Tetano: sintomi, vaccinazione antitetanica, cura

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Introduzione

Il tetano è una malattia che colpisce i muscoli e i nervi dell’organismo: quando contratta si rivela particolarmente grave e pericolosa, ma può essere prevenuta con successo attraverso il vaccino. Il contagio avviene generalmente quando una ferita della pelle viene contaminata da un batterio di nome Clostridium tetani, che spesso si trova nel terreno.

Dopo essere penetrati nell’organismo, il batteri producono una neurotossina (una proteina che agisce come un veleno sul sistema nervoso), di nome tetanospasmina, in grado di provocare spasmi muscolari. La tossina può diffondersi in tutto il corpo mediante il flusso sanguigno ed il sistema linfatico, in questo modo va ad interferire con la normale attività dei nervi in tutto l’organismo, causando spasmi muscolari generalizzati.

I sintomi possono verificarsi in un periodo variabile da alcuni giorni ad alcuni mesi dopo che si è venuti in contatto con i batteri, anche se la maggior parte dei casi si manifesta entro 14 giorni. Ferite più gravi sono in genere legate a periodi di incubazione minore.

L’infezione provoca una dolorosissima tensione generalizzata dei muscoli, che coinvolge l’intero l’organismo; uno dei sintomi caratteristici è il blocco della mascella, che rende impossibile aprire la bocca o deglutire. L’infezione da tetano è un’emergenza medica che, se non viene gestita tempestivamente, può diventare fatale; la malattia è in grado di provocare la morte per collasso cardio-respiratorio, causando la contrazione con paralisi della muscolatura, perché si localizza a livello dei nervi. In un caso su dieci porta a morte per l’impossibilità di respirare.

In realtà il tetano è ormai fortunatamente molto raro in Italia, così come negli altri Paesi che hanno reso obbligatorie le vaccinazioni antitetaniche (ogni anno nel nostro Paese vengono diagnosticati circa 100 morti di tetano). In molti Paesi sviluppati che hanno programmi di prevenzione e di vaccinazione meno efficaci la malattia è invece molto più frequente, situazione ancora più grave si registra nei Paesi del Terzo Mondo.

Immagine di una ferita sulla mano causata dal filo spinato.

iStock.com/FrankMarkSerge

Cause

Le spore dei batteri C.tetani si localizzano nel terreno e nel tratto gastroenterico di alcuni animali (bovini, equini, ovini, per esempio). Il C.tetani, sotto forma di spora, può rimanere inattivo nel terreno, pur rimanendo infettivo anche per più di 40 anni e questo rende conto della sua grandissima diffusione.

L’infezione da tetano viene contratta quando le spore penetrano nel corpo attraverso una lesione o una ferita. Le spore diventano poi batteri attivi che si disseminano nel corpo e producono un veleno, la neurotossina del tetano (o tetanospasmina). Questo veleno blocca la trasmissione dei segnali nervosi dal midollo spinale ai muscoli, causando spasmi muscolari particolarmente intensi e severi, tanto da arrivare a lacerare i muscoli e causare fratture della colonna vertebrale.

La maggior parte dei casi si sviluppa in soggetti che non sono stati adeguatamente vaccinati contro la malattia; in Italia le infezioni sono in genere legate ad un taglio o ad una lesione profonda, come ad esempio un’unghia schiacciata (la lesione può anche essere talmente lieve che il paziente non ritiene necessario il parere medico).

Le lesioni che comportano la morte della pelle (come ad esempio le scottature, il congelamento, la cancrena o le lesioni da schiacciamento) hanno maggiori probabilità di favorire l’ingresso del batterio; anche le ferite contaminate da terra, saliva o feci, soprattutto se non vengono disinfettate con attenzione, e le punture effettuate con aghi non sterili (come ad esempio quando ci si droga o si fa un tatuaggio od un piercing casalingo) presentano un rischio maggiore.

Tetano neonatale

Il tetano neonatale si verifica nei neonati partoriti in condizioni igieniche precarie, soprattutto se il cordone ombelicale s’infetta dopo essere stato reciso. Negli Stati Uniti, prima dell’introduzione dei vaccini, il tetano neonatale era molto più frequente. Al giorno d’oggi le vaccinazioni antitetaniche obbligatorie producono gli anticorpi che le madri trasmettono ai figli durante la gravidanza. Questi anticorpi materni ed il miglioramento delle tecniche di recisione del cordone ombelicale hanno diminuito drasticamente la frequenza del tetano neonatale nei paesi sviluppati.

Il tetano si prende dalla ruggine?

La malattia in nessun caso può essere causata dalla ruggine (di chiodi, filo spinato, …) di per sé, ma solo dalla penetrazione del batterio attraverso una ferita e dalla successiva produzione della neurotossina; un oggetto può diventare quindi pericoloso solo quando contaminato dal batterio, situazione che può essere relativamente comune per utensili conservati all’aperto, oltre che ovviamente per spine di piante e altro. Fonte: ISS

Trasmissione

Il tetano è un’infezione causata dal batterio Clostridium tetani. Questi batteri sono diffusi nell’ambiente, in particolare nel terreno, nella sporcizia e nel letame.

I batteri possono penetrare nel corpo attraverso lesioni della pelle, specie se causate da oggetti contaminati. Alcune lesioni della pelle sono maggiormente a rischio di essere infettate, come ad esempio:

  • ferite contaminate da sporcizia, feci o saliva,
  • ferite causate da oggetti che pungono la pelle, per esempio un chiodo o un ago,
  • ustioni,
  • lesioni da schiacciamento,
  • lesioni con tessuto morto in genere.

Il tetano è stato in passato occasionalmente collegato a

Quali sono le lesioni a rischio di infezione tetanica?

I batteri del tetano vivono nel terreno; le lesioni più pericolose sono quindi quelle potenzialmente contaminate da sporcizia, feci animali e letame. Benché destino tradizionalmente maggiori preoccupazione le ferite profonde, in realtà svariati tipi di lesioni possono fare da porta d’ingresso al tetano.

Negli ultimi anni il tetano ha colpito proporzionalmente ferite lievi, probabilmente perché tendenzialmente lesioni più importanti vengono trattate con più attenzione. L’infezione può essere contratta anche da schegge, o dall’esecuzione di piercing e tatuaggi.
Sono a rischio di tetano anche i consumatori di droghe per via endovenosa.

Sintomi

Il periodo d’incubazione, ossia il tempo tra l’esposizione al batterio e la prima manifestazione della malattia, può variare da 3 a 21 giorni (in media 10 giorni), benché possa oscillare da 1 giorno a diversi mesi, secondo il tipo di ferita. La maggior parte dei casi si manifesta entro 14 giorni. In generale, periodi di incubazione più brevi coincidono con ferite contaminate in modo più massiccio, sintomatologia più grave e prognosi peggiore.

I sintomi del tetano includono:

In una fase successiva possono subentrare:

Il primo sintomo del tetano spesso è rappresentato dagli spasmi muscolari della mascella (trisma), che possono essere accompagnati da difficoltà di deglutizione. Seguono quindi altri muscoli del capo che danno luogo al Riso Sardonico (aspetto tipo iena), poi si rileva la discesa degli effetti del tetano che provoca rigidità e dolore dei muscoli del collo, delle spalle, della schiena e degli arti, fino ad arrivare alla posizione “cane di fucile” (tutto rannicchiato).

Quando chiamare il medico

Se non siete certi che vostro figlio abbia già fatto una vaccinazione antitetanica, o non sapete se la sua o vostra vaccinazione sia ancora valida, chiamate il medico. Se un membro della vostra famiglia ha lasciato passare più di 10 anni dall’ultimo richiamo di antitetanica, prendete un appuntamento per farlo vaccinare.

Se vi siete procurati una ferita profonda, disinfettatela e chiamate il medico per capire se deve ricevere la profilassi antitetanica post-esposizione.

Se manifestate spasmi alla mascella o spasmi muscolari, in particolare dopo essersi ferito, rivolgetevi al medico il prima possibile per valutare la possibilità di aver contratto il tetano.

Cura e terapia

I medici hanno un ruolo importante nella prevenzione del tetano, perché si devono accertare che le vaccinazioni dei bambini siano valide e perché si occupano della profilassi post-esposizione se il paziente ha una ferita a rischio.

Il paziente che si ammala di tetano dovrà essere ricoverato in ospedale, di solito nel reparto di terapia intensiva, dove gli verranno somministrati

  • antibiotici per contrastare i batteri
  • e il siero per neutralizzare la tossina già rilasciata dai batteri stessi;

verranno anche somministrati farmaci in grado di tenere sotto controllo gli spasmi muscolari e altre terapie a supporto delle funzioni vitali dell’organismo.

Mi sono ferito in giardino con un chiodo. Cosa devo fare?

Qualunque ferita potenzialmente contaminata dai batteri del tetano dovrà essere curata quanto prima.

Il trattamento dipende dallo stato vaccinale del soggetto e dalla tipologia di ferita.

  1. In tutti i casi, la ferita dovrà essere pulita.
  2. Ricorrere tempestivamente al trattamento e portare con sé il cartellino delle proprie vaccinazioni.
  3. In caso di ferite associate al rischio di tetano, un soggetto con stato vaccinale sconosciuto o incompleto richiederà quanto prima una dose di vaccino antitetanico e antidifterico e una dose di immunoglobuline antitetaniche.
  4. Un soggetto con una serie documentata di tre iniezioni antitetaniche e antidifteriche e un richiamo negli ultimi 10 anni potrà essere considerato protetto.Tuttavia, per sicurezza, potrebbe essere comunque somministrata una dose di vaccino se sono trascorsi oltre cinque anni dall’ultimo richiamo e la ferita è sporca e di non lieve entità.

Vaccino e immunoglobuline

Esistono due modi importanti per prevenire il tetano:

  • sottoporsi alle vaccinazioni antitetaniche, insieme a tutte le altre vaccinazioni obbligatorie,
  • oppure dopo una lesione che potrebbe provocare il tetano, ricevere una dose di vaccino (profilassi antitetanica post-esposizione).

Per i bambini il vaccino antitetanico fa parte delle vaccinazioni DTaP (contro la difterite, il tetano e la pertosse). I bambini di solito ricevono una serie di 3 dosi di vaccino prima dei due anni, e poi una dose di richiamo tra i 5 e i 6 anni. In seguito è consigliata un’ulteriore dose di richiamo tra gli 11 e i 12 anni e, in età adulta, un richiamo del vaccino contro il tetano e la difterite ogni 10 anni.

Non lasciate che i vostri bambini saltino questi appuntamenti importanti e fateli vaccinare al momento giusto.

Come per qualsiasi calendario di vaccinazione, ci sono dei casi particolari e delle eccezioni da tenere presenti. Il medico vi fornirà tutte le informazioni aggiornate.

La vaccinazione degli adulti si esegue somministrando due dosi di vaccino per via intramuscolare ad una distanza di 4 settimane, seguita da una terza dose dopo 6-12 mesi. La protezione non è permanente, per restare protetti occorre una dose di richiamo ogni dieci anni. A questo proposito si segnala un lavoro pubblicato su Clinical Infectious Diseases che dimostrerebbe una durata decisamente superiore dell’immunizzazione negli adulti, fino a 30 anni e oltre.

Durante la profilassi antitetanica post-esposizione, ossia dopo l’infortunio, vengono somministrate dosi di vaccino antitetanico, ma solo dopo che si è verificata la ferita o la lesione. Il numero di dosi dipende da quanti anni sono trascorsi dall’ultimo richiamo, dal totale di vaccinazioni antitetaniche effettuate fino a quel momento e dalla natura della ferita. Il medico può consigliarvi un richiamo di vaccino antitetanico  e/o un’iniezione di immunoglobulina tetanica (siero) per neutralizzare tutte le tossine prodotte dai batteri.

L’immunoglobulina antitetanica è un farmaco costituito da anticorpi specifici contro la tossina del tetano; viene usata per prevenire la malattia in soggetti ad alto rischio e non vaccinati; viene iniettata per intramuscolo e, essendo un emoderivato, richiede espressa autorizzazione da parte del paziente ricevente.

Gli effetti indesiderati comuni includono

  • dolore al sito di iniezione,
  • febbre.

Reazioni allergiche gravi, come l’anafilassi, sono possibili, ma estremamente rare.

Mani che contengono della terra

iStock.com/DonNichols

Tutte le ferite della pelle, soprattutto le lesioni profonde o le ferite che potrebbero essere contaminate da feci, terra o saliva, dovrebbero essere disinfettate e medicate immediatamente.

La medicazione delle ferite è fondamentale, ma non rappresenta un’alternativa in grado di sostituire la vaccinazione.

Il tetano neonatale può essere prevenuto se tutte le donne incinte si fanno vaccinare per tempo, se il parto avviene in condizioni igieniche ottimali e se si fa attenzione al cordone ombelicale.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Cos'è il tetano?
Il tetano è una malattia molto grave, ma fortunatamente rara, causata dalla penetrazione di batteri all’interno di una ferita; i pochi contagi che si verificano in Italia sono in genere limitati a soggetti non vaccinati.
Come si prende?
Il tetano viene contratto quando i batteri responsabili entrano nel circolo sanguigno, per esempio attraverso
  • tagli, ferite e graffi
  • ustioni
  • morsi di animali
  • piercing, tatuaggi e iniezioni con materiale non sterile
I batteri del tetano possono sopravvivere particolarmente a lungo al di fuori del corpo e si trovano comunemente nel suolo e nel letame di animali come cavalli e mucche.
La malattia non può invece essere trasmessa direttamente da persona a persona.
Come riconoscere una ferita infetta da tetano?
Purtroppo non è possibile, qualsiasi lacerazione della pelle dev’essere considerata a rischio, soprattutto quando avviene in presenza di fattori di rischio (come ad esempio con utensili sporchi di terra).
Come si manifesta il tetano? Dopo quanto tempo?
I sintomi compaiono generalmente da 4 a 21 giorni dopo l’infezione e possono includere:
  • rigidità dei muscoli della mascella,
  • spasmi muscolari dolorosi, tanto da rendere difficile respirare ed alimentarsi,
  • febbre,
  • aumento della sudorazione,
  • tachicardia.
Fonte: https://www.nhs.uk/conditions/tetanus/
Quando fare l'antitetanica?
Il vaccino antitetanico è compreso fra quelli obbligatori e l’ultimo richiamo viene praticato durante l’adolescenza; successivamente è consigliato un richiamo ogni 10 anni.
In caso di ferita a rischio si valuta la situazione del paziente; in assenza di copertura (o anche solo nel dubbio) viene praticata un’iniezione di richiamo (eventualmente associata alla somministrazione di immunoglobulina tetanica), seguita eventualmente da ulteriori dosi quando non sia possibile ricostruire con certezza la propria storia vaccinale.
Quanto dura l'antitetanica?
La copertura offerta dal vaccino è di 10 anni, a patto di aver ricevuto in precedenza tutte le dosi previste (la seconda a distanza di un mese dalla prima, la terza a 6-12 mesi dalla prima); è quindi consigliato sottoporsi ad un richiamo ogni 10 anni.
Entro quanto è necessario sottoporsi all’iniezione di vaccino antitetanico dopo una ferita?
Si consiglia nel più breve tempo possibile.
È possibile contrarre il tetano più di una volta?
Assolutamente sì. Il tetano non conferisce immunità perché bastano quantità infinitesimali di tossina per scatenare la malattia. I soggetti in convalescenza dalla malattia dovranno iniziare o completare una serie vaccinale.
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Domande e risposte
  1. Dottore mi sono punto con la punta del ferretto del cerchietto delle chiavi di casa,e’ uscito un puntino di sangue,ho disinfettato..dopo pochi secondi non si percepisce nulla più sulla cute,visto che il ferro non si capisce se è arrugginito oppure senza lacca originale in alcuni tratti ..dovrei fare il richiamo?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Dalla descrizione non sembra una ferita ad alto rischio, ma è una buona occasione per fare il richiamo (se scaduto) e non pensarci più per altri 10 anni.

    2. Ok grazie,anche il
      Mio medico curante ha detto che ci sarebbero più rischi con le immunoglobuline ..viceversa ha detto di trovare il libretto sanitario per poi con calma fare un richiamo..di nuovo grazie dott

  2. Salve io mi sono appena tagliato un dito con una latina,con il coperchio.e uscito tantissimo sangue che devo fare??ho lavoto e ho messo l’acqua ossigenata e poi cerotto.ho paura del tetano.

    1. Dr. Roberto Gindro

      Se la lattina era ragionevolmente pulita credo che possa stare tranquilla, ma contatti comunque il medico, potrebbe essere l’occasione per un richiamo.

  3. Buongiorno dottore mio figlio si è punto con una pianta grassa mica è a rischio tetano gli ho estratto le schegge e la manina non è gonfia … il richiamo dei 5 anni lo ha saltato per dimenticanza ora ne ha 6 grazie

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Credo possa stare ragionevolmente tranquilla. saluti

    2. Grazie dottore avevo timore per il tetano

  4. Buongiorno!
    Stamane sentivo pungere il piede dentro la scarpa e controllando noto che tra la calza e il piede c’è un pezzetto appuntito di plastica/lamiera con forse ruggine…cosa mi consiglia? Sono a rischi tetano? Non è uscito sangue

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Non credo rischi nulla, potrebbe comunque approfittare per valutare la sua protezione antitetanica, facendo un dosaggio anticorpale, così da capire se è protetto o necessita di richiamo.

    2. Presumo necessito del richiamo
      Poiché forse ho fatto antitetanica solo alla nascita ed ho 30 anni.
      Spero di poter stare realmente tranquillo

    3. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Sì, ed è una cosa comune a molti; in tal caso il richiamo andrebbe fatto, però per la situazione descritta ripeto che non c’è rischio.

  5. Buongiorno
    dando da mangiare a uno scoiattolo, mi ha per errore morsicato, ho fatto uscire sangue e insistito schiacciando per farne uscire un po’, subito dopo sciacquato con abbondante acqua fredda, ho poi usato un disinfettante gel per le mani
    non so se ho l’antitetanica valida, devo fare ancora altro?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non che io sappia, ma immagino che si riferisca agli scoiattoli di Central Park (o simile) e onestamente non ho esperienza in merito.

    2. si mi riferisco a scoiattoli che ci sono in giro nei parchi della città quindi selvatici

    3. Dr. Roberto Gindro

      In genere non ci sono problemi di rabbia, ma verifichi comunque localmente.

  6. buongiorno,ieri mattina mi sono punto sulla mano con il filo ramato ma comunque internamente fatto di ferro, spessore 1mm,e’ uscito un pochino di sangue e ho disinfettato!!comunque il filo nn risultava arruginito ma nn avendo fatto negli ultimi anni l’antitetanica dovrei farla?sono preoccupato…grazie

    1. Dr. Roberto Gindro

      Vale la pena fare il richiamo così da non pensarci più.

    2. in farmacia ho comprato il siero da fare adesso e 2 richiami nei prox mesi,certi sconsigliano il siero, ci sono reali prpbabilita’ di controindicazioni gravi?grazie tante

    3. Dr. Roberto Gindro

      In questi casi va evitata l’automedicazione, è necessario affidarsi al medico.

      1. Se in passato aveva completato con successo un ciclo vaccinale (le tre iniezioni in un anno) potrebbe essere sufficiente un unico richiamo per i prossimi 10 anni.
      2. Il siero va utilizzato SOLO e soltanto in caso di effettiva necessità, valutata in base a vaccini precedenti, entità della ferità, … Si tratta di emoderivati e non possiamo escludere al 100% il possibile contagio con altre malattie (in ospedale viene in genere fatto firmare uno scarico di responsabilità).

  7. Buon pomeriggio questa mattina mi sono graffiato leggermente con un chiodo arrugginito. Volevo sapere se sono a rischio. Voglio sottolineare che è un graffio molto piccolo

    1. Dr. Roberto Gindro

      Senza vedere è difficile giudicare, ma con un richiamo si toglie il dubbio.

  8. Buona sera, ieri mattina sono scivolata mentre stavo lavando il pavimento del bagno, e mi sono tagliata con un bullone che tiene il portacartegenica… Ho perso sangue e adesso mi fa anche un po male.
    Sono passati più di 10 anni dal ultimo vaccino però sto ancora allattando e non ho ancora fatto il richiamo, cosa posso fare
    ?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Premesso che è poco probabile un contagio da tetano in un bagno di casa, raccomando di fare il punto con il medico, perchè in genere l’allattamento non è una controindicazione per un eventuale richiamo.

  9. Salve. Ho 25 anni. Oggi pomeriggio mi sono tagliata con una rete di ferro arrugginito. Tre piccoli taglietti superficiali e poco sangue. Sono a rischio tetano? Grazie

    1. Ero fuori casa e ho messo due volte amuchina in gel che avevo con me

    2. Dr. Roberto Gindro

      È sicuramente opportuno fare il punto in giornata con il proprio medico, per valutare rischi e lo stato attuale della sua immunizzazione.

  10. Ho 14 anni quasi 51 anni, ho rotto una matita . Ho fatto il vaccino ma non ricordo quando . sopra c’è la pellicina e non so quindi quanto è profonda . è uscito del sangue e ho disinfettato . devo rivolgermi a un medico?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Non penso proprio ce ne sia bisogno.