- Avvertenza
- Cos’è Plasil?
- A cosa serve?
- Serve ricetta?
- È mutuabile?
- Si può usare nei bambini?
- SI può usare in gravidanza?
- Come si prende?
- Ogni quante ore?
- Prima o dopo i pasti?
- Dopo quanto fa effetto? Ha effetto immediato?
- Per quanto tempo si può usare?
- Effetti indesiderati
- Avvertenze e controindicazioni
- Attenzioni alimentari
- Mancata assunzione di una dose
- Emergenza/sovradosaggio
- Plasil o Biochetasi?
- Per il mal di stomaco, meglio Buscopan o Plasil?
- Peridon o Plasil?
Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni sulle diverse referenze di Plasil sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.
- Foglietto illustrativo Plasil (sciroppo, fiale, compresse)
Cos’è Plasil?
Plasil è il nome commerciale di un farmaco il cui principio attivo è la metoclopramide.
In Italia Plasil è in vendita in tre formulazioni diverse (prezzi aggiornati a giugno 2023):
- Plasil 24 Compresse da 10 mg: € 9.90
- Plasil 5 fiale 10mg/2ml: € 1.89
- Plasil sciroppo: € 6.90
Non sono più disponibili altre forme farmaceutiche (né gocce, né compresse, anche in considerazione di alcuni cambiamenti legislativi del 2014).
La metoclopramide fa parte della lista dei farmaci definiti essenziali dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la lista dei medicinali più importanti necessari per un sistema sanitario di base.
A cosa serve?
Plasil è un farmaco utilizzato contro il vomito (antiemetico) ed esprime il suo effetto agendo sul cervello, prevenendo la sensazione di nausea o il vomito.
Negli adulti è indicato per:
- la prevenzione della nausea e del vomito che possono manifestarsi dopo la chemioterapia;
- la prevenzione della nausea e del vomito provocati dalla radioterapia;
- il trattamento della nausea e del vomito [a prescindere dalla causa], compresi nausea e vomito che possono accompagnare un attacco di emicrania acuta (può essere assunto insieme ad antidolorifici orali in caso di emicrania acuta, per migliorare l’assorbimento e
quindi per aiutare gli analgesici ad agire più efficacemente).
La formulazione in fiale è inoltre registrata per la prevenzione della nausea e del vomito che possono manifestarsi dopo interventi chirurgici.
Nei bambini (di età superiore a un anno) Plasil è indicato solo qualora altri trattamenti non siano efficaci o non possano essere utilizzati per prevenire la nausea e il vomito che possono manifestarsi dopo la chemioterapia e dopo interventi chirurgici.
Il farmaco agisce favorendo il transito del cibo contenuto in stomaco e intestino.
Viene talvolta prescritto off-label in altre condizioni di rallentato svuotamento gastrico, ad esempio nel trattamento di condizioni quali indigestione, bruciore di stomaco e reflusso acido, ma per queste indicazioni (soprattutto quando sia necessario un trattamento a lungo termine) l’uso è controindicato perché i benefici non superano il rischio di effetti indesiderati, soprattutto nei casi di terapia cronica.
Serve ricetta?
Tutte le referenze di Plasil richiedono per l’acquisto la presentazione di ricetta medica ripetibile.
Esistono alcune formulazioni a dosaggio ridotto di metoclopramide, singole o in associazione con altri principi attivi, e venduti senza ricetta come OTC (ad esempio Maalox Nausea, Geffer, …).
È mutuabile?
L’unica formulazione mutuabile (in specifiche condizioni, a giudizio medico) è quella in fiale iniettabili.
Si può usare nei bambini?
Plasil non dev’essere usato in bambini al di sotto di 1 anno di età, a causa del maggior rischio di sviluppare effetti collaterali gravi (come movimenti incontrollabili).
Può essere usato per la prevenzione di nausea e vomito ritardati indotti da chemioterapia nei pazienti di età superiore all’anno.
SI può usare in gravidanza?
Se necessario Plasil può essere utilizzato durante la gravidanza (ad esempio nei casi gravi di iperemesi gravidica), ma dev’essere evitata la somministrazione alla fine della gestazione per il rischio di disturbi del movimento al neonato.
Uno lavoro di ricerca israeliano con una grande casistica di neonati nati da donne trattate con metoclopramide in gravidanza non ha riscontrato dati a sostegno di un aumento del rischio di malformazioni congenite, peso ridotto alla nascita, nascita prematura o mortalità perinatale, associabile al farmaco.
Allo stesso modo un ampio studio danese non ha trovato associazioni tra l’assunzione di metoclopramide e aborto spontaneo.
Plasil non è invece raccomandato durante l’allattamento al seno, perché può passare nel latte e e non si possono per questo escludere effetti indesiderati nel neonato.
Come si prende?
Adulti
- Compresse: La singola dose raccomandata è di una compressa, ripetuta fino ad un massimo di tre volte al giorno.
- Fiale: La singola dose raccomandata è di una fiala, ripetuta fino a 3 volte al giorno.
- Sciroppo: La singola dose raccomandata è di 10 mg, ripetuta fino a tre volte al giorno (utilizzare la siringa dosatrice acclusa alla confezione).
Tra due somministrazioni successive devono trascorrere almeno 6 ore.
Le dosi potrebbero essere diminuite per gli adulti che pesano meno di 60 kg e per le persone con problemi al fegato o ai reni.
Bambini
Nei bambini il farmaco è generalmente controindicato fino ai 16 anni, con l’eccezione della prevenzione e di nausea e vomito ritardati indotti da chemioterapia; in questi pazienti le dosi vengono valutate da personale medico specializzato, in base al peso del bambino.
Plasil è tassativamente controindicato nei bambini di età inferiore a 1 anno e non deve essere usato in alcuna circostanza a causa del rischio di reazioni neurologiche e di metemoglobinemia.
Ogni quante ore?
Anche in caso di vomito è comunque necessario attendere almeno 6 ore tra ciascuna dose di Plasil, in modo da evitare il rischio di sovradosaggio e conseguenti effetti collaterali.
La dose massima nelle 24 ore è di 30 mg e non deve essere superata.
Prima o dopo i pasti?
Si consiglia la somministrazione di Plasil preferibilmente prima dei pasti.
Dopo quanto fa effetto? Ha effetto immediato?
Plasil sciroppo/compresse viene rapidamente assorbito iniziano a manifestare l’effetto antinausea generalmente entro 30-60 minuti; la somministrazione intramuscolare delle fiale ha un effetto ancora più rapido.
Per quanto tempo si può usare?
La durata massima raccomandata del trattamento è di 5 giorni. In ogni caso il trattamento non deve superare i 3 mesi, a causa del rischio di sviluppo di gravi effetti collaterali (spasmi muscolari involontari; se compaiono tali sintomi è necessario interrompere immediatamente il trattamento in qualsiasi momento).
La durata del trattamento iniettabile (fiale) deve essere la più breve possibile per poi passare alla somministrazione per via orale il prima possibile.
Effetti indesiderati
Come tutti i medicinali anche Plasil può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Si raccomanda di interrompere immediatamente il trattamento in caso di:
- movimenti incontrollabili (spesso a carico di testa o collo): si possono manifestare in bambini o giovani adulti, in modo particolare in caso di somministrazione di dosi elevate. Questi sintomi di solito si manifestano all’inizio del trattamento e possono presentarsi anche dopo una singola somministrazione. I movimenti scompaiono se opportunamente trattati.
- Febbre alta, pressione alta, convulsioni, sudorazione, produzione di saliva, sintomi suggestivi dello sviluppo di sindrome neurolettica maligna.
- Prurito o eruzioni cutanee, gonfiore del viso, delle labbra o della gola, difficoltà di respirazione, segni di una possibile grave reazione allergica.
Possono inoltre verificarsi i seguenti effetti indesiderati molto comuni (che possono cioè riguardare più di 1 persona su 10):
Gli effetti collaterali comuni (che possono riguardare fino a 1 persona su 10):
- depressione
- movimenti incontrollabili come tic, tremori, movimenti di rotazione (disturbi extrapiramidali) o contratture muscolari (rigidità)
- sintomi simili al morbo di Parkinson (rigidità, tremori)
- sensazione di irrequietezza e agitazione (acatisia)
- calo della pressione (particolarmente in caso di via endovenosa)
- diarrea
- sensazione di debolezza.
Gli effetti collaterali non comuni (che possono cioè riguardare fino a 1 persona su 100) comprendono:
- aumento di un ormone chiamato prolattina, che può provocare produzione di latte negli uomini e nelle donne che non stanno allattando (galattorrea)
- irregolarità del ciclo mestruale
- allucinazioni
- ridotto livello di coscienza
- battito cardiaco lento (particolarmente in caso di via endovenosa)
- allergia
- disturbi del movimento (discinesia)
- assunzione di posizioni anomale (distonia).
Per gli effetti collaterali rari e con frequenza non nota si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo.
Avvertenze e controindicazioni
Plasil è controindicato in caso di:
- allergia alla metoclopramide o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti
- emorragia, ostruzione o una lacerazione nello stomaco o nell’intestino
- feocromocitoma (un raro tumore delle ghiandole surrenali), diagnosticato o presunto
- precedenti episodi di contrazioni (spasmi) muscolari involontari (discinesia tardiva) in seguito al trattamento con metoclopramide o con farmaci neurolettici
- epilessia (con aumento della frequenza e dell’intensità delle crisi)
- morbo di Parkinson
- assunzione di levodopa (un medicinale per il morbo di Parkinson) o altri farmaci
agonisti dopaminergici - disturbi dell’emoglobina del sangue (metaemoglobinemia) o mancanza di una sostanza (deficit) denominataNADH citocromo-b5
- glaucoma (elevata pressione all’interno del bulbo oculare)
- età inferiore a 1 anno.
Si raccomanda cautela e il preventivo parere del medico in caso di:
- disturbi della conduzione cardiaca (prolungamento dell’intervallo QT) o qualsiasi
altro problema di cuore (grave bradicardia, arresto cardiaco) - alterazioni nei livelli di sali nel sangue, come potassio, sodio e magnesio
- assunzione di altri medicinali noti per influire sul battito cardiaco
- malattie neurologiche che richiedano l’assunzione di altri medicinali che agiscono sul sistema nervoso centrale
- problemi al fegato o ai reni (insufficienza renale o grave insufficienza epatica).
Tra i farmaci che possono interagire con Plasil si annoverano (elenco non esaustivo, fare riferimento al foglietto illustrativo):
- levodopa o altri medicinali usati per trattare il morbo di Parkinson (agonisti dopaminergici)
- anticolinergici (medicinali usati per alleviare crampi o spasmi allo stomaco)
- derivati della morfina (medicinali usati per trattare dolore intenso)
- farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale (derivati della morfina, ansiolitici, antistaminici H1 sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, clonidina e farmaci correlati)
- medicinali usati per trattare disturbi psichiatrici (neurolettici) e farmaci serotoninergici
- digossina (un medicinale usato per trattare l’insufficienza cardiaca)
- ciclosporina (un medicinale usato per trattare alcuni problemi del sistema immunitario)
- mivacurio e suxametonio (medicinali usati per rilassare i muscoli)
- fluoxetina e paroxetina (medicinali usati per trattare la depressione)
cisplatino: per un possibile aumento della tossicità renale - insulina: il medico può modificarne la dose;
- apomorfina, in quanto il Plasil ne riduce gli effetti sul sistema nervoso.
Attenzioni alimentari
A meno di specifiche istruzioni mediche, si possono mantenere le proprie abitudini alimentari; è tuttavia consigliabile non consumare alcolici durante il trattamento perché aumenta l’effetto
sedativo.
Mancata assunzione di una dose
Nei casi di prescrizione di terapie sistematiche, in caso di dimenticanza di assunzione di una dose è possibile recuperarla appena ce ne si accorge, se tuttavia fosse quasi l’ora della dose successiva si raccomanda di non assumere la dose saltata e riprendere il proprio schema terapeutico abituale.
Non assumere una dose doppia per compensare quella saltata.
Emergenza/sovradosaggio
In caso di sovradosaggio, chiamare subito il centro antiveleni più vicino. Nel caso ci sia collasso o arresto respiratorio, chiamare subito il pronto intervento medico (112).
I sintomi di sovradosaggio possono comprendere:
- sonnolenza,
- confusione,
- convulsioni,
- movimenti strani e incontrollabili,
- mancanza di energia,
- colorito bluastro della pelle (cianosi),
- cefalea,
- affanno.
Plasil o Biochetasi?
Quando sufficiente è sicuramente da preferire Biochetasi, ma è parere di scrive che i due farmaci non siano confrontabili, perché Plasil è sicuramente molto più efficace nel trattamento di nausea e vomito, ma gravato dal possibile rischio di effetti collaterali più severi.
Per il mal di stomaco, meglio Buscopan o Plasil?
In caso di crampi è preferibile Buscopan, farmaco usato per il trattamento di
- dolori addominali crampiformi,
- coliche renali,
- e spasmi vescicali.
Plasil trova invece applicazione del trattamento di nausea e vomito. I due farmaci NON devono essere associati perché hanno azione opposta sulla muscolatura intestinale (Plasil velocizza il transito del cibo, Buscopan riduce le contrazioni responsabili del dolore).
Peridon o Plasil?
Il principale vantaggio di Peridon è legato al fatto che non è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e quindi non causa effetti collaterali extrapiramidali (ad esempio sonnolenza, ma anche i più gravi movimenti incontrollabili).
Essendo entrambi soggetti a ricetta medica ripetibile si raccomanda in ogni caso il parere del medico nella scelta del farmaco.
I due medicinali non devono essere associati.
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.
Dottore mia figlia vomita da venerdì non riesce a tenere liquidi ha 2 anni la pediatra mi ha segnato plasil è pericoloso?all inizio prendeva nausil con scarso risultato
Se prescritto lo somministri pure con fiducia, in questi casi diventa importante bloccare il vomito per non rischiare disidratazione.
Ok dottore sembrerebbe che va un Po meglio è dall una che non vomita ed ho somministrato a piccoli sorsi il nausil la febbre da 39 di ieri è scesa a 37,5 che dice è in fase di guarigione?di solito quanto dura questo tipo d influenza grazie per la disponibilità
Salve, se è un virus dovrebbe autolimitarsi in poco tempo, nel giro di qualche giorno solitamente. Saluti.
Si dottore, sono da anni in cura fissa, soprattutto al cambio di temperature con dosaggi più elevati. Non è più stressante del solito diciamo, ma sono spesso una persona nervosa. Oggi l’ho avuta anche al mattino poco dopo il risveglio, non vomito ma non ho proprio fame
Assume sempre gli stessi farmaci o ha cambiato di recente? penserei a un effetto collaterale oppure potrebbe non essere legato a nulla di organico, questo sintomo di nausea che avverte, probabilmente è dovuto al suo stato emotivo attuale.
Lansox da un anno, in precedenza pantorc. La ringrazio, vedremo come va nei prossimi giorni. Saluti
Per mio figlio di 3 anni, che ha nausea da ieri e un alitaccio, il farmacista mi ha consigliato Biochetasi anziché Plasil. Va bene?
Sì, Biochetasi va benissimo per i bambini (soprattutto quando si parla, come sembrerebbe, di “acetone”).
Ovviamente se non migliorasse senta il pediatra e per ora eviti alimenti ricchi di grassi.
Può causare anche diarrea?
Sì, è un effetto collaterale anche piuttosto comune.