Analisi del CPK e CK nel sangue: valore alto, basso e normale

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Cos’è il CK (o CPK)

La creatinchinasi (CK), chiamata anche creatinfosfochinasi (CPK), è un enzima sintetizzato e disponibile in numerosi distretti corporei, ma tipico soprattutto di:

  • cervello,
  • cuore,
  • muscoli volontari.

L’enzima è coinvolto nei meccanismi di produzione e gestione dell’energia e, lasciando per un attimo da parte il cervello, possiamo semplificare dicendo che si tratta di una molecola utilizzata dai muscoli per funzionare correttamente (anche il cuore è un muscolo, seppur non volontario).

In caso di intensa attività fisica i valori di concentrazione nel sangue possono aumentare, a testimonianza dello sforzo praticato; per lo stesso principio, in caso di lesione al cuore (per esempio durante un infarto) i valori tendono ugualmente a salire, perché la molecola viene rilasciata in circolo dalle cellule cardiache danneggiate.

Nel caso infarto, più nel dettaglio

  • l’aumento viene registrato a partire da circa 4-8 ore dall’evento,
  • raggiunge il picco (valore alto) dopo 12-24 ore
  • e poi torna alla normalità dopo 3-4 giorni.

Da un punto di vista biochimico possiamo operare un’importante distinzione, utile anche in laboratorio; durante l’analisi del sangue è infatti possibile distinguere tre forme di CPK (più propriamente in medicina si parla di tre diversi isoenzimi):

  • CK-MM (presente soprattutto nella muscolatura scheletrica e cardiaca),
  • CK-MB (tipico del cuore),
  • CK-BB (tipico del cervello).

Analizzando nel complesso la concentrazione di CK nel sangue scopriamo che deriva per la maggior parte dai muscoli volontari, mentre risulta pressoché non rilevabile quella cerebrale.

L’esame, che non richiede particolari norme di preparazione, viene richiesto principalmente in caso di:

  • sintomi suggestivi di un possibile attacco cardiaco (per esempio in caso di presenza di dolore toracico),
  • valutazione di danni muscolari, dovuti per esempio a malattie neuromuscolari.

Ad oggi l’utilizzo in medicina d’urgenza nel caso di sospetto infarto è stato tuttavia progressivamente sostituito da parametri più sensibili, come la troponina.

Provetta di sangue con la scritta CPK test

Shutterstock/Jarun Ontakrai

Valori normali

I valori di riferimento relativi all’esame della creatinfosfochinasi (CPK) sono fortemente influenzati da

  • età,
  • sesso,
  • massa muscolare,

nonché dal tipo di strumentazione usata e si raccomanda quindi di fare sempre riferimento ai valori normali riportati sul referto.

A titolo indicativo riportiamo quelli suggeriti dall’ospedale Niguarda, ma ribadendo la necessità di fare sempre riferimento ai valori normali del proprio laboratorio.

  • Donna: 30 – 150 U/L
  • Uomo: 30 – 200 U/L

CPK alto

Un valore particolarmente elevato può essere indicativo di:

  • malattia neuromuscolare,
  • infarto miocardico acuto,

ma in molti casi un modesto aumento può essere spiegato attraverso fattori diversi e parafisiologici, quali ad esempio attività sportiva, un lavoro faticoso fisicamente, … e quindi l’interpretazione deve sempre avvenire da parte di un medico a seguito di una dettagliata contestualizzazione del valore (anamnesi).

Nella distrofia muscolare di Duchenne, così come nella maggior parte delle distrofie, è comune rilevare valori anche 50 volte superiori ai limiti, mentre aumenti più modesti possono essere associati ad altre malattie in grado di colpire la muscolatura.

Di particolare utilità risultava, soprattutto in ambito di Pronto Soccorso, l’utilizzo del CPK per la diagnosi degli infarti; i valori aumentano nell’arco di poche ore per rimanere elevati fino a 3-4 giorni. Negli ultimi anni è stato tuttavia gradualmente sostituito dall’analisi di marcatori diversi e più precoci (per esempio mioglobina) e/o specifici (per esempio troponina).

Poiché la principale origine della concentrazione circolante di CK-MB è il cuore, l’analisi di questo isoenzima permette una valutazione più specifica dell’eventuale danno cardiaco dovuto a

anche se come detto prima non risulta sufficientemente specifico nei contesti più delicati (il CK-MB costituisce il 5-7% del CPK presente nel muscolo scheletrico, che può quindi influenzarne i valori circolanti).

In virtù del fatto che l’andamento in caso di danno muscolare, soprattutto se cardiaco, è piuttosto prevedibile, è comune procedere a dosaggi ripetuti nel tempo per valutare come cambia la concentrazione ed ottenere ulteriori elementi utili alla diagnosi o come follow-up.

Come si cura? Come abbassare i valori?

Non esiste una cura specifica per abbassare i valori di CPK, ma si valuta caso per caso le ragioni dell’aumento per poi agire in modo mirato.

CK-BB

Valori elevati dell’isoforma CK-BB sono spesso legati a eventi cardiovascolari cerebrali come ictus o altra lesione cerebrale.

Altri fattori che spiegano valori alti

  • La causa più frequente e non patologica responsabile di valore alto negli esami di routine è un’intensa attività fisica svolta nei giorni precedenti l’esame.
  • Qualsiasi trauma muscolare può essere causa di valore alto (sport da contatto, incidenti stradali, convulsioni, puntura di ape o vespa, ustioni…) e per lo stesso principio anche una banale iniezione intramuscolare può essere responsabile di un aumento transitorio della CPK, così come un’operazione chirurgica. Nel caso specifico di CPK-MB si registra un aumento in caso di interventi di cardiochirurgia.
  • I soggetti con un’importante massa muscolare hanno livelli di CPK basali più elevati, nell’interpretazione va quindi tenuto conto della costituzione del paziente (ecco perché uomini, donne, bambini, anziani, … hanno valori di riferimento differenti).
  • Numerosi farmaci possono incrementare il valore; a questo proposito riveste una particolare importanza l’assunzione di statine (farmaci per il colesterolo alto).
  • Anche un eccessivo consumo di alcolici può essere causa di aumento dei valori.
  • In gravidanza, soprattutto nei primi mesi, in genere i valori tendono a diminuire.
  • Più della metà dei pazienti che soffrono di ipotiroidismo mostra valori di CPK sensibilmente aumentati (circa 5 volte oltre il limite).

Valore basso

Rilevare valori bassi è una situazione possibile, ma estremamente rara; può verificarsi per esempio nei seguenti casi:

  • severa riduzione dell’attività fisica, in seguito per esempio a malattia, età avanzata od allettamento, tutte condizioni responsabili di deperimento muscolare,
  • danno epatico,
  • gravidanza.
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Domande e risposte
  1. Cos’è il CPK (creatinfosfochinasi)?

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      La creatinchinasi (CK), chiamata anche creatinfosfochinasi (CPK), è un enzima (proteina) utilizzata prevalentemente dalle cellule muscolari; esiste poi una forma specifica (CK-BB) che invece si trova principalmente nel cervello.

  2. A chi rivolgersi per un CPK alto?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      In prima battuta è consigliabile rivolgersi al medico curante che, in seguito ad una prima valutazione, potrà risolvere l’eventuale problema od inviare allo specialista più indicato (che varia in base alla ragione dietro all’aumento dei valori).

  3. Quando preoccuparsi per valori elevati di creatinchinasi (CPK)?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Minime variazioni rispetto ai valori di riferimento sono in genere da imputarsi a fattori non patologici (abbondante massa muscolare, attività fisica, …), ma qualsiasi alterazione deve essere valutata con il proprio medico nel contesto di eventuali altri sintomi, patologie già diagnosticate, farmaci assunti, …