Bronchite acuta e cronica: sintomi, tosse, terapie, antibiotici

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Introduzione

La bronchite è una condizione medica caratterizzata da un’infiammazione delle pareti dei bronchi, le strutture che permettono il passaggio del flusso d’aria da e verso i polmoni (rispettivamente attraverso espirazione ed inspirazione).

I soggetti affetti manifestano spesso una tosse produttiva che porta ad espettorare muco, una sostanza viscosa prodotta dal rivestimento dei condotti bronchiali. La bronchite può anche causare

  • rantoli (un fischio o un suono stridulo durante il respiro),
  • dolore o fastidio toracico,
  • un modesto rialzo febbrile
  • e affanno.

La bronchite può essere

  • acuta (breve durata),
  • cronica (persistente nel tempo).

La forma acuta è una patologia piuttosto comune, spesso ha origine da un raffreddore o da un’altra infezione delle vie aeree, mentre la forma cronica è una patologia più grave, un’infiammazione protratta dei bronchi spesso imputabile al fumo.

La bronchite acuta di solito guarisce completamente nel giro di pochi giorni, però è possibile che la tosse continui anche per settimane; se gli episodi di bronchite sono frequenti si potrebbe trattare di un’infiammazione cronica, che deve essere curata dal medico. La bronchite cronica è una delle patologie classificate come malattie polmonari croniche ostruttive.

La bronchite cronica è una grave condizione con andamento progressivo: si verifica quando il rivestimento dei condotti bronchiali è costantemente irritato e infiammato, con una conseguente tosse catarrosa persistente. Il fumo di sigaretta è la causa principale di bronchite cronica.

Virus o batteri possono infettare facilmente i condotti bronchiali irritati. Se questo avviene, peggiorano e si protraggono i sintomi di bronchite. Di conseguenza, i soggetti con bronchite cronica hanno periodi in cui i sintomi peggiorano significativamente rispetto al solito.

La forma cronica è una condizione patologica grave, che si protrae nel tempo. Diagnosi e trattamento precoci, associati all’eliminazione del fumo (attivo e passivo), possono migliorare la qualità di vita, ma ci sono poche probabilità di guarire completamente per soggetti interessati da forme gravi.

La terapia mira ad alleviare i sintomi e a favorire la respirazione.

Infografica sulla bronchite

iStock.com/VectorMine

Tosse e bronchite

La maggior parte dei casi di bronchite si sviluppa quando un’infezione irrita e infiamma i bronchi, stimolando una produzione eccessiva di muco che l’organismo prova ad espellere attraverso la tosse.

Nel caso della forma acuta la tosse può durare fino a tre settimane, mentre nella forma cronica la tosse (produttiva) è quotidiana e dura per almeno tre mesi all’anno per due anni consecutivi.

Questo non significa che ogni caso di tosse sia segno di bronchite, è per esempio un sintomo comune del raffreddore, che tuttavia va verificata con il medico se:

  • dura da molto tempo senza miglioramenti,
  • compare catarro denso di colore verde o giallo,
  • compare sangue nell’espettorato.

Altri sintomi caratteristici dell’infiammazione dei bronchi sono:

Cause

Bronchite acuta

La bronchite acuta è causata da infezioni o irritanti polmonari. I virus che causano il raffreddore e l’influenza sono anche la causa più comune di bronchite acuta, ma la malattia può avere anche origine batterica.

Alcune sostanze possono irritare i polmoni e le vie aeree, aumentando il rischio di sviluppare l’infiammazione, come ad esempio l’inalazione o l’esposizione a

  • fumo di sigaretta,
  • polveri,
  • fumi,
  • vapori
  • o aria inquinata.

Fattori di rischio

  • Età: anziani, lattanti e bambini piccoli sono maggiormente a rischio di sviluppo di bronchite acuta.
  • Esposizione a:
    • fumo di sigaretta (attivo o passivo),
    • polveri,
    • fumi,
    • vapori,
    • inquinamento.
  • Basse difese immunitarie: queste possono essere conseguenti ad un’altra malattia acuta, come un raffreddore, o ad una situazione cronica che compromette il sistema immunitario. Anziani, lattanti e bambini piccoli hanno maggior suscettibilità alle infezioni.
  • Esposizione a irritanti nell’ambiente di lavoro: il rischio di avere una bronchite è maggiore se addetti a lavori che espongono ad irritanti polmonari, come nei mulini o nel tessile, o a fumi chimici.
  • Reflusso gastrico: reflussi gastrici copiosi ripetuti possono irritare la gola e predisporre alla malattia.

Bronchite cronica

A volte l’infiammazione e l’ispessimento delle pareti dei bronchi diventano permanenti: questa malattia è nota come bronchite cronica.

L’inalazione reiterata di fumi che irritano e danneggiano i tessuti polmonari e delle vie aeree causa la bronchite cronica. Il fumo di sigaretta è la causa principale di bronchite cronica.

Anche l’esposizione ad aria inquinata e a polveri o fumi presenti nell’ambiente o nel posto di lavoro può portare alla forma cronica.

I soggetti con bronchite cronica hanno periodi in cui i sintomi peggiorano significativamente rispetto al solito. I periodi di peggioramento possono anche essere associati a forme acute virali o batteriche.

Fattori di rischio

  • La bronchite cronica può manifestarsi a qualunque età, anche se è più frequente in individui con più di 45 anni e tipicamente fumatori. Le donne hanno più del doppio di probabilità dei maschi di andare incontro ad una diagnosi di malattia.
  • Fumo di sigaretta: i fumatori e i loro conviventi hanno maggiori probabilità di contrarre la bronchite cronica.

Sintomi

La forma acuta conseguente ad un’infezione di solito si sviluppa come postumo di un raffreddore o dell’influenza (che si manifestano con mal di gola, stanchezza, febbre, dolori diffusi, naso chiuso o scolo nasale, vomito e diarrea).

Tra i sintomi di entrambe le forme di bronchite possiamo trovare:

Nei casi di forma acuta grave ci può essere anche affanno, specialmente durante un’attività fisica.

La maggior parte dei sintomi di bronchite acuta (dolore toracico, affanno, …) dura un massimo di 2 settimane, ma in alcuni soggetti la tosse può protrarsi fino a otto settimane.

Sintomi della bronchite cronica

Oltre ai sintomi tipici della forma acuta, un paziente si considera affetto da bronchite cronica se tossisce per la maggior parte della giornata per almeno tre mesi all’anno in un periodo di due anni (consecutivi). Spesso, addirittura, i fumatori affetti da bronchite cronica tossiscono quasi tutti i giorni, anche soltanto per schiarirsi la gola al mattino.

Il protrarsi dell’infiammazione sul lungo periodo può causare la formazione di cicatrici nei bronchi e quindi una produzione eccessiva di muco; con il passare del tempo le pareti dei bronchi si ispessiscono e nelle vie aeree alla fine si possono formare delle lesioni. Tra i sintomi specifici possiamo anche trovare:

  • tosse che peggiora al mattino oppure quando il tempo è umido,
  • frequenti infezioni respiratorie (raffreddori o sindromi influenzali), aggravate da tosse produttiva (tosse grassa).

Se siete affetti da bronchite cronica molto probabilmente ci saranno dei periodi in cui i sintomi peggiorano ulteriormente, quando cioè si sovrappone la forma acuta, di origine virale oppure batterica.

Quando chiamare il medico

I sintomi che dovrebbero indurre il paziente a rivolgersi al medico sono:

  • febbre oltre 38°,
  • febbre e tosse con muco denso o sanguinolento,
  • cardiopatia o problema polmonare cronici,
  • affanno o difficoltà a respirare,
  • sintomi che si protraggono oltre 3 giorni,
  • episodi ripetuti di bronchite/bronchiolite.

Nel caso di un bambino, se ha meno di tre mesi e ha la febbre, è importare chiamare il medico con tempestività.

La bronchite acuta di solito guarisce spontaneamente nel giro di alcuni giorni, ma andate dal medico se:

  • La tosse è molto forte oppure vi impedisce di dormire. Il medico vi può prescrivere farmaci antitosse per aiutarvi a riposare bene.
  • Avete una febbre lieve che continua per più di tre giorni oppure una febbre maggiore di 38°, accompagnata da difficoltà respiratorie e produzione di muco giallastro, verdastro o con tracce di sangue. In questo caso potreste avere la polmonite. Il catarro più denso di solito è indice di infezione batterica, che può essere curata con gli antibiotici. Potreste anche essere stati colpiti da una sinusite batterica.
  • La tosse dura per più di tre settimane. In alcuni pazienti l’infiammazione provocata da un’infezione cronica può condurre all’asma.
  • Avete problemi cronici ai polmoni o al cuore, compresa l’asma, l’enfisema o l’insufficienza cardiaca congestizia e pensate di aver contratto la bronchite. Queste malattie, infatti, aumentano il rischio di complicazioni originate dalle infezioni bronchiali.
  • Avete episodi di bronchite ripetuti. Potreste avere una bronchite cronica oppure un’altra malattia grave, come ad esempio l’asma o una dilatazione delle vie respiratorie che rimangono ostruite dal muco.

Pericoli

Un singolo episodio normalmente non deve causare preoccupazioni, ma in alcuni pazienti può ave come conseguenza la comparsa di polmonite. Gli anziani, i neonati, i fumatori e le persone affette da patologie respiratorie croniche o da problemi cardiaci sono i soggetti maggiormente a rischio.

È importante non sottovalutare gli episodi ricorrenti di bronchite, che potrebbero essere sintomo di:

  • bronchite cronica,
  • asma,
  • altre malattie polmonari.

Vi ricordiamo che, se avete una bronchite cronica e continuate a fumare, il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni è ancora maggiore rispetto a quello degli altri fumatori.

Diagnosi

Per diagnosticare la bronchite il medico può avvalersi di:

  • auscultazione con lo stetoscopio dell’eventuale asma o altri rumori anomali provenienti dai polmoni,
  • radiografia al petto,
  • esami del sangue, tra cui l’emocromo,
  • coltura dell’escreato (in questo esame si analizza il catarro prodotto insieme alla tosse, per vedere se sono presenti dei batteri al suo interno),
  • spirometria (esame della funzionalità polmonare), per evidenziare eventuali altre cause dei sintomi.

La spirometria mira a evidenziare la presenza di asma o enfisema; durante l’esame verrà richiesto di soffiare in un apparecchio (lo spirometro) che misura il volume dell’aria rimasta nei polmoni dopo che avete inspirato profondamente ed espirato. Lo spirometro evidenzia anche la velocità con cui espirate l’aria dai polmoni.

Questo esame non è doloroso e dura soltanto pochi minuti. Se avete episodi ricorrenti di bronchite e il vostro medico non vi suggerisce di sottoporvi alla spirometria, chiedeteglielo voi espressamente.

Che cosa fare in attesa della visita

I seguenti consigli possono aiutarvi ad alleviare i sintomi.

  • Riposatevi e cercate di dormire adeguatamente durante la notte.
  • Bevete molto.
  • Evitate di esporvi al fumo di sigaretta.
  • In casa tenete una temperatura abbastanza calda e procedete all’umidificazione dell’aria.

Cura e terapia

Lo scopo della terapia contro la bronchite è quello di alleviare i sintomi e di facilitare la respirazione. A volte, per guarire dalla bronchite acuta, è sufficiente:

  • riposare,
  • bere molto,
  • respirare aria umida e non troppo fredda,
  • assumere un farmaco anti-tosse da banco, accompagnato da Tachipirina o Aspirina (solo per gli adulti).

Farmaci

In alcune circostanze il medico potrebbe prescrivervi dei farmaci.

  • Antibiotici. La bronchite di solito è la conseguenza di un’infezione di natura virale, quindi gli antibiotici non hanno alcuna utilità. Il medico tuttavia potrebbe prescrivervi un antibiotico se sospetta che siate stati colpiti da un’infezione batterica. Se avete una malattia polmonare cronica o se fumate, il medico potrebbe anche prescrivervi degli antibiotici per ridurre il rischio di un’infezione secondaria grave.
  • Farmaci antitosse. È meglio non bloccare la tosse, se questa produce molto catarro, perché tossire aiuta a rimuovere le sostanze irritanti presenti nei polmoni e nelle vie aeree. Se la tosse vi impedisce di dormire, usate un farmaco da banco in dose sufficiente per dormire, ma non per sopprimere completamente la tosse. Se la tosse vi impedisce seriamente di dormire, il medico potrebbe prescrivervi un farmaco antitosse.
  • Altri farmaci. Se siete affetti da asma o da malattie polmonari croniche ostruttive il medico potrebbe consigliarvi l’aerosol e altri farmaci per ridurre l’infiammazione e per riaprire le zone ostruite dei vostri polmoni.

Terapie

Se avete la bronchite cronica chiedete al vostro medico informazioni sulla riabilitazione polmonare. La riabilitazione polmonare consiste in un programma di esercizi di respirazione in cui, insieme a un fisioterapista specializzato in riabilitazione respiratoria, imparerete a respirare con maggiore facilità e ad aumentare la resistenza fisica.

Stile di vita e rimedi fai da te

Oltre alle terapie fondamentali (riposo, assunzione di liquidi e farmaci antitosse senza ricetta), i suggerimenti seguenti vi aiuteranno a sentirvi meglio, ad accelerare la guarigione, a prevenire le complicazioni della bronchite acuta e a tenere sotto controllo i sintomi della bronchite cronica.

  • Evitate di esporvi alle sostanze irritanti, come il fumo di sigaretta. Non fumate. Indossate una mascherina se l’aria è inquinata o se vi esponete alle sostanze irritanti, come ad esempio la vernice e i detergenti che provocano forti esalazioni.
  • Usate un umidificatore in camera da letto. L’aria calda e umida contribuisce ad alleviare la tosse e scioglie il catarro presente nelle vie aeree. Però fate attenzione: è necessario pulire l’umidificatore secondo le istruzioni fornite dal produttore, per evitare la proliferazione di batteri e funghi nel contenitore dell’acqua.
  • Andate in farmacia per farvi consigliare dei farmaci. Per alleviare il dolore e far abbassare la febbre, possono essere utili il paracetamolo (Tachipirina®) od antinfiammatori.
  • Se l’aria fredda fa peggiorare il raffreddore e i disturbi respiratori provate a indossare una mascherina quando uscite.
  • Se soffrite di bronchite cronica, potreste respirare troppo velocemente. Respirare a labbra socchiuse farà rallentare il ritmo del respiro e vi farà sentire meglio. Inspirate profondamente, poi espirate lentamente con la bocca, socchiudendo le labbra (come se voleste baciare qualcuno). Ripetete. Questa tecnica fa aumentare la pressione dell’aria nelle vie aeree.

Prevenzione

Se soffrite di attacchi di bronchite frequenti e ricorrenti, il responsabile potrebbe trovarsi nell’ambiente in cui vivete. I luoghi freddi e umidi, soprattutto se associati all’aria inquinata o al fumo di sigaretta, possono rendervi maggiormente soggetti alle forme acute. Quando il problema è serio potreste pensare di cambiare il luogo dove vivete e lavorate e anche lo stile di vita e il modo di lavorare.

La bronchite cronica aumenta il rischio di infezioni polmonari; è quindi fondamentale sottoporsi annualmente alla vaccinazione antinfluenzale. È anche buona norma ripetere ogni 5 – 6 anni la vaccinazione antipneumococcica per proteggersi dalla polmonite.

I consigli che vi diamo qui nel seguito possono aiutarvi a diminuire il rischio di bronchite e, in generale, a proteggere i vostri polmoni:

  1. Non fumate e non esponetevi al fumo passivo. Il fumo di sigaretta aumenta il rischio di contrarre la bronchite cronica e l’enfisema polmonare.
  2. Cercate di evitare le persone raffreddate o influenzate. Meno vi esponete ai virus che provocano la bronchite, meno rischiate di ammalarvi. Durante la stagione dell’influenza, evitate i luoghi affollati.
  3. Fate il vaccino antinfluenzale ogni anno. Molti casi di bronchite acuta sono provocati dal virus dell’influenza. Se ogni anno vi vaccinate contro l’influenza, sarete più protetti dall’influenza e quindi correrete meno rischi di ammalarvi di bronchite.
  4. Chiedete al medico il vaccino contro la polmonite. Se avete più di 60 anni oppure avete fattori di rischio come il diabete, malattie cardiache ed enfisema, prendete in considerazione il vaccino contro la polmonite. Inoltre, esiste un vaccino (Prevenar®) che può proteggere i bambini piccoli dalla polmonite. È consigliato per tutti i bambini di età inferiore ai due anni e per quelli dai due ai cinque anni particolarmente a rischio per le malattie provocate dallo pneumococco, cioè i bambini affetti da deficienze immunitarie, asma, malattie cardiovascolari e anemia falciforme. Gli effetti collaterali del vaccino contro la polmonite sono generalmente di lieve entità, e possono consistere in lieve dolore o gonfiore nella zona dell’iniezione. Se vi siete già fatti vaccinare contro la polmonite più di cinque anni fa, il medico potrebbe consigliarvi di effettuare un richiamo.
  5. Lavatevi o disinfettatevi le mani frequentemente. Per diminuire il rischio di contrarre un’infezione virale, lavatevi spesso le mani e prendete l’abitudine di usare i disinfettanti. Inoltre non toccatevi l’interno del naso e non strofinatevi gli occhi.
  6. Se possibile, indossate una mascherina. Se dovete trascorrere molto tempo tra persone che tossiscono e starnutiscono, sarebbe una buona idea indossare una mascherina che copra la bocca e il naso per ridurre il rischio di contrarre un’infezione.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Cos'è la bronchite?
Si parla di bronchite in presenza di un'infiammazione dei bronchi; è più comune nella stagione fredda e può essere la conseguenza di un'infezione virale (raffreddore, influenza, ...). Diverso è il caso della bronchite cronica, tipica dei soggetti fumatori.

La conseguenza è che le vie aeree si restringono e si assiste ad un aumento della produzione di muco.
Quali sono i sintomi della bronchite?
Il sintomo caratteristico è rappresentato dalla presenza di tosse, spesso accompagnata dalla presenza di muco. Tra le altre possibili manifestazioni ricordiamo
  • mal di gola
  • mal di testa
  • naso congestionato
  • senso di malessere
  • stanchezza
Quanto dura?
La forma cronica per definizione può durare anni, anche se con andamento intermittente; la forma acuta, quella tipica della stagione fredda, in genere si raggiunge un miglioramento entro 1-2 settimane, ma alcuni sintomi (come la tosse) possono persistere anche molto più a lungo.
Come si cura?
In molti casi non sono necessari farmaci specifici, perché la bronchite tende alla risoluzione spontanea nell'arco di qualche settimana.

Si raccomanda un adeguato riposo ed un'abbondante idratazione, oltre all'assunzione di farmaci sintomatici se prescritti:
  • broncodilatatori
  • antifebbre o antinfiammatori
Non abbiamo invece evidenze inconfutabili dell'utilità dei farmaci antitussivi.
Quale antibiotico prendere per la bronchite?
Di norma non è necessario assumere antibiotici per la cura della bronchite, perché la maggioranza dei casi hanno origine virale; si raccomanda quindi di assumere antibiotici solo se espressamente prescritti dal medico.
Dopo quanto si può uscire?
La ripresa dell'attività professionale e della vita sociale è variabile da un individuo all'altra e dev'essere valutata dal medico; generalmente sono necessarie almeno 1-2 settimane per una completa ripresa.
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Domande e risposte
  1. È qualche giorno che ho una tosse secca e stizzosa che non mi dà tregua, questa notte non ho dormito nulla; niente febbre, ma a questo punto mi viene il dubbio di avere una bella bronchite.

    Cosa ne pensa? Cosa posso fare?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non è necessariamente bronchite, ma merita sicuramente una valutazione da parte del suo curante.

  2. Tachipirina e Augmentin hanno interazioni o possono essere assunti contemporaneamente?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Nessuna interazione nota, ma come regola generale è consigliabile distanziarne l’assunzione di almeno un’oretta.