Verruche in mani, piedi, viso, …: foto e rimedi

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Introduzione

Le verruche sono escrescenze benigne della pelle che possono svilupparsi su diverse parti del corpo e assumere varie forme; sono causate da virus, molto contagiose e per questa ragione particolarmente diffuse. Possono colpire chiunque, ma ne sono più soggetti i bambini e i ragazzi in giovane età.

La maggior parte delle verruche è innocua e sparirà naturalmente dopo qualche settimana o mese al massimo; possono tuttavia essere fastidiose ed esteticamente poco piacevoli alla vista, causando anche imbarazzo in alcune persone, ma non sono in genere dolorose a meno che si trovino sulle piante dei piedi o in un’altra parte del corpo sottoposta a urti e contatti continui.

La medicina ha a disposizione diversi trattamenti in grado di accelerare il processo di guarigione, anche se purtroppo non sempre funzionano.

Tra i diversi tipi di verruche distinguiamo:

  • Verruche comuni. Evidenziabile di solito sulle dita, sulle mani, sulle ginocchia e sui gomiti, la verruca comune è una piccola escrescenza dura, di forma arrotondata e solitamente di colore grigiastro marroncino. Ha una superficie ruvida che assomiglia vagamente al cavolfiore e al suo interno presenta dei puntini neri.
  • Verruche piane. Di solito sono della grandezza di una capocchia di spillo; sono più lisce rispetto agli altri tipi di verruche e la loro sommità è piatta. Le verruche piane possono essere di colore rosa, marroncino o giallastro. Nella maggior parte dei bambini che ne sono colpiti le verruche piane compaiono sul viso, ma possono anche manifestarsi sulle braccia, sulle ginocchia o sulle mani e possono comparire a grappoli.
  • Verruche plantari. Possono essere estremamente fastidiose, proprio come se si camminasse su una pietruzza; colpiscono le piante dei piedi e talvolta le caviglie e possono diventare relativamente grandi. Poiché le piante dei piedi devono sostenere il peso del corpo, le verruche plantari non crescono verso l’esterno come altri tipi di verruche, vengono invece premute verso l’interno quando si sta in piedi o  si cammina. Sono talvolta ostiche tra trattare.
  • Verruche a mosaico. Sono bianche e appaiono come piccole crosticine molto vicine tra loro; si trovano spesso sotto le dita dei piedi, ma possono anche diffondersi ad aree più grandi su tutta la pianta del piede. A differenza delle verruche plantari non fanno male quando si cammina, perché più piatte.
  • Verruche filiformi. Hanno una forma allungata, di solito sono dello stesso colore della pelle e spesso si formano all’interno o nelle vicinanze della bocca, degli occhi o del naso.
  • A volte le verruche appaiono nella zona genitale (condilomi acuminati) a seguito di trasmissione sessuale.

Foto

Verruche sul piede

iStock.com/sdominick

Verruca sul piede

Shutterstock/Migren art

Verruca sul dito della mano

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Verruca sul mignolo

Shutterstock/Epov Dmitry

Verruca sulla palpebra

Verruca filiforme – By Schweintechnik – Own work, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3383897

Trasmissione e contagiosità

Le verruche sono infezioni della pelle causate da virus della famiglia del papilloma virus umano (ma ceppi diversi degli HPV responsabili delle infezioni genitali responsabili dell’insorgenza di tumore al collo dell’utero); possono colpire qualsiasi parte del corpo, ma tendono ad invadere le aree calde e umide, come i piedi, oppure penetrare le difese attraverso piccole lesioni (ad esempio sulle dita delle mani).

Il virus non è particolarmente contagioso, ma l’infezione può avvenire in caso di

  • contatto diretto pelle-pelle,
  • contatti indiretti, mediati da oggetti o superfici contaminate, come la pavimentazione di piscine e spogliatoi.

È più probabile venire contagiati in caso di pelle bagnata o danneggiata.

Da notare che:

  • ci si può anche auto-infettare toccando la verruca e poi toccando un’altra parte del corpo,
  • si può infettare un’altra persona tramite la condivisione di asciugamani, rasoi o altri oggetti personali.

Il semplice contatto con una verruca di qualcun altro o il contatto con il virus nell’ambiente (per esempio in piscina) non causerà automaticamente il contagio, ma ci sono soggetti più predisposti di altri a contrarre l’infezione.

Sintomi

A seguito del contagio possono essere necessarie settimane o addirittura mesi prima della comparsa della verruca (tempo di incubazione), che si presenta come una piccola escrescenza in grado di svilupparsi tipicamente (ma non solo) sulla pelle di mani e piedi; variano nell’aspetto e possono svilupparsi singolarmente o in gruppi.

Generalmente non causano dolore, salvo alcune tipologie specifiche, ma in alcuni casi possono andare incontro a sanguinamento e/o prurito.

L’aspetto è variabile e, in base a questo, si distinguono verruche

  • comuni (anche note come volgari o porri),
  • plantari,
  • piane,
  • filiformi.

SI presentano generalmente dello stesso colore della pelle circostante, ma con una superficie ruvida e poco gradevole alla vista.

Alcune forme, come le verruche plantari che si formano sotto la pianta del piede, possono presentare all’interno dei puntini scuri.

Quando chiamare il medico

Rivolgersi al medico se:

  • sussistono dubbi sul fatto che una formazione sia una verruca; al medico basta in genere l’osservazione per fare diagnosi,
  • i trattamenti farmacologici non hanno funzionato,
  • compaiono verruche sul viso; non tentare di trattarle da soli,
  • le verruche sono tante o recidivano spesso,
  • la verruca
    • sanguina,
    • cambia aspetto,
    • si diffonde
    • o causa dolore, fastidio, imbarazzo.

Se i trattamenti farmacologici di automedicazione non si rivelassero efficaci, il dermatologo valuterà ulteriori approcci più o meno invasivi.

Prima di tentare di rimuovere una verruca con un farmaco autonomamente, chiamate il medico se:

  • il paziente che ha una verruca in qualsiasi zona del corpo è un neonato o un bambino,
  • il paziente ha una verruca sul viso, nell’area genitale o nel retto.

Chiamate il dottore se la verruca, o la pelle circostante, sanguinasse o manifestasse segni di infezione:

  • dolore,
  • rossore,
  • gonfiore,
  • presenza di pus.

Anche se possono causare fastidio, le verruche sono molto comuni nell’infanzia e difficilmente provocano problemi gravi.

Diagnosi

Il dermatologo può formulare una diagnosi di verruca attraverso la semplice osservazione.

In rari casi potrebbe essere necessaria una biopsia cutanea di conferma; in questi casi il dermatologo rimuove la verruca e la invia a un laboratorio, dove verrà sottoposta all’esame microscopico; si tratta di una procedura sicura e rapida, che al più potrebbe causare un leggero fastidio.

Rimedi per le verruche

Le verruche di solito non causano alcun problema, quindi non sempre è necessario asportarle; spesso le verruche si risolvono spontaneamente e ciò è particolarmente vero nelle forme pediatriche (tuttavia potrebbero impiegare da 6 mesi a 2 anni per scomparire completamente). Negli adulti una verruca può non risolversi facilmente e velocemente come nei bambini e quindi, benché la maggior parte sia priva di rischi, spesso si preferisce intervenire per rimuoverla, in particolare se:

  • causa di fastidio e/o dolore,
  • in presenza di un numero elevato di escrescenze.

Il trattamento consigliato dipende dall’età e dallo stato di salute del soggetto, nonché dal tipo di verruca.

Le opzioni terapeutiche sono:

  • Cantaridina: il dermatologo può trattare la verruca in ambulatorio impiegando una tintura a base di cantaridina. Questa sostanza causa la formazione di vescicole sotto la verruca. Dopo circa una settimana, il dermatologo asporterà la verruca morta durante una visita di controllo.
  • Crioterapia: è il trattamento più frequente delle verruche comuni e fa uso dell’azoto liquido per congelare la verruca. Il trattamento non è eccessivamente doloroso. Può causare macchie scure in soggetti con la pelle scura. È comune dover ripetere più volte il trattamento. È disponibile in farmacia un trattamento da poter eseguire a casa, utile se la verruca non è eccessivamente grande.
  • Elettrocauterizzazione e curettage: l’elettrocauterizzazione (bruciatura) è un valido trattamento delle verruche comuni, delle verruche filiformi e delle verruche dei piedi. Nel curettage, la verruca viene raschiata via tramite una lama affilata o un piccolo strumento a forma di cucchiaio. Spesso, le due procedure vengono usate insieme. Il dermatologo può rimuovere la verruca raschiandola via prima o dopo l’elettrocauterizzazione.
  • Escissione: il medico asporta la verruca mediante uno strumento tagliente.

Si segnala poi la possibilità di procedere alla rimozione della verruca attraverso l’uso di nastro adesivo, ma data la particolarità del metodo gli dedicheremo un paragrafo a parte fra poche righe.

Se la verruca risultasse particolarmente ostica da curare, il dermatologo potrà ricorrere a una delle tecniche seguenti:

  • Trattamento laser: il laser può essere preso in considerazione in caso di verruche che non rispondano ad altre terapie. Prima del trattamento laser, il dermatologo può somministrare un’iniezione per anestetizzare la verruca.
  • Peeling chimico: in genere, le verruche piane sono tante. Dato il numero elevato, il dermatologo spesso prescrive trattamenti di “peeling” per trattare questa tipologia di verruche. In pratica, il metodo consiste nell’applicarsi da sé quotidianamente un apposito farmaco. Vengono impiegati farmaci come acido salicilico (più forte rispetto al rimedio commercialmente disponibile), tretinoina e acido glicolico.
  • Bleomicina: il dermatologo può ricorrere all’iniezione in ciascuna verruca di un farmaco anti-cancro, la bleomicina. Le iniezioni possono essere dolorose. Possono anche avere altri effetti collaterali, come la caduta delle unghie se vengono trattate le dita.
  • Immunoterapia: questo trattamento si basa su una stimolazione diretta del sistema immunitario del paziente per combattere le verruche. È usato quando le verruche persistono nonostante le terapie, per esempio attraverso l’applicazione di un composto chimico come il difenciprone (DCP) alle verruche. Il farmaco causa una modesta reazione allergica intorno alle verruche trattate, che in genere innesca l’eliminazione delle stesse.

Un’alternativa consiste nell’iniettare interferone. Le iniezioni di interferone possono potenziare il sistema immunitario, aiutando il corpo a combattere il virus responsabile della verruca.

Nessun trattamento garantisce purtroppo un’efficacia assoluta.

La verruca potrebbe scomparire entro alcuni giorni dall’inizio della terapia medica, oppure potrebbero essere necessarie diverse sedute di terapia; di norma non si asportano le verruche chirurgicamente perché l’intervento potrebbe lasciare delle cicatrici e la verruca potrebbe ripresentarsi.

Se il paziente è adolescente o più grande, in presenza di una verruca piccola su una zona non particolarmente delicata (su un dito, per esempio), si può valutare con il medico o con il farmacista al ricorso di rimedi di automedicazione. A seconda del prodotto scelto potrebbero servire diverse settimane o mesi prima di dare risultati apprezzabili, ma alla fine la verruca dovrebbe staccarsi da sola dalla pelle sana.

Molti dei farmaci contro le verruche (liquidi, pomate, cerotti) contengono sostanze chimiche irritanti, che richiedono un po’ di cautela nell’utilizzo per evitare di ustionare le aree di pelle sana.

Questi prodotti sono in genere controindicati per le verruche su viso o nella zona genitale.

È poi importante:

  • Ammorbidire la verruca in acqua tiepida e rimuovere la pelle morta sulla superficie della verruca con una limetta (da non usare più per le unghie per evitare una diffusione del virus) prima di applicare il rimedio.
  • Fare attenzione a non passare la limetta direttamente sulla verruca.
  • Tenere la verruca coperta mentre la medicina fa effetto.

Si raccomanda di non grattarla, graffiarla e nemmeno toccarla, per evitare di diffondere il virus in un’altra parte (autoinoculazione) o rischiare fastidiose sovrainfezioni batteriche.

Non ci sono cure risolutive per il virus della verruca, questo significa che la verruca può recidivare nello stesso punto o comparire in una nuova area.

Talvolta sembra che nuove lesioni si sviluppino alla stessa velocità con cui le precedenti scompaiono, succede quando le vecchie verruche ospitano le cellule virali nella pelle prima del trattamento. Questo consente a nuove lesioni di svilupparsi intorno alle vecchie. La miglior prevenzione consiste nel farsi trattare le nuove non appena compaiono.

Il nastro adesivo funziona davvero come rimedio per le verruche?

Chi mi legge da tempo conosce sicuramente il mio radicato scetticismo verso tutto ciò che non sia scientificamente dimostrato o verificabile, ho avuto quindi una reazione contraddittoria la prima volta che ho letto della possibilità di rimuovere efficacemente una verruca con del nastro adesivo; se da una parte mi fidavo del sito, il metodo non poteva che ricordarmi le varie bufale dermatologiche prive di efficacia che spesso si leggono in rete, ma di fatto si tratta di un approccio suggerito anche dall’American Academy of Dermatology.

Prima di approfondire l’analisi di efficacia e sicurezza, facciamo un passo indietro e spieghiamo come funziona il procedimento: parliamo innanzi tutto di nastro adesivo telato, un rotolo usato normalmente a scopo professionale e hobbistico a causa della grande resistenza ed impermeabilità offerta.

Nastro adesivo telato per verruche

iStock.com/Terryfic3D

Il metodo consiste semplicemente nell’applicare un pezzo di nastro direttamente sulla verruca e poi cambiarlo ogni 5-6 giorni fino a rimuovere per strati successivi la verruca; prima dell’applicazione è utile ammorbidire la verruca con un bagno in acqua calda, seguito da una leggera carteggiatura della superficie con una lima di cartone usa e getta.

Il meccanismo d’azione non è ancora stato chiarito, ma si ipotizza che risieda nella combinazione di un’eliminazione fisica dell’escrescenza e della stimolazione del sistema immunitario.

Ad oggi l’analisi della letteratura disponibile non è ancora inconfutabile nel dare una risposta, sebbene esistano prove autorevoli della sua efficacia, messe tuttavia in dubbio da studi successivi (anche se è bene sottolineare che non tutti gli adesivi usati potrebbero fornire uguali risultati).

Gli effetti collaterali sono rari e in genere limitati ad un’irritazione della pelle (alcuni dermatologi consigliano a questo scopo di lasciar respirare una notte l’area di cute interessata al momento del cambio del nastro), mentre uno dei vantaggi più evidenti è ovviamente il costo estremamente limitato; si raccomanda di procedere solo previo benestare del proprio medico e di rivolgersi immediatamente al dermatologo in caso di sanguinamento.

Prevenzione

Non esiste un modo sicuro per prevenire le verruche, ma è sempre buona norma lavarsi le mani e la pelle regolarmente ed accuratamente. In caso di tagli o graffi usate acqua e sapone per pulire la zona e poi disinfettate bene la ferita, perché piccole ulcerazioni aperte della pelle sono zone maggiormente a rischio per le verruche e le altre infezioni.

È poi buona norma indossare sandali impermeabili o di gomma negli spogliatoi, nelle docce ed in piscina (in questo modo potrete proteggervi contro le verruche plantari e le altre infezioni come il piede d’atleta).

In caso dei presenza di verruche si consiglia infine di:

  1. Coprirle con un bendaggio adesivo quando si va in piscina o in palestra.
  2. Non condividere asciugamani, scarpe, guanti o calze.
  3. Non andare a piedi nudi nelle piscine o nelle docce comunali o spogliatoi.
  4. Non toccare le verruche.
  5. Non graffiare le verruche per evitare l’auto-contagio.
  6. Mantenere i piedi asciutti.
  7. Cambiare le calze ogni giorno.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Come riconoscere una verruca?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Le verruche appaiono come piccole escrescenze di consistenza ruvida che appaiono sulla pelle; possono formarsi ovunque, ma tipicamente compaiono su mani, piedi, gomiti o ginocchia; a seconda della tipologia possono:

      • causare prurito o dolore (soprattutto se sulla pianta del piede),
      • presentare un piccolo puntino nero centrale,
      • essere rotonde, piatte e di colore giallastro (verruche piane),
      • presentarsi solitarie o in gruppi più o meno numerosi.
  2. Cosa sono le verruche?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Una verruca è una formazione cutanea provocata dall’HPV (papilloma virus umano).

  3. Come toglierle?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Per le verruche più piccole è in genere sufficiente ricorrere all’automedicazione, attraverso i prodotti comunemente venduti in farmacia (cerotti, lozioni, dispositivi per la crioterapia); per quelle più grandi, più numerose o localizzate su zone di pelle sensibile (come il viso) è opportuno fare riferimento al dermatologo.

  4. Perché vengono le verruche?

    1. Dr. Roberto Gindro

      La verruca è il risultato del contagio da un virus HPV; la trasmissione può avvenire per contatto superficiale con superfici contaminate (ad esempio pavimenti di luoghi pubblici, come docce, palestre e piscine) o per contatto diretto con altre verruche presenti sulla propria cute (autoinoculazione) o quella di altri pazienti.

  5. È possibile che le verruche guariscano spontaneamente?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non solo è possibile, ma è molto probabile, il problema è che spesso i tempi sono lunghi e nel frattempo si corre il rischio di contagio ad altri e verso stessi (auto-contagio).