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Descrizione generale

Il sibilo (il cui nome formale in medicina è “ronco sibilante”) è un rumore continuo e grossolano, che si origina nelle vie aeree durante la respirazione. La sua insorgenza può essere dovuta a due fenomeni, eventualmente complementari tra loro:

  • una parte delle vie aeree ristretta od ostruita,
  • aumento della velocità del flusso d’aria.

I sibili sono frequenti in soggetti con problemi polmonari e la causa più comune di sibili ricorrenti è l’asma, anche se il sintomo può essere legato a molti altri disturbi, in alcuni casi anche gravi.

Molto comune nei bambini è il sibilo prodotto da infezioni virali (raffreddore, tosse, bronchiolite, …), che secondo alcune fonti colpirebbe fino ad un terzo di tutti i bambini; in questi casi non si tratta di asma, che invece è responsabile del sintomo anche in assenza di altri sintomi respiratori, soprattutto a seguito di esercizio fisico (e tipicamente si tratta di casi in cui è possibile ricostruire una qualche famigliarità di asma, eczema o allergia).

La diagnosi differenziale del sibilo è quindi quantomai vasta; in un dato soggetto le ragioni del sibilo vengono diagnosticate considerando

  • le caratteristiche dei sibili,
  • l’anamnesi
  • e i segni clinici

riscontrati durante l’esame obiettivo.

Bambina che tossisce

iStock.com/Alina555

Cause

Le cause più frequenti di sibili sono:

L’asma è probabilmente la più comune causa di sibilo, che è in questo caso spesso accompagnato anche da tosse e fame d’aria; si tratta di una malattia infiammatoria cronica caratterizzata da ostruzione di norma reversibile delle vie aeree inferiori.

Rappresentazione grafica dell'ostruzione e della costrizione dei bronchi

iStock.com/kowalska-art

Nella maggior parte dei pazienti la causa va cercata in una reazione allergica.

La bronchite, altra causa particolarmente frequente di respiro sibilante, è invece un’infiammazione delle mucose dei bronchi che si manifesta con tosse, con catarro o meno. La causa è nella maggior parte dei casi di natura virale, almeno per quanto riguarda le forme acute.

In caso di respiro sibilante, si dovrà contattare il proprio medico quanto prima per una visita. Se i sibili sono associati ad affanno grave o a un colorito bluastro della pelle, si dovrà ricorrere tempestivamente al Pronto Soccorso.

Fattori di rischio

Chiunque può sviluppare un respiro sibilante, ma il sintomo è piuttosto comune soprattutto nella prima infanzia; i neonati ne sono particolarmente soggetti anche a causa delle dimensioni ridotte delle vie respiratorie (soprattutto in caso di bambini nati prematuri), nonché per le frequenti affezioni del tratto respiratorio, cui vanno fisiologicamente incontro per l’immaturità del sistema immunitario.

Negli adulti sono particolarmente a rischio soggetti

  • fumatori,
  • affetti da enfisema
  • o con insufficienza cardiaca.

Quando chiamare il medico

Chiamare il medico se

Ricorrere immediatamente al pronto soccorso se i sibili

  • iniziano improvvisamente dopo una puntura d’insetto, l’assunzione di un farmaco o l’ingestione di cibi allergenici (rischio di shock anafilattico),
  • si associano a
    • gravi difficoltà respiratorie,
    • un colorito bluastro della pelle,
    • difficoltà perfino a piangere a causa della fame d’aria,
    • confusione e alterazioni dello stato mentale,
  • iniziano dopo essersi strozzati con un piccolo oggetto o cibo.

Sibilo e asma in neonati e bambini

L’asma non è l’unica causa di sibili nei bambini, altre condizioni come le bronchioliti (infiammazioni polmonari causate da virus, particolarmente comuni nei bambini al di sotto dei 12 mesi di età) possono determinare la comparsa del sintomo, così come numerose altre infezioni delle vie aeree, che possono per esempio causare un’eccessiva produzione di muco che si può accumulare e ostruire le vie aeree.

I medici operano quindi l’importante distinzione tra

  • sibili transitori (temporanei),
  • persistenti.

Nella maggior parte dei casi i bambini sviluppano forme transitorie e legate esclusivamente allo sviluppo di infezioni del tratto respiratorio, che passano quindi con il miglioramento delle condizioni di salute generali.

Da notare che un bambino che sviluppi sibili transitori non necessariamente svilupperà in futuro problemi di asma.

Tendenzialmente questi episodi vanno a sparire attorno ai tre anni, quando le vie respiratorie aumentano di calibro (dimensione).

Forme persistenti vengono invece riscontrate principalmente in caso di condizioni allergiche (allergia alle graminacee, dermatite atopica, …).

I sibili sono quindi molto comuni nei primi anni di vita e di per sé non implica la presenza o lo sviluppo futuro di asma, soprattutto quando legati alla presenza di infezioni virali; nel caso in cui il sintomo sia invece legato a una forma allergica è invece più plausibile la possibilità di andare incontro ad asma, soprattutto in presenza di famigliarità.

Fattori che aumentano il rischio di asma nel bambino

L’asma è una patologia causata da una complessa combinazione di fattori, in parte ancora incompresa; in genere vengono suddivisi in

  • fattori genetici,
  • fattori ambientali.

Per quanto riguarda l’aspetto genetico si fa riferimento a una sorta di predisposizione individuale allo sviluppo del disturbo, che è ovviamente più probabile in caso di famigliarità per asma e/o allergie.

Dal punto di vista ambientale invece sono numerosi gli aspetti degni di nota, tra cui:

  • inquinamento,
  • esposizione della mamma al fumo (attivo o passivo) durante la gravidanza,
  • stress psicologico della mamma durante la gravidanza,
  • esposizione del neonato al fumo,
  • inquinamento dell’aria.

Esiste poi un’ipotesi affascinante, secondo cui l’aumento dei casi di allergie e asma che si è registrato negli ultimi decenni possa essere dovuto a un eccesso di igiene, che priva i bambini del necessario contatto con virus e batteri non patologici, ma utili invece a una corretta maturazione del sistema immunitario.

Ritorno all’asilo o a scuola

Nel caso di patologie respiratorie acute il bambino può ricominciare a frequentare asilo o scuola una volta passati sibili e febbre.

Cura

Essendo il respiro sibilante un sintomo, la terapia dipende essenzialmente dalla causa che ne è alla base, ma spesso viene comunque associata la prescrizione di un inalatore con funzione di broncodilatatore che serve a favorire l’apertura delle vie aeree, migliorando così la respirazione.

Una donna con un attacco di asma prende dal tavolo il suo inalatore.

iStock.com/AntonioGuillem

I broncodilatatori sono farmaci sicuri ed efficaci, ma tra gli effetti collaterali più comuni ricordiamo la possibile comparsa di tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), tremori e mal di testa, generalmente in modo transitorio e senza sequele. Ciò non danneggerà tuo figlio e si risolverà presto. Nei bambini più piccoli la somministrazione potrebbe avvenire mediante l’uso di un opportuno distanziatore, uno strumento che rende più semplice l’inalazione della dose corretta di farmaco.

Distanziare per erogatori polmonari

Shutterstock/LightField Studios

La prescrizione di antibiotici è limitata ai casi di infezione batterica, in quanto controproducenti nel trattamento delle infezioni virali.

In specifiche condizioni può essere utile il ricorso a farmaci cortisonici, somministrati per via aerea (spray) o sistemica (compresse, compresse effervescenti, iniezioni, …).

Automedicazione

Per alleviare i sibili che non rientrano nei casi descritti in precedenza, provare i seguenti rimedi:

  1. Usare un umidificatore o più semplicemente chiudersi in bagno aprendo tutti i rubinetti sull’acqua calda per produrre vapore. L’aria umida può aiutare ad alleviare sibili lievi e favorire così la respirazione.
  2. Bere bevande calde può rilassare le vie aeree e favorire il distacco del muco appiccicoso dalla gola.
  3. Evitare il fumo di sigaretta. Il fumo attivo o passivo può peggiorare la tosse e il respiro sibilante.

Fonti e bibliografia

A cura della Dr.ssa Greppi Barbara, medico chirurgo

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Domande e risposte
  1. Come posso curare velocemente la sinusite

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Esistono vari metodi e farmaci, dipende anche dalla situazione, ha consultato il medico o un otorinolaringoiatra? In caso glielo consiglio.

  2. Sono un paio di giorni che mio figlio respira emettendo un leggero fischio… Cosa potrei dargli per curarlo?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Mi dispiace, ma non posso consigliare nulla; è invece importante contattare il pediatra e valutare se sia necessaria una visita.