Vertigine parossistica posizionale benigna: sintomi, cause e cura

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Introduzione

La vertigine è un disturbo che può essere descritto come una sorta di capogiro che induce la sensazione che tutto ruoti o si muova; può verificarsi mentre si sta in piedi, sdraiati o camminando e, a seconda della causa sottostante, risulta ampiamente variabile in termini di durata e sintomi associati.

La causa più comune è la vertigine posizionale parossistica benigna (BPPV o cupololitiasi):

  • Vertigine è il termine che identifica la sensazione di girare vorticosamente su sé stessi.
  • Parossistica la vertigine si manifesta sotto forma di brevi attacchi.
  • Posizionale la vertigine è causata da determinate posizioni della testa o del corpo.
  • Benigna significa che l’origine della vertigine non è una minaccia per la salute.

Colpisce persone di ogni età, anche se è più frequente dai 60 anni in poi, ed è causa di brevi ma intensi attacchi di vertigine quando il corpo o la testa sono orientati in una certa direzione, per esempio sdraiati su un fianco o a testa in su.

Il soggetto può sentirsi male e rimanere instabile anche per qualche ora dopo la scomparsa della vertigine.

La prognosi è ottima, in quanto la BPPV è abbastanza facile sia da diagnosticare (in genere la diagnosi è clinica, è cioè sufficiente la visita medica) che da trattare, tipicamente mediante specifiche manovre praticate dallo specialista (otorinolaringoiatra).

Non è associata a specifiche complicazioni, fatto salvo il rischio di cadute e relativi traumi.

Fotografia di una donna che si tiene la testa a causa delle vertigini.

iStock.com/SIphotography

Causa

La vertigine parossistica benigna è tra le cause di vertigine più comuni e si manifesta durante specifici movimenti della testa, come alzarsi o chinarsi, nell’attraversare la strada o rigirandosi nel letto.

Esistono specifiche strutture all’interno dell’orecchio (otoliti) che rilevano il movimento e la posizione della testa rispetto alla gravità; gli otoliti contengono dei cristalli che ci rendono sensibili alla gravità e contribuiscono alla percezione dell’organismo nello spazio circostante.

Nel caso in cui i cristalli si spostino si depositano sul fondo del distretto, ma in seguito al movimento del capo possono inviare al cervello segnali ambigui che diventano causa di vertigine.

 

 

 

Fattori di rischio

La vertigine parossistica benigna può insorgere senza motivi apparenti (idiopatica), oppure in seguito a:

In genere interessa le persone di una certa età, in particolare soggetti con più di 50-60 anni.

Sintomi

La vertigine posizionale consiste in attacchi vertiginosi

  • brevi (da qualche secondo a qualche minuto),
  • intensi,
  • ricorrenti.

Più in generale, tra i sintomi legati a episodi di vertigine parossistica posizionale benigna troviamo:

  • capogiro,
  • sensazione che ciò che circonda si muova o inizi a girare (vertigini),
  • sensazione di avere la testa più leggera del solito,
  • incertezza nei movimenti,
  • perdita dell’equilibrio,
  • visione offuscata, connessa alla sensazione di avere le vertigini,
  • nausea e/o vomito (raro),
  • nistagmo (sensazione che gli occhi si muovano in modo incontrollabile).

I sintomi sono innescati da specifici movimenti, quali ad esempio:

  • girarsi o inclinare la testa verso il basso, a lato o all’indietro,
  • sdraiarsi,
  • girarsi da posizione sdraiata,
  • sedersi da una posizione sdraiata,
  • piegarsi.

La durata delle manifestazioni è generalmente ridotta, da pochi secondi a cinque minuti, ma per un periodo che può durare da qualche minuto a diverse ore l’attacco può essere seguito da uno stato di leggera confusione e/o da una mancanza di equilibrio.

Ai fini di una corretta diagnosi differenziale, ossia la distinzione da altre cause, è bene notare che questa forma di vertigine:

Quando chiamare il medico

Si consiglia di chiamare il proprio medico in qualunque caso di episodi di vertigine, in particolare se:

  • nausea e vomito sono debilitanti,
  • compare acufene (sensazione di ronzio o fischio nell’orecchio),
  • gli episodi di susseguono con elevata frequenza.

Rivolgersi in Pronto Soccorso in caso di:

In presenza di questi sintomi la causa può essere diversa e vi è la necessità di attenzione medica immediata.

Pericoli

Si tratta di una patologia tanto fastidiosa quanto, nella maggior parte dei casi, innocua; a meno di cadute durante gli episodi di vertigine non si segnalano complicazioni significative.

Diagnosi

Lo specialista che si occupa del disturbo è l’otorinolaringoiatra, ma nei casi più lievi il medico curante è in grado di gestire adeguatamente il paziente.

Il percorso diagnostico inizia da un’accurata anamnesi che indaghi:

  • dettagli sul primo episodio e descrizione dei sintomi, per esempio se è subentrato uno stato di confusione o se l’ambiente circostante dava l’impressione di girare,
  • presenza di eventuali altri sintomi, come una perdita dell’udito, tinnito, nausea, vomito o senso di intasamento dell’orecchio,
  • frequenza e durata degli episodi,
  • se i sintomi sono tali da interferire con le attività quotidiane; per esempio, risulta impossibile camminare durante un episodio di vertigine,
  • se i sintomi sembrano scatenarsi o peggiorare in condizioni particolari, come un movimento della testa in una determinata direzione,
  • cosa allevia i sintomi.

Il medico può anche eseguire un esame obiettivo alla ricerca di condizioni che potrebbero causare la vertigine. L’esame può riguardare l’esplorazione dell’interno dell’orecchio e la ricerca di segni di movimenti involontari degli occhi (nistagmo).

Si può verificare l’equilibrio o cercare di riprodurre i sintomi facendo passare il paziente rapidamente dalla posizione seduta a quella sdraiata.

In base ai sintomi, il medico potrebbe richiedere approfondimenti ospedalieri o specialistici, come ad esempio una risonanza magnetica per escludere l’eventuale presenza di,

  • neurinoma acustico (un tumore benigno del nervo che trasporta le informazioni sul suono e sull’equilibrio dall’orecchio interno al cervello)
  • o altre forme di lesioni che potrebbero causare le vertigini.

Cura

Come la neurite vestibolare, la vertigine parossistica benigna spesso passa senza trattamento dopo qualche settimana o mese. Si pensa che i piccoli frammenti nel canale dell’orecchio che causano la vertigine si sciolgano, oppure si incastrino in luoghi in cui non riescono a dare fastidio. Talvolta, la VPPB può purtroppo recidivare.

Fino alla scomparsa dei sintomi o al trattamento della condizione, il paziente dovrà:

  • alzarsi dal letto lentamente,
  • evitare attività che richiedono di guardare in alto, come imbiancare e decorare o cercare qualcosa in una scaffalatura alta.

La vertigine posizionale può essere trattata con una procedura detta manovra di Epley.

Manovra di Epley

La manovra richiede l’esecuzione di quattro movimenti indipendenti della testa, in modo da spostare i frammenti all’origine della sindrome vertiginosa in punti in cui non provochino sintomi. La testa viene mantenuta in ciascuna posizione per almeno 30 secondi. Durante i movimenti, è possibile che il soggetto avverta qualche vertigine.

I sintomi miglioreranno rapidamente dopo la manovra, anche se la guarigione completa potrebbe richiedere un paio di settimane. Ricontattare il medico se i sintomi non sono migliorati nell’arco di un mese. La manovra di Epley tipicamente non è una cura a lungo termine e può essere necessario eseguirla a più riprese.

Esercizi di Brandt-Daroff

Se la manovra di Epley non riesce o non è praticabile, per esempio per problemi al collo o alla schiena, è possibile provare anche con gli esercizi di Brandt-Daroff. Si tratta di una serie di movimenti che il soggetto può praticare autonomamente.

Il medico specialista dovrà spiegare come farli.

Questi esercizi vanno ripetuti tre o quattro volte al giorno per due giorni consecutivi. I sintomi possono migliorare anche per due settimane.

Manovra di Gufoni

Un’alternativa piuttosto recente, ma dimostratasi molto efficace, è la cosiddetta manovra di Gufoni, che è di facile esecuzione e garantisce buona tollerabilità.

Il paziente viene fatto sdraiare rapidamente su un fianco a partire dalla posizione seduta, dopodichè la testa viene velocemente ruotata di 45° verso il basso e mantenuta in posizione per 2-3 secondi. Il paziente viene quindi riportato in posizione seduta.

La manovra può essere ripetuta anche più volte nella stessa seduta.

 

Chirurgia

Raramente, quando i sintomi di vertigine durano per mesi o anni, può essere indicata la chirurgia. L’intervento chirurgico consiste nel bloccare uno dei canali dell’orecchio.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Soffro di vertigini….prendo alerventan al bisogno. Forse sono gli otoliti…. passano.faccio una visita dicono che gli otoliti sono a posto. Ritornano le vertigini. .ritorno di nuovo alla visita dicono che c’è stato un passaggio di otoliti. ….cosa vuol dire?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo sembra soggetto a questo disturbo; vengono fatte manovre alla visita?

    2. Buon pomeriggio. ..si le manovre vengono fatte . grazie

  2. Buongiorno io soffri di cervicale e sono anche ansiosa o notato ultimamente mi capita che dipende come muovo la testa o la sensazione di sbandamento come se dovessi cadere….. può essere abirintite

  3. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

    Salve, non può essere escluso, ma anche disturbi del rachide cervicale possono dare sensazione di instabilità. saluti

  4. Attraverso una risonanza encefalo con mezzo di contrasto si possono diagnosticare anche problemi alle orecchie (penso agli otoliti)?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Salve, no, è un esame specifico per l’encefalo appunto.

    2. Salve.mi scusi se la disturbo di nuovo . facendo un Tac alle orecchie si vedono anche lo spostamento degli otoliti .grazie

  5. buon giorno da diverso tempo,piu’ di un anno..quando cammino e chiudo gli occhi,ho una sensazione di sbandamento e nausea…anche quando oscillo come per esempio andare in altalena..oppure nel camminare sul morbido mi fa’ una strana sensazione e mi crea malessere—spesso sento il braccio destro indolenzito all altezza dell avambraccio e gomito..,rigidita’ al collo e spalle…..da cosa puo’ derivare questo malessere? e’ capitato che la nausea mi abbia portato anche a vomitare e sudare freddo causandomi anche un forte mal di testa dietro l orecchio sinistro….distinti saluti

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Salve, le cause potrebbero essere varie, vertigini posizionali, neurologiche, problemi di cervicale…occorre una visita medica, completa di esame neurologico possibilmente così da orientarsi sulla possibile causa.

  6. Salve è un mese che ho la sensazione di vertigini e sbandamento fisso..fatto otorino e ha scritto che c’è una sofferenza dell’apparato centrale nervoso..che vuole dire in poche parole? Vengono dall orecchio?

    1. Dr. Roberto Gindro

      No, non sembra provenire dall’orecchio, mentre potrebbe valere la pena approfondire con un neurologo.

  7. Si guarisce?

    1. Dr. Roberto Gindro

      In genere sì, tende a regredire e risolversi completamente.

  8. Le vertigini possono essere un segno di tumore al cervello?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Se compaiono come unico sintomo ci sono numerose ipotesi molto più probabili, ma il suo medico attraverso anamnesi e visita saprà e potrà essere molto più preciso.

  9. Salve dottore, una domanda. Ho in casa Microser compresse che uso al bisogno. La scadenza è 08-18, sono scadute o si intende fine mese?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Si intende sempre fine mese, a meno che non ci sia indicato anche il giorno.