Tonsille gonfie e placche: antibiotici, rimedi e bambini

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Introduzione

La tonsillite è una condizione caratterizzata dall’infiammazione delle tonsille, piccoli cuscinetti che si trovano su entrambi i lati nella parte posteriore della gola, in seguito all’infezione da parte di virus o batteri; è un disturbo piuttosto frequente tra i bambini, in cui le tonsille si gonfiano e iniziano a far male soprattutto durante la deglutizione.

La maggior parte dei casi è di natura virale (causata cioè da virus) e viene curata senza necessità di ricovero in ospedale, trovando sollievo attraverso i comuni farmaci da banco usati per combattere il mal di gola e risolvendosi spontaneamente entro pochi giorni; i sintomi, come mal di gola e febbre, di solito scompaiono entro una o due settimane senza alcun trattamento. La febbre, quando presente, tende in genere a risolversi anche più rapidamente.

In altri pazienti è invece provocata da un’infezione batterica e per questo motivo sono necessari gli antibiotici.

Un tempo la rimozione delle tonsille (tonsillectomia) era una scelta frequente nei casi di pazienti con episodi di tonsillite ricorrente, mentre ad oggi l’intervento chirurgico è circoscritto ai soli soggetti che non rispondono adeguatamente alle opzioni di trattamento meno invasive.

Tonsille

Le tonsille sono due piccole ghiandole che si trovano su entrambi i lati della gola. Nei bambini piccoli aiutano a combattere i microrganismi e agiscono come una barriera contro le infezioni.

Anatomia semplificata delle tonsille e della loro infiammazione

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Quando le tonsille vengono infettate, isolano l’infezione e ne fermano l’ulteriore propagazione nel corpo.

Con il passare degli anni il sistema immunitario dei bambini si sviluppa e si rafforza; con la crescita il ruolo delle tonsille diventa quindi meno importante, tanto che tendono a rimpicciolirsi in quanto l’organismo diventa capace di contrastare attraverso altre forme di difesa.

Cause

Quando i batteri e i virus penetrano nell’organismo attraverso naso e bocca, le tonsille fanno da filtro, attivando i globuli bianchi contro i microrganismi patogeni e innescando un’infezione non grave delle tonsille. Se l’infezione si aggrava, al contrario, si sviluppa la tonsillite: le tonsille iniziano a far male e ad infiammarsi.

La maggior parte dei casi di tonsillite sono causati da un’infezione virale e, tra i microrganismi più comunemente responsabili, si annoverano

Più raramente il responsabile può essere il virus della mononucleosi (virus di Epstein-Barr), mentre in altri pazienti l’infezione è di origine batterica; quando provocata da uno specifico ceppo di batteri (gli streptococchi del gruppo A), viene anche chiamata mal di gola da streptococco (o faringite streptococcica) e si presenta con i seguenti sintomi:

  • comparsa improvvisa di dolore e infiammazione,
  • dolore ai linfonodi del collo,
  • febbre alta
  • assenza di congestione nasale.

Se la tonsillite è causata dallo streptococco o da altri tipi di batteri è necessario ricorrere agli antibiotici, tuttavia nella maggior parte dei casi i responsabili sono virus e, in questo caso, l’unica terapia possibile è quella con rimedi fai da te o farmaci da banco.

Trasmissione

Il mal di gola di per sé non è contagioso, ma lo sono i microrganismi e le infezioni che lo causano.

I virus, come quelli che causano raffreddori e influenza, si diffondono attraverso i contatti ravvicinati con pazienti infetti, per esempio quando una persona infetta tossisce o starnutisce il virus viene diffuso nell’ambiente sotto forma di milioni di minuscole goccioline che escono da naso e bocca.

  • È possibile essere infettati respirando queste goccioline contaminate,
  • oppure se si tocca una superficie o un oggetto su cui sono state diffuse queste stesse goccioline.

Fattori di rischio

  • Età pediatrica (la tonsillite colpisce soprattutto i bambini in età scolare).
  • Contatto con gli altri. Come i germi che causano i raffreddori o l’influenza, i virus e i batteri che provocano la tonsillite tendono a diffondersi nei luoghi come le scuole e gli asili, dove le persone sono a stretto contatto.

Sintomi

Le tonsille infiammate si presentano rosse e gonfie e si può avvertire un intenso dolore alla gola, che rende difficile la deglutizione; In alcuni casi le tonsille presentano anche placche bianche di pus (ma è bene specificare che non tutte le placche bianche sono legate ad un’infezione batterica, si presentano allo stesso modo anche le innocue placche di fibrina prodotte dall’organismo in risposta all’infezione).

Altri sintomi comuni di tonsillite sono:

Se il mal di gola ha cause virali in genere i sintomi sono lievi e migliorano spontaneamente dopo tre o quattro giorni; quando invece la tonsillite è causata da un’infezione batterica, come ad esempio un’infezione da streptococco, i sintomi di solito sono più gravi e può comparire anche alito cattivo.

È difficile la diagnosi differenziale attraverso la sola osservazione della gola, per questo spesso viene richiesto il tampone di verifica.

Placche sulle tonsille

La presenza di placche in gola, ossia un rivestimento bianco-giallastro sulle tonsille o in zone limitrofe, può essere segno di processo infettivo ad opera di

  • batteri,
  • virus,
  • funghi.

È quindi chiaro che la sola presenza di placche non significa necessariamente la necessità di prescrivere un antibiotico, perché nel caso di interessamento virale sarebbe del tutto inutile, se non addirittura controproducente.

Possono comparire in soggetti di qualsiasi età, anche se è più comune osservarle nei bambini (negli adulti ne sono più soggetti i pazienti immunodepressi).

In alcuni casi il paziente può scambiare per placche la presenza di fibrina o di tonsilloliti (calcoli tonsillari), ossia depositi di materiale calcifico in piccoli incavi presenti sulle tonsille (tonsille criptico caseose), a partire da residui di cibo; associati spesso ad alitosi e sapore cattivo in bocca, sono indipendenti dai classici casi di mal di gola e richiedono quindi un approccio terapeutico diverso.

Quando chiamare il medico

La tonsillite di solito non è una malattia grave, ma può provocare complicazioni se non viene curata. Chiamate il medico se:

  • Avete mal di gola da più di 48 ore.
  • Avete la febbre a più di 39 °C.
  • Non riuscite a deglutire perché le tonsille sono gonfie o fanno molto male.
  • Il mal di gola è accompagnato da dolori addominali e state vomitando.
  • Avete male al collo o vi sentite deboli.

Andate immediatamente al pronto soccorso se voi o vostro figlio:

  • Perdete saliva involontariamente ed in modo abbondante.
  • Non siete in grado di deglutire, per via del dolore o del gonfiore.

Pericoli

Le complicazioni sono rare e si possono verificare solo se la causa è un’infezione batterica. Sono solitamente il risultato della diffusione dell’infezione ad un’altra parte del corpo.

Se non vengono curate, le tonsille, gonfiandosi, possono bloccare la normale respirazione (ostruzione respiratoria) provocando apnee nel sonno e diversi altri disturbi; in questi pazienti il pus si può raccogliere tra la tonsilla e i tessuti molli che la circondano, formando un ascesso. L’ascesso può coprire una gran parte dei tessuti molli che si trovano nella parte posteriore del palato (palato molle) e, in rari casi, l’ascesso può diffondersi nel flusso sanguigno oppure nel collo o nel petto.

Alcuni ceppi di streptococchi che provocano l’infezione all’origine della tonsillite possono anche causare l’infiammazione dei reni (pielonefrite) o la febbre reumatica, una malattia grave che è in grado di colpire

  • il cuore,
  • le articolazioni,
  • il sistema nervoso
  • e la pelle.

Diagnosi

Il medico controllerà le tonsille e la parte posteriore della gola, alla ricerca di eventuali sintomi di infezione come rossore e pus. Potrà prescrivervi questi esami:

  • Tampone faringeo. Con questo semplice esame, eseguibile in ambulatorio, il medico passa un bastoncino sterile nella parte posteriore della gola per raccogliere un campione di secrezioni. Il campione verrà esaminato in laboratorio, per evidenziare l’eventuale presenza di streptococchi. I risultati dell’esame saranno disponibili da pochi minuti a 24, 48 ore dopo il prelievo, a seconda del metodo con cui è stato eseguito l’esame.
  • Esami del sangue completi. In alcuni casi, l’esame del sangue noto come emocromo completo potrebbe contribuire a identificare la causa dell’infezione. In questo esame un campione di sangue viene mandato in laboratorio: si valuta se siano presenti una grande quantità di globuli bianchi (e di che tipo) oppure specifiche cellule indice di infezione di origine virale.

Cura e terapia

La tonsillite causata da un virus di solito viene curata con farmaci da banco e rimedi casalinghi, quando invece è causata da un’infezione batterica il medico può prescrivervi gli antibiotici.

Le penicilline per uso orale (il farmaco di elezione è l’amoxicillina più acido clavulanico, ossia Augmentin®) normalmente devono essere assunte per almeno 10 giorni; altri tipi di antibiotici, invece, richiedono una terapia più breve.

Probabilmente vi sentirete quasi guariti dopo un giorno o due, ma è importante seguire la terapia fino alla fine, come prescritto dal medico. Se la si interrompe prima della fine l’infezione potrebbe ripresentarsi.

Se il bambino ha difficoltà a deglutire gli antibiotici possono anche essere somministrati con un’iniezione. In alcuni casi, la terapia a base di farmaci steroidei (cortisone) può ridurre il gonfiore.

Da molto tempo l’intervento chirurgico non è più la terapia normale per la tonsillite, ma la rimozione delle tonsille (tonsillectomia) può essere consigliabile quando le altre terapie non si rivelano efficaci.

Rimedi fai da te

Nella maggior parte dei casi la tonsillite è provocata da un’infezione virale, quindi gli antibiotici sono inutili; l’unica cosa da fare è attendere che il virus faccia il suo corso e attrezzarsi per alleviare il dolore e l’infiammazione. Per una completa guarigione possono essere necessarie una settimana o due.

I farmaci di prima scelta sono il paracetamolo (Tachipirina® e simili) o l’ibuprofene (Nurofen Febbre e Dolore®, …) per far diminuire la febbre e alleviare il dolore. Non somministrate l’aspirina ai bambini di età inferiore ai 12 anni, perché c’è il rischio che sviluppino la sindrome di Reye, una malattia potenzialmente letale.

Il mal di gola può essere veramente spiacevole. Questi consigli vi potranno essere utili.

  1. Bevete di più. È consigliabile bere liquidi tiepidi, come minestra, brodo e tè.
  2. Fate i gargarismi con acqua e bicarbonato. Diluite un quarto di cucchiaio in due decilitri di acqua tiepida: fate i gargarismi e sputate l’acqua.
  3. Usate il miele e il limone. Mescolate il miele e il limone in un bicchiere d’acqua calda. Fate raffreddare a temperatura ambiente e bevete a piccoli sorsi. Il miele protegge e idrata la gola mentre il limone contribuisce a diminuire il catarro. Non usate il miele o lo sciroppo di frumento per i bambini di età inferiore a un anno.
  4. Tenete in bocca una pastiglia per il mal di gola o una caramella dura, la cui efficacia è prevalentemente legata alla stimolazione della produzione di saliva che inumidisce e pulisce la gola.
  5. Umidificate l’ambiente. Se l’aria è più umida la gola si irriterà di meno e sarà più facile dormire. Cambiate l’acqua nell’umidificatore almeno una volta al giorno e pulitelo almeno una volta ogni tre giorni, per prevenire lo sviluppo di muffe e batteri dannosi.
  6. Evitate il fumo e le altre sostanze che inquinano l’aria. Il fumo irrita la gola, specie quando questa è già infiammata.
  7. Tenete la voce a riposo. Se parlate la gola si potrebbe irritare di più e potreste perdere temporaneamente la voce (laringite).
  8. Infine, non dimenticatevi degli altri. Se non vi sentite bene state a casa per qualche giorno, per evitare di diffondere i germi.

Intervento chirurgico

Il ricorso alla rimozione chirurgica delle tonsille (tonsillectomia) è molto raro tra gli adulti. Per i bambini, invece, l’intervento potrebbe essere consigliato se il bambino ha avuto:

  • Sette o più infezioni gravi della gola, nell’arco di un anno.
  • Cinque o più infezioni gravi della gola all’anno, per un periodo di due anni.
  • Tre o più infezioni gravi della gola all’anno, per un periodo di tre anni.

La tonsillectomia è anche consigliabile quando si tratta di curare un ascesso che non migliora con la terapia antibiotica oppure quando le tonsille gonfie impediscono di respirare normalmente.

La tonsillectomia di solito viene svolta in day hospital. Vostro figlio, quindi, non dovrà essere ricoverato e potrà tornare a casa subito dopo l’intervento. Per una completa guarigione potranno essere necessarie una settimana o due.

Prevenzione

I germi che provocano la tonsillite virale e batterica sono contagiosi. Lavarsi spesso le mani è il modo migliore per prevenire qualsiasi tipo di infezione, compresa la tonsillite. Lavatevi spesso le mani e consigliate ai vostri figli di fare altrettanto.

Esistono anche altre precauzioni di buonsenso.

  • Quando tossite o starnutite non dimenticatevi di usare il fazzoletto (o la manica, all’altezza dell’interno del gomito).
  • Non condividente i bicchieri o le stoviglie con qualcun altro.
  • Evitate di stare a stretto contatto con le persone malate.

Riammissione a scuola

Se vostro figlio è positivo al tampone per lo streptococco deve completare almeno 24 ore di terapia antibiotica prima di ritornare a scuola o all’asilo.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Come curare le placche in gola?
La cura dipende dalla natura dell'infezione, che può essere diagnosticata dal medico.
In caso di infezione batterica è talvolta necessario ricorrere ad un antibiotico, mentre in caso d'infezione virale (che può indurre la formazione di placche, benché non di pus) è in genere sufficiente attendere qualche giorno ed eventualmente assumere antinfiammatori per trovare sollievo dal dolore.
Come curare le placche senza antibiotico?
In caso di infezione virale la somministrazione di antibiotico non solo sarebbe inutile, ma controproducente.
Nel caso d'infezione batterica si valuta caso per caso; quando sia legata alla presenza di streptococco betaemolitico di gruppo A l'antibiotico è invece indispensabile per scongiurare gravi complicazioni.
Quanto durano le placche in gola?
Se di natura virale pochi giorni, se di natura batterica potrebbero richiedere la somministrazione di antibiotico per risolversi.
Come togliere le placche in gola?
Il medico/pediatra può talvolta procedere alla rimozione delle placche presenti sulle tonsille attraverso specifici strumenti, mentre si raccomanda di evitare di ripetere la stessa operazione autonomamente (se non espressamente addestrati dal medico/specialista).
Cosa fare in caso di placche in gola?
La maggior parte delle infezioni alla gola si risolvono spontaneamente in pochi giorni, anche in presenza di placche; si raccomanda di contattare il medico in caso di:
  • mal di gola severo che non passa da una settimana
  • febbre alta
  • impossibilità di deglutire a causa del dolore
Nel caso dei bambini si raccomanda di contattare telefonicamente il pediatra anche in caso di sintomi lievi, per escludere una possibile infezione streptococcica.
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  1. Salve, da ormai tre giorni mi fa male la gola, sempre di più, e questa mattina sento anche male all’orecchio e penso di avere la febbre…

    1. Dr. Roberto Gindro

      È sicuramente ora di sentire il medico.

  2. Se sono allergico a Froben collutorio posso usarlo almeno in spray?

    1. Dr. Roberto Gindro

      No, il principio attivo è lo stesso.