Botulino e botulismo: sintomi, cause, prevenzione e cura

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Introduzione

Il botulismo è una malattia fortunatamente rara, ma particolarmente grave, causata da una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum in grado di attaccare i nervi; la malattia può colpire anche i muscoli coinvolti nella respirazione, coinvolgimento che può rivelarsi fatale, per questo è necessario rivolgersi immediatamente in Pronto Soccorso in caso di sintomi dubbi.

I sintomi iniziali del botulismo consistono in genere in una debolezza dei muscoli che controllano occhi, viso, bocca e gola; il disturbo si estende in seguito a collo, braccia, tronco e gambe, con la conseguente comparsa di

Riconosciamo cinque forme principali di botulismo:

  • Il botulismo alimentare è causato dall’assunzione di alimenti che contengono la tossina botulinica.
  • Il botulismo infettivo è causato dalla tossina prodotta nel contesto di una ferita infetta dal Clostridium botulinum.
  • Il botulismo neonatale colpisce i neonati ed è causato dal consumo di spore del batterio (di norma in miele contaminato), che crescono nell’intestino e rilasciano la tossina.
  • La tossiemia botulinica intestinale dell’adulto (colonizzazione intestinale dell’adulto) è una forma rara di botulismo che si verifica negli adulti seguendo lo stesso processo del botulismo neonatale.
  • Il botulismo iatrogeno può verificarsi in seguito a un’overdose accidentale di tossina botulinica, molecola che trova impiego in specifici ambiti medici.

Tutte le forme di botulismo possono essere letali e sono quindi considerate come emergenze mediche. Il botulino alimentare è un’emergenza per la salute pubblica, perché la contaminazione alimentare può riguardare molte persone contemporaneamente.

In Italia si registrano circa 20 casi confermati all’anno, su un totale di circa 50 casi sospetti; tipicamente la causa va cercata nel consumo alimentare di conserve di produzione domestica e, proprio per questo, i pochi episodi coinvolgono tipicamente più persone appartenenti allo stesso nucleo famigliare.

Fotografia con barattoli di conserve fatte in casa, a rischio di botulino

iStock.com/YinYang

Cause

Clostridium botulinum è il nome di un gruppo di batteri a forma di bastoncello e presenti nel suolo, che proliferano in condizioni di carenza di ossigeno, formando spore che permettono loro di sopravvivere in stato dormiente finché non saranno nuovamente esposti a condizioni che ne consentano la crescita.

Le spore, anche se ingerite, non sono causa di malattia; a generare il rischio di tossinfezione sono invece le tossine botuliniche prodotte dal batterio durante la fase attiva, di cui se ne individuano sette tipi diversi, indicati con le lettere dalla A alla G; solo i tipi A, B, E ed F causano il botulismo nella specie umana.

Le condizioni che più comunemente permettono la proliferazione batterica con relativi rischi per la salute sono:

  • assenza di ossigeno,
  • ambiente poco acido, povero di zucchero e di sale,
  • specifiche condizioni di temperatura,
  • una certa quantità di acqua.

Questi parametri così stringenti sono la spiegazione del fatto che la malattia è tutto sommato rara, a fronte di una diffusione significativa delle spore nell’ambiente, e del perché il pericolo è circoscritto ad alcuni alimenti (preparazioni sottolio, per esempio) e non ad altri (marmellate zuccherine, conserve in salamoia, preparazioni sottaceto, …).

Più raramente si rendono responsabili di malattia anche i batteri Clostridium butyricum e Clostridium baratii.

Sintomi

Nel botulismo alimentare, i sintomi di norma hanno inizio da 18 a 36 ore dopo l’ingestione dell’alimento contaminato (tempo d’incubazione), ma in casi particolari possono verificarsi già dopo sei ore o addirittura a distanza di 10 giorni.

Tra i sintomi caratteristici del botulino ricordiamo:

  • visione doppia,
  • visione confusa,
  • palpebre che cadono,
  • difficoltà di parola,
  • difficoltà di deglutizione,
  • secchezza della bocca,
  • debolezza muscolare.

I neonati colpiti dal botulismo infantile

anche in questo caso i sintomi sono caratteristici della paralisi muscolare causata dalla tossina batterica.

Sia negli adulti che nei bambini, se in sintomi non vengono curati possono progredire e causare la paralisi dei muscoli respiratori, delle braccia, delle gambe e del tronco.

Purtroppo inizialmente i sintomi della malattia non sono sufficientemente caratteristici e questo è spesso causa di ritardo nella diagnosi; già poche ore dopo l’ingestione della tossina possono iniziare i sintomi gastrointestinali (spesso tuttavia dovuti alla presenza di altri microrganismi presenti nell’alimento), mentre i sintomi dovuti espressamente alla presenza del botulino tendono a comparire a 1-3 giorni dal consumo dell’alimento.

Non appena ci si accorge della gravità dei sintomi si raccomanda di recarsi in Pronto Soccorso.

Pericoli

L’insufficienza respiratoria causata dal botulismo può provocare il decesso del paziente; negli ultimi cinquant’anni, tuttavia, la percentuale di soggetti morti a causa del botulismo è passata dal 50% circa al 3.5%.

Il paziente affetto da botulismo grave può dover ricorrere al respiratore e alla terapia intensiva per diversi mesi; alcuni pazienti muoiono a causa delle infezioni o degli altri problemi connessi alla paralisi protratta per settimane o mesi.

Chi sopravvive all’episodio di avvelenamento da botulino può soffrire di affaticamento e di mancanza di fiato per anni e potrà essere necessaria una terapia di lungo periodo per facilitare la guarigione.

Diagnosi

Se la visita e la storia medica del paziente fanno propendere per il botulismo, il medico può arrivare più velocemente alla diagnosi, di norma tuttavia questi due indizi da soli non sono sufficienti.

Altre patologie hanno sintomi in comune con il botulismo, tanto da richiedere spesso ulteriori approfondimenti; ricordiamo ad esempio

A questo scopo possono rivelarsi utili

  • la TAC cerebrale,
  • l’esame dei liquidi spinali,
  • l’elettromiografia (EMG, esame della conduzione nervosa)
  • e il tensilon test (test all’edrofonio cloruro) per la miastenia.

Gli esami per la tossina del botulino e per i batteri che provocano il botulismo possono essere eseguiti nei principali laboratori ospedalieri.

Cura e terapia

L’insufficienza respiratoria e la paralisi che si verificano nei casi di botulismo grave possono rendere necessaria la ventilazione forzata per settimane o per mesi: il paziente, oltre a essere costretto all’uso del respiratore, deve essere tenuto sotto stretta osservazione dal personale sanitario nel reparto di rianimazione.

La paralisi guarisce molto lentamente.

Il botulismo può essere curato con un’antitossina che blocca l’azione della tossina circolante nel sangue. Se somministrata prima che la paralisi sia completa, l’antitossina può impedirne il peggioramento e velocizzare la guarigione. I medici probabilmente tenteranno di rimuovere l’alimento contaminato ancora presente nell’apparato digerente provocando il vomito o con il ricorso a clisteri e lassativi.

Le ferite devono essere curate, di solito in via chirurgica, per rimuovere la sorgente del batterio che produce la tossina e poi il paziente deve assumere gli antibiotici appropriati. Il ricovero e la stretta sorveglianza in ospedale sono i punti fondamentali della terapia per tutte le forme di botulismo.

Prevenzione

Molti episodi di botulismo potrebbero essere evitati.

Il botulismo alimentare, nella maggior parte dei casi, è causato dagli alimenti poco acidi conservati in casa, come gli asparagi, i fagiolini, le barbabietole e il mais: il batterio può proliferare se non si seguono le modalità di conservazione corrette.

Di tanto in tanto, tuttavia, si evidenziano cause apparentemente improbabili o strane, dovute all’annoso problema dell’igiene durante il confezionamento, la vendita o il consumo; tra di esse ricordiamo, ad esempio, l’aglio a pezzetti immerso nell’olio, le salse conservate a base di formaggio, il peperoncino, i pomodori, il succo di carota e le patate al forno cucinate nell’alluminio.

In Alaska il botulismo alimentare è causato dal pesce fermentato e da altri alimenti a base di pescato.

Il botulismo infettivo, invece, può essere prevenuto recandosi immediatamente al pronto soccorso in caso di ferite contaminate ed evitando di consumare droghe iniettabili.

La maggior parte dei casi di botulismo neonatale non può essere prevenuta, perché il batterio che provoca la malattia si trova nella terra o nella polvere. Può trovarsi anche all’interno degli appartamenti, sui pavimenti, sui tappeti e sulle superfici, anche dopo le normali pulizie. Il miele può contenere il batterio che provoca il botulismo neonatale, quindi i bambini di età inferiore a un anno non dovrebbero consumarlo. Il miele è sicuro soltanto a partire da un anno di età.

Botulino e conserve

Chi si dedica alla conservazione domestica degli alimenti dovrebbe seguire attentamente le procedure igieniche consigliate per diminuire la probabilità di contaminazione e attenersi scrupolosamente alle istruzioni, ad esempio usando i barattoli sottovuoto.

La bollitura non è sufficiente a distruggere le spore ed impedire quindi che le stesse possano nuovamente moltiplicarsi e produrre la pericolosa tossina; per certi versi addirittura la bollitura risulta controproducente, perché in grado di stimolare la germinazione della spora e uccidere tutti gli altri microrganismi naturalmente presenti nella conserva e in grado da fungere da competitori naturali del botulino. Fanno eccezione trattamenti di bollitura protratti per almeno 8-10 ore, in genere incompatibili con i metodi di preparazione domestica delle conserve.

Da notare tuttavia che la bollitura è in grado di disattivare tossina, per cui sottoporre a bollitura per 5-10 minuti una conserva sospetta la rende temporaneamente sicura, se poi consumata immediatamente.

In casa è possibile preparare con ragionevole sicurezza le conserve che non richiedono sterilizzazione, come

  • sottaceti (grazie all’ambiente acido),
  • alimenti in salamoia (grazie alla presenza di sale),
  • marmellate e confetture (grazie alla presenza di zucchero, se usato in pari quantità con la frutta).

Per impedire o ritardare l’alterazione della conserva è poi necessario far bollire i barattoli pieni e chiusi, in quanto unico trattamento di stabilizzazione termica e sanificazione degli alimenti effettuabile in casa (pastorizzazione).

Da un punto di vista generale si raccomanda di attenersi alle seguenti regole durante la preparazione di alimenti in casa e si rimanda alle linee guida del Ministero per ulteriori dettagli in merito:

  1. Lavarsi bene le mani prima di cucinare.
  2. Pulire la cucina e gli utensili con detergenti specifici.
  3. Scegliere frutta e verdura di stagione e materie prime di alta qualità.
  4. Sciacquare bene le materie prime sotto l’acqua e togliere le parti danneggiate.
  5. Usare pentole in acciaio per la cottura delle conserve.
  6. Utilizzare preferibilmente barattoli di vetro e conservarli al riparo dalla luce.
  7. Usare le dosi giuste di aceto e limone o sale o zucchero.
  8. Bollire i contenitori con le conserve (pastorizzazione).
  9. Controllare che i contenitori siano chiusi ermeticamente.
  10. Congelare pesto e conserve di carne e pesce.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Dopo quanto tempo si forma il botulino?
Le spore possono attivarsi e produrre la tossina in tempi molto rapidi, ad esempio dopo una bollitura (processo in grado di disattivare la tossina, ma non le spore), l'alimento può essere considerato sicuro solo se consumato immediatamente.
Dopo quanto tempo compaiono i sintomi in caso di contagio?
Mediamente nell'arco di 1-3 giorni, ma sono noti casi con un tempo d'incubazione variabile tra le 6 ore e i 10 giorni.
Come riconoscere il botulismo? Come si manifesta?
I sintomi iniziali sono
  • disturbi della visione
  • dilatazione delle pupille e palpebre cadenti
  • difficoltà di parola e di deglutizione
  • bocca secca
  • debolezza muscolare.
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Domande e risposte
  1. Buongiorno,mia madre compra il pesto nei barattoli al supermercato ieri ha fatto la pasta a mio fratello e quello che è rimasto la richiuso e messo in frigo e oggi dovrà fare la pasta per consumarlo…vorrei sapere se per un giorno aperto messo in frigo se si rischia il botulino?so che quando il tappo del barattolo fa pluf è perché è stato aperto,ma aprirlo ieri e metterlo in frigo non è entrata tutta l’aria e oggi si può consumare?

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Si, se ben conservato e tenuto in frigo il pesto dopo l’apertura può essere consumato nei giorni successivi. saluti

    2. Intendevo dire i barattoli che mi prepara mia madre, fatti in casa. Mi scusi..:)

  2. Salve,
    Ieri a pranzo ho fatto del riso con dei ceci (cotti e messi nel barattolo da mia madre). All’apertura del barattolo non ho sentito nessun click( quindi non erano sottovuoto), l odore era sgradevole..ma ne ho messi un po nel riso. Ho scaldato il tutto al microonde pensando potesse andare meglio..ma niente. Ne ho assaggiato uno e sapeva un po d acido e gli ho buttati tutti.
    Ho mangiato comunque un po del riso (dove c ‘erano i ceci). È possibile si possa parlare di tossina botulinica o semplicemente i ceci sono andati incontro a fermentazione ? Al momento non ho alcun sintomo
    La ringrazio

    1. Dr. Roberto Gindro

      Essendo stati preparati in casa non potevano essere sottovuoto, per questo non ha sentito il click.

    2. Normalmente lo sono, posso stare tranquilla questa volta?

    3. Dr. Roberto Gindro

      Mi perdoni, ma non ho capito; cosa sono “normalmente”?

    4. Intendevo dire..i barattoli che prepara mia madre. Mi scusi 🙂

    5. Dr. Roberto Gindro

      A mio avviso no, non c’è nulla di cui preoccuparsi, ma ovviamente senta anche il parere del medico e rimanga vigile su eventuali sintomi.

    6. La ringrazio

  3. Buonasera ..ho assaggiato (ore 14) un piccolo.pezzettino di melanzana sott’olio che all apertura l olio.all interno veniva su con bollicine. Come se friggesse.
    Che devo fare…?
    GRAZIE

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Ha qualche sintomo? In assenza di sintomi non farei nulla.

  4. Salve,soffro di tosse da circa un mese,ho finito una bottiglia di sciroppo ma niente,non passa e ora sto prendendo un antibiotico..oggi ho aperto un barattolo fatto in casa di pesche sciroppate,ma era andato a male,c’erano dei vermi e una sorta di ragnatela sul bordo del barattolo..io non ho assaggiato niente,ma il mio fidanzato si,ha assaggiato una pesca per poi sputarla..Lui non ha sintomi ma io ho visto peggiorare molto la mia tosse,al punto che mi scoppia la testa e mi sento molto debole..tra L”altro ho anche un po’ di nausea..non è che lavando il barattolo o non so in che modo potrei essere venuta a contatto con le spore di un eventuale tossina botulinica?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Buonasera, non credo possa trattarsi di botulismo intanto; si è fatta valutare dal medico per la tosse? fuma? potrebbe avere una bronchite, serve una valutazione diretta.

  5. Ho aperto una ventricina artigianale, che ho tenuto cinque mesi in frigo, chiusa nel sottovuoto. ‘Ha un bel aspetto ma come faccio a sapere se è ancora buona e soprattutto se rischio il botulismo ?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Non c’è modo di prevederlo con sicurezza, se aspetto e odore sono buoni non dovrebbero esserci problemi, e comunque sono le conserve di solito ad avere questo rischio.

  6. Posso usare per la conserva di pomodoro i bicchieri della nutella adeguatamente sterilizzati con il relativo tappo in plastica?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Assolutamente no, è indispensabile per garantire la sicurezza della preparazione utilizzare bottiglie o barattoli che possano essere chiusi ermeticamente.

  7. Se di origine industriale posso dare un cucchiaino di miele al mio bimbo di 9 mesi per placare la tosse?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Assolutamente no, i benefici eventuali non giustificherebbero il rischio.