polmone.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Oltre a non bere cosa posso fare per prevenire il tumore al fegato? Credo di non aver mai fatto il vaccino per l’epatite B, dice che valga la pena? Esiste anche per la C?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Sì, potrebbe valere la pena sottoporsi al vaccino per la B, da valutare comunque preventivamente con il medico.
      Purtroppo per la C non esiste.

  2. Un dolore al fianco destro che mi viene solo correndo può essere segno di tumore?

    1. Dr. Roberto Gindro

      A mio avviso assolutamente no, ma se il dolore persiste da tempo nonostante l’allenamento è comunque da sottoporre all’attenzione del medico.