Ciclo mestruale e mestruazioni: ritardo? Sintomi? Gravidanza?

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Introduzione e definizioni

Il ciclo mestruale è l’insieme di eventi grazie ai quali, ogni mese, il corpo femminile si prepara alla possibilità di una gravidanza; le mestruazioni (o flusso mestruale) sono la fase del ciclo mestruale in cui le mucose preparate per accogliere l’embrione fuoriescono dalla vagina, qualora non sia avvenuta la fecondazione.

I sintomi con cui si presenta la mestruazione sono ampiamente variabili da una donna all’altra, ma generalmente comprendono:

  • crampi addominali o pelvici,
  • mal di schiena lombare,
  • seno gonfio e dolorante,
  • voglie di cibo,
  • oscillazioni dell’umore e irritabilità,
  • mal di testa,
  • stanchezza ed affaticamento.

Per la maggior parte delle donne il ciclo mestruale dura 28 giorni circa, ma viene considerata normale una qualsiasi durata compresa nell’intervallo 21-40 giorni; è quindi possibile e corretto parlare di ciclo regolare anche se di durata diversa dai canonici 28 giorni, a patto che si mantenga più o meno costante un mese dopo l’altro.

La mestruazione (flusso mestruale) ha invece generalmente durata di 3-8 giorni, con una media di 5; le perdite tendono ad essere più abbondanti nei primi due, con il sangue caratterizzato da un colore rosso vivo, per diventare poi tendente al marrone-nero negli ultimi giorni.

Il primo ciclo mestruale si osserva attorno all’età di 11-12 anni, ma un eventuale ritardo non deve essere fonte di preoccupazione; nella maggior parte dei casi una certa regolarità si acquisisce entro i 16-18 anni.

Possono talvolta verificarsi difficoltà inerenti il ciclo mestruale, si tratta delle cosiddette irregolarità mestruali (o problemi mestruali). Può capitare che non compaia la mestruazione, che queste siano troppo frequenti, imprevedibili e/o magari dolorose. Quando il ritardo del ciclo mestruale non è dovuto a uno stato di gravidanza le irregolarità sono di solito sintomo di un problema, non necessariamente grave, che può avere diverse cause.

Fotografia di una donna che consulta un calendario sul tablet per calcolare il possibile ritardo.

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Le principali cause di ritardo

Amenorrea

Si parla di amenorrea in due casi:

  • quando le mestruazioni non arrivano prima dei sedici anni (amenorrea primaria),
  • quando una donna in età fertile non manifesta mestruazioni per almeno tre mesi consecutivi (amenorrea secondaria), pur non essendo incinta (anche se in realtà la stessa gravidanza è tecnicamente una causa di amenorrea, benché fisiologica).

L’amenorrea non è una malattia di per sé, bensì il sintomo di un’altra condizione patologica; se nel caso della forma primaria spesso si tratta di patologie genetiche, tra le possibili cause di amenorrea secondaria, la più comune, troviamo:

In caso di amenorrea è importante recarsi dal medico per indagarne le cause, sulla base delle quali verrà prescritta una specifica terapia. A volte può essere utile semplicemente cambiare lo stile di vita, se a causare l’assenza delle mestruazioni sono fattori come il peso, lo stress o l’attività fisica esagerata, in altri casi il disturbo può essere affrontato attraverso l’utilizzo di specifici farmaci.

Oligomenorrea

Quando la frequenza delle mestruazioni si attesta su intervalli di tempo superiori ai 35 giorni ma inferiori a 3 mesi, si parla di oligomenorrea; anche in questo caso non è una malattia, ma l’espressione di una condizione patologica di più vasta portata. Ad esempio molte donne che soffrono di sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) soffrono anche di oligomenorrea.

Dismenorrea

La dismenorrea si verifica quando il ciclo è doloroso e si presenta con crampi molto forti. Questo disturbo in genere non è grave o pericoloso, ma vanno esclude cause come infezioni, endometriosi o cisti ovariche.

A volte, per alleviare i dolori mestruali, è sufficiente usare la borsa dell’acqua calda o fare un bagno caldo. Anche gli analgesici da banco possono aiutare a combattere il dolore. Il vostro medico potrebbe consigliarvi di assumere regolarmente o temporaneamente la pillola anticoncezionale per rendere il ciclo meno doloroso.

Menopausa precoce

La menopausa precoce è l’interruzione del normale funzionamento delle ovaie nelle donne che non hanno ancora superato i 40 anni: le loro ovaie esauriscono la scorta di follicoli e smettono di produrre estrogeno. Le donne in menopausa precoce potrebbero non avere mestruazioni o avere un ciclo molto irregolare, nel loro caso rimanere incinta è difficile, ma non impossibile.

Non esiste alcuna terapia di comprovata efficacia per far funzionare di nuovo normalmente le ovaie, ma in alcuni casi è possibile ricorrere alla prescrizione di contraccettivi ormonali per mantenere la regolarità del ciclo mestruale ancora per qualche tempo e diminuire così il rischio di osteoporosi e altri disturbi legati alla menopausa.

Fibromi uterini

I fibromi uterini sono i tumori benigni più frequenti nelle donne in età fertile: la maggior parte delle donne colpite da fibromi non ha problemi di fertilità e può rimanere incinta, ma è necessario valutare caso per caso (posizione, dimensione del fibroma, …).

Per le donne affette da fibromi uterini, che però non presentano sintomi evidenti, potrebbe non essere necessaria alcuna terapia; alcune donne affette da fibroma hanno mestruazioni abbondanti e presentano perdite ematiche anche tra una mestruazione e l’altra.

I farmaci spesso possono alleviare molti dei sintomi dei fibromi, come ad esempio il dolore, e possono addirittura rallentarne o interromperne la crescita. Esistono anche diversi tipi di intervento chirurgico che possono rimuovere i fibromi.

Endometriosi

L’endometriosi si verifica quando le mucose che normalmente proliferano nell’utero, vanno incontro a modificazioni in zone diverse da quelle naturali.

L’endometriosi può causare dolore prima e durante i primi giorni del ciclo mestruale. Una percentuale che va dal 30 al 50 per cento delle donne affette da endometriosi è sterile e questo rende l’endometriosi una delle prime tre cause della sterilità femminile. Le donne affette da endometriosi possono anche avere mestruazioni molto abbondanti.

Ci sono diversi modi per curare il dolore, come ad esempio gli antidolorifici, la terapia ormonale e l’intervento chirurgico.

È anche possibile curare la sterilità connessa all’endometriosi: la fecondazione in vitro spesso contribuisce a migliorare la fertilità delle donne affette da questa malattia, la terapia ormonale e gli interventi chirurgici rappresentano altre vie per curare l’infertilità.

Sintomi

La maggior parte delle donne inizia a manifestare lievi sintomi nei giorni che precedono le mestruazioni, disturbi che si acuiscono durante i primi due giorni di flusso mestruale.

In letteratura si trovano oltre 100 segni e sintomi legati alla comparsa della mestruazione, variabili da una donna all’altra e anche per una stessa donna nell’arco della vita.

Da un punto di vista fisiologico, cioè quello che è considerato normale, i disagi associati a questa fase del ciclo dovrebbero rimanere piuttosto gestibili e non impattare in modo eccessivamente profondo sul quotidiano, ma per alcune donne non è così.

Tra i più comuni sintomi legati alla mestruazione ricordiamo:

I sintomi legati al dolore (pelvico, schiena, …) possono in genere essere trattati efficacemente attraverso l’assunzione di antinfiammatori, magari associati a impacchi caldi per alleviare i crampi.

Sindrome premestruale

I cambiamenti nei livelli ormonali dell’organismo femminile che precedono la comparsa della mestruazione possono innescare cambiamenti fisici ed emotivi ben prima della comparsa del flusso; questa condizione viene chiamata sindrome premestruale e può essere caratterizzata da:

  • gonfiore,
  • tensione al seno,
  • sbalzi d’umore,
  • irritabilità,
  • riduzione o perdita di desiderio sessuale.

I miti legati al ciclo mestruale

Le credenze prive di fondamento riguardanti il ciclo mestruale sono diffuse da che mondo è mondo. Negli anni passati si diceva che un’otturazione non rimarrà attaccata al dente se praticata proprio in quei giorni, oppure che la permanente ai capelli non riuscirà bene.

Tutti noi abbiamo sentito misconoscenze  riguardanti le mestruazioni, spesso sappiamo con certezza che questi miti non sono altro che dicerie, però a volte ci sono situazioni in cui non sappiamo se il “si dice” sia vero oppure o no, oppure ci crediamo ciecamente. Avete mai creduto a qualcuna di queste dicerie?

  1. Durante le mestruazioni non si può andare in piscina. Forse questa teoria ha iniziato a circolare quando ancora gli assorbenti interni non erano così diffusi come oggi. Oppure può essere dovuta alla paura del dolore mentre si nuota, o ancora al fatto che il sangue mestruale potrebbe contaminare la piscina. L’origine del “mito” non ha importanza: in realtà non c’è alcun motivo per cui non si possa andare tranquillamente in piscina in presenza del flusso mestruale.
  2. Avere rapporti sessuali durante le mestruazioni è pericoloso. Alcune donne potrebbero trovarsi a disagio ad avere rapporti con le mestruazioni, ma in realtà non c’è alcun problema o pericolo e addirittura in questo modo si possono alleviare i dolori mestruali. In realtà, sebbene non ci siano ancora evidenze scientifiche, i ricercatori hanno associato i rapporti durante il ciclo mestruale con la minore incidenza dell’endometriosi, ma anche a diverse altre ricadute positive sulla salute, tra le quali: maggiore durata della vita, assenza di malattie cardiache, infarto e tumore al seno, aumento delle difese immunitarie, maggiore regolarità del ciclo, controllo del dolore e miglioramento della qualità della vita. I benefici sulla salute dovuti ai rapporti sessuali devono ancora essere studiati con precisione, ma in ogni caso non c’è alcun motivo per non avere rapporti durante il ciclo.
  3. Con le mestruazioni non bisogna lavarsi i capelli. Non c’è assolutamente nessun motivo per non lavarsi i capelli, o per non fare il bagno o la doccia, nei giorni di flusso mestruale. In realtà, un bel bagno caldo può essere molto utile per alleviare i dolori mestruali e la tensione premestruale. Potreste voler evitare l’acqua fredda perché, in teoria, può causare contrazioni uterine che potrebbero aumentare i dolori mestruali, e l’acqua eccessivamente calda perchè potrebbe aumentare il sanguinamento.
  4. Se si hanno rapporti con le mestruazioni, non si rimane incinta. Non fate assolutamente affidamento su questo teoria! A meno che usiate la pillola, un dispositivo interno o un altro tipo di contraccettivo ormonale, non ci sono giorni sicuri.
  5. Non bisogna fare attività fisica o affaticarsi troppo durante i giorni di flusso mestruale. Le mestruazioni sono una funzione normale del vostro organismo. Il ciclo mestruale non è una malattia invalidante: durante le mestruazioni si possono fare esattamente le stesse cose che si farebbero in qualsiasi altro momento. Una volta il ciclo era visto come una specie di periodo di malattia: le donne stavano a riposo, chiuse in casa, e non facevano vita sociale.
  6. Se il ciclo non dura esattamente 28 giorni non è regolare. Un ciclo regolare è un ciclo che ha durata più o meno costante, generalmente compresa tra i 22 e i 35 giorni; non deve essere necessariamente di 28 per essere giusto.
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Domande e risposte
  1. Quanto sangue si perde durante il ciclo?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Secondo l’NHS inglese (https://www.nhs.uk/conditions/heavy-periods/) è difficile fornire una stima esatta, a causa dell’ampia variabilità, ma la maggior parte delle donne perde meno di 80 ml al mese (tipicamente meno, circa la metà o poco meno); in presenza di valori superiori si parla di menorragia. Per verificare empiricamente di rientrare nell’ambito della normalità ci si aspetta in genere di:

      • non dover cambiare l’assorbente con frequenza superiore ad uno ogni due ore,
      • non osservare coaguli di dimensione superiore a 2.5 cm.
  2. Quanto durano le mestruazioni?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      In genere la durata è di 3-8 giorni, con una media di 5, in cui i primi due risultano più intensi.

  3. Perché il ciclo ritarda?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Le possibili cause di ritardo del ciclo sono numerose, ma tra le più comuni ricordiamo:

      • modifiche del peso corporeo (aumento/diminuzione),
      • eccesso di attività fisica,
      • disturbi dell’alimentazione,
      • stress,
      • alterazioni del ritmo sonno-veglia,
      • farmaci,
      • alterazioni ormonali (tiroide, ovaio policistico, …),
      • perimenopausa,
      • gravidanza.