Malattia di Lyme e zecche: foto, sintomi, durata e cura

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Introduzione

La malattia di Lyme è un’infezione provocata dal batterio Borrelia burgdorferi, che si trova comunemente in animali come topi e cervi. Le zecche Ixodes possono infettarsi con i batteri quando pungono un animale infetto, per poi trasmetterlo ad una persona attraverso una puntura successiva.

Il primo sintomo della malattia consiste generalmente in un’eruzione cutanea di una caratteristica forma a bersaglio, che tuttavia non sempre si manifesta; con la diffusione dell’infezione al resto del corpo compaiono:

La maggior parte dei casi di malattia di Lyme segnalati in Italia riguarda soprattutto il Carso, il Trentino e la Liguria, ma in minor quantità è presente anche in altre regioni.

Recentemente hanno pubblicamente dichiarato di esserne affetti i cantanti Avril Lavigne e Justin Bieber.

Zecca

Le zecche appartengono a un sottordine di acari e sono parassiti ematofagi, ossia

  • esseri che necessitano di un ospite per sopravvivere (parassiti)
  • da cui si nutrono prelevando forzatamente del sangue (ematofagi).

Si tratta di parassiti che vivono normalmente in mezzo all’erba e agli arbusti, pronti ad ancorarsi saldamente a un animale ospite non appena se ne presenti l’occasione; questi artropodi sono minuti e difficili da vedere, le più piccole e le più giovani hanno la stessa dimensione di un seme.

Immagine di zecca sulla pelle.

iStock.com/Smileus

Il ciclo vitale comprende essenzialmente quattro fasi:

  • uova,
  • larva,
  • ninfa,
  • adulto.

Il passaggio da uno stadio al successivo richiede sempre necessariamente un pasto di sangue e prevede, talvolta, anche il cambio dell’ospite.

Un esemplare adulto può raggiungere anche un centimetro di diametro dopo il pasto, anche se in genere hanno dimensione inferiore.

Esistono moltissime varietà e ciascuna mostra una qualche preferenza verso specifici ospiti; possono colpire ad esempio animali domestici (gatto, cane, mucca, pecora, …) e selvatici (volpe, pipistrello, …), ma molte sono in grado di adattarsi anche all’uomo.

La trasmissione dei microrganismi responsabili delle infezioni che possono colpire esseri umani e animali sono trasmessi durante il pasto della zecca, attraverso piccole gocce di saliva che entrano nel circolo sanguigno dell’ospite.

Come estrarre una zecca

L’obiettivo è quello di estrarre il parassita il più rapidamente possibile, senza aspettare che si stacchi da solo, perché minore è il tempo di permanenza e minore è il rischio di inoculazione di patogeni (al di sotto delle 36 ore il rischio è minimo).

  1. Utilizzando una pinzetta (ne esistono di specifiche) afferrare la zecca il più possibile vicino alla cute dell’ospite per evitare di rompere l’apparato boccale (rostro); si raccomanda di non afferrarla a livello del corpo per evitare pericolosi rigurgiti di materiale attraverso un effetto siringa.
  2. Estrarre il parassita tirando verso l’alto con una forza costante (alcuni autori suggeriscono di imprimere un effetto rotatorio).

    Rimozione della zecca

    By Original: Doc James Vector: Pixelsquid – This file was derived from: Tickremoval.png:  by Doc James, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=99206807

  3. Se il rostro dovesse rompersi si noterà un puntino nero residuo sulla pelle ed è consigliabile cercare di estrarlo con le pinzette o con la punta di un ago sterile.
  4. Uccidere la zecca immergendola in alcool, avvolgendola in nastro adesivo, bruciandola o eliminarla mediante lo sciacquone, ma NON schiacciarla con le dita.
  5. Disinfettare la cute con un disinfettante trasparente (non usare iodopovidone, il cui colore marrone non permetterebbe nei giorni seguenti di evidenziare eventuali segni di infezione).
  6. In caso di comparsa di reazione nei giorni seguenti contattare un medico per verificare (a maggior ragione in caso di comparsa di eritema a forma di bersaglio, di febbre, dolori articolari, …).

Esistono in commercio alcune pinzette specifiche che, attraverso un semplice movimento a rotazione, possono semplificare di molto l’opera di rimozione senza il rischio di lasciare il rostro nella pelle; nascono per l’utilizzo negli animali domestici, ma possono essere usati con successo anche nell’uomo.

Si raccomanda di evitare il ricorso a sostanze oleose/irritanti o calore per far staccare il parassita, perché aumenta il rischio di rigurgito.

A seguito dell’asportazione potrebbe talvolta comparire una formazione rotondeggiante e dura al tatto sottopelle, si tratta nella maggior parte dei casi di un innocuo granuloma, ma si raccomanda di verificare con il medico ma che non ha generalmente alcuna complicazione.

Foto dell’eritema a bersaglio

Eritema a bersaglio

Shutterstock/AnastasiaKopa

By Hannah Garrison – en:User:Jongarrison, CC BY-SA 2.5, Link

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Sintomi

La malattia di Lyme può interessare la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso ed altri apparati, ma l’entità e il numero di manifestazioni varia da persona a persona.

Il sintomo più conosciuto della malattia di Lyme è l’eruzione cutanea a forma di bersaglio; si tratta di uno sfogo così caratteristico che permette in genere una diagnosi immediata, senza ulteriore necessità di esami del sangue (anche se purtroppo in un paziente su 5 non si forma).

Poiché l’eruzione può scomparire rapidamente, prendete in considerazione l’idea di fare alcune foto a qualsiasi sfogo sospetto se non avete la possibilità di recarvi immediatamente dal dottore.

I sintomi della malattia di Lyme si presentano in tre stadi, sebbene non tutti i pazienti li attraversino tutti:

  1. Di solito il primo sintomo dell’infezione è un’eruzione di forma circolare, chiamata erythema migrans (come si vede nelle foto precedenti), che appare entro 1-2 settimane dall’infezione, ma si può manifestare fino a 30 dopo giorni dal morso della zecca. Questa eruzione ha spesso una forma simile ad un bersaglio, un’ombra centrale rossa circondata da pelle di colore chiaro che è attorniata da uno sfogo rosso esteso. Può anche manifestarsi come un cerchio esteso di un intenso rossore. Potrebbe essere caldo al tatto e solitamente non è doloroso e non prude, ma tende ad espandersi gradualmente. L’eruzione a forma di bersaglio si potrebbe notare difficilmente in persone con una pelle scura, dove potrebbe essere scambiato per un livido. L’eruzione usualmente scompare nell’arco di un mese. Anche se questo sfogo è considerato tipico della malattia di Lyme, molti pazienti non lo presentano.
  2. Parallelamente all’eruzione cutanea si potrebbero accusare sintomi simili a quelli influenzali come linfonodi ingrossati, affaticamento, stanchezza, mal di testa e dolori muscolari, ma anche febbre e brividi. Disturbi spesso trascurati perché poco specifici, che possono tra l’altro scomparire da soli. I sintomi di questo stadio della malattia di Lyme di solito appaiono entro poche settimane dopo il morso di zecca, anche in chi non ha manifestato l’eruzione cutanea dello stadio iniziale. La persona infettata può sentirsi molto stanca e accusare un diffuso malessere, oppure può avere più aree, diverse da quella del morso, ove si presenta uno sfogo cutaneo. La malattia di Lyme può coinvolgere il cuore, causando un battito cardiaco irregolare (cardite di Lyme) o dolore al petto. Si può irradiare al sistema nervoso, provocando una paralisi facciale (paralisi di Bell), intorpidimento e formicolio alle braccia e alle gambe. Può iniziare a provocare mal di testa e rigidità al collo, che può essere un’avvisaglia di meningite. Possono anche manifestarsi gonfiori e dolori alle articolazioni ed in alcuni casi comparire ulteriori eritemi a bersaglio in altre parti del corpo.
  3. L’ultimo stadio della malattia di Lyme potrebbe presentarsi se la malattia non viene diagnosticata tempestivamente o è trattata in modo inappropriato. Sintomi successivi della malattia di Lyme possono insorgere in qualsiasi momento nell’arco di un paio di settimane ad anni dopo il morso infettivo di una zecca e comprendono l’artrosi, localizzata spesso alle ginocchia e, soprattutto negli adulti, deterioramento cognitivo.

Quanto dura?

Sebbene la maggior parte dei casi di malattia di Lyme possa essere curata con un ciclo di antibiotici per via orale della durata compresa tra 2 e 4 settimane, una minoranza di pazienti può presentare sintomi di dolore articolare, affaticamento o difficoltà di concentrazione che durano anche per più di 6 mesi dopo aver terminato il trattamento (malattia di Lyme post-trattamento).

Quando chiamare il medico

In caso di comparsa di un’eruzione cutanea a forma di bersaglio o altri sintomi che possono insorgere nella malattia di Lyme, come gonfiore delle ghiandole linfatiche in prossimità di un morso di zecca, stanchezza generale, mal di testa e febbre, contattate immediatamente il vostro medico.

Purtroppo in alcuni casi la zecca si stacca prima di essere scoperta, rendendo quindi la diagnosi ancora più complessa.

Trasmissione

La malattia di Lyme non si trasmette direttamente da persona a persona, ma solo attraverso il morso di una zecca infetta.

In rari casi la malattia di Lyme contratta durante la gravidanza può infettare il feto. Se sei incinta e sei preoccupata per questo, parlane con il tuo medico.

Pericoli

Il primo segno tipico della malattia di Lyme, l’eritema migrante, si risolve entro diverse settimane anche senza trattamento, ma nelle persone non trattate l’infezione spesso si diffonde al sistema nervoso, al cuore o alle articolazioni, causando potenzialmente danni permanenti.

Fino al 20 per cento dei pazienti che non ricevono cure sviluppano un problema di artrite cronica; più raramente la malattia può influire sul sistema nervoso (neuroborreliosi) e arrivare a provocare problemi cardiaci (cardite di Lyme) con esiti potenzialmente fatali.

Anche quando trattato correttamente un completo recupero può richiedere fino a diversi anni.

Diagnosi

Nei soggetti in cui l’eritema a forma di bersaglio non compare diventa necessario fare affidamento su altri sintomi, combinati con una valutazione della probabilità di esposizione ad una infezione da zecche.

Gli esami del sangue possono aiutare a diagnosticare la malattia di Lyme individuando la presenza di anticorpi relativi alla Borrelia burgdorferi nel sangue del paziente. Queste analisi possono tuttavia dare risultati inesatti (falsi negativi) se effettuati entro un mese dall’infezione iniziale, poiché ci vuole tempo per sviluppare gli anticorpi.

La malattia di Lyme può essere difficile da diagnosticare perché i sintomi sono comuni a numerose altre patologie, in caso di dubbi si consiglia quindi di fare sempre riferimento a personale specializzato.

Cura e terapia

Il trattamento della malattia di Lyme localizzata precocemente comporta generalmente un ciclo di antibiotici somministrati per 3-4 settimane.

Se diagnosticata in modo rapido e trattata con antibiotici, la malattia di Lyme nei bambini è quasi sempre curabile. L’eruzione cutanea di solito scompare dopo qualche giorno dopo l’inizio del trattamento, ma altri segni e sintomi possono persistere per diverse settimane.

Prevenzione

Ad oggi non esiste purtroppo un vaccino approvato, sebbene ci siano alcuni studi in corso.

Le zecche spesso vivono all’interno di alberi ombrosi, terra umida e si aggrappano anche all’erba alta, a cespugli, ad arbusti e alberi e rami bassi. I prati e i giardini possono essere un habitat ideale per le zecche, specialmente ai bordi dei boschi e delle foreste o nei pressi di vecchi muri in pietra (aree in cui cervi e topi, il principale habitat della zecca è il cervo, prosperano).

Per prevenire la malattia di Lyme, evitare il contatto con il suolo, le foglie e la vegetazione per quanto possibile, soprattutto nel mese di maggio, giugno e luglio, quando le zecche non sono ancora pericolose e sono più difficili da scoprire.

Quando si eseguono lavori in grandi spazi aperti, seguire questi suggerimenti:

  • Indossare scarpe e stivali chiusi, camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi. Pantaloni inseriti negli stivali o nelle scarpe al fine di proteggere le gambe dall’attacco delle zecche.
  • Indossare abiti color pastello che vi aiuteranno a vedere facilmente le zecche.
  • Tenere i capelli lunghi raccolti o tirati indietro in un cappello per una maggiore protezione.
  • Quando siete all’esterno, non sedetevi sull’erba.
  • Quando siete all’esterno, verificate che sul vostro corpo e su quello dei vostri figli non ci siano zecche.
  • Lavate tutti gli abiti prima di abbandonare le zone infestate dalle zecche e lavate la testa e il corpo dei vostri figli al fine di eliminare qualche zecca nascosta.

I repellenti per insetti che contengono DEET (guardate N, N-dietil-meta-toluamide) possono aiutare ad allontanare le zecche. Sceglietene uno con una concentrazione di DEET fra il 10% e il 30%. Generalmente, il DEET non dovrebbe essere applicato più di una volta al giorno e non è consigliato ai bambini di età inferiore ai 2 mesi. Il DEET può essere usato su pelle esposta, così come vestiti, calzini e scarpe, ma non deve essere usato sul viso, sotto i vestiti o sulle mani di bambini piccoli.

Le zecche possono mordere ovunque ma preferiscono certe aree corporee come:

  • dietro le orecchie
  • la parte posteriore del collo
  • le ascelle
  • l’inguine
  • dietro le ginocchia

Se trovate una zecca sul corpo di vostro figlio, chiamate il vostro medico, che potrebbe salvare la zecca prima della sua rimozione (potrete metterla in un batuffolo imbevuto di alcool per ucciderla).

Si può tenere le zecche lontane da casa, falciando e disinfettando i prati, le foglie secche e l’erba alta e separando le cataste di legna dal terreno. Inoltre, potete chiedere ad un professionista di spruzzare sul vostro terreno un insetticida a Maggio e a Settembre per prevenire il moltiplicarsi delle zecche.

Non esiste vaccino per la malattia di Lyme.

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Domande e risposte
  1. In Italia è possibile contrarla?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo sì; non ho dati aggiornati, ma storicamente le Regioni più interessante dal rischio sono il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, il Veneto, l’Emilia Romagna, il Trentino Alto Adige (Provincia autonoma di Trento); più rare le diagnosi nel centro-sud.

      Fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/zecche/borreliosi.asp

  2. Come riconoscere una puntura di zecca?

    1. Dr. Roberto Gindro

      La maggior parte dei morsi di zecca sono indolori e causano solo segni e sintomi minori, come arrossamento, gonfiore o irritazione della pelle. Il sintomo caratteristico che indica lo sviluppo della malattia di Lyme è la comparsa di un eritema a bersaglio, che tuttavia non è visibile in tutti i pazienti.

  3. Cosa fare per una puntura di zecca?

    1. Dr. Roberto Gindro

      In primo luogo si raccomanda di rivolgersi ad un medico per l’estrazione del parassita (che richiede specifiche procedure) e la valutazione di eventuali terapie antibiotiche di copertura in presenza di fattori di rischio certi per la malattia di Lyme.