Ragadi alle dita delle mani: cause e rimedi per curarle

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Introduzione

Una ragade è una lesione lineare che può colpire la pelle o le mucose; il tipo di ragade di più frequente riscontro è quello che si presenta sulle mani, soprattutto nei mesi freddi, causando fastidio e dolore ai soggetti che ne soffrono.

La causa più comune è la pelle secca, un disturbo molto diffuso a tutte le età e che, pur non essendo grave, rappresenta spesso un importante fastidio, anche di natura estetica, diventando responsabile dello sviluppo di linee sottili, rughe e ragadi sulle dita delle mani.

Lo sviluppo della secchezza cutanea è spesso conseguenza di fattori ambientali che tuttavia, almeno in parte, possono essere controllati, tra cui:

  • temperatura (il freddo tende a seccare la pelle),
  • umidità,
  • frequente immersione in acqua,
  • utilizzo di saponi e altre sostanze irritanti.

Si osserva infine una certa famigliarità nel presentarsi del disturbo.

È possibile intervenire in autonomia per proteggere la propria pelle, ad esempio

  • usando creme idratanti,
  • evitando detergenti aggressivi
  • e facendo uso di guanti sul lavoro, quando questo richiede di bagnarsi spesso le mani.

Problemi gravi o cronici di secchezza della pelle possono invece richiedere la valutazione di un medico specialista, il dermatologo, per studiarne più a fondo cause e contromisure.

Primo piano di una ragade fra le ultime due falangi del dito

iStock.com/ArveBettum

Cause

Le ragadi a mani e piedi possono colpire chiunque, ma il fattore di rischio principale è rappresentato dall’esposizione a temperature estreme (troppo calde o troppo fredde) in assenza di sufficiente umidità, per questo spesso il disturbo peggiora d’inverno e migliora d’estate; la pelle secca è infatti una comune conseguenza del freddo, che peggiora a causa di

  • diminuzione dell’umidità all’esterno,
  • aumento del riscaldamento interno,
  • uno spostamento continuo tra le due condizioni.

D’estate un effetto simile è causato dall’esposizione eccessiva ad ambienti con aria condizionata, che viene sistematicamente privata dell’umidità presente.

Alcuni pazienti hanno maggiori probabilità di avere la pelle secca e quindi di essere soggetti al disturbo, per esempio per motivi di:

  • Età: invecchiando, la pelle diventa più sottile e più secca. A partire dai 40 anni, molte persone hanno bisogno di un buon idratante applicato quotidianamente.
  • Clima: la stagione invernale, fredda e secca, è spesso quella più a rischio,
  • Malattie della pelle: soggetti che da bambini abbiano sofferto di dermatite atopica (eczema) tendono poi a soffrire di pelle secca. Anche la psoriasi causa un’estrema secchezza della pelle, così come infezioni localizzate come il piede d’atleta.
  • Occupazione: infermieri, parrucchieri e soggetti che di mestiere immergono spesso le mani in acqua, pratica che può rendere la pelle secca, rugosa e screpolata.
  • Nuoto: alcune piscine contengono disciolte nell’acqua sostanze in grado di seccare la pelle.

Sintomi

La pelle secca è per la maggior parte degli individui un problema temporaneo, che per esempio si manifesta durante i mesi invernali, mentre per altri può invece essere una situazione cronica.

Intensità e frequenza di comparsa dei segni e sintomi dipendono da:

  • età,
  • stato di salute,
  • ambiente in cui si vive,
  • quanto si sta all’aria aperta
  • causa del problema.

La pelle può apparire

al tatto si presenta

  • ruvida,
  • squamosa,
  • a volte dolorosa e con prurito.

Nei casi più gravi appare un intenso arrossamento e possono comparire ragadi e veri e propri tagli con presenza di sangue.

Si può infine avvertire una sensazione di tensione della e sulla pelle.

Benché la pelle sia secca soprattutto in corrispondenza di braccia e gambe, ci possono essere variazioni individuali e soggetti predisposti che sviluppano facilmente fastidiosi tagli sui polpastrelli (ragadi) che possono impiegare settimane a guarire, tempo durante il quale esce sangue accompagnato da un intenso fastidio e dolore durante lo svolgimento delle attività quotidiane.

Le nostre mani sono quasi costantemente esposte all’ambiente e ai cambiamenti di temperatura, sono spesso in contatto con acqua e saponi più o meno aggressivi, tutte condizioni che esacerbano ulteriormente la secchezza cutanea e l’infiammazione.

Complicazioni

In soggetti con tendenza a sviluppare eczemi, una pelle secca trascurata può portare a:

  • Dermatite atopica (eczema): se predisposti, l’eccessiva secchezza della pelle può scatenare la malattia, causando arrossamenti, screpolature e infiammazione.
  • Infezioni: la pelle secca può spaccarsi causando dolorose ragadi, che possono essere la porta d’ingresso per batteri, causa di infezioni.

Queste complicanze si manifestano più frequentemente se i normali meccanismi protettivi della pelle sono gravemente compromessi. Per esempio, l’estrema secchezza della pelle può andare incontro alla formazione di profonde crepe, le ragadi, che possono aprirsi e sanguinare diventando una porta di accesso per batteri invasivi.

Quando chiamare il medico

La maggior parte dei casi di secchezza della pelle risponde bene alla correzione dello stile di vita e ai rimedi casalinghi, ma è consigliabile rivolgersi a un dermatologo qualora i sintomi fossero particolarmente severi e non dovessero migliorare nonostante i rimedi da automedicazione, per escludere la possibilità che possa esserci una diversa condizione patologica alla base del disturbo.

Il dermatologo procederà ad analizzare visivamente la pelle e condurrà un’approfondita anamnesi (attraverso una serie di domande al paziente) per formulare una diagnosi esatta.

In particolare rivolgersi al medico se:

  • la pelle non migliora nonostante i propri sforzi,
  • la pelle secca si associa a rossore,
  • secchezza e prurito interferiscono con il sonno,
  • a furia di grattarsi, la pelle presenta ulcerazioni o infezioni,
  • ci sono ampie zone di desquamazione o esfoliazione.

Cura

Nella maggior parte dei casi la pelle secca risponde bene ai rimedi di automedicazione e piccole variazioni dello stile di vita, come l’impiego di idratanti e l’evitare docce e bagni caldi prolungati.

Se la pelle fosse molto secca e squamosa, il medico può prescrivere l’utilizzo di creme più specifiche, a base per esempio di acido lattico e/o urea.

Trattare o gestire le condizioni della pelle può aiutare a ridurre il rischio di ragadi. Il modo in cui medici e pazienti si avvicinano a questo dipende dal tipo e dalla causa della condizione.

In presenza di malattie della pelle più gravi, come dermatiti atopiche, dermatiti allergicheittiosi o psoriasi, il medico può prescrivere creme e unguenti o altri trattamenti a sostegno dei rimedi casalinghi.

Talvolta la pelle secca porta a dermatiti, che causano arrossamento e prurito della pelle; in questi casi il trattamento può includere preparazioni semisolide contenenti leggeri cortisonici.

Se la pelle si spacca, il medico può prescrivere medicazioni umide per aiutare a prevenire le infezioni e rimedi specifici (smalti medicati, cerotto spray, creme medicate, …).

Situazioni patologiche

Per le ragadi più profonde, soprattutto in pazienti con problemi di salute in grado di interferire con il normale processo di cicatrizzazione (come ad esempio in caso di diabete) è possibile ricorrere a trattamenti terapeutici professionali come:

  • debridement (sbrigliamento), procedura volta alla rimozione di materiale cutaneo necrotico (pelle morta)
  • applicazione di colle chirurgiche per sutura,
  • medicazioni avanzate,
  • prescrizione di antibiotici, in caso di infezioni cutanee.

Rimedi per le ragadi

  1. Evitare che bagni e docce peggiorino lo stato della pelle. Se la pelle è secca, assicurarsi di:
    • limitare la durata di doccia o bagno a 5 – 10 minuti,
    • usare acqua tiepida invece che calda,
    • lavarsi con un detergente delicato, non profumato,
    • usarne a sufficienza per rimuovere sporcizia e grasso, ma evitare di eccedere al punto di vederne uno strato spesso,
    • tamponare delicatamente la pelle con un asciugamano, senza fregare.
  2. Applicare l’idratante immediatamente dopo essersi lavati. Unguenti, creme e lozioni (idratanti) agiscono intrappolando l’umidità esistente sulla pelle. Affinchè il rimedio sia efficace è necessario applicare l’idratante entro pochi minuti da:
    • essersi asciugati dopo una doccia o un bagno,
    • essersi lavati faccia o mani.
  3. Usare un unguento o una crema invece di una lozione. Unguenti e creme sono più efficaci e meno irritanti delle lozioni. Fra le molecole che aiutano ad ammorbidire la pelle secca ricordiamo olio d’oliva, olio di jojoba, acido lattico, urea, acido ialuronico, dimeticone, glicerina, lanolina, oli minerali e vasellina.
  4. Portarsi dietro una crema per le mani non grassa e applicarla dopo ogni lavaggio. Ciò sarà di grande sollievo per la pelle e aiuterà a prevenire/trattare le ragadi sulle dita.
  5. Mettersi il balsamo per le labbra. Scegliere un balsamo che dia una sensazione di benessere. Alcuni balsami riparatori possono irritare le labbra. Se le labbra pungono o pizzicano dopo l’applicazione di un certo balsamo, cambiare il tipo.
  6. Usare solo prodotti per la pelle delicati e non profumati. Alcuni prodotti sono troppo aggressivi per pelli secche e delicate. Quando la pelle è secca, smettere di usare:
    • saponi deodoranti,
    • prodotti per la pelle contenenti alcool, profumi, retinoidi o acido alfa-idrossido Evitare questi prodotti aiuterà la pelle a trattenere la propria naturale oleosità.
  7. Indossare guanti. Le mani sono spesso la prima zona dove la secchezza della pelle diventa evidente. È possibile ridurre secchezza e rugosità delle mani indossando guanti. Assicurarsi di indossare guanti prima di:
    • uscire d’inverno,
    • eseguire operazioni che richiedono di bagnarsi le mani,
    • toccare sostanze chimiche, grassi e altre sostanze.
  8. Scegliere indumenti e relativi detergenti non irritanti. Se la pelle è secca e rugosa, anche i vestiti e i detergenti usati per lavarli possono essere irritanti. Per evitare che accada:
    • indossare cotone o seta sotto indumenti di lana o altri tessuti che diano la sensazione di essere ruvidi,
    • lavarli con detergenti marchiati come “ipoallergici”.
  9. Stare al caldo senza indugiare vicino a un camino acceso o altra fonte di calore. Sedersi di fronte a un fuoco o a un’altra fonte di calore può seccare la pelle.
  10. Umidificare l’aria con un umidificatore.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Il mio medico mi ha detto di provare la vasellina bianca per prevenire le ragadi alle dita, ma dove si compra? Dice che funziona?

    1. Dr. Roberto Gindro

      La può acquistare in farmacia e sì, può dare buoni risultati (anche se purtroppo lascia le mani particolarmente unte, tanto che molti pazienti la usano solo alla sera per poi indossare guanti di cotone bianchi durante la notte).

  2. Di solito usavo Cicatrene crema per trattare le ragadi, ma il mio farmacista mi ha detto che non lo fanno più; cosa posso comprare che abbia funzione simile?

    1. Dr. Roberto Gindro

      1. Non mi risulta che “non lo facciano più”, ma è effettivamente vero che è da più di un anno che non lo consegnano e non ci sono previsioni su quando tornerà disponibile.
      2. Non posso purtroppo prescrivere farmaci (stiamo parlando di prodotti OTC e/o dispositivi medici), ma se chiede consiglio al suo farmacista potrà consigliarle farmaci analoghi (a base per esempio di acido ialuronico).

  3. Si può essere allergici ai guanti monouso (tipo quelli da chirurgo, ma non sono attillati)?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Assolutamente sì, è possibile esserne allergici (soprattutto se si tratta di lattice).