Dermatite da pannolino: sintomi, cause e cura

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Introduzione

La dermatite da pannolino è una forma di infiammazione cutanea (dermatite) che si manifesta con la comparsa di chiazze di colore rosso acceso sul sederino del bambino, che gli possono creare

  • fastidio,
  • bruciore
  • e conseguente irritabilità;

un bimbo su tre ne sviluppa almeno un episodio e, anche se nei neonati è più comune, può comparire a qualunque età.

La causa più frequente è l’infezione da parte di un fungo (candida) che prolifera facilmente in ambienti caldo-umidi come l’interno dei pannolini, soprattutto quando magari si ritarda un po’ troppo nel cambiarlo, in caso di diarrea o semplicemente per una spiccata sensibilità della cute.

È molto comune osservarne la comparsa all’inizio dello svezzamento, nonché durante terapie antibiotiche in grado di alterare la normale flora batterica intestinale del bimbo.

Si tratta di un disturbo che, soprattutto al primo episodio, può essere fonte di preoccupazione, ma in realtà è facilmente e rapidamente curabile nella maggior parte dei casi.

Fotografia di un bambino con indosso il solo pannolino.

iStock.com/3sbworld

Cause

La causa della dermatite da pannolino consiste generalmente in un’eccessiva proliferazione di un fungo, la candida, che è un commensale normalmente presente sulla cute del corpo; quando per una qualche ragione prende il sopravvento sugli altri microrganismi, moltiplicandosi in modo incontrollato, può causare i classici sintomi di rossore e infiammazione.

Può comparire a qualunque età, ma nella zona del sederino è sicuramente più comune fra i 4 e i 15 mesi (mentre quasi tutte le donne in età fertile hanno per esempio avuto una o più esperienze di fastidiosi episodi di candida vaginale).

Poiché il fungo trova un ambiente ideale in condizioni di elevata temperatura e umidità, può comparire in caso di:

  • Irritazione dovuta all’urina e alle feci, se il pannolino non viene cambiato in modo sufficientemente frequente e subito dopo ogni evacuazione. L’esposizione prolungata alle sostanze di rifiuto presenti può irritare la pelle sensibile del bambino: le feci in particolare, che hanno una più spiccata azione irritante rispetto all’urina, possono causare la comparsa dell’infezione (i bambini con frequenti movimenti intestinali sono esposti ad un rischio maggiore).
  • Acidi nelle feci. Molto frequentemente compare in caso di diarrea, a causa della consistenza liquida delle feci e del fatto che il bimbo può andare incontro a frequenti scariche.

Altre cause e fattori di rischio per lo sviluppo di candida da pannolino sono rappresentati da:

  • Assunzione di antibiotici, in grado di alterare la composizione della normale flora batterica buona presente sulla cute, sulle mucose e nell’intestino; questi farmaci possono inoltre provocare diarrea come effetto collaterale, che come abbiamo visto predispone allo sviluppo dell’infezione.
  • Svezzamento. Con l’introduzione dei primi alimenti diversi dal latte materno, soprattutto gli alimenti solidi, cambia anche la composizione delle feci e nelle prime settimane può aumentare il rischio di irritazione, per esempio perché sporcherà il pannolino con maggior frequenza.
  • Allattamento materno. Alcuni alimenti consumati dalla madre che allatta potrebbero favorire la comparsa di irritazione (ad esempio alimenti acidi come pomodoro, agrumi, ananas, …); questo non significa assolutamente che questi cibi vadano evitati a prescindere, ma solo ridotti o sospesi temporaneamente in caso di problemi.
  • Prodotti per l’igiene del neonato. Detergenti, salviette, lozioni, … soprattutto se aggressive, possono predisporre la cute allo sviluppo di infezioni. Nel caso di dubbi valutare con il pediatra di provare marche diverse.
  • Pannolini. Alcuni neonati non tollerano i pannolini di stoffa, altri manifestano dermatiti con alcune marche di quelli usa e getta, … In caso di dubbi provare a cambiare e verificare che siano sempre della misura giusta, pannolini troppo stretti possono essere causa di irritazione per sfregamento della pelle in grado di infettarsi più facilmente.
  • Pelle sensibile. I bambini affetti da malattie cutanee, come dermatite atopica o eczema, possono essere maggiormente soggetti alla dermatite da pannolini, anche se si manifestano tipicamente in zone diverse da quella del pannolino.

Sintomi

La dermatite da pannolino si manifesta con i seguenti sintomi:

  • Arrossamento, gonfiore e dolore nella pelle della zona del pannolino, cioè del sederino, delle cosce e dei genitali. Se non curata l’estensione del rossore va aumentando.
  • La pelle può apparire secca e irritata, soggetta a screpolature e desquamazione. Nei casi più severi possono comparire brufoli o vesciche.
  • La pelle è chiaramente dolente e calda al tatto.
  • La maggior parte dei bambini con una severa eruzione cutanea da pannolino si sente a disagio e lo manifesta con irritabilità e pianti, soprattutto durante il cambio del pannolino.

Nei casi più gravi può comparire pus, ma in genere la dermatite non si estende oltre i bordi del pannolino.

Complicazioni

Quella che all’inizio si presenta come una semplice infezione cutanea, se trascurata può diffondersi nell’area circostante; la zona coperta dal pannolino (sederino, cosce e genitali) è particolarmente vulnerabile, perché calda e umida, e quindi rappresenta un ottimo terreno per la proliferazione dei batteri e dei funghi. Le eruzioni cutanee di norma iniziano con la formazione di piaghe nella pelle e, in alcuni casi, con puntini rossastri intorno alla piaga.

Si tratta in ogni caso di disturbi facilmente curabili, a patto di non trascurarli nel tempo.

Quando chiamare il pediatra

La dermatite da pannolino di solito può essere curata con facilità e migliora entro alcuni giorni dall’inizio della terapia, anche se non si ricorre ad alcun principio attivo farmacologico. Se la pelle del bambino non mostra una regressione della condizione a seguito di applicazione delle normali creme/paste disponibili per automedicazione e cambi più frequenti del pannolino, vi consigliamo di rivolgervi al pediatra, soprattutto nel caso in cui:

  • L’eruzione cutanea peggiori o comunque non vada risolvendosi nel giro di 2 o 3 giorni.
  • L’eruzione cutanea tenda a estendersi verso addome, schiena, …
  • Compaiano brufoli, bolle, ulcere, vescicole o piaghe piene di pus o essudato.
  • Compaia febbre.
  • Compaia in neonati con meno di sei settimane.

In alcuni casi, infatti, potrebbe provocare infezioni secondarie per le quali potrebbe essere necessaria una terapia farmacologica.

Cura e terapia

La miglior terapia è quella di tenere la pelle del bambino il più asciutta e pulita possibile, se il disturbo continua anche dopo aver preso questa semplice precauzione il pediatra potrà prescrivere:

  • creme a base di ossido di zinco, come la pasta all’acqua o simili,
  • pomata antimicotica (ad esempio Canesten®),
  • pomata cortisonica poco aggressiva (ad esempio Topsyn®).

L’ossido di zinco è un principio attivo contenuto in diverse pomate e paste per la cura dell’eritema da pannolino, o da usare semplicemente ad ogni cambio per prevenire la comparsa della dermatite sulla pelle sana. Questi prodotti di solito vengono applicati sulla zona irritata in uno strato sottile, per idratare e proteggere la pelle del bambino.

Le paste e le creme probabilmente sono meno irritanti rispetto alle lozioni o alle soluzioni liquide; le paste in particolare formano inoltre una barriera che:

  • impedisce alla pelle di respirare,
  • ma garantisce un’efficace protezione dallo sfregamento con il pannolino.

Si valuta quindi caso per caso il prodotto con miglior rapporto rischio/beneficio.

Le creme, invece, si seccano sulla pelle permettendo la traspirazione.

Usate le creme o le pomate a base di cortisone solo se vi sono stati consigliati dal pediatra o dal dermatologo, l’assunzione di steroidi troppo forti oppure troppo frequentemente potrebbe causare ulteriori problemi.

La dermatite da pannolino di norma impiega diversi giorni per guarire e può continuare per settimane. Se l’eruzione non viene sconfitta dai farmaci, il pediatra può consigliarvi di portare vostro figlio dal dermatologo.

Stile di vita e rimedi pratici

  1. Cambiare il pannolino sporco o bagnato nel più breve tempo possibile.
  2. Pulire l’intera area del pannolino, durante il cambio, in modo delicato ma accurato, con un movimento che parta dalla zona anteriore (vagina/pene) e si sposti verso quella posteriore (sederino). Usare acqua o salviette senza alcool.
  3. Fare tutti i giorni il bagnetto al bambino, ma non più di una volta al giorno per evitare di seccare la pelle.
  4. Asciugare delicatamente la pelle del bimbo dopo il bagnetto, in modo accurato, ma senza sfregare con eccessiva forza.
  5. Lasciare per più tempo possibile il bimbo senza pannolino (per esempio, ma non solo, qualche minuto dopo il bagno o durante il cambio del pannolino); NON lasciarlo mai incustodito sopra il fasciatoio o su altra superficie dove possa cadere.
  6. Non usare talco perché, se inalato, potrebbe essere pericoloso per i polmoni del bambino.
  7. Scegliere sempre pannolini della misura giusta, soprattutto è importante che non siano troppo aderenti alla pelle.
  8. Lavarsi sempre le mani prima e dopo il cambio del pannolino.
  9. Se si usano pannolini lavabili risciacquarli sempre 2-3 volte, per rimuovere ogni traccia di sapone.
  10. Evitare mutandine di plastica o in generale tipologie che impediscano una corretta traspirazione.

Più tempo il bimbo rimane senza pannolino, più rapida sarà la guarigione.

In farmacia sono disponibili diversi prodotti per la dermatite da pannolino, acquistabili senza ricetta medica, ma chiedete sempre consiglio al medico o al farmacista prima di utilizzarli.

Il medico può dirvi se nel caso di vostro figlio sia più indicata una crema o una pomata. Come regola generale, vi consigliamo di acquistare solo prodotti pensati appositamente per i bambini.

Prevenzione

  1. Cambiare sempre il pannolino il più rapidamente possibile, questa è la vera chiave per curare e prevenire la dermatite da pannolino. È importante cambiarlo velocemente anche solo in caso di pipì.
  2. Usare acqua e/o salviette delicate, senza alcool e senza profumi, per la pulizia della pelle e delle mucose. È possibile risciacquar il bimbo nel lavandino, nella vasca da bagno oppure con una bottiglietta d’acqua.
  3. Se la pelle fosse irritata usare la doccetta per lavare la pelle.
  4. L’ideale sarebbe far asciugare la pelle all’aria dopo il cambio, in alternativa asciugare tamponando in modo leggero con un asciugamano pulito. Non sfregare la pelle, perché potrebbe irritarsi ancora di più.
  5. Lasciare il bambino per più tempo possibile senza pannolino.
  6. Utilizzare una crema all’ossido di zinco dopo il cambio del pannolino; non è necessario rimuovere quella precedente ad ogni cambio, è sufficiente farlo solo una volta al giorno al momento del bagnetto.
  7. Usare pannolini della giusta misura, mai troppo stretti.
  8. Lavare con attenzione i pannolini di stoffa. Se i pannolini sono molto sporchi, metterli prima a bagno e poi lavarli con acqua calda. Evitare prodotti non necessari, come ammorbidenti e i prodotti acchiappacolore, che possono contenere profumi e additivi in grado di irritare la pelle del bambino. Risciacquate accuratamente i pannolini
  9. Prima e dopo il cambio del pannolino lavarsi bene le mani, per impedire la diffusione dei microrganismi responsabili dell’infezione.
  10. In caso di frequenti recidive provare a cambiare marca di pannolino.

Meglio i pannolini di stoffa o quelli usa e getta?

Entrambe le tipologie di pannolino hanno vantaggi e svantaggi, ma se usati correttamente probabilmente garantiscono entrambi una corretta igiene del bambino.

Secondo alcune fonti quelli usa e getta probabilmente lasciano la pelle del bambino leggermente più asciutta e quindi in termini di prevenzione delle dermatiti potrebbero offrire qualche vantaggio, ma la differenza è minima e trascurabile nella maggior parte dei casi.

Si raccomanda di prestare grande attenzione alla risposta cutanea del bambino, se una marca di pannolini usa e getta sembra causare irritazione, provare a cambiare.

A prescindere dalla scelta rimangono validi questi tre principi fondamentali:

  • cambiare il bimbo sempre il più velocemente possibile,
  • tenere il bimbo il più a lungo possibile senza pannolino,
  • prima di rimettere il pannolino assicurarsi che la pelle sia perfettamente asciutta.
Domande e risposte
Cos'è la dermatite da pannolino?
È un'infezione, tipicamente causata da un fungo (candida albicans) che colpisce prevalentemente i lattanti nell'area del pannolino; chiunque può esserne interessato, ma è più comune nei soggetti con pelle sensibile e può essere favorito da un ritardo nel cambio del pannolino e/o dalla diarrea.
Come curarla?
In molti casi la dermatite tende a risolversi spontaneamente entro qualche giorno, eventualmente attraverso l'applicazione di paste all'ossido di zinco; in presenza di infezioni più ostiche, a giudizio del pediatra, è possibile favorire la guarigione con preparazioni semisolide (creme, unguenti, pomate, ...) a base di antimicotici e/o cortisonici.
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Domande e risposte
  1. Salve io ho riscontrato la candidosi ho fatto la cura con pastiglie ( itraconolozolo )e il meclom ( crema )Ma mi è successo un fatto di orticaria per alimenti dice il mio
    Medico (devo ancora capire se è stato un alimento ). Non è che la candida mi ha fatto sfociare questo ??

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Non è un sintomo comune per la candida e se il suo medico ha ragione di credere che sia alimentare avrà notato qualcosa da farglielo pensare.

  2. Si trova ancora il prepannolino Chix?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo non che io sappia.

  3. La dermatite da pannolino può venire anche alle persone anziane costrette all’uso del pannolone durante la notte?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo sì, è importante non trascurarla, prima si tratta e più è semplice risolverla.