Allattamento al seno e sonno di madre neonato

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Dove deve dormire mio figlio?

Per i primi sei mesi di vita il neonato dovrebbe dormire in una culla nella stessa camera della mamma, sia di giorno che di notte; soprattutto nelle prime settimane potrebbe essere necessario farlo addormentare in braccio al papà o alla mamma, per poi coricarlo nel momento in cui prende sonno, mentre sarà più semplice iniziare ad abituarlo ad addormentarsi da solo dopo i primi 2-3 mesi, quando il bimbo inizierà a essere più attento e attivo verso quanto lo circonda.

In realtà molte mamme vorrebbero tenere il bambino nel letto matrimoniale (co-sleeping) per varie ragioni:

  • perché ritengono di poterlo controllare meglio durante la notte,
  • perché permette loro di riposarsi qualche ora durante il giorno,
  • per allattare più comodamente,
  • a volte semplicemente e involontariamente accade perché il genitore si addormenta,

ma dormire insieme al bambino può essere più pericoloso di quanto si pensi.

In base alle raccomandazioni dell’organismo inglese NICE, per quanto rara la sindrome della morte improvvisa infantile si verifica con maggior probabilità nei i neonati che dormono nello stesso letto dei genitori, ed è ancora più pericoloso quando questa pratica avviene su una sedia o un divano.

Quando non può essere fatto altrimenti, si raccomanda di:

  1. Assicurarsi che il bambino non possa cadere dal letto o rimanere incastrato tra letto e parete.
  2. Evitare piumoni troppo caldi e pesanti, a beneficio di coperte e lenzuoli più leggeri.
  3. Assicurarsi che la bocca del neonato sia sempre libera da lenzuolo, coperta, …
  4. Posizionare il neonato sulla schiena, cercando di evitare la posizione laterale o sulla pancia.
  5. I bambini non hanno bisogno di cuscino fino a un anno di età e devono essere posizionati lontano anche da quelli dei genitori.
  6. Evitare in ogni caso di addormentarsi con il bambino quando si è seduti su un divano o una poltrona.

Per essere più comode quando allattate nel letto, potete aiutarvi con un cuscino da allattamento che, con la speciale forma a fagiolo, è in grado di sostenervi da entrambi i lati.

Durante le poppate notturne non accendete tutte le luci e stimolate il bambino il meno possibile. Parlategli e cantate meno che potete: vostro figlio capirà che di notte si deve dormire, e non giocare, e si riaddormenterà in fretta.

Fotografia di una mamma che appoggia il proprio naso a quello del suo neonato che dorme

Il co-sleeping può essere dolce, ma non è una pratica consigliata. iStock.com/AleksandarNakic

Mio figlio si addormenta mentre lo allatto. Che cosa posso fare?

Se il vostro bambino sembra addormentarsi prima della fase di suzione profonda, potrebbe non essere attaccato correttamente; in questo caso si consiglia di interrompere delicatamente la poppata, cambiare posizione e riprovare, magari cambiando seno.

Si tenga presente in ogni caso che nelle prime settimane di vita è abbastanza normale che il bimbo si assopisca durante l’allattamento e con il tempo la mamma riuscirà a capire quando cambiare posizione e quando invece il neonato si sente semplicemente sazio e soddisfatto.

È giusto allattare mio figlio per farlo addormentare?

Quasi tutte le neo-mamme si trovano a dover fronteggiare, prima o dopo, il problema di far addormentare il neonato/bambino, soprattutto nelle ore serali; durante i primi mesi di vita è del tutto normale che si verifichino frequenti risvegli notturni, perché è molto importante che il bimbo venga allattato al seno anche di notte per:

  • favorire la crescita,
  • consolidare l’allattamento,
  • ridurre il rischio di ipoglicemia notturna.

Con il passare dei mesi il neonato inizierà ad acquisire un corretto ritmo sonno-veglia, sincronizzato all’alternanza giorno-notte, finché gradualmente inizierà a dormire tutta la notte; per favorire questo processo potrebbe tuttavia essere utile adottare qualche accorgimento da intraprendere dopo i primi mesi.

È bene sottolineare che non solo ogni neonato è diverso dall’altro, ma anche ogni famiglia è diversa dalle altre, quindi non necessariamente le seguenti indicazioni si adatteranno a ogni caso; possono cambiare gli orari in cui i genitori hanno piacere di mettere a nanna il proprio bimbo, così come l’ora a cui potrebbe essere necessario svegliarsi al mattino e tante altre variabili.

Non esiste un unico approccio infallibile e adatto a tutti, ma solo linee guida che possono essere adattate al proprio contesto famigliare.

Il consiglio più importante è quello di instaurare fin dall’inizio una routine che possa aiutare il neonato a rilassarsi e capire che è quasi ora di dormire; può essere iniziata praticamente da subito e adattata con il passare dei mesi ed è il modo migliore per aiutarlo ad assorbire la differenza tra giorno e notte.

Si consiglia quindi di iniziare il percorso di avvicinamento all’ora della nanna con un anticipo di circa 30-40 minuti, attraverso una routine che dovrebbe prevedere attività rilassanti e ripetibili ogni sera alla stessa ora, come ad esempio:

  1. bagnetto,
  2. cambio del pannolino,
  3. massaggio,
  4. indossare il pigiamino,
  5. pulizia dei dentini,
  6. lettura di una storia,
  7. ninna-nanna o ascolto di una musica rilassante (magari la stessa che si ascoltava durante la gestazione).

La messa a nanna dovrebbe ovviamente essere l’ultimo passo.

L’allattamento al seno può essere efficacemente inserito in questa routine serale, ma è bene tenere presente che potrebbe diventare un problema se si sceglie di inserirlo come ultimo step, perché nei mesi seguenti si corre il rischio di farla diventare una pratica indispensabile a prendere sonno.

Meglio invece puntare a mettere a nanna il bambino quand’è ancora leggermente sveglio, così da abituarlo ad addormentarsi senza dover essere allattato.

Anziché allattare vostro figlio potete provare a dargli da succhiare il succhietto; l’American Academy of Pediatrics (AAP) consiglia di dare il ciuccio ai bambini di età inferiore a un anno quando si addormentano, sia di giorno sia di notte, per far diminuire il rischio di SIDS, ma solo dopo che l’allattamento si sia stabilizzato, quindi non prima delle 4 settimane.

Quanto dormono i neonati di notte?

I bambini piccoli hanno bisogno di svegliarsi di notte per nutrirsi ed evitare pericolosi cali della glicemia; lo stomaco di un neonato ha le dimensioni di un suo pugnetto chiuso, quindi ogni pasto consente un consumo relativamente ridotto di latte, che non può garantire il nutrimento necessario a superare l’intera notte.

Oltre a questo è importante, soprattutto nelle prime settimane, che la frequenza di allattamento rimanga elevata per stimolare una corretta e sufficiente produzione di latte materno.

Nei primi mesi di vita è infine altrettanto importante consolidare sicurezza e fiducia attraverso il contatto fisico mamma-bimbo; detto questo, i pediatri consigliano di svegliare il neonato per l’allattamento ogni 3 o 4 ore circa, finché non abbiano raggiunto un peso sufficiente, condizione che di norma viene soddisfatta entro le prime due settimane di vita. In seguito possono poi dormire più a lungo (si raccomanda di fare comunque sempre riferimento al proprio pediatra per avere indicazioni specifiche).

Indicativamente verso i tre mesi il sonno notturno potrebbe allungarsi, nella migliore delle ipotesi anche fino a 8 ore circa o di più; dai 6 ai 12 mesi il pasto notturno viene spesso gradualmente abbandonato e il sonno potrebbe allungarsi fino alle 12 ore consecutive.

Se lascio dormire mio figlio, avrò ancora latte a sufficienza?

È stato rilevato che nei primi mesi di vita l’allattamento al seno è associato ad un aumento della frequenza dei risvegli notturni che, se correttamente assecondata, aumenta la probabilità di riuscire ad allattare fino a 6 mesi e oltre.

La Natura e l’evoluzione hanno tuttavia previsto che a partire dal terzo mese circa, ossia da quando il bambino non ha più il bisogno assoluto di alimentarsi di notte, anche l’organismo della mamma non necessiti più di una frequente stimolazione notturna per mantenere elevata la produzione di latte.

È stato inoltre dimostrato che il neonato si adatta a quelli che sono i ritmi e le abitudini della propria famiglia, a ulteriore testimonianza di come sia assolutamente fisiologico evolvere le proprie abitudini nel tempo.

Niente paura quindi, non verrà perso il latte; assecondando le necessità del bambino e ascoltando le sue esigenze anche l’organismo della mamma si adatterà di conseguenza.

Fonti e bibliografia

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Domande e risposte
  1. Salve dottere. Ho partorito 3 mesi fa e per mia scelta, da un mesetto scarso, allatto solo di notte. Dovevo fare sempre la giunta ed era un po’ stressante… Così di giorno le do il biberon e così mi posso regolare anche con gli orari. Di notte, finché c’è, le do il mio. Le volevo chiedere quanti caffè posso prendere durante la giornata. Grazie. Buon lavoro!

    1. Dr. Roberto Gindro

      1-2 al massimo.

  2. Si può fumare una sigaretta prima di andare a letto se non si allatta per tutta la notte? E si si allatta può far male al bambino una sola sigaretta?

    1. Per il vino vale lo stesso, vero?

    2. Dr. Roberto Gindro

      Assolutamente sì, forse per certi versi in modo ancora più fermo.

  3. La ringrazio per il link, infatti sono consapevole dei danni e penso che anche una boccata possa far male all’organismo però mi chiedevo se anche il bambino potesse subire dei danni durante l’allattamento così come in gravidanza, oppure se la quantità di nicotina essendo chiaramente bassa non comporta nessuna variazione del latte tale da far del male al piccolo.

    1. Dr. Roberto Gindro

      La variazione è piccola, ma non è a mio avviso considerabile nulla.

  4. Salve ho una bimba di un anno (che allatto al seno a richiesta e da sei mesi con due pasti al giorno di pappa ) e solo adesso fa alcune volte delle dormite notturne di 6 ore consecutive. Dovreste specificare meglio in valori percentuali quanti neonati a tre mesi dormono tutta la notte (sono circa il 20%!)e specificare per quale motivo il bimbo abbia più risvegli notturni(diverso andamento del sonno nel bambino). La maggioranza dei neonati di tre mesi non fa 6-8 ore consecutive (esperienza diretta e recente di almeno venti mamme differenti che allattano al seno artificiale o misto).Questo per non creare false aspettative, soprattutto nelle premipare. Grazie

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Buonasera, questi risultati sono frutto di studi che si basano su alcuni casi, non sono ovviamente la regola, per cui le eccezioni ci sono sempre, la medicina non è una scienza esatta, soprattutto in tali casi; grazie mille per la sua testimonianza comunque!

  5. Buonasera dottore,ho partorito 4 giorni fa…e la bimba si sveglia solo per mangiare…per il resto dorme sempre…è normale?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      …penso proprio di sì, potrebbe considerarsi fortunata! scherzi a parte, se il pediatra non ha rilevato problemi non mi preoccuperei, tanti auguri!