Piercing: rischio, controindicazioni e pericoli

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Introduzione

Il piercing (o body piercing) è la pratica che consiste nel forare la pelle per introdurre oggetti di vario materiale (metallo, osso, pietra, …); in genere nei Paesi occidentali è una scelta legata ad obiettivi sostanzialmente ornamentali, ma in altre culture le motivazioni possono essere religiose, spirituali, culturali, …

I buchi nei lobi delle orecchie, decorati dagli orecchini, sono un semplice esempio di modificazione corporea, ma altrettanto comuni sono anche gli orecchini applicati a livello della cartilagine dell’orecchio; tra le sedi in cui praticare un vero e proprio piercing ricordiamo invece:

  • sopracciglia,
  • naso (nostril, septum e bridge),
  • lingua,
  • labbra,
  • ombelico,
  • capezzoli,
  • genitali
    • nell’uomo glande, prepuzio e scroto,
    • nella donna piccole e grandi labbra, prepuzio clitorideo e Monte di Venere.

Dalle orecchie, alle labbra, all’ombelico, i piercing sono sempre più popolari e facili da praticare, tuttavia questa facilità non dovrebbe impedirvi di documentarvi adeguatamente: i piercing, infatti, comportano rischi e possono causare complicazioni anche gravi.

La decisione che prendete in questo momento, ad esempio la zona in cui farvi fare il piercing ed i modi in cui ve ne prenderete cura, sono in grado di modificare la probabilità di sviluppare infezioni ed altre complicazioni, che potranno poi guarire più o meno velocemente.

Primo piano di un piercing al labbro

iStock.com/jmsilva

Tempi di guarigione

Molto indicativamente si considerano i seguenti tempi di guarigione definitiva:

  • Lobo orecchio: 6 – 8 settimane
  • Cartilagine orecchio: 4 mesi – 1 anno
  • Sopracciglia: 6 – 8 settimane
  • Narici 2 – 4 mesi
  • Setto nasale: 6 – 8 mesi
  • Lingua: 4 settimane
  • Labbra: 2 – 3 mesi
  • Capezzolo: 3 – 6 mesi
  • Ombelico: 4 – 12 mesi
  • Genitali femminili: 4 – 10 settimane
  • Genitali maschili: 4 settimane – 10 mesi

Come avviene la foratura

Le modalità con cui si pratica il foro possono differire a seconda delle situazioni, ma generalmente:

  • Per i normali buchi nei lobi delle orecchie viene usata una pistola usa e getta sterile, che spara l’orecchino nel lobo.
  • Per le altre parti del corpo si pratica un foro nella pelle con un ago cannula, dopodiché l’operatore procede all’inserimento del gioiello o dell’orecchino.

Di norma la foratura avviene senza bisogno di anestesia.

Sicurezza

Se volete farvi fare un piercing è consigliabile spendere un po’ di tempo per trovare un ambiente pulito e sicuro, dove operi un professionista che goda di una buona reputazione; il locale dove verrà praticato il foro deve ricordare per igiene e pulizia uno studio dentistico.

Chi vi fa il piercing dovrebbe:

  • lavarsi le mani con un sapone germicida prima di iniziare,
  • indossare guanti sterili usa e getta (da aprire di fronte al cliente),
  • usare strumenti usa e getta sterili,
  • usare un ago nuovo.

Non fatevi il piercing da soli e non rivolgetevi a personale non professionista, solo in questo modo riuscirete a prevenire le infezioni e altre complicazioni.

Scegliete con attenzione la parte del corpo e il gioiello da applicare, evitate i gioielli di nickel o di ottone che potrebbero causare reazioni allergiche. Cercate invece gioielli di titanio, d’oro a 14 carati o di acciaio chirurgico.

Pistole

Le pistole da gioielliere sono considerate sicure solo se usa e getta, o se dotate di ricariche usa e getta sterili, in modo che le parti che vengono a contatto con il cliente siano perfettamente sterili e mai utilizzate; le pistole usa e getta sono le migliori perché vengono usate per un solo cliente e poi buttate nella spazzatura, e quindi il rischio di infezioni diminuisce. Le pistole con ricariche usa e getta sterili sono anch’esse considerate tollerabili, ma più difficili da sterilizzare rispetto alle precedenti.

Evitate di farvi un piercing in negozi che usano una pistola riutilizzabile, senza ricariche usa e getta sterili; queste pistole, infatti, non possono essere inserite nell’autoclave, e quindi il rischio di infezioni aumenta.

Le pistole sono indicate solo per l’orecchio, mentre non vanno utilizzate per altre forme di piercing perché in grado di schiacciare la pelle e causare più danni rispetto all’ago cannula.

Autoclave

L’autoclave è un’apparecchiatura che usa il calore per sterilizzare tutti gli strumenti riutilizzabili, serve cioè per pulire e disinfettare profondamente tutti gli strumenti prima che entrino in contatto con l’organismo.

A meno di usare dispositivi usa e getta tutte le attività in cui si praticano i piercing dovrebbero averne una per essere considerati sicuri e puliti.

Pericoli

Controindicazioni

Valutare preventivamente con il proprio medico l’opportunità di procedere al piercing nel caso di:

La pratica è infine assolutamente controindicata in gravidanza.

Infezione

L’infezione batterica è sicuramente la complicazione più comune legata ai piercing ed è caratterizzata dalla presenza attorno al foro di

  • gonfiore,
  • calore,
  • rossore,
  • dolore,
  • eventuale presenza di pus (liquido giallastro e maleodorante).

Nei casi più gravi, se l’infezione viene trascurata, può trasformarsi in ascesso e richiedere un drenaggio chirurgico, con il rischio di fastidiose ed antiestetiche cicatrici.

In teoria esiste poi il rischio di andare incontro a sepsi e sindrome da shock tossico, due complicazioni potenzialmente fatali; ovviamente in pazienti altrimenti sani, in cui il foro viene praticato con le dovute precauzioni igieniche, il rischio di arrivare a queste situazioni è più che altro teorico, ma la consapevolezza del rischio deve guidarvi nella scelta del piercer.

Con il ricorso a materiale sterile, almeno nei Paesi occidentali, il rischio di contrarre infezioni come epatiti virali e HIV è ormai scongiurato ma, ripetiamo, è indispensabile l’utilizzo di solo materiale sterile e monouso.

Altri rischi

Anche se l’infezione è il rischio più comune, non è l’unico pericolo legato alla foratura del proprio corpo; possono verificarsi anche:

  • sanguinamento, che può verificarsi soprattutto nelle aree corporee particolarmente irrorate di sangue come la lingua,
  • gonfiore della pelle attorno al foro,
  • cicatrici (i soggetti con tendenza alla formazione di cheloidi dovrebbero astenersi dalla pratica),
  • reazioni allergiche (alcuni gioielli per il piercing, soprattutto quelli fatti di nickel, possono causare reazioni allergiche),
  • ferite o traumi (il gioiello del piercing può rimanere impigliato e lacerare accidentalmente la pelle, in questo caso possono essere necessari i punti di sutura o l’intervento chirurgico).

Esistono poi rischi più specifici e localizzati:

  • Piercing alla lingua: potrebbe causare difetti di pronuncia e denti scheggiati, se i gioielli sfregano contro lo smalto dei denti; c’è anche un rischio più elevato di sanguinamento e il rischio che le vie respiratorie si ostruiscano a causa del gonfiore.
  • Piercing genitale: possono insorgere complicazioni di natura sessuale e causare difficoltà e dolore durante la minzione, soprattutto se il foro viene fatto sul pene.
  • Piercing nella cartilagine dell’orecchio: sono più rischiosi dei fori sui lobi, possono più facilmente causare infezioni e ascesso.
  • Piercing al naso: sono più soggetti a infezioni a causa della carica batterica presente sulla mucosa nasale.

In caso di reazione allergica, infezione o altri problemi cutanei probabilmente dovrete ricorrere ai farmaci o ad altre terapie ed in alcuni casi il piercing dovrà essere rimosso.

Se avete la febbre o uno qualsiasi dei sintomi sopraelencati, vi consigliamo di recarvi dal vostro medico.

Rimozione di un piercing

Un dermatologo esperto è in grado di assistere efficacemente il paziente che voglia rimuovere definitivamente il gioiello senza rischio di antiestetiche cicatrici e per accelerare la guarigione e la chiusura del foro.

Piercing in bocca

I piercing in bocca possono provocare:

  • dolore,
  • gonfiore,
  • infezioni,
  • perdita involontaria di saliva,
  • perdita del gusto,
  • cicatrici,
  • scheggiature o caduta dei denti.

La maggior parte dei dentisti sconsiglia di farsi fare un piercing in bocca per via dei rischi eccessivi, se decidete di proseguire comunque è fondamentale capire quali regole deve rispettare chi ve lo farà, quali sono i problemi connessi e come si fa a mantenere la bocca in buona salute.

Prima del piercing

Chi vi farà il piercing deve usare un ago nuovo per ciascun cliente o sterilizzare gli aghi e le attrezzature in un’autoclave per evitare il rischio di trasmissione d’infezioni gravi come l’HIV o l’epatite. Ricordatevi anche di controllare il materiale di cui sono fatti i gioielli, l’ideale è acciaio chirurgico, oro 14 carati o titanio, alcune persone potrebbero infatti manifestare reazioni allergiche a determinati metalli (nichel), che possono provocare ulteriori complicazioni.

Rischi

Un problema diffuso tra chi si fa fare un piercing in bocca sono le scheggiature dei denti, che si verificano mangiando, dormendo, parlando o masticando. Può succedere che la frattura coinvolga anche strati meno superficiali del dente e che quindi sia necessario devitalizzare o estrarre il dente.

Complicazioni gravi

Dopo il piercing non è raro che la lingua si gonfi, però il gonfiore in alcuni casi può essere sintomo di infezione. Se è in corso un’infezione può accadere che il gonfiore sia tale da impedire una respirazione corretta. In rari casi i medici inseriscono un tubicino nel naso del paziente, per permettergli di respirare finché l’infezione non guarisce.

L’eccessivo sfregamento del bilanciere contro le gengive può farle arretrare.

Le infezioni, quindi, possono essere potenzialmente gravi ed è necessario andare dal dentista immediatamente.

Manutenzione del piercing

I piercing alla bocca impiegano da tre a quattro settimane per guarire.

Se non ci sono complicazioni potrete rimuovere il gioiello per brevi periodi senza che il foro si richiuda (alcuni dentisti consigliano di togliere il gioiello per proteggere i denti durante i pasti o quando si dorme).

Di norma il primo gioiello usato come piercing alla lingua è un bilanciere provvisorio piuttosto grande che, in caso di gonfiore della lingua, ha comunque spazio sufficiente per guarire. Se decidete di tenere il piercing, dopo che il gonfiore alla lingua sarà sparito, sarà il momento di mettere un bilanciere più piccolo, che interferirà meno con i denti e che non rischierete di masticare per sbaglio.

Pulizia

Usate un collutorio antibatterico dopo i pasti e lavate il gioiello come se fosse un dente.

Dopo che il piercing sarà guarito prima di andare a dormire lavatelo con lo spazzolino per rimuovere l’eventuale placca residua.

Ricordate di togliere il piercing prima di mangiare, dormire o prima di praticare sport o di fare movimento.

Cura delle infezioni

Se ritenete di avere un’infezione è fondamentale andare dal vostro medico di famiglia, poiché se perdete tempo e non vi curate la situazione potrebbe aggravarsi.

Lasciate il gioiello al suo posto finché il medico non vi dirà espressamente di toglierlo: se lo lasciate al suo posto, infatti, il pus può defluire e si evita la formazione di un ascesso, cioè di un accumulo di pus sottopelle.

In molti casi è possibile curare l’infezione senza dover rimuovere il piercing, sopratutto nel caso di gioielli d’oro.

Le infezioni lievi possono essere curate con:

  • farmaci da applicare direttamente sulla pelle, ad esempio creme a base di antibiotici,
  • immersione in acqua tiepida contenente una sostanza disinfettante (per esempio Euclorina®).

Casi più gravi possono invece richiedere la somministrazione di antibiotici per bocca.

Prevenzione delle infezioni

Ricordatevi di prendervi cura ogni giorno del vostro piercing, chi ve l’ha fatto probabilmente vi consiglierà di pulire la zona con acqua tiepida e sapone due volte al giorno, di usare un detergente medicato e di muovere delicatamente il piercing.

Per alcuni giorni dopo aver fatto il piercing la pelle intorno a esso potrà essere leggermente gonfia, arrossata e dolorante, la zona potrà anche sanguinare leggermente. Durante la guarigione potrà fuoriuscire un liquido biancastro o giallastro, che formerà una leggera crosticina sul gioiello.

Per prevenire l’infezione e facilitare la guarigione, vi consigliamo di prendervi cura del piercing nei modi seguenti:

  • Pulite i piercing in bocca bocca con il collutorio. Se vi siete fatti fare un piercing sulla lingua, sulle labbra o sulla guancia, risciacquate il cavo orale per 30-60 secondi, dopo i pasti e prima di andare a letto, con un collutorio antibatterico senz’alcool oppure con una soluzione salina in vendita in farmacia. Lavate i denti con uno spazzolino nuovo con setole morbide per evitare di introdurre batteri nella bocca.
  • Pulite i piercing sulla pelle con un sapone antibatterico. Se vi siete fatti fare un piercing sulla pelle, pulite la zona con un sapone antibatterico una o due volte al giorno. Prima di pulire il piercing ricordatevi di lavarvi le mani. Rimuovete le eventuali croste con un cotton fioc. Evitate l’alcol e l’acqua ossigenata che potrebbero far seccare la pelle, evitate anche le creme che ungono la pelle e impediscono all’ossigeno di raggiungere il piercing.
  • Non giocherellate con il piercing. Non toccate il piercing e non giocherellate eccessivamente con il gioiello finché non l’avrete pulito. Tenete lontano il piercing dai vestiti, perché gli sfregamenti e l’attrito eccessivo possono irritare la pelle e rallentare la guarigione.
  • Tenete sempre il gioiello. La maggior parte dei piercing guarisce in sei settimane, ma alcuni tipi potrebbero impiegare diversi mesi per guarire. Se volete tenere il piercing lasciate il gioiello al suo posto per impedire al buco di richiudersi. Quando il piercing sarà guarito potrete vedere una rientranza, un buco o una cicatrice quando toglierete il gioiello.
  • Se pensate che il piercing abbia fatto infezione o siete preoccupati che non stia guarendo correttamente, andate dal medico. La terapia tempestiva è in grado di prevenire complicazioni potenzialmente gravi.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Come capire se il piercing ha fatto infezione?
La presenza d'infezione è in genere caratterizzata da
  • dolore
  • gonfiore
  • calore
  • rossore.
Cosa fare in caso d'infezione?
Si raccomanda di rivolgersi al medico, così da ridurre il rischio di dover rimuovere il gioiello e l'insorgenza di complicazioni (come antiestetiche cicatrici).
Come si chiama il piercing al naso?
  • Nostril piercing (narice)
  • Septum piercing (setto alla base del naso)
  • Bridge piercing (sopra il setto, nel ponte nasale tra le sopracciglia).
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Domande e risposte
  1. buongiorno sono una ragazza di 26 anni vorrei chiedervi un’informazione
    io in genere soffro di tensione cervicale e mandibolare per stress, ho fatto i buchi ai lobi delle orecchie,il foro in sè puo influire sulla tensione muscolare?
    grazie mi scuso per la banale domanda
    saluti

    1. Dr. Roberto Gindro

      No, non dovrebbe influire.

    2. ok grazie

    3. vorrei chiedervi ancora una cosa:
      il buco all’orecchio può portare mal di testa? (l’orecchino è la classica perlina molto leggera non è pesante)
      grazie

    4. Dr. Roberto Gindro

      No, a meno di infezione.

    5. grazie mille saluti

  2. Per un’infezione al piercing all’ombelico il medico mi ha consigliato Gentalyn per telefono, ma in farmacia mi hanno chiesto se normale o beta. Ho preso il beta perché da quanto ho capito è “di più”, ma adesso non sono sicuro di aver fatto bene…

    1. Dr. Roberto Gindro

      Raccomando di valutarlo con il medico, potrebbero essere corrette entrambe.
      La differenza è la presenza nel beta di betametasone, un buon cortisonico in grado di disinfiammare la zona (ma che in alcuni casi è controindicato per il ritardo che potrebbe indurre sulla cicatrizzazione); l’ideale per la scelta sarebbe vedere l’infezione e valutare di conseguenza.