Introduzione
Un’eccessiva sensibilità (od intolleranza) al freddo è definibile come un’alterata percezione alle basse temperature che va oltre alla normale sensazione di freddo avvertita comunemente; in alcuni casi si tratta solo di un’aumentata sensibilità, una caratteristica soggettiva, ma quando particolarmente severa potrebbe essere indicativa della presenza di un qualche problema di salute.
La sensazione di freddo è considerata normale in caso di:
- febbre,
- lunga permanenza in un ambiente freddo.
Se senti sempre freddo, anche quando le persone con te non lo avvertono, e magari compaiono anche
- brividi,
- colorito violaceo a mani, piedi, labbra, naso, …
- formicolio alle estremità (mani e piedi),
- pelle d’oca,
- tremore,
è consigliabile verificare con il medico.
Costituzione corporea
Alcune persone non tollerano il freddo a causa di una costituzione particolarmente magra, in cui l’assenza di un sufficiente strato di grasso corporeo riduce la capacità isolante dell’organismo dalla temperatura esterna (è per esempio molto comune nelle donne particolarmente magre).
In questi casi non c’è nulla di patologico e, per risolvere, è sufficiente indossare un maglione in più e magari un paio di pantaloni più pesanti.
Anemia
Parliamo di anemia quando la quantità di globuli rossi circolanti è insufficiente e non è quindi possibile garantire un adeguato rifornimento di ossigeno a tutti i tessuti e organi corporei; si conoscono moltissime forme di anemia, ognuna con una causa diversa, ma molte di esse sono caratterizzate dalla comparsa di una persistente sensazione di freddo, eventualmente accompagnata da
- stanchezza,
- affaticamento,
- pallore,
- mal di testa,
- pallore,
- difficoltà di concentrazione,
- alterazioni del battito cardiaco,
- …
È facilmente diagnosticabile attraverso esami del sangue (a partire dall’emocromo, che comprende in particolare dosaggio dei globuli rossi, ematocrito ed emoglobina) e la cura dipende dalla causa scatenante.
Anoressia
L’anoressia nervosa è un disturbo dell’alimentazione che causa una grave perdita di peso ed una severa malnutrizione; il paziente vive con la paura di ingrassare e riduce quindi drasticamente la propria alimentazione, talvolta sfiancandosi anche con un’eccessiva quantità di esercizio fisico.
Non esiste un’unica causa e sono moltissimi i fattori coinvolti (genetici, ormonali e sociali) nella genesi del disturbo.
I sintomi sono numerosi, ma tra i principali ricordiamo
- pelle secca,
- capelli e unghie fragili,
- difficoltà di concentrazione, memoria e giudizio,
- depressione,
- bocca secca,
- estrema sensibilità al freddo (si indossano diversi strati di vestiti per stare al caldo)
- assottigliamento delle ossa (osteoporosi)
- deperimento muscolare e perdita di grasso corporeo.
La cura è multidisciplinare (psicologica, dietetica, …) e dipende dalla severità della situazione.
Fibromialgia
La fibromialgia è una sindrome contraddistinta da dolori diffusi in tutto l’organismo che colpisce prevalentemente le donne; la causa è tuttora sconosciuta, ma le ipotesi attualmente più accreditate prevedono che alla base possano esserci fattori di stress fisici e psicofisici.
I sintomi sono davvero numerosi e molto variabili sia per qualità che per intensità, ma tra i più comuni ricordiamo
- dolore cronico e invalidante,
- astenia,
- insonnia,
- alterazioni della sensibilità,
- disturbi depressivi.
I pazienti fibromialgici sono quasi sempre molto sensibili al freddo, spesso mostrando disturbi della circolazione periferica (da semplici mani e piedi fredde, fino allo sviluppo della sindrome di Raynaud).
Malattie dell’ipotalamo
L’ipotalamo è una struttura del cervello in grado di regolare e produrre ormoni che si occupando di gestire:
- temperatura corporea,
- appetito,
- umore,
- ipofisi (un’importante ghiandola che gestisce la produzione di numerosi ormonit),
- desiderio sessuale,
- sonno,
- senso della sete,
- battito cardiaco.
L’ipotalamo è in grado di regolare la temperatura corporea in base alle informazioni ricevute dai recettori corporei, principalmente agendo sulla tiroide, che è in grado di aumentare o rallentare il metabolismo corporeo in base alle diverse esigenze richieste dalla situazione.
Un qualsiasi problema a questo livello può causare un’alterata percezione della temperatura, per esempio una sensazione di freddo e una riduzione della temperatura corporea.
La causa può essere genetica, traumatica o infettiva.
Brividi di freddo e tiroide
Una tiroide che non lavora a sufficienza (ipotiroidismo) è una delle cause più comuni in grado di spiegare un’aumentata sensibilità al freddo, che può manifestarsi per esempio con la necessità di ricorrere a più coperte durante la notte e all’esigenza di vestirsi più pesante durante il giorno.
La diagnosi è resa molto semplice dalla possibilità di verificare il funzionamento della ghiandola attraverso esami del sangue (TSH ed ormoni tiroidei); i sintomi caratteristici dell’ipotiroidismo sono:
- stitichezza,
- affaticamento,
- irregolarità mestruali,
- dolori articolari o muscolari,
- pallore o pelle secca,
- tristezza e/o depressione,
- fragilità di capelli e unghie,
- debolezza,
- aumento di peso.
La cura è in genere farmacologica, attraverso la stimolazione della ghiandola con l’assunzione quotidiana di levotiroxina.
Perché continuo ad avere sintomi di ipotiroidismo se gli esami del sangue sono migliorati?
In genere ci aspettiamo che i sintomi migliorino significativamente solo quando il TSH scende almeno sotto i 4 µU/mL, ma alcuni pazienti potrebbero avvertire sintomi (anche se magari di entità ridotta) fino a valori inferiori, indicativamente pari a 2 µU/mL.
Se in questo caso i sintomi persistessero ancora vanno indagate ed esplorate altre cause.
Diabete
Anche se non è tra i sintomi di esordio più caratteristici, un’eccessiva sensibilità al freddo è comune nei pazienti affetti da diabete; a causa della neuropatia diabetica e delle alterazioni del microcircolo è possibile andare incontro ad un’aumentata sensibilità alle fredde temperature.
Problemi vascolari e vasocostrizione
La sindrome di Raynaud, l’arteriosclerosi, i disturbi della coagulazione e tutte le patologie in cui si manifestano difficoltà della microcircolazione (ossia dei vasi sanguigni più piccoli, come i capillari) possono spiegare un’eccessiva sensazione di freddo; queste condizioni sono in genere caratterizzate anche da altri sintomi come
- colorazione biancastra o blu delle estremità (dita di mani e piedi),
- formicolio e/o intorpidimento di braccia e gambe,
- sensazione di pelle umida e fredda.
La cura dipende dal tipo di patologia, ma in generale è tesa a favorire la circolazione (in modo che il sangue caldo raggiunga anche la periferia dell’organismo).
Altre cause
In generale una malattia grave e/o cronica può essere così debilitante per l’organismo da causare sintomi aspecifici come un’eccessiva sensibilità al freddo, ma anche alcuni farmaci (per esempio i betabloccanti, usati per controllare ipertensione e ritmo cardiaco) possono in taluni casi manifestare come effetto collaterale una costante sensazione di freddo.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.
Se la sensazione di freddo è dovuta all’ipotiroidismo con la cura dovrebbe sparire?
Prendo Eutirox da 10 giorni ma da questo punto di vista non ho (ancora?) notato miglioramenti.
I benefici potrebbero richiedere fino a 2 mesi prima di manifestarsi appieno, quindi continui ancora con fiducia (anche in attesa del prelievo di controllo del TSH).
Io soffro di freddo alle mani, praticamente sempre a parte ovviamente in estate; non credo che sia un problema di tiroide perché non ho altri sintomi, ma sinceramente mi sembra assurdo disturbare il medico per questo. Cosa potrei fare?
Non è assurdo parlarne con il medico, sempre meglio chiarire questi sintomi (anche perché una volta escluse cause di una certa rilevanza ci sono dei farmaci che possono aiutare a dare sollievo, agendo sulla circolazione).